Le begonie, cure colturali

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Qual è il momento migliore per piantare le begonie? Di quali cure necessitano dopo la messa a dimora? E’ opportuno intervenire con concimazioni e potature? E se si, quando e in che modo? Di seguito la risposta a tutti i vostri interrogativi:

Messa a dimora

Tutte le begonie hanno bisogno di climi miti e umidità costante, quindi il momento migliore per l’impianto è la primavera inoltrata, quando il rischio di gelate tardive è ormai passato. Quasi tutte prediligono un’esposizione luminosa e un terreno molto umido e permeabile. Le piante prescelte in base alla destinazione ambientale vanno interrate al più presto possibile dopo l’acquisto. Prima di estrarre la piantina dal contenitore originario bagnatela abbondantemente. Se non potete mettere subito a dimora le piante abbiate cura di mantenere sempre umido il terriccio.

Coltivazione in vaso

Scegliete un vaso non troppo profondo. Sistemate sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa, quindi ricoprite con del terriccio e poggiate delicatamente la pianta aggiungendo altro terriccio tutto intorno a questa. A questo punto bagnate la pianta e se il livello del terriccio cala troppo aggiungetene dell’altro.

Felce, semplicità e magia

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Se volete creare un angolo di verde perenne nel vostro giardino, la Felce può essere la soluzione ideale. Appartiene al genere delle Pteridofite e si può considerare una delle piante più antiche della Terra, con le sue innumerevoli specie sia rustiche che da appartamento.

Il suo habitat naturale è il bosco e quindi il terreno fertile ed umido, al riparo dai raggi diretti del sole, ma come detto può trovare posto anche in un comune giardino, purché venga collocata in un angolo ombreggiato. La Felce non richiede attenzioni particolari ed è in grado di provvedere da sola ai propri bisogni, salvo richiedere qualche vaporizzazione nei periodi più caldi dell’anno (specie se posta in un ambiente secco, all’interno di un appartamento).

Giardini in bottiglia (quinta parte) le cure necessarie

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Mettete il vostro contenitore di vetro dove riceva la giusta quantità di luce, ma non esponetelo ai raggi diretti del sole. Un davanzale verso nord è l’ideale. Vi accorgerete che la condensa si ferma sulle pareti interne della bottiglia ogni pochi giorni. Questo non deve preoccuparvi: togliete solamente il tappo per qualche ora fino a lasciar seccare la composta in superficie, poi richiudete. Lasciare aperto il contenitore serve inoltre a rinnovare con aria fresca l’atmosfera del ‘giardino‘.

Più o meno una volta la settimana, dovrete controllare il vostro giardino in bottiglia, per vedere se necessiti di qualche cura. Se vedete qualche foglia morta o sostanze in putrefazione sul terreno, toglietele immediatamente. Appena vi accorgete che qualche foglia sta scolorendo toglietela immediatamente perché potrebbe favorire lo sviluppo di batteri o di muffe entrati casualmente e inattivi fino ad allora. Se una pianta sta crescendo con grande vigore e comincia ad occupare sempre più spazio nella bottiglia, sarà bene potarla subito per evitare che soffochi le altre piante. Se tutto va bene, non dovreste preoccuparvi di altri interventi: le vostre piante baderanno benissimo a se stesse. Basterà rinnovare la tavoletta di fertilizzante ogni 2-3 mesi per favorire una sana crescita.

Le Begonie, specie e varietà

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Le begonie appartengono alla famiglia delle Begoniaceae, che include all’incirca 1000 specie e 15mila fra cultivar e ibridi. Una delle possibili classificazioni è quella che vede le begonie distinte in da fiore, da fogliame e arbustive.

Begonie da fiore

Begonia semperflorens

Fanno parte di questo gruppo le cosiddette begoniette, piante fiorite molto resistenti e adatte ad essere coltivate in vaso e in piena terra. I piccoli fiori (bianchi, rosa, rosa salmone, rossi) fanno bella mostra di sè dalla primavera all’autunno inoltrato, ma la pianta non resiste ai rigori dell’inverno; per questo motivo viene coltivata come annuale.

Begonie tuberose

Sono caratterizzate dalla presenza di un tubero rosso di 15-18 cm di diametro dalla cui base si diparte la pianta. I fiori sono anch’essi di grandi dimensioni (fino a 20 cm di diametro) e presentano una gamma di colori molto vasta: giallo, arancio, rosa, rosso e così via. L’epoca di fioritura va da Giugno a Novembre. Possono essere coltivate tanto in giardino quanto in appartamento.

Erba Miseria, per arredare al meglio interni e giardini

Tradescantia albiflora

L’Erba Miseria deve il suo nome alla facilità con la quale viene coltivata grazie a poche, insignificanti cure ed allo scarso nutrimento del quale abbisogna per crescere e moltiplicarsi. Appartiene al genere delle Commilinacee e vanta la presenza di una sessantina di specie, sia rustiche che coltivate in appartamento.

E’ caratterizzata da foglie lunghe ed ovali (a volte lanceolate) con colori che vanno dal verde all’azzurro, dal rosa al rosso porpora, a seconda della specie di appartenenza. Generalmente fiorisce in tarda primavera-inizio estate, presentando all’apice dei fusti fiorellini di colore rosa, lilla o bianco.

Non è difficile ottenere un buon risultato nella coltivazione dell’Erba Miseria, a patto che si rispettino delle regole ben precise, specie per quanto riguarda l’esposizione. Questo tipo di pianta, infatti, preferisce una collocazione in zone ombreggiate, essendo nemica dei raggi diretti del sole. La temperatura non deve mai essere inferiore agli 8°C ed è per questo che si consiglia di evitare l’esposizione esterna nei mesi più rigidi dell’anno.

Giardini in bottiglia (quarta parte) come sistemare il giardino

ciao8Dopo tutta questa preparazione, siete ormai pronti per la parte più affascinante. Stendete qualche foglio di carta di giornale su un tavolo e distribuitevi sopra le piante che avete scelto, per farvi un idea di come dislocarle nel contenitore. Provate a mettere le piante più alte nel mezzo, dove avranno più spazio intorno ad esse; spostate le altre in continuazione fino a quando non sarete soddisfatti del risultato.

Quando avete deciso dove devono essere messe, cominciate a fare buchi nel terreno: allo scopo usate un cacciavite, una forchetta, un cucchiaio, a seconda delle dimensioni delle radici. Cominciate il lavoro partendo sempre dalle piante da porre ai margini del contenitore: se piantate per prima quelle nel mezzo, non sarete in grado di arrivare facilmente a quelle esterne. Fate passare la pianta attraverso il collo della bottiglia con molta cura. Con il cucchiaio rincalzate la terra attorno alle radici e distribuitela uniformemente con la forchetta. Quando la pianta è sistemata solidamente, rassodare la terra attorno alle radici aiutandovi con il manico del cacciavite o con un tappo fissato ad una bacchetta.

Batteriosi del geranio, resta ben poco da fare

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Nonostante gerani e pelargonium siano piante piuttosto resistenti, questo non le rende certo immuni dall’attacco di parassiti e malattie che possono condurle alla morte. Fra queste l’inesorabile batteriosi e la meno temibile, muffa grigia.

La cosiddetta batteriosi del geranio (Xanthomonas campestris pelargonii) è una malattia del geranio contro la quale purtroppo c’è ben poco da fare; l’unico intervento possibile infatti è quello di allontanare la pianta infetta per evitare che contagi le altre. La malattia ha origine durante la coltivazione e si manifesta subito dopo l’acquisto con sintomi ben precisi: le foglie presentano ingiallimenti e imbrunimenti di forma triangolare a partire dal margine e appaiono ripiegate a ombrella come se fossero appassite a causa della mancanza di acqua (motivo per cui si tratta certamente di batteriosi se la foglia non recupera il suo aspetto dopo l’innaffiatura).

Giardini in bottiglia (terza parte), preparazione del terreno e attrezzi

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Per evitare che le piante nelle bottiglie crescano troppo velocemente, il terreno da utilizzare non deve essere troppo fertile. Inoltre, per essere sicuri di non introdurre anche malattie ed insetti, acquistare la composta più idonea da un fornitore che venda prodotti garantiti, sigillati e sterelizzati in sacchetti di plastica.

Prima di tutto, versate nel contenitore uno strato di ghiaia fine di altezza proporzionata (al massimo 5 centimetri), per garantire un buon drenaggio. Il miglior modo è quella di versarla per mezzo di un imbuto fatto con un cartoncino, così che possiate distribuirla ordinatamente sul fondo del vaso senza che danneggi le pareti. Quindi aggiungete un sottile strato di carbonella per aiutare a mantenere il terreno in equilibrio chimico: essa assorbirà i sali minerali in eccesso e le sostanze di rifiuto della pianta che si formano in un ambiente chiuso.

Gerani, calendario delle cure stagionali

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Il geranio, denominazione sotto la quale ricadono due generi di piante diverse, è una specie a fioritura primaverile. La gran parte delle cure colturali va quindi effettuata nei momenti che precedono la fioritura e variano di intensità nei diversi mesi dell’anno.

Vediamo quindi di quali cure e interventi colturali necessitano i gerani mese per mese:

Gennaio e Febbraio

E’ il momento in cui la chioma è a riposo e le radici riducono la propria attività. In questa fase non sono necessarie cure particolari.

Marzo

Durante il mese di Marzo il terriccio va mantenuto umido e di tanto in tanto va smosso in maniera superficiale. Sempre in questa fase è possibile intervenire con un concime a lenta cessione.

Aprile, Maggio e Giugno

E’ il momento migliore per sostituire le piantine rinsecchite e troppo deboli vanno sostituite con altre più rigogliose. Da questo momento bisogna innaffiare e concimare con molta regolarità. E’ possibile anche tentare qualche riproduzione per talea dalle piante più ricche e rigogliose.

Angelica, rimedio naturale contro lo stress

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Siete stressati dal ritmo frenetico della vita quotidiana? Beh, allora potreste trovare interessanti queste poche righe, che vi forniranno la soluzione naturale contro l’affaticamento e la carenza di energia.  Eh si, perché Angelica non è solo un nome di donna o l’aggettivo riferito alle creature celesti, ma anche il nome di una pianta dalle straordinarie proprietà medicinali.

Cominciamo col dire che si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Umbrellifere, originaria delle zone settentrionali di Europa ed Asia, che può raggiungere i due metri di altezza. In natura ne esistono una trentina di specie, sebbene le più comuni siano l’Angelica archangelica (o Angelica officinalis) e l’Angelica silvestris (o Angelica selvatica), differenti per aspetto, profumazione e dimensioni.

Giardini in bottiglia (seconda parte), i contenitori e le piante più adatte

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Per realizzare un giardino in bottiglia, può essere usato pressocchè ogni tipo di contenitore di vetro, a patto che sia largo a sufficienza perchè voi possiate inserirvi le piante comodamente e che abbia un coperchio a chiusura ermetica ma che potete togliere facilmente. Barattoli, piccole damigiane da vino, vasetti, bocce: le possibilità sono infinite. Potete acquistare contenitori appositi nei centri di giardinaggio, ma è più divertente e anche più economico provare con altri contenitori. Spesso potete trovare cose fantastiche in negozi di articoli marinareschi.

I vetri colorati sono molto carini, ma fate attenzione a non sceglierli troppo scuri in quanto potrebbero impedire alla luce di raggiungere le piante. Se acquistate un contenitore in un  negozio di piante, è già pronto per essere utilizzato. Ma se usate un contenitore di altra origine siate sicuri di averlo pulito con moltissima attenzione: potrebbe avere contenuto qualcosa di dannoso per le vostre piante. Lavatelo con acqua leggermente insaponata e risciaquatelo bene: per essere totalmente sicuri, sterelizzatelo con una soluzione adatta.

Magnolia, eleganza e colore per il vostro giardino

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Per chi ama circondarsi di colori e profumi (ed ha spazio sufficiente nel proprio giardino) non c’è niente di più indicato di una pianta di Magnolia in una delle sue innumerevoli specie sia arboree che arbustive. Appartiene alla famiglia delle Magnoliacee ed è originaria di Nord e Centro America, dell’Asia e dell’Himalaya, sebbene sia piuttosto frequente ammirare delle splendide Magnolie anche alle nostre latitudini.

Può essere coltivata in vaso o impiantata direttamente nel terreno, avendo l’accortezza di innaffiarla regolarmente nei primi anni di vita. Successivamente la Magnolia necessita di meno acqua e riesce a provvedere da sola al proprio fabbisogno, sfruttando le piogge e l’umidità del terreno circostante. Teme invece il freddo e le gelate notturne, preferendo essere collocata in zone riparate dalle intemperie.

Giardini in bottiglia (prima parte)

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Realizzare un minuscolo giardino dentro un contenitore di vetro non è solo una sfida e un gran divertimento, è anche un modo diverso per dare alle piante un ambiente particolare in cui possano vivere con successo.

I contenitori di vetro, trasparenti o colorati, sono molto piacevoli, hanno molte qualità, mentre sono praticamente senza svantaggi. Ovviamente dovete fare attenzione  a non metterli il un luogo dove potrebbero essere urtati in continuazione o addirittura rotti.

Questi contenitori agiscono praticamente come una vera e propria serra in miniatura: il loro principale vantaggio è che assicurano un ambiente raccolto e autoregolato alle piante che ci vivono dentro. Non solo le piante vegetano nel migliore dei modi, ma non richiedono una particolare cura o assistenza, cosa importantissima se siete come me delle persone distratte o molto impegnate. Sono anche l’ideale se siete frequentemente via, poichè non dovrete preoccuparvi che le piante inaridiscano in quanto il contenitore, una volta chiuso, manterrà a lungo la propria riserva di umidità.

Strumenti necessari per la cura delle piante

mai_grembiule_giardino_01La cura delle piante in casa richiede pochi arnesi e questo è un vantaggio; tuttavia possedere quelli giusti vi renderà il lavoro molto più facile. Smettete innanzitutto di usare una qualsiasi bottiglia per annaffiare le piante: è scomoda è poco pratica;  comprate invece un annaffiatoio. Cercatene uno con il “becco” lungo e stretto, così da poter raggiungere facilmente le piante che sono in alto o che sono nascoste in fondo al gruppo. Assicuratevi in oltre di prendere un annaffiatoio che possa contenere una quantità considerevole di acqua, se non volete passerete tutto il tempo  correndo dal rubinetto alle piante!

Per coloro i quali non possono attuare regolarmente l’annaffiatura, esistono in commercio dei contenitori autoannaffianti. Tali vasi per piante sono dotati di una riserva di acqua che si disperde lentamente nella terra così che le radici la possano costantemente assorbire quando ne hanno bisogno. In genere sono dotati di un indicatore del livello dell’acqua che segnala quanto liquido è rimasto.