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Piante grasse, malattie: Elmintosporiosi e Fusariosi

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Le piante grasse ed i cactus possono essere spettacolarmente coreografici esteticamente. Ma come qualsiasi pianta possono essere colpiti da malattie di diversa origine. Oggi vogliamo concentrare in particolare la nostra attenzione su due malattie di tipo fungino: l’elmintosporiosi e la fusariosi.

piante grasse cure inverno

Piante grasse, le cure in inverno

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Con dicembre le temperature tendono a stabilizzarsi nel loro livello invernale e come quasi tutta l’altra flora, anche le piante grasse e succulente entrano in riposo vegetativo. Scopriamo insieme quali sono le cure per l’inverno da applicare a questa tipologia di pianta al fine di traghettarle con noi verso la bella stagione.

tre giorni giardino appuntamento 4 maggio

“Tre giorni per il Giardino”: appuntamento il 4 maggio a Caravino

tre giorni giardino appuntamento 4 maggioFiori, piante e tutto ciò che è necessario per vivere appieno la propria passione per il giardinaggio e l’arrivo della primavera. E’ questo lo scopo di “Tre giorni per il giardino”, la mostra-mercato di florovivaismo da organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano attraverso la sensibilità dell’architetto Paolo Pejrone, fondatore e Presidente dell’Accademia Piemontese del Giardino. Un appuntamento imperdibile, presso Parco del Castello di Masino a Caravino (TO) da venerdì 4 a domenica 6 maggio.

Regina della notte, il cactus rampicante

Regina della Notte è il nome comune del Selenicereus grandiflorus, un cactus rampicante originario del Centro America. E’ una pianta grassa caratterizzata da una fioritura spettacolare che però si mostra solo durante la notte. I meravigliosi fiori, bianchi e profumati, sbocciano infatti solo dopo il tramonto per richiudersi non appena albeggia. Difficile quindi goderne appieno la bellezza se non per poche ore durante la serata (a meno di non restare svegli a contemplarla per tutta la notte).

Il cactus, origini e proprietà terapeutiche

Con cactus ci riferiamo a tutte quelle piante che fanno parte della famiglia delle Cactaceae. I cactus sono detti anche piante succulente o piante grasse per la capacità di trattenere una grande quantità di acqua, necessaria per sopravvivere anche per lunghi periodi di siccità. Queste piante sono originarie infatti dei deserti aridi del Messico e di varie zone del Sud America, dove sono presenti più di mille specie differenti. Le loro proprietà benefiche e curative erano già conosciute dai Nativi Americani, i quli le adoperavano per la preparazione di conserve, sciroppi e bevande fermentate che costituivano la cura per diversi mali e il rimedio contro gli infortuni durante vari riti propriziatori.

Come riportato in numerosi resoconti di viaggio, da parte di missionari, avventurieri, naturalisti e colonizzatori del passato, ferite del fisico e dello spirito e certe malattie avevano come unico rimedio l’uso di preparati a base di piante grasse. Ad esempio il peyote, un tipo particolare di cactus tipico della regione settentrionale del Messico, non veniva utilizzato solamente per i suoi effetti allucinogeni, che consentivano i cosiddetti viaggi astrali verso gli antenati, ma veniva impiegato anche come analgesico e anti-reumatico.

Piante grasse: il Cactus dei mirtilli

Con il nome di Cactus dei mirtilli (Myrtillocactus geometrizans) si indicano tre specie di cactus originari del Messico appartenenti alla famiglia delle Cactacee; questo cactus si presenta a fusto eretto e in natura può raggiungere altezze considerevoli, anche fino a quattro metri.

Il fusto è scarsamente ramificato, di colore verde-blu e ricoperto di pruina; in estate spuntano dei fiori bianchi ai quali seguono i frutti commestibili, dalla forma e dal sapore simile a quello dei mirtilli, che nel nativo Messico vengono chiamati “garambullos”.

Il nome botanico di questa cactacea è la combinazione della parola latina “myrtullus” e da cactus, mentre il termine “geometrizans” significa “geometria” ed indica la forma simmetrica di questa pianta.

Come vivono le piante grasse

La vita delle piante dipende in gran parte dal modo in cui sono costituite: poichè esse sono composte in gran parte di acqua (fino al sessanta per cento del loro peso e volume), farà differenza se le piante riceveranno i raggi solari durante tutto l’arco della giornata, o se l’insolazione sarà ristretta solo al mattino o solo al pomeriggio dato che l’evaporazione del loro contenuto d’acqua dipende dalla loro esposizione al sole.

La vita delle piante è però determinata anche dal clima in cui vivono: le piante che hanno una resa migliore nei climi secchi sono le stesse che amano i climi caldi e l’esposizione al sole.  Tra queste, le piante grasse, come i cactus, sono particolarmente adatte a sopportare il caldo eccessivo e a mantenersi costantemente idratate anche in condizioni di scarsità d’acqua. Infatti queste piante accumulano acqua e la conservano al proprio interno fino al momento in cui questa stessa acqua risulta essere vitale per le funzioni della pianta stessa.

Piante grasse, il saguaro

saguaro

Il nome comune della Carnegiea gigantea è saguaro, ed è un cactus a crescita lentissima ma molto longevo, originario dell’America settentrionale e centrale; la sua crescita è veramente molto lenta: può impiegare anche 30 anni per raggiungere il metro d’altezza. Il seguano è una pianta colonnare che inizia a ramificare una volta raggiunti i 150 o 200 centimetri. Queste pianta possiede 15 o 20 costulature poco profonde e spine grigie, in primavera produce grandi fiori bianchi molto profumati ai quali subentrano dei fiori rossi e oblunghi contenti molti semi neri.

Essendo abituato al clima desertico, il saguaro predilige le posizioni soleggiate; teme il freddo tanto che le temperature inferiori ai 4°C provocano danni irreparabili alla sua salute, e quindi necessario tenerlo in casa per tutto l’autunno e l’inverno.

La Mammillaria spinossima

mammillaria

La Mammillaria spinossima, conosciuta semplicemente come mammillaria è una pianta appartenente alla famiglia delle Cactacee originaria dei deserti e delle zone aride del Messico. La mammillaria è un cactus dal corpo sferico, che raggiunge i 20 centimetri di altezza per 10 di larghezza; le areole presentano da 16 a 24 spine di colore bianco o giallo, lunghe e uncinate; i fiori sono a imbuto, sbocciano in estate e sono di colore rosa scuro o rosso, e rimangano sulla pianta per diverse settimane.

Questi cactus, che in genere formano colonie, sono facili da coltivare; richiedono un substrato molto leggero a base di terra vegetale e sabbia. Per ottenere una fioritura abbondante è necessario collocarli in una posizione luminosa e anche leggermente soleggiata. Dove il clima lo consente, questi cactus possono essere piantati in giardino, facendo attenzione che non si bagnino; l’irrigazione deve essere moderata da metà primavera all’autunno. In estate l’apporto idrico deve essere più frequente e abbondante, mentre in inverno l’irrigazione va quasi completamente sospesa; è importante fare attenzione che il corpo del cactus non si bagni mai.

Il cactus a palla, ovvero il cuscino della suocera

cactus a palla

I cactus sferici a palla sono molto noti anche con il nome di cuscini della suocera (Echinocactus grusonii), non dobbiamo certamente spiegarvi il perchè…aldilà di annosi stereotipi tutti, incluse nuore e suocere, li amano molto. Questo avviene perchè oltre ad essere piante molto facili da coltivare, come la gran parte delle piante grasse, sono anche di grande effetto e possederne un esemplare ben sviluppato è certamente motivo di grande orgoglio; la loro crescita infatti è molto, molto lenta, dettaglio questo che può renderle molto costose al momento dell’acquisto.

Quanto alle cure colturali, come accennato, i cactus sferici hanno ben poche necessità: la posizione deve essere non solo luminosa, ma addirittura ben soleggiata purchè questo non significhi porle troppo vicine a una finestra (l’effetto lente dei vetri li danneggerebbe); queste piante infatti prosperano solo con la luce intensa. Un accorgimento utile per evitare incidenti con le spine è poi quello di tenerle sempre su un ripiano piuttosto alto sia in casa che in giardino. Il terriccio migliore è povero e sabbioso.