Le piante coloranti

Fiori per decorare il nostro giardino, alberi maestosi per creare zone d’ombra, piante arbustive per erigere siepi e barriere naturali tra noi ed il mondo esterno, erbe per aromatizzare i nostri piatti: la natura ci offre molte soluzioni per la nostra vita quotidiana, adattandosi perfettamente alle più svariate esigenze. E tra i molteplici utilizzi di piante, erbe e fiori non possiamo dimenticare quello colorante, uno dei più antichi ed al tempo stesso estremamente moderno, nonostante la diffusione di prodotti chimici alternativi.

Per quanti passi avanti possa fare la scienza, infatti, è ancora la natura ad offrirci la più ampia gamma di colori utilizzabili nella colorazione dei tessuti, sia che si tratti di lana o seta, facili da tingere in modo naturale, sia che si tratti di cotone, per tingere il quale è necessario un trattamento specifico con il mordente. In queste poche righe non vi daremo indicazioni riguardo alle varie tecniche di tintura (riservandoci magari di trattare l’argomento in un capitolo a parte), ma ci limiteremo a segnalare qualche pianta utile per la colorazione dei tessuti in modo naturale.

Se ad esempio avete l’esigenza di tingere di verde un vostro capo di abbigliamento, potete utilizzare i fiori di Camomilla o le foglie dell’Edera o ancora le foglie giovani della Felce. Molte le specie utilizzate per ottenere il giallo, come ad esempio le bucce di Cipolla, i fiori di  Ginestra, le foglie di Fico, quelle di Betulla e quelle di Ligustro, oltre ai pistilli di Zafferano ed ai fiori di Tanaceto.

Per ottenere il rosso è particolarmente indicatala radice di Robbia, mentre il blu ed il viola si ottengono dai frutti di Rovo, Mirtillo e Sambuco. Volete tingere di marrone i vostri abiti? E allora utilizzate le bucce ed i ricci di Castagno, il mallo e le foglie della Noce o i coni del Pino.

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