Lapageria rosea, il fiore del Cile

lapageria rosea

La Lapageria rosea è una pianta appartenente alla famiglia delle Philesiacee ed originaria del Cile (non per niente viene chiamata anche il fiore del Cile), sebbene la sua diffusione sia ormai a livello planetario. Presenta fusti sottili, che si allungano per un paio di metri, portando foglie ovali ed appuntite dal colore verde scuro.

Nella tarda primavera mostra il meglio della sua bellezza con fiori campanulati e pendenti, rosa, rossi, bianchi o screziati, isolati o riuniti in racemi. Nella stagione autunnale, invece, compariranno delle bacche commestibili, sferiche e scarsamente interessanti dal punto di vista ornamentale. Generalmente la Lapageria rosea viene coltivata come pianta da appartamento, ma laddove la temperatura lo consenta è possibile anche tentare l’allevamento in piena terra, magari collocandola nei pressi di un muro che possa ripararla dei venti invernali.

Oleandro, i consigli per curarlo al meglio

oleandro

Per crescere sano e rigoglioso, l’oleandro ha bisogno di alcune semplici attenzioni, vediamo insieme. Innanzi tutto è fondamentale sapere come e quando annaffiarlo; questa pianta ha bisogno di pochissima acqua, e in ogni caso sopporta meglio la siccità che l’eccesso.

Se viene coltivato in terra, le radici sono in grado di reperire l’acqua in base alle loro necessità se invece viene coltivato in vaso bisogna stare attenti sia ai ristagni sia a non far seccare le radici. Un buon modo per annaffiare la pianta senza sbagliare è quello di procedere dal basso, versando l’acqua nel sottovaso affinché venga assorbita tramite i fori di drenaggio.

Morfologia delle palme, le foglie

sabal palmetto 2

Le foglie delle palme rappresentano senza ombra di dubbio la caratteristica più affascinante di questo genere di piante esotiche; esse possono trovarsi distribuite lungo tutto il tratto superiore del tronco (come nei generi Chamedorea e Rhaphis) oppure sulle chioma e sono sostenute da una base lignea che si chiama picciolo. La parte allargata del picciolo, quella cioè che aderisce al fusto, può cadere insieme alla foglia (come nelle specie a tronco liscio quali la Sabal palmetto) o rimanere attaccata alla pianta.

La lamina fogliare, detta lembo, può essere intera o divisa in segmenti che costituiscono le cosiddette foglioline. Le  dimensioni delle foglie di palma variano molto a seconda della specie e vanno dai pochi centimetri delle palme nane ai venti e più metri di specie come la Raphia taedigera. In base alla loro morfologia distinguiamo le foglie di palme in: foglie pennato-composte, foglie palmate o flabellate, foglie bipennate e foglie intere.

L’Alstroemeria, ovvero il Giglio del Perù

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L’Alstroemeria è una pianta arbustiva perenne appartenente alla famiglia delle Alstroemeriacee ed originaria dell’America meridionale. Presenta radici tuberose e fusti eretti, dai quali partono foglie appuntite e rigide dal colore verde brillante. I fiori spuntano all’apice dei fusti nella stagione primaverile, colorando l’ambiente circostante con tinte che vanno dal rosa al rosso, dal lilla all’arancio, presentando spesso delle sfumature molto caratteristiche.

La forma dei fiori somiglia a quella dei Gigli ed è per questo che l’Alstroemeria viene comunemente chiamata Giglio del Perù, Giglio degli Incas o Giglio delle Ande. Di solito viene coltivata in casa o in giardino per arricchire bordure ed aiuole, ma non è così rara la coltivazione a livello industriale per la produzione di fiori recisi. Prendersi cura di un’Alstroemeria è piuttosto semplice, purché si rispettino le esigenze della pianta, sia per quanto riguarda l’esposizione che per quanto riguarda l’innaffiatura.

Le Bromeliaceae

bromeliaceae

La famiglia delle Bromeliaceae unisce piante molto decorative appartenenti all’ordine delle Bromeliali; di questa famiglia fanno parte circa 50 generi e 1700 specie di piante originarie dell’America Tropicale e Sub-tropicale. Il nome di queste piante deriva dal botanico svedese Olaf Bromel che le studiò per primo. Come dicevamo, queste piante vengono coltivate anche da noi in quanto molto ornamentali: le foglie possiedono colori molto vivaci e le fioriture sono estremamente spettacolari.

Molte pianti appartenenti alla famiglia delle Bromeliaceae sono epifite, ma ci sono anche specie terrestri e rampicanti; possono crescere in terreni salmastri oppure nelle paludi; anche per quanto riguarda le dimensioni sono piuttosto varie: si va da pochi centimetri fino a diversi metri.

Quasi tutte le Bromeliaceae possiedono le foglie disposte a rosetta, ordinate in modo diverso a seconda della specie; tutte possiedono foglie grandi che possono essere succulente oppure inermi, di diversi colori oppure variegate.

Piante grasse, parassiti e avversità

pianta grassa malattie

Nonostante vengano percepite come estremamente resistenti, anche le piante grasse sono soggette a malattie e possono essere attaccate da parassiti, soprattutto se non ricevono le cure colturali adeguate o vengono inserite in ambienti troppo diversi da quello originario.

Malattie fungine delle piante grasse

In particolare, umidità eccessiva e condizioni di scarsa ventilazione espongono le succulente al pericolo di sviluppare malattie causate da funghi, in special modo in autunno e in primavera quando l’umidità è più elevata. Quando la pianta grassa viene attaccata da un fungo compaiono sulla sua superficie delle macchie marroni; alla comparsa dei primi “sintomi” è necessario eliminare tempestivamente le parti malate per evitare che l’infezione si diffonda compromettendo l’esemplare in maniera irreparabile. Terminata questa operazione bisogna nebulizzare l’intera pianta con un prodotto funghicida a base di solfato di rame per contrastare eventuali focolai del fungo già formatisi in altre zone.

Piante da giardino: il Carice

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Il Carice (Carex) è una pianta appartenente alla famiglia delle Cyperacee ed originaria dell’Europa e dell’Asia centrale. E’ caratterizzata da un ciuffo molto denso, con foglie strette, arcuate, dal colore verde brillante (a volte bicolore), che raggiungono la lunghezza di mezzo metro. Con il trascorrere del tempo, la pianta tende ad allargarsi, formando una sorta di cuscino che le dona l’aspetto di una tappezzante.

Nel periodo primaverile tra le foglie spuntano dei lunghi fusti, che portano fiori scuri riuniti in spighe. Successivamente compariranno i frutti, ovvero dei semi anch’essi scuri, che permetteranno alla pianta di autoriprodursi. Il Carice si adatta perfettamente alla coltivazione in piena terra, arricchendo il giardino di un allegro disordine, ma si può allevare anche in vaso, ove assumerà dimensioni contenute. In ogni caso, è importante che il Carex non soffra mai per l’eccessiva siccità, essendo una pianta che può essere tranquillamente classificata tra le acquatiche.

Come preparare le piante acidofile al caldo estivo

cure piante acidofile

Le piante acidofile sono quelle che richiedono un terreno con pH acido e tra le più comuni che ne fanno parte ci sono il rododendro, l’azalea, la camelia e la l’ortensia; le piante acidofile hanno bisogno di essere preparate per affrontare il caldo dei prossimi mesi estivi. Qualche giorno fa abbiamo visto cosa fare se le foglie delle acidofile ingialliscono, oggi vi spieghiamo le altre necessità estive di queste piante.

Tra le cure necessarie, un posto di primaria importanza lo riveste l’irrigazione, soprattutto se le piogge sono scarse; sia le giovani piante che quelle adulte, devono essere annaffiate costantemente al mattino oppure al tramonto. Durante questa operazione fate attenzione a non lasciare il terreno inzuppato d’acqua.  Anche la fertilizzazione è importante; da giugno a settembre fornite alle vostre piante, ogni settimana, del fertilizzante specifico per acidofile.

Morfologia delle palme, il tronco

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Le palme, come abbiamo già visto, sono piante a portamento arborescente appartenenti al gruppo delle monocotiledoni. Quasi tutte sono sostenute da un unico tronco alto e sottile, chiamato anche stipite, che presenta più o meno lo stesso diametro dalla base alla cima e sul cui apice sorge una gemma ricoperta dalle foglie. Il tronco degli esemplari più giovani inizia a svilupparsi solo quando la gemma apicale ha raggiunto una certa dimensione e non si accresce ulteriormente in larghezza con lo sviluppo complessivo della pianta; per questo motivo in molte specie di palme il tronco raggiunge il proprio diametro definitivo prima di svilupparsi in altezza.

Il tronco delle palme è molto resistente e le sue caratteristiche di altezza, spessore, così come la forma degli anelli, variano di specie in specie: la gran parte delle palme ad esempio ha un tronco eretto ma non mancano le specie che presentanto un portamento strisciante o rampicante. Altre specie ancora hanno più tronchi (le cosiddette palme multicauli) che si diramano dalla sua base. L’aspetto del tronco della palma può essere liscio (Sabal palmetto o cavolo-palmizio) o presentare fibre intrecciate (palma nana) o rastri fogliari (palma da dattero).

Palme, gli habitat

palme da cocco

Le palme appartengono al gruppo delle Monocotiledoni, delle piante cioè che hanno un portamento molto simile a quello degli alberi ma se ne distinguono per le caratteristiche del tronco. Proprio l’aspetto slanciato del tronco, insieme alle classiche foglie riunite a formare un’ampia corona terminale, conferisce loro un inestimabile valore ornamentale e le rendono molto amate da appassionati di giardinaggio e non.

Come forse già sapete la gran parte delle palme proviene dalle zone tropicali e sub-tropicali del pianeta mentre è piuttosto raro trovarle in zone dal clima freddo o, al contrario estremamente arido. Inoltre a fronte di un numero modesto di generi, le palme contano invece un grandissimo numero di specie, circa duemila delle quali vivono nelle foreste pluviali.

Piante grasse: la Gasteria

gasteria

La Gasteria è una pianta grassa appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originaria dell’Africa del Sud, molto apprezzata per la particolare conformazione delle foglie e per caratteristica fioritura. Si presenta come una sorta di rosetta con foglie carnose, lunghe ed appiattite, colorate di verde scuro e ricoperte di macchioline (a volte righe) biancastre.

Nel periodo primaverile compaiono dei lunghi fusti che partono dalla base della foglie per regalare una splendida fioritura di colore rosso, rosa o bianco, a seconda della specie. I piccoli fiori sono di forma tubulare e resistono a lungo sui fusti, mostrandosi al meglio della propria bellezza anche nel corso dell’estate. Allo stato spontaneo la Gasteria cresce su terreni rocciosi, moltiplicandosi con grande facilità e raggiungendo anche altezze considerevoli per una pianta succulenta. Alle nostre latitudini, invece, conviene ricoverarla in casa, essendo una pianta che mal sopporta i rigori dell’inverno.