Come coltivare le rose in vaso

Vi piacciono tanto le rose ma non avete un giardino a disposizione? Niente paura, è possibile coltivare le rose in vaso e tenerle nel balcone di casa. Le rose migliori da piantare in vaso sono le rose a cespuglio, quelle ad alberello, a meno che il balcone non sia esposto al vento, e quelle sarmentose, cioè rampicanti, che hanno bisogno di una grata o di una ringhiera per svilupparsi.

I rosai possono essere acquistati in un vivaio o in un garden center, insieme ad un vaso profondo circa 50 o 60 centimetri e largo 40; molto importante è che il vaso sia fondo in quanto le radici delle rose scendono molto, e poi devono avete a disposizione una buona quantità di terreno per svilupparsi bene.

Fondamentale è anche il drenaggio, che può essere assicurato sistemando sul fondo del vaso due o tre dita di ghiaia o di argilla espansa, e tenendo sospeso il vaso con dei legnetti in modo da permettere all’acqua di uscire dal foro di drenaggio.

Lo zenzero, usi medicinali

Zenzero è il nome italiano del Zingiber Officinale, una pianta erbacea della famiglia delle Zingiberaceae, originaria dell’Asia Orientale. In questo articolo ci occuperemo delle sue numerose virtù salutari, nonchè del suo utilizzo nella medicina popolare.

Nella medicina ufficiale lo zenzero è considerato un buon stimolante e carminativo, usato frequentemente per curare dispepsia e coliche. Studi recenti hanno dimostrato la sua efficacia nel trattamento di reumatismi grazie alla sua azione revulsiva nelle applicazioni esterne. La radice dello Zenzero agisce efficacemente su tutto l’apparato digerente, soprattutto nei casi di inappetenza, flautolenza e gonfiore intestinale. Inoltre lo zenzero siè dimostrato utile per alleviare la nausea causata dal mal di mare, dalla gravidanza e dalla chemioterapia.

Fioriture primaverili: il Rhaphiolepis

Il Rhaphiolepis è una pianta arbustiva perenne appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’America, molto diffusa in tutte le zone temperate del Pianeta per via della bellezza della sua fioritura. E’ caratterizzata da fusti che possono raggiungere il metro e mezzo di altezza e da foglie ovali, cuoiose, di colore verde brillante. I fiori sono molto delicati, formati da cinque petali di colore bianco o rosa, e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

E’ una pianta che solitamente si coltiva in piena terra, avendo però l’accortezza di coprirne le radici nella stagione più fredda dell’anno, poiché le gelate potrebbero compromettere la salute dell’apparato radicale. Volendo, la si può coltivare anche in vaso, dove però non raggiungerà dimensioni notevoli, contenendo la crescita. La coltivazione del Rhaphiolepis è abbastanza semplice, purché si trovi la collocazione adatta all’interno della casa o del giardino.

Piante da siepe, la Griselinia littoralis

La Griselinia littoralis è un arbusto appartenente alla famiglia Cornaceae originario della Nuova Zelanda, caratterizzato da foglie ovali e spesse, di colore verde brillante, con un fusto corto che dà origine ad una chioma tondeggiante molto densa che rende questa pianta perfetta per essere usata nelle siepi.

La Griselinia, infatti, è una pianta adatta ad essere utilizzata nelle siepi, sia come esemplare singolo che come bordura o frangivento, soprattutto nelle zone marine in quanto non teme la salinità.

La Griselinia è una pianta doica, ovvero i fiori femminili e quelli maschili si sviluppano su piante diverse; la fioritura avviene in primavera e ad essa seguono i frutti che, oltre ad essere commestibili, contengono i semi fertili. La Griselinia è una pianta di facile coltivazione, non ha bisogno di essere potata regolarmente ma solo di cimare i rami per renderli più folti e di accorciarli in aprile o in agosto.

Piante da appartamento: la Clusia rosea

La Clusia rosea è una pianta dalla fioritura spettacolare e dal fogliame molto decorativo, particolarmente adatta per riempire nel modo migliore un angolo della casa. Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Clusiacee ed originaria dell’America centro-meridionale e dell’Oceania, coltivata diffusamente anche alle nostre latitudini. La Clusia rosea è caratterizzata da fusti robusti e ramificati con foglie di forma ovale, coriacee, spesse, di colore verde brillante. I fiori hanno notevoli dimensioni e somigliano a quelli delle Camelie; sono di colore bianco o rosato e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

Solitamente la Clusia rosea si coltiva come pianta da appartamento, non resistendo alle temperature troppo rigide, ma non è escluso che nella stagione calda la si possa spostare all’esterno, proteggendola però dai raggi diretti del sole nelle ore più afose della giornata.

Cos’è il Telefono rampicante?

Tra le piante dai nomi strani dobbiamo menzionare il Telefono rampicante: infatti forse non tutti sanno che dietro ad un nome così particolare si nasconde una varietà di pisello rampicante.

Il nome botanico completo di questo ortaggio è Pisum sativum varietà Telefono rampicante, e si presenta come una pianta rampicante altra circa 160-180 centimetri, caratterizzata da un baccello di colore verde, lungo 12 centimetri contenente 8 grani tondi e rugosi. 

In cucina questo legume può essere consumato fresco oppure cotto, o ancora, essere usato per preparare zuppe, frittate o per arricchire contorni. Il Telefono rampicante contiene diverse vitamine, soprattutto quelle appartenenti al gruppo A, B e C, è ricco di fosforo, potassio e di altri minerali; contiene pochi grassi e poche calorie e risulta più digeribile rispetto ad altre leguminose perché contiene meno amidi.

Piante da appartamento: la Plumeria

La Plumeria, nota anche con il nome di Frangipani, è una magnifica pianta da appartamento originaria dei paesi tropicali ed appartenente alla famiglia delle Apocynacee, particolarmente apprezzata per la fioritura spettacolare. Alle nostre latitudini non raggiunge il metro di altezza ed è coltivata prevalentemente in vaso, ma nelle zone di origine raggiunge dimensioni considerevoli (fino a dieci metri), assumendo un portamento arboreo.

E’ caratterizzata da un fusto resistente e carnoso che porta foglie lanceolate ed appuntite di colore verde più o meno scuro. La fioritura rappresenta la vera bellezza della pianta con colori che vanno dal bianco al giallo, dal rosa al rosso. I fiori sono molto grandi, con 5 o 7 petali, profumati nelle prime ore del mattino, e fanno la propria comparsa nella stagione estiva. La coltivazione non presenta difficoltà particolari, purché si rispettino le esigenze della pianta in fatto di temperatura ed irrigazione.

I fiori in cucina: liquore alla camomilla

La camomilla, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, svela nell’etimologia del nome le sue capacità curative e caratteristiche: il nome, infatti, deriva dal greco Chamomilla che significa “umile, piccola mela”, per la dolce fragranza simile a quella della mela Ranetta (nella traduzione spagnola del termine, menzanilla, piccola mela, l’etimologia è maggiormente evidente); mentre il nome del genere, Matricaria, proviene dal latino Matrix che significa “utero”, e fa riferimento al potere calmante della camomilla, ingerita sottoforma di infuso, in caso di dolori menstruali.

Di questa pianta infatti vengono raccolti normalmente i fiori, con i quali si preparano infusi notoriamente conosciuti per l’effetto rilassante e leggermente sedativo. Oltre all’utilizzo per somministrazione orale, la camomilla può essere impiegata in preparati per impacchi, colliri e colluttori.

I lavori di marzo alle piante da appartamento

A marzo le piante entrano nella fase vegetativa, e grazie alle giornate che diventano più lunghe possono godere di più ore di luminosità, anche nel caso delle piante da appartamento; questo è il momento più opportuno per riprendere le annaffiature nel caso in cui siano state sospese durante il periodo invernale, per fornire loro del fertilizzante che le sostenga nel processo di futura fioritura e, per chi possiede un balcone, per iniziare a prepararlo per la stagione estiva.

Anche se le ore di luce aumentano e le belle giornate iniziano a farsi vedere, non fatevi tentare di portare le vostre piante verdi all’aperto: per questa operazione è ancora troppo presto, meglio aspettare la seconda metà di aprile.

A proposito della fertilizzazione, aggiungete all’acqua di annaffiatura, che deve essere a temperatura ambiente, del fertilizzante completo che aiuti la pianta nel suo risveglio vegetativo; annaffiate in modo da far inumidire tutta la terra e smuovete il terriccio almeno in superficie in modo da aerarlo.

L’arancio amaro, un semplice rimedio curativo

Per la cura dei nostri malesseri non sempre è necessaria l’assunzione di farmaci; spesso possiamo utilizzare i principi naturali delle piante più comuni delle quali non conosciamo le numerose proprietà benefiche all’organismo e che risultano particolarmente efficaci nella preparazione di cure dolci e omeopatiche. Un esempio emblematico è quello dell’arancio amaro, a noi particolarmente familiare.

L’arancio amaro, conosciuto in botanica come Melangolo, appartiene alla famiglia delle Rutaceae e si presenta come un albero dai rami spinosi, foglie ovali e lucenti, fiori bianchi e odorosi (zagara) e frutti rosso-arancio dal succo amaro. Anche se siamo abituati a utilizzare la varietà Citrus Vulgaris dell’arancio, riconoscibile dal ftutto dolce e succoso, impiegato nell’industria alimentare per la preparazione di marmellate, frutta candita, liquori e amari, in erboristeria e cosmesi è impiegata maggiormente la varietà dell’arancio amaro per le sue numerose proprietà curative.

Piante officinali: la Matricaria recutita

La Matricaria recutita, meglio conosciuta come Camomilla, è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteracee ed originaria dell’Europa e dell’Asia, molto coltivata alle nostre latitudini sia come ornamentale che come erba officinale. E’ caratterizzata da fusti sottili, che possono raggiungere gli 80 centimetri di altezza, e da foglie lanceolate di colore verde più o meno scuro. I fiori sono riuniti in capolini con petali bianchi piegati verso l’esterno e parte centrale gialla.

E’ una pianta che cresce per lo più allo stato spontaneo in pianura ed in collina, dove tenderà a comportarsi come infestante. Questo però non significa che non possa essere coltivata in ambito domestico, nella decorazione di bordure ed aiuole o come pianta da utilizzare a scopo officinale. I capolini della Matricaria recutita, infatti, opportunamente essiccati e conservati, hanno proprietà febbrifughe, antinfiammatorie, antispasmodiche, sudorifere ed antisettiche. In passato la Camomilla veniva utilizzata anche per la cura delle malattie legate agli organi genitali femminili.

L’ortica: da urticante a emolliente

Siamo tutti a conoscenza dell’effetto urticante provocato dal contatto con l’ortica comune (famiglia delle Urticaceae), che cresce spontaneamente dappertutto nei luoghi umidi, specialmente vicino alle zone abitate. Ciò che forse molti di noi non sanno è che questa pianta possiede in realtà, oltre alla fastidiosa capacità di irritare la pelle, numerose proprietà e benefici.

L’ortica è una pianta perenne ricoperta, sia nei fusti che nelle foglie, dai ben noti peli urticanti che, oltre a provocare la fastidiosa reazione cutanea, contengono istamina (1%) e acetilcolina (0,2%-1%), sostanze prodotte anche dal nostro organismo, che si attivano come trasmettitori degli impulsi nervosi del sistema neurovegetativo favorendo l’apparato circolatorio e l’apparato digestivo.

Piante grasse: la Caralluma

Tra le innumerevoli varietà di piante grasse, merita un posto di primo piano la Caralluma, appartenente alla famiglia delle Asclepiadacee ed originaria del continente africano. Si tratta di una pianta caratterizzata da fusti cespitosi di colore grigio-verde, a volte ricoperti di piccoli aculei.  La particolarità della pianta è rappresentata dalla fioritura spettacolare, costituita da fiori a cinque petali di colore rossastro o bruno, con striature gialle.

La Caralluma è una pianta adatta per lo più alla coltivazione domestica, non essendo in grado di tollerare temperature prossime allo zero. Tuttavia, nella stagione più calda dell’anno può essere tentato l’allevamento all’esterno, collocando la pianta in una zona ove possa ricevere il sole diretto per molte ore nel corso della giornata. La coltivazione è piuttosto semplice ed è possibile ottenere ottimi risultati sin dai primi anni di coltivazione.

Piante tappezzanti: la Nierembergia

La Nirembergia è una splendida pianta da giardino appartenente alla famiglia delle Solanacee ed originaria dell’America del sud, molto apprezzata per la spettacolare fioritura. E’ caratterizzata da sottili fusti che non superano i 25 centimetri di altezza, e da foglie lineari di colore verde scuro. I fiori possono assumere colorazioni diverse a seconda della specie (dal bianco al rosa, dal lilla al blu) e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi decorare la pianta fino ai primi freddi dell’autunno.

Alcune specie si coltivano come annuali, non riuscendo a resistere alle basse temperature, mentre altre si possono lasciare tranquillamente all’esterno anche nei periodi più freddi dell’anno. La Nierembergia è adatta sia alla coltivazione in vaso che a quella in bordure, aiuole e giardini rocciosi, dove tenderà ad riempire tutto lo spazio a disposizione, comportandosi come una tappezzante.