Fioriture primaverili: gli alberi da frutto

Primavera è sinonimo di fiori. Automaticamente scatta il buonumore affacciandosi alla finestra e guardando i prati nuovamente rigogliosi, costellati qua e là da quelle che sono le spontanee fioriture primaverili: primule, papaveri, margheritine. È l’intera natura a risvegliarsi, dimostrando come ogni anno sia possibile il completo rigenerarsi dell’ambiente circostante. Fioriture belle da vedere e decisamente ancora migliori da annusare, gioendo di questo tripudio di colori.

Parliamo oggi di quelle fioriture tipiche degli alberi che con la bella stagione riempiono i nostri occhi e ci indondano di grazioso profumo.

Semine di aprile: l’Enkianthus

L’Enkianthus è una splendida pianta ornamentale appartenente alla famiglia delle Ericacee ed originaria del continente asiatico, molto diffusa anche alle nostre latitudini. E’ caratterizzata da portamento arbustivo o arboreo con fusto eretto molto ramificato e foglie lanceolate con margine dentato, di colore verde scuro (arancio o rossastro nella stagione autunnale). I fiori sono campanulati, riuniti in ombrelle di colore bianco crema, rosa o rosso e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi rallegrare gran parte dell’estate.

Il periodo migliore per la semina dell’Enkianthus è la primavera, in particolare il mese di aprile, avendo l’accortezza di far crescere le piantine in contenitore per almeno un paio d’anni prima della messa a dimora definitiva.Volendo, lo si può coltivare anche in vaso, ma in questo caso le dimensioni della pianta resteranno piuttosto contenute e la fioritura sarà meno abbondante.

Fiori di campo primaverili: si sveglia la natura

C’è una vecchia canzone italiana che recita “è primavera, svegliatevi bambine”. Non vi è colonna sonora più adeguata da far andar a tutto volume, se al posto delle bambine si inseriscono nella strofa le parole “fiori di campo primaverili”: lungo le strade, nei giardini e negli spazi verdi incolti, con l’arrivo della stagione calda è anche sbocciato un tripudio di colori ed odori. Le api iniziano a manifestarsi nuovamente nei prati alla ricerca di polline fresco.

Tutto è gioia, colore, profumo.

Dietes bicolor, ovvero il Giglio dell’Amazzonia

Il Dietes bicolor, meglio conosciuto come Giglio dell’Amazzonia, è una pianta rizomatosa perenne o annuale, appartenente alla famiglia delle Iridacee ed originaria dell’Africa del sud. E’ caratterizzata foglie nastriformi di colore verde chiaro, che possono superare il metro di lunghezza. Nella stagione primaverile tra le foglie spuntano dei fiori molto appariscenti di colore bianco con macchie scure al centro. Ogni singolo fiore ha una durata piuttosto limitata nel tempo, ma la pianta non perderà mai il suo fascino, poiché le nuove fioriture continueranno a sbocciare per l’intera primavera e fino al termine dell’estate.

Il Giglio dell’Amazzonia si coltiva in piena terra, dove creerà delle magnifiche macchie di colore, ma può essere allevato anche in vaso in simbiosi con altre piante rizomatose o bulbose, in modo da creare dei contrasti di tinte spettacolari e decorativi.

Uno sguardo ai fiori primaverili da balcone

Con l’arrivo della primavera arriva anche la possibilità di bearsi dei colori che questa stagione porta con sé. Gli alberi producono gemme, l’erba cresce rigogliosa nei prati. Tutti quei fiori spontanei che siamo abituati a vedere nei lati delle strade durante l’estate iniziano pian piano sbocciare. Non cadiamo però nell’errore di pensare che possedere un terrazzo significa non poter godere della bellezza del profumo dei fiori . I fiori primaverili da balcone sono una realtà.

Iniziamo il nostro percorso in questo magico mondo.

Arredi giardino: facciamo prevalere il gusto

Parlare di arredi giardino, come ormai appare evidente, non significa concentrarsi su un solo elemento ma analizzare il quadro nell’insieme, dando spazio alla fantasia, ma al contempo rimanendo con i piedi ben saldati a terra onde evitare di trovarsi a spendere in malo modo fondi che potrebbero aiutare a conservare il proprio giardino come una piccola oasi nel deserto. Lo ricordiamo, ci si può avvalere di esperti come agronomi ed architetti al fine di ottenere un valido aiuto.

Ma come regolarsi, già solo nelle idee, per ciò che riguarda il mobilio? Come capire ciò che ci piace?

Fioriture primaverili: la Begonia pendula

Tra le oltre mille specie di Begonia, una delle più spettacolari è senza dubbio la Begonia pendula, originaria delle regioni tropicali e subtropicali ed appartenete alla famiglia delle Begoniacee. Rispetto alle Begonie tradizionali, la Begonia pendula è caratterizzata da un portamento ricadente e ben si adatta dunque alla coltivazione in contenitori sospesi, dove mostrerà il meglio della sua bellezza con fusti che si allungano fino al mezzo metro.

Le foglie sono ovali o cuoriformi, con margine dentellato, di colore verde scuro sulla pagina superiore e più chiaro su quella inferiore. I fiori sono assumono colorazioni diverse a seconda della specie (dal bianco al rosa, dal giallo all’arancio) e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi ornare la pianta fino all’arrivo dell’autunno.

Progettare il giardino: creare una zona d’ombra con il bambù

Con il caldo estivo è d’obbligo che il giardino diventi una zona di refrigerio, se non avete a disposizione alberi in grado di fare ombra, potete ricorrere al bambù, una pianta molto adattabile perfetta anche per decorare i terrazzi, che non richiede cure particolari se non un po’ di attenzione al contenimento.

Il fitto fogliame del bambù sarà in grado di creare una zona d’ombra; inoltre, questa pianta è perfetta per i giardini delle regioni del Sud Italia, in quanto per svilupparsi ha bisogno di un terreno caldo e di condizioni climatiche che garantiscano un clima tiepido già da fine marzo o inizio aprile.

È importante che il terreno sia caldo in modo da permettere il buono sviluppo delle radici; il momento migliore per piantare il bambù è alla fine dell’estate oppure, se le condizioni climatiche lo permettono, anche ad aprile. Oltre ad essere caldo, il terreno ideale deve essere leggero, con un pH elevato o neutro e ben drenato in modo da evitare i ristagni idrici; la propagazione del bambù avviene per divisione dei rizomi da moltiplicare, poi, sotto la superficie del terreno.

Mobili da Giardino: legno o metallo?

Non si può parlare di arredamento di esterni senza parlare di mobili da giardino. Essi rappresentano forse il punto cardine dello stesso dopo le piante ed  i fiori da inserire. Non si può parlare di un giardino vivibile infatti se al suo interno non è possibile riscontrare almeno un tavolo e delle sedie, non importa la tipologia, sulle quali sedersi ed effettuare attività. E se posso essere utile per studiare all’aperto, mangiarci, semplicemente godere di un attimo di relax.

Ma come regolarsi nella scelta dei materiali? Lo stile può essere l’unica discriminante? Proviamo a rispondere.

Phlomis tuberosa, la Salvia di Gerusalemme

La Phlomis tuberosa, meglio conosciuta come Salvia di Gerusalemme, è una pianta molto decorativa originaria del bacino del Mediterraneo ed appartenente alla famiglia delle Lamiacee. E’ costituita da rosette basali di foglie cuoriformi con margine seghettato e da foglie lanceolate poste verso l’apice del fusto. Sugli stessi fusti crescono dei fiori di piccoli dimensioni riuniti in corone di colore rosa, che fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

La Salvia di Gerusalemme ha sviluppo tappezzante e tende a ricoprire tutto la spazio circostante, formando delle splendide macchie di colore. Generalmente resiste alle temperature rigide dell’inverno, ma potrebbe anche accadere che la parte aerea della pianta dissecchi completamente nel periodo più freddo dell’anno, per poi tornare a regalare il meglio di sé all’arrivo della primavera successiva.

Fiori di Bach, l’Agrimonia

Sotto il nome di Agrimonia vanno un quindicina di specie di piante erbacee perenni appartenenti alla Famiglia delle Rosaceae. Sono piante dal portamento eretto il cui fusto si presenta ricoperto di peluria e ramificato solo nella parte finale; su di esso sono disposte foglie ovali, dal margine dentellato, i fiori gialli crescono riuniti in pannocchie e fanno la propria comparsa durante l’estate.

Nella terapia con i fiori di Bach, Agrimony è indicato per tutti coloro che hanno paura di mostrare i propri reali sentimenti e si mostrano allegri e sorridenti anche quando vorrebbero piangere. Sono persone che reprimono la rabbia ed evitano ogni genere di tensione con l’altro anche se questo finisce per recare loro un danno.

Fioriture primaverili: l’Eremurus robustus

Tra le tante specie di Eremoro, una delle più spettacolari è rappresentata dall’Eremurus robustus, appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originario del continente asiatico. Si tratta di una pianta rizomatosa o bulbosa, che presenta foglie nastriformi di colore verde chiaro (gialle dopo la fioritura). La fioritura è spettacolare, con spighe altissime di colore bianco o rosa, e fa la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi mantenersi a lungo nel corso dell’estate.

L’Eremurus robustus si coltiva in piena terra, considerando la resistenza alle temperature rigide dell’inverno, e si adatta perfettamente alla decorazione di ampi spazi, visto che tende ad occupare tutto lo spazio a disposizione, comportandosi come una pianta tappezzante. La coltivazione è piuttosto semplice e le cure richieste sono davvero poche per una pianta che regala soddisfazione alla vista per molti mesi durante l’anno.

Semine di aprile, le melanzane

Tra gli ortaggi da seminare ad aprile c’è la melanzana, una pianta appartenente alla famiglia delle Solanace molto utilizzata in cucina per la preparazione di diversi piatti. Il nome scientifico della melanzana è Solanum Melongena e deriva da “mela insana”, in quanto il frutto contiene la solanina, una sostanza tossica che però scompare completamente con la cottura.

La melanzana è una pianta annuale dal fusto rigido e ramificato che può raggiungere gli 80 centimetri di altezza; il frutto della melanzana è una grande bacca con la parte superiore avvolta in una foglia; possiede una forma allungata e arrotondata di colore viola o bianco.

Come seminare le melanzane

Le melanzane vanno seminate in semenzaio riscaldato: nelle regioni del sud Italia si può procedere già a febbraio, mente in quelle del centro-nord tra marzo e aprile; per la semina dovete distribuire 2 g. di seme ogni metro quadro di semenzaio. Quando le piantine avranno raggiunto i 6 o 7 centimetri di altezza possono essere trapiantate in vivaio e dopo una paio di mesi nell’orto, in file distanti l’una dall’altra circa 50 centimetri.