Le piante epifite

piante epifite

Le piante epifite sono quelle piante che vivono su altre piante, come muschi, licheni e felci, ovvero piante che non crescono nel terreno ma soprattutto sui rami degli alberi o sui tronchi; questo genere di piante è originario prevalentemente delle foreste tropicali e subtropicali, dove la vegetazione è talmente fitta da impedire alla luce del sole di raggiungere lo strato più basso del suolo; per questo motivo gli alberi tendono a crescere in altezza e con loro anche le epifite che si arrampicano su di essi.

Le piante epifite si attaccano alla pianta ospite grazie alle radici, e riescono a creare loro habitat molto particolare che però permette loro di vivere, anche perché sono in grado di assorbire l’acqua piovana.

L’orchidea brassia, ovvero l’orchidea “ragno”

orchidea brassia

L’orchidea brassia è una specie di orchidea epifita originaria dell’America meridionale caratterizzata da grandi fiori profumati preceduti da lunghe spighe. I sepali di questa pianta sono molto lunghi e sottili, tanto da far guadagnare a questa pianta il nome di orchidea “ragno”.

Le orchidee brassia hanno bisogno di molta luce, anche diretta, purché non nei momenti più caldi della giornata; queste piante non sopportano il freddo e quindi d’inverno vanno tenute all’interno pur mantenendo sempre la giusta luminosità, magari posizionandole vicino a una finestra ma lontano da fonti di calore. In estate devono essere tenute all’esterno, in un luogo con un buon ricambio d’aria e non troppo caldo.

Miltonia, varietà e cure

miltonia

La Miltonia è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee ed originaria delle zone tropicali dell’America del sud (in particolare del Brasile), spesso confusa con la Miltoniopsis, altrimenti detta Orchidea pansè.

E’ caratterizzata da uno stelo eretto o ricurvo e da foglie sottili, strette e lunghe dal colore verde brillante, mentre i fiori a stella possono assumere le colorazioni più disparate, dal bianco al rosa, dal giallo al marrone, dal rosso al porpora, tutti ugualmente spettacolari.

Si coltiva in serra o in appartamento specie nella stagione invernale, ma con l’arrivo del caldo può essere azzardata la coltivazione all’esterno delle mura domestiche con grande vantaggio per il panorama floreale mostrato dal giardino.

Ricino, la pianta

ricino coltivazione

Il ricino (Ricinus communis) è l’unica specie appartenente al genere Ricinus della famiglia delle Euphorbiaceae. Si tratta di una pianta erbacea perenne originaria dell’Africa tropicale che cresce un po’ ovunque nelle zone a clima temperato; molto nota per l’olio che si ricava dai suoi semi è in realtà una bella pianta ornamentale dal portamento maestoso: può crescere infatti fino a due metri di altezza ed è dotata di foglie digitate di colore rosso porpora o verde scuro. In estate si ricopre di vistosi fiori raggruppati in grappoli mentre tra agosto e settembre produce grossi frutti spinosi di colore rosso.

Quanto alle cure colturali, il ricino predilige le esposizioni soleggiate ma cresce bene anche in penombra; ama inoltre i terreni ricchi di materia organica e ben drenati. Le innaffiature devono essere moderate: durante la bella stagione si può intervenire ogni dieci-quindici giorni mentre durante l’autunno le bagnature devono essere diradate per essere sospese del tutto durante i mesi più freddi dell’anno. In primavera occorre invece intervenire con un concime organico.

Sughera, utile e maestosa

sughera

La Sughera, nota anche come Quercia del sughero, è una pianta di notevoli dimensioni, appartenente alla famiglia delle Fagacee ed originaria dell’Europa meridionale e dell’Africa settentrionale. In Italia può vantare una vasta diffusione in Toscana, Lazio, Sicilia e – naturalmente – Sardegna, dove ci sono sugherete di grande interesse sia industriale che storico.

Ha portamento arboreo e può raggiungere i 20 metri di altezza, mantenendosi in vita anche per 250-300 anni ed entrando quindi di diritto nella categoria degli alberi monumetali. E’ caratterizzata da un larga chioma con foglie ovoidali, spesso dentate, simili a quelle del leccio e dal colore verdastro.

I fiori compaiono nella tarda primavera, colorando la sughera di giallo o verde, a seconda del sesso dei fiori stessi. Il frutto invece è rappresentato da una ghianda ovale, verde o marrone a seconda del grado di maturità, e lunga fino a 3 centimetri.

Artemisia, aromatica e curativa

artemisia

L’Artemisia è una pianta erbacea o arbustiva appartenente alla famiglia delle Asteracee ed originaria dell’Europa e dell’Asia, da dove poi ha trovato larga diffusione in tutte le zone temperate del pianeta.

E’ caratterizzata da radici rizomatose e da fusti eretti, che raggiungono anche il metro di altezza, portando foglie simili a quelle del crisantemo, dal colore grigio o verde. La fioritura è di scarsa importanza ed è rappresentata da capolini gialli riuniti in mazzetti, che fanno la propria comparsa nel periodo più caldo dell’anno.

Generalmente l’Artemisia viene coltivata a scopo ornamentale, sebbene non sia rara la coltivazione a scopo industriale (come aromatizzante) o officinale.

La Cananga odorata, ovvero lo Ylang ylang

ylang ylang

La Cananga odorata, meglio conosciuta come Ylang ylang, è un albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Annonaceae, originario dell’Indonesia ma diffuso anche in Australia; l’albero dello Ylang ylang possiede il fusto eretto e piuttosto ramificato, grandi foglie di colore verde scuro dalla forma lanceolata.

In primavera e in autunno produce dei fiori riuniti in piccoli grappoli, dalla forma pendula e dal colore verdognolo o giallastro; questi fiori hanno un profumo molto intenso tanto che vengono ampiamente utilizzati nell’industria cosmetica per la fabbricazione dei profumi, e in erboristeria sotto forma di olio essenziale.

Eugenia caryophyllata, ovvero l’albero dei chiodi di garofano

Eugenia caryophyllata

L’Eugenia caryophyllata, è un albero di medie dimensioni sempreverde, appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, originario delle isole Molucche e coltivato in Africa, Asia e America Meridionale, per utilizzarne la spezie prodotta dai suoi boccioli floreali, ossia i chiodi di garofano, che vengono raccolti ancora ben chiusi e seccati al sole.

L’albero dell’Eugenia caryophyllata, chiamata anche Syzygium aromaticum, possiede un portamento eretto, una chioma tondeggiante con grandi foglie di colore verde molto lucide; i fiori sono raccolti in corimbi ad ombrello, e da un lungo calice rosso sboccia un fiore bianco dall’aspetto piumoso; dopo i fiori compaiono delle piccole bacche rossastre.

Erbe aromatiche di Marzo (seconda parte)

erbe aromatiche

CIPERO (Cyperus longus)

Cyperus longusErbacea perenne a rizoma tuberoso, stri­sciante, fusti eretti, foglie lineari, scabre al margine; i fiori consistono in lievi spighette rossastre o giallastre che appaiono d’estate. Questa pianta vive nei luoghi ombrosi e umidi di tutta la Penisola, sia in pianura che a una certa altitudine.

Si coltiva seguendo le norme indicate per le specie acquatiche decorative, in terra soffi­ce e molto coibente, in acqua stagnante o sulle rive molto umide, in ombra o a mez­z’ombra.

Serve per profumare la farina da impiegare nella preparazione di dolci. Per quest’uso si impiegano i rigonfiamenti del rizoma sotter­raneo, rizoma che emana un leggero odore di viola mammola. Alcuni usano affondare le radici del cipero anche nello zucchero per dargli un particolare aroma che ricorda quello della vaniglia.

Erbe aromatiche di Marzo (prima parte)

erbe aromatiche di marzo

FRAGOLA (Fragaria vesca)

FRAGOLA

Ben nota pianticella erbacea perenne, stolo­nifera, che viene coltivata ovunque per la raccolta dei profumati, dolcissimi frutti. Cre­sce anche allo stato spontaneo sui primi con­trafforti alpini o al margine dei boschi. Ne esistono numerosissime varietà, a frutto gros­so o piccolo.

Si coltiva con discreta facilità purché si ab­bia a disposizione ottimo terreno, ben con­cimato.

Per evitare che le aiuole di fragole si co­prano di erbe infestanti, si usa coprire il terreno dove si sono appena interrate le giovani piante, con teli di plastica nera bu­cherellata. Dai fori usciranno soltanto le piante di fragola e le restanti specie erbacee finiranno per soccombere.

Serve, oltre che come prelibata frutta e per la preparazione di marmellate, gelatine e succhi, anche come diuretico, antireumatico, depurativo e antigottoso. A questo scopo basta bere 6 tazze al giorno di infuso prepa­rato con 5 gr di foglie ogni 100 di acqua.

Fieno greco, curativo e afrodisiaco

fieno greco

Il Fieno greco o Trigonella è una pianta appartenente alla famiglia delle leguminose ed originaria del Medio Oriente e dell’Africa del nord, particolarmente apprezzata per le sue proprietà officinali.

Allo stato spontaneo cresce nelle zone collinari e sulle coste, ma ben sopporta anche la coltivazione domestica o ad uso industriale nella produzione di profumi.

E’ caratterizzato da un fusto diritto e da foglie ovali e denticolate. I fiori sono di colore bianco-giallastro e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi lasciare posto ai frutti, allungati ed appuntiti.

Erbe medicinali di Marzo

 erbe medicinali

CARDO DEI LANAIOLI (Dipsacus fullonum)
CARDO DEI LANAIOLI

Specie biennale a fusto eretto, rigido, co­perto di aculei; le foglie sono oblunghe, spinose e i fiori riuniti in capolini conici so­no di uno stupendo color lillà-viola. Questa pianta vegeta abbondante in pianu­ra e, soprattutto, nei luoghi incolti di mon­tagna e di collina.

Si coltiva senza difficoltà, in normale terra da giardino, meglio se un po’ sassosa e sabbiosa.

Annaffiare poco; la semina si effettua in pri­mavera. Sconsigliabile  la coltura in vaso.

Serve per preparare un infuso (grammi 2 di foglie in 100 grammi di acqua) ad azione diuretica e sudorifera, assai efficace nelle forme influenzali o per guarire i raffreddori. I capolini di questa pianta servono per car­dare la lana, pettinare stoffe o rattinare il panno.

 

L’Orchidea Phalaenopsis

phalaenopsis

L’Orchidea torna protagonista sulle pagine di PolliceGreen e stavolta a catturare la nostra attenzione è una delle più spettacolari in assoluto, vale a dire la Phalaenopsis, appartenente appunto alla famiglia delle Orchidacee ed originaria dell’Asia meridionale, in particolare di India e Malaysia.

E’ caratterizzata da foglie ovali piuttosto lunghe e larghe e da splendidi fiori appariscenti dalle colorazioni più disparate, che possono raggiungere i 10 centimetri di diametro, regalando alla pianta una bellezza che dura a lungo nel tempo.

Allo stato spontaneo non vive poggiandosi sul terreno, ma preferisce crescere sui rami degli alberi, lasciando le radici sospese in aria. Questo avviene perché l’Orchidea Phalaenopsis è un’epifita, una pianta cioè che usa gli altri alberi come sostegno, ma non per nutrirsi come fanno i muschi, ad esempio.

L’Orchidea bletilla

orchidea bletilla

Tra le varietà di Orchidee più spettacolari da punto di vista estetico è necessario ricordare la Bletilla, appartenente alla famiglia delle Orchidacee ed originaria dell’Asia (in particolare di Cina, Giappone e Taiwan).

E’ una pianta rizomatosa che tende ad allargarsi in maniera considerevole, grazie soprattutto ai forti e robusti rizomi che corrono lungo il substrato. Le foglie sono di forma stretta ed allungata e possono raggiungere il mezzo metro di altezza, colorando di verde l’ambiente circostante da metà primavera fino al termine dell’estate.

I fiori fanno la propria comparsa in primavera con colori che vanno dal giallo al bianco, dal rosa al lilla e regalano uno spettacolo con pochi eguali nel nostro giardino. Con l’arrivo dei primi freddi autunnali, la Bletilla tende a seccarsi, perdendo così tutto il suo fascino, ma il rizoma resta vivo e sopporta egregiamente anche le gelate, per poi ricominciare a produrre foglie e fiori nel periodo primaverile.