Narciso, la bulbosa dai mille colori

narciso

Delle bulbose da piantare in autunno abbiamo già trattato diffusamente in capitoli precedenti, illustrandone caratteristiche generali e modalità di coltivazione. In questa sede ci occuperemo invece di una delle bulbose di maggior effetto scenografico, nella speranza che tra settembre ed ottobre vi siate ricordati di piantarla nel vostro giardino.

Parliamo del Narciso, una pianta che richiama alla mente antiche leggende, secondo le quali Narciso, appunto, era un fanciullo condannato ad amare la sua immagine, tanto da morire per la disperazione, lasciando al suo posto uno splendido fiore.

Ed in effetti, il fiore el Narciso (nome scientifico Narcissus, della famiglia della Armaryllidacee) non ha nulla da invidiare agli altri ospiti del nostro giardino, presentando delle fioriture diverse tra loro, ma ugualmente spettacolari per la vista.

Semi, caratteristiche generali e modo corretto per seminarli

semi

Oggi la moltiplicazione per seme è di uso sempre meno frequente per il diffondersi dei vivai specializzati e per la possibilità di acquistare singole piantine erbacee annuali o perenni in vasetti di torba, pronte ad essere interrate direttamente nelle aiuole o nelle cassette con risultati pressoché immediati e garantiti.

Tuttavia, non sempre si può (o si vuole) ricorrere all’acquisto delle piantine: in questo caso, e soprattutto per quanto riguarda l’orto, il sistema della semina è ancora il mezzo più valido di moltiplicazione; un mezzo abbastanza facile e sicuro purché si rispettino determinate norme.

Ogni tipo di seme ha caratteristiche precise, che esigono uno speciale trattamento prima e durante la semina.

Di seguito ho cercato di raggruppare i semi, secondo le loro caratteristiche, e per ciascun gruppo, ho indicato le norme fondamentali per una corretta seminagione:

semi carnosi

castagne, ghiande ecc: germogliano meglio se vengono posti a macerare nell’acqua per un giorno intero. La semina si deve effettuare non appena i frutti  maturano;

L’abete di Natale: come farlo sopravvivere alle feste

abete di natale

Fra un po’ sarà il momento di acquistare un abete da addobbare per il prossimo Natale; iniziate a pensare, inoltre, che con alcuni facili accorgimenti lo potrete far sopravvivere anche dopo le feste e piantarlo in piena terra. Prima dell’acquisto, infatti, pensate a dove potrete sistemarlo una volta che non vi servirà più come addobbo. Le soluzioni sono diverse: potrete restituirlo al vivaio che ve l’ha venduto, oppure chiedere alla sezione del WWF più vicina di indicarvi un’idonea collocazione per il vostro abete, oppure, se avete spazio, potrete piantarlo in giardino.

La fine di novembre è il momento migliore per mettersi alla ricerca dell’abete ideale per voi, in modo da avere più scelta; in genere viene venduto in zolla o direttamente nel vaso; nel primo caso, trapiantatelo in un vaso di una grandezza idonea alle radici della pianta, nel secondo, appurate le dimensioni del vaso, cioè se è il caso di cambiarlo oppure no.

Corbezzolo, la pianta che rallegra l’autunno

corbezzolo

Nella stagione fredda il nostro amato giardino tende a spogliarsi dai magnifici colori, presentandoci uno spettacolo piuttosto triste. Ma non disperate, amici del giardinaggio, perché ci sono delle splendide piante che ragalano una fioritura autunnale o addirittura degli splendidi frutti da ammirare e gustare.

Prendiamo il Corbezzolo, ad esempio, spesso snobbato nei nostri giardini e ritenuto per lo più un albero spontaneo, capace invece di regalare una varietà di colori dalla fine dell’estate all’autunno inoltrato.

Il nome scientifico è Arbutus Unedo, della famiglia delle Ericacee, diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, dove trova la migliore collocazione per via del clima mite. Come detto, cresce per lo più allo stato spontaneo, ma non è poi così raro trovare delle magnifiche piante di Corbezzolo anche nei nostri giardini.

Piante “inventate” (seconda parte)

rapa bianca

Prima di darvi un’ultima dritta sulle piante inventate, tanto carine quanto poco costose, voglio aggiungere ancora una cosa in merito alla cura della Patata americana di cui abbiamo parlato nel post di ieri  “Piante inventate (prima parte) “

Con il passare dei giorni, sia perché la patata assorbe molta acqua, sia per la naturale evaporazione, è necessario continuare ad aggiungere acqua, affinchè il suo livello rimanga costante. Un bel giorno, dalla parte inferiore del tubero cominceranno a spuntare le radici, mentre la parte superiore della patata americana lascerà apparire le gemme che, in breve, si trasformeranno in rami e foglie.
La bella pianta ricadente durerà per vari mesi, sicuramente per tutto l’inverno, purché si abbia cura di sistemarla in buona luce, lontano da fonti di calore, evitando nel modo più assoluto di rinnovare completamente la acqua, ma limitandosi ad aggiungere di volta in volta  la quantità mancante.

Niente crisi per la Stella di Natale: prevista la vendita di 20 milioni di esemplari

crisi e stella di natale

A Natale, crisi o non crisi, bisogna pensare ai regali: cosa c’è di meglio di una bella Stella di Natale, il fiore natalizio per eccellenza? Deve aver pensato proprio questo la Confederazione Italiana Agricoltori, quando ha pubblicato i risultati di una stima secondo la quale saranno più di 20 milioni le Stelle di Natale che verranno acquistate durante le feste, e che produrranno un utile pari a 210 milioni di euro.

Alla faccia della crisi, dunque? Non è detto; le Stelle di Natale, infatti, hanno un prezzo al consumo estremamente variabile, che può arrivare, sì, a 25 euro, ma che nel caso di quelle piccole può partire dai 2 o 3 euro, un costo, quindi, accessibile a tutti, per un dono di sicuro effetto. Del resto, agli italiani l’ Euphorbia Pulcherrima, questo è il suo nome botanico, deve piacere proprio tanto, visto che l’Italia è al secondo posto, dopo la Germania, per la sua vendita e produzione.

Fiori invernali, l’Amamelide

amamelide

L’Amamelide (Hammamelis virginiana) è un albero rustico originario di Canada e Stati Uniti. Si tratta di una pianta rustica molto nota per l’uso cosmetico ed erboristico dei suoi estratti più che per l’uso ornamentale, eppure non dovrebbe mai mancare nei nostri giardini. Il motivo? Molto semplice, l’ammamelide fiorisce in inverno e con i suoi deliziosi fiori lievemente profumati colorati di giallo, rosa o rosso, dona un tocco di colore al più ingrigito dei giardini.

I fiori dell’Amamelide, riuniti in mazzetti e dotati di quattro petali e quattro sepali simili a nastri che con il freddo si arrotolano, fanno infatti la propria comparsa tra Dicembre e Gennaio e rimangono a far bella mostra di sè sui rami fino all’inizio della primavera. Terminata la fioritura è il momento di ammirarne le foglie grigio-verdi ricoperte di peluria e inizia la produzione di frutti marroni.

Nepeta Cataria, la pianta amica dei gatti

nepeta cataria

Per chi possiede degli animali domestici, in special modo un gatto, non sempre è facile avere un bel giardino curato, a causa dell’eccessiva esuberanza del nostro amico a quattro zampe, che spesso si traduce in vera e propria devastazione del nostro angolo verde.

Come conciliare quindi il desiderio di avere un bel giardino fiorito con la voglia di possedere un amico felino? Semplice, basta piantare una Nepeta Cataria, una pianta estremamente amata dai gatti per alcuni effetti particolari che influiscono sulla loro psiche.

Si tratta di una pianta erbacea che cresce generalmente in terreni incolti, pur sopportando magnificamente la coltivazione domestica. Ha foglie ovali, opposte e dentate, di colore verde sulla pagina superiore e bianco in quella inferiore per via della peluria che le ricopre su tutta la superficie. I fiori sono bianchi o azzurri, riuniti in spighe terminali. Ma veniamo all’argomento che maggiormente ci interessa: perché è tanto amata dai nostri amici gatti?

Weigelia, caratteristiche e coltivazione

Weigelia

La Weigelia è una pianta appartenente alla famiglia delle Caprifoliacee, ed è originaria dell’Asia; sotto questo nome sono comprese 12 specie di arbusti rustici a foglie decidue, dai fiori tubulosi che compaiono sui rami tra maggio e giugno.

Le varietà più diffuse sono la Weigelia florida, un arbusto molo esteso che può raggiungere un’altezza e una larghezza di 3 metri, con foglie di colore verde e fiori rosa pallido, bianchi all’interno, e la Weigelia florida Foliis Puerperis, dalla crescita piuttosto lenta caratterizzata da foglie di color porpora e fiori rosa.

Fiori californiani (G-L)

dicentra chrysanta

Fiori californiani

I Fiori californiani dalla A alla Z (A-B; C-D; E-F)

Garlic (Allium sativum)

L’essenza di aglio è indicata a chi teme troppo il giudizio degli altri, si lascia influenzare facilmente ed è timoroso.

Golden ear drops (Dicentra chrisanta)

Pianta erbacea perenne della famiglia delle Papaveraceae. Indicata per riportare a galla traumi ed esperienze dolorose rimosse che impediscono di vivere pienamente il presente.

Golden yarrow (Achillea filipendulina)

L’Achillea è utile per superare la tendenza all’isolamento dettata dal timore dei giudizi altrui.

Goldenrod (Solidago californica)

Indicata per coloro che, spinti da insicurezza, si comportano in maniera aggressiva.

Fiori californiani, le essenze (E-F)

giglio bianco

Dei Fiori californiani, della loro origine e del loro impiego vi abbiamo già detto. Allo stesso modo, abbiamo già visto parte delle essenze usate in fitoterapia sotto questo nome (A-B e C-D) e le relative indicazioni. Continuiamo adesso il nostro l’elenco con le essenze dalla F alla G.

Easter lily (Lilium longiflorum)

Il giglio bianco è indicato per quelle persone che vivono la propria sessualità in maniera conflittuale; non riescono cioè a conciliare sessualità e spiritualità e vivono i rapporti intimi in maniera promiscua.

Echinacea (Echinacea purpurea)

L’Echinacea è una pianta erbacea perenne della Famiglia delle Asteraceae, molto comune anche in Italia. E’ Indicata nei casi in cui il sistema immunitario risulta indebolito da esperienze traumatiche.

Evening Primrose (Oenothera hookeri)

E’ la cosiddetta primula della sera, o Enotera, indicata per coloro che che risentono di esperienze traumatiche vissute nella primissima infanzia.

Camomilla romana, proprietà terapeutiche

camomilla romana

Tra le numerose specie di Camomilla presenti in natura, vogliamo oggi soffermarci sulla varietà cosiddetta Romana, molto utilizzata dal punto di vista officinale. Cominciamo col dire che generalmente cresce allo stato spontaneo in terreni aridi e sassosi, ma proprio per le sue proprietà terapeutiche non è così difficile da trovare nei vivai o nella coltivazione domestica.

Ama i luoghi soleggiati e teme più di ogni altro nemico le correnti d’aria o i venti gelidi dell’inverno. A parte la collocazione, non richiede grandi attenzioni, se non un’annaffiatura moderata e costante nel periodo della fioritura, evitando i ristagni d’acqua che potrebbero comprometterne l’apparato radicale.

Di particolare importanza è invece la raccolta dei fiori, da effettuarsi nel periodo che va da luglio a settembre o comunque nel periodo più caldo dell’anno, quando l’umidità dell’aria è ridotta al minimo.

Bulbose, come coltivarle in un clima mite ed ultimi consigli

bulbose

Nelle regioni a clima mite, e in Riviera, se la stagione si presentasse particolarmente asciutta, si consiglia di annaffiare leggermente le piantagioni di bulbose, ogni quindici giorni, tanto da impedire al terreno di diventare troppo secco e compatto. È ovvio che per queste annaffiature sarà opportuno impiegare acqua non troppo fredda; meglio ancora se fosse possibile disporre, per questo scopo, di acqua piovana che, essendo priva di calcare, è particolarmente indicata per le specie bulbose.