Come proteggere le piante dal freddo e dalla pioggia

proteggere le piante dal freddo

Ormai manca circa un mese e mezzo all’arrivo dell’inverno, e i primi freddi pungenti iniziano a farsi sentire; come noi mettiamo giubbotti e piumoni, è arrivato il momento di metterli anche alle nostre piante, e di pensare a come proteggerle dal freddo e dalle piogge.

Le protezioni per le piante hanno diversi scopi: difenderle dal freddo e dal gelo invernale, anticipare la disponibilità di piante per il giardino, soprattutto nel caso di quelle annuali, o la fioritura in quelle precoci. Per quest’ultimo caso si usa di solito un tunnel di plastica che copre la coltivazione; questo tunnel è costruito con degli archetti di plastica con le punte conficcate nel terreno e ricoperti da un telo di plastica molto resistente.

Protea, il fiore a forma di carciofo

protea

Se siete appassionati di fiori dalle forme curiose e stravaganti, non potete non conoscere la Protea, pianta dalla straordinaria bellezza che regala uno spettacolo con pochi eguali in natura. Si, lo so, lo abbiamo detto per molte altre piante in precedenza, ma la Protea è realmente uno dei fiori che incarnano nel migliore dei modi l’ideale di eleganza, con le sue forme che variano a seconda della specie, somigliando ora ad un carciofo, ora ad una pigna.

Si tratta di una pianta arbustiva sempreverde, appartenente alla famiglia delle Proteacee e originaria dell’Africa e delle zone tropicali. E’ caratterizzata da fusti lunghi ed eretti, poco ramificati, che presentano foglie allungate da colore verde scuro.

La fioritura avviene in estate, quando sarà possibile ammirare la comparsa di infiorescenze riunite al centro, “abbracciate” da lunghe brattee colorate di bianco, rosa, arancio o rosso. I fiori come detto possono assumere le forme più disparate (vedi gallery in fondo all’articolo) e restano vivi per intere settimane.

Bulbose in giardino, come piantarle, a che distanza e a quale profondità

bulbose

Ci troviamo ancora nel nostro bel giardino, e, ci restano ancora pochi giorni, prima che inizino le gelate invernali, per preparare i nostri bulbi al riposo stagionale garantendogli una florida fioritura con la ripresa della bella stagione.

Ecco quindi ancora qualche suggerimento, in merito al tipo di terriccio da usare, ed alla distanza da mantenere tra un bulbo e un altro durante la piantagione, nei nostri giardini.

Lucky Bamboo, pianta portafortuna

lucky bamboo

Lucky Bamboo o bambù della fortuna è il nome che viene dato comunemente ai rami di Dracaena sanderiana, appartenente alla famiglia delle Agavacee e originaria di Africa  ed America.

E’ una pianta molto resistente che può raggiungere i 90 centimetri di altezza, assumendo forme originali e caratteristiche, ottenute intrecciando ad arte i fusti. Allo sommita dei fusti si presentano poi ciuffi di foglie dal colore verde brillante, che conferiranno alla nostra piantina una certa eleganza.

Generalmente il Lucky Bamboo si coltiva in luoghi luminosi, facendo attenzione a non esporre la pianta ai raggi diretti del sole che potrebbero rovinare irrimediabilmente la pianta. Pur amando la luce, comunque, può essere collocato anche in ambienti semibui o ombreggiati, purché se ne rispettino le necessità legate al fabbisogno d’acqua.

Biancospino, secolare amico del benessere

fiori di biancospino

Sotto il nome di biancospino vanno due specie di piante, Crataegus oxyachanta o laevigata e Crataegus monigyna, appartenenti alla famiglia delle Rosaceae. In entrambi i casi si tratta di arbusti che possono raggiungere anche dimensioni considerevoli (fino a 5 metri di altezza) e appaiono dotati di rami spinosi e fogliame sparso.  Il biancospino produce i tipici fiori bianco-rosati tra Maggio e Giugno, mentre per la maturazione dei suoi frutti, bacche rosse di forma ovale e dotate di nocciolo, bisogna attendere la fine dell’estate.

Si tratta di una pianta perenne molto longeva, può sopravvivere infatti fino a 500 anni, diffusa in Europa, in Asia occidentale, in Nord America e nell’Africa settentrionale dove cresce spontanea nelle boscaglie in zone montane ed è molto nota per il suo impiego erboristico come ipotensivo, cardiotonico, astringente e febbrifugo. Contiene infatti numerosi principi attivi fra cui flavonoidi, tannini, acidi polifenoli, triterpenici, saponine.

Crossandra, coltivazione e cure

crossandra

Il cielo è cupo e le temperature continuano a scendere: l’inverno è alle porte, mentre il nostro giardino comincia a spogliarsi degli allegri colori che ci hanno sin qui accompagnato. E allora è il momento di dedicarci alle nostre care piante da appartamento, altrettanto variopinte e spettacolari, sia durante la fioritura che nel periodo di riposo vegetativo, come la Crossandra, ad esempio, che può regalarci grandi soddisfazioni, se curata nella giusta maniera.

Si tratta di una pianta originaria dell’Africa, della Malesia e dell’India, appartenente alla famiglia delle Acantacee e comprendente una cinquantina di specie più diversi ibridi.

Ha foglie lanceolate, lucide e dal colore verde scuro, che non perdono le loro caratteristiche neppure dopo la fioritura, regalando un’esplosione di verde anche nel periodo invernale. I fiori invece sono per lo più di color arancio, molto resistenti e visibili sulla pianta da maggio ad ottobre.

Tecniche colturali: la sarchiatura e la rincalzatura

sarchiatura e rincalzatura

Oggi affrontiamo un nuovo capitolo della cura di piante e fiori: le tecniche colturali, ovvero tutti quei lavori fatti per rendere rigogliose e produttive le piante; dato che ce ne sono molte, andremo per gradi, e oggi sarà il turno della sarchiatura e della rincalzatura.

La sarchiatura è una tecnica colturale che possiede tre funzioni: quella di ridurre la compattezza del suolo in modo da farci entrare l’aria, quella di far penetrare il calore del sole nel terreno durante i mesi freddi, e quella di eliminare le erbe infestanti, in modo da lasciare maggior spazio per le sostanze nutritive; non a caso, spiegato praticamente, la sarchiatura è l’atto con il quale si recidono alla base le erbe infestanti prima di estirparle.

Escholzia, bella in vaso e in giardino

Escholtzia californica1

L’Escolzia (nome scientifico Eschscholzia) è un genere della Famiglia delle Papaveraceae che comprende poche specie erbacee perenni:

  • Eschscholzia caespitosa;
  • Eschscholzia californica;
  • Eschscholzia douglasii;
  • Eschscholzia frutescens;
  • Eschscholzia mexicana.

Originarie del Nord America, le Escoltzie furono introdotte in Europa nel XIX secolo come piante ornamentali ma da venivano ampiamente utilizzate a scopi medicamentosi dai nativi; si tratta di piante erbacee perenni, coltivate come annuali, a portamento cespuglioso, alte fino a 40-40 cm. Durante la stagione estiva producono fiori singoli a 4 petali di colore bianco, rosso, arancio o giallo. La più diffusa e coltivata è l’Escolzia californica, nota anche come Papavero della California.

Camelia, il fiore della bellezza perfetta

camelia

Spesso siamo portati a pensare che la Rosa sia la regina indiscussa del nostro giardino, dimenticando che esistono delle piante altrettanto eleganti che potrebbero tranquillamente contenderle lo scettro (o il trono), come ad esempio la Camelia (o Camellia). originaria dell’area asiatica e appartenente alla famiglia delle Theacee.

Si tratta di una pianta dalla straordinaria bellezza, che regala una fioritura costante dalla primavera all’autunno, sia nella coltivazione in piena terra che in quella in vaso, al’interno dei nostri appartamenti.

Deve il suo nome a G.J. Camel che la introdusse in Europa nel 1700, ma per la sua diffusione bisogna ringraziare lo scrittore Dumas ed il suo romanzo, La signora delle Camelie, che contribuì a circondare tale pianta di un’aurea di nobiltà ed eleganza.

Tillandsia, la pianta dalle foglie argentate

tillandsia

Il genere Tillandsia comprende circa 500 specie di piante erbacee e terrestri, di tipo perenne, appartenenti alla famiglia delle Bromeliaceae; queste piante provengono soprattutto da Sud America e dagli stati meridionali degli Usa. Le Tillandsia si coltivano in vaso o sui rami degli alberi.

Queste piante possiedono foglie sottili e pendule, e fiori piccoli a tre petali, generalmente raccolti in pannocchie o spighe; le varietà più diffuse di questa specie sono la Tillandsia argentea, che produce foglie di colore grigio-argento e fiori porpora, e la Tillandsia usneoides, con le foglie verde argento e fiori dalle sfumature che vanno dal giallo all’azzurro; questa varietà è particolarmente indicata per i cesti da appendere e per i vasi.

Gerbera, l’eleganza in fiore

gerbera

Se volete un tocco di colore per il vostro giardino, ma non desiderate occuparvi a tempo pieno della vostra creatura, vi consiglio di optare per la coltivazione della Gerbera, pianta dai colori vistosi, che richiede pochissime cure.

Appartiene alla famiglia delle Asteracee e deve il suo nome al botanico tedesco Traugott Gerber. In natura ne esistono un centinaio di varietà erbacee e rustiche, sebbene la coltivazione della Gerbera sia mirata soprattutto alla produzione di fiori recisi.

Questo non significa però che non possiate avere la vostra bella pianta di Gerbera in giardino o in angolo della vostra casa. Basta attenersi a delle semplici regole relative alla collocazione ed all’innaffiatura e potrete godere della bellezza dei suoi fiori variopinti da maggio a settembre.

Bulbose, panoramica generale

bulbi di bulbose

Visto che abbiamo tanto parlato delle bulbose, di seguito ho cercato di sintetizzarle con  una panoramica generale, ponendo l’attenzione su quando interrarle, sull’epoca della loro fioritura, sul colore dei loro fiori e sul come utilizzarle al meglio.

Aglio
epoca dell’interramento: autunno
epoca della fioritura: primavera,estate
colore dei fiori: bianchi, rosa, porpora
utilizzazione: roccaglie, bordure, vaso

Cipolla
epoca dell’interramento: autunno
epoca della fioritura: primavera-estate
colore dei fiori: bianchi, gialli
utilizzazione: ai bordi di vasche e stagni, vaso, fiori recisi