Le erbe aromatiche di Febbraio (prima parte)

erbe aromatiche

ERBA GERARDA
(Aego podium Podagraria)

Si tratta di una decorativa specie erbacea perenne, alta da 40 cm a 1 m, che vegeta rigogliosa nelle vallette alpine ombrose e fresche. I suoi fiori sono molto larghi, a ombrella, di colore bianco e rosa. Il foglia­me e i semi emanano un caratteristico aro­ma amaro.

Si coltiva in ombra e in terreno umido, se­minando alla fine inverno o dividendo i cespi in autunno o in primavera.

Serve come pianta decorativa per bordo mi­sto, oppure si utilizza come specie aromati­ca in sostituzione del sambuco. Infatti, la gerarda è nota anche come « sambuchella ».

ERBA GIALLA
(Reseda luteola)

Nota anche come luteola o guadarella que­sta erbacea alta 50 cm fiorisce in verde­giallo, con molteplici fiorellini riuniti in una infiorescenza a spiga da cui emana un gra­devole profumo.

Si coltiva in normale terra da giardino, se­minando in primavera. È consigliabile ci­mare la pianta, eliminando le infiorescenze appassite, per provocare l’emissione di altri fiori.

Serve per profumare i cassetti della bianche­ria, e anche per colorare di giallo le stoffe.

ERBA ZOLFINA
(Calium verum)

Questa simpatica pianta, che fiorisce du­rante l’estate in giallo e non supera i 20 cm di altezza, può essere coltivata con successo per completare il bordo misto o per deco­rare le scarpate rustiche.

Si coltiva in terra normale da giardino, in pieno sole, annaffiando in modo abbondan­te due volte la settimana. Si semina in pri­mavera.

Serve come pianta aromatica, per profuma­re il latte. Un tempo la zolfina che era chia­mata anche «caglio» si usava per far ca­gliare il latte da utilizzare per la preparazio­ne del formaggio.

MIRTO
(Mirtus)

Questo genere’ comprende circa 100 specie di arbusti, più o meno grandi, spontanei nel­le regioni calde o tropicali di tutto il mondo. II mirto è una pianta caratterizzata da deli­cati fiori bianchi e da fogliame fortemente aromatico.

Si coltiva in posizioni luminose o assolate, in terreno di medio impasto, dove non vi sia pericolo di ristagni idrici. La moltiplica­zione avviene per seme in primavera o per talea in aprile. Nelle regioni a clima freddo il mirto può essere coltivato in vaso, provve­dendo  a  un’accurata   protezione  invernale.

Serve oltre che a scopo decorativo anche per profumare armadi e cassetti. Nella tradizione popolare i rami di questa pianta hanno as­sunto una simbologia propiziatoria, tanto che in varie regioni le spose sogliono recare in mano un mazzolino di fiori d’arancio tra cui campeggiano alcuni ramoscelli di mirto.

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