Fiori per San Valentino: la Camelia

Il giorno di San Valentino si avvicina a grandi passi ed è già ora di pensare al regalo giusto per la vostra dolce metà. Se siete dei maschietti alla ricerca del dono per la vostra lei, vi consigliamo di abbandonare per una volta l’idea del solito, scontatissimo mazzo di rose rosse e di puntare piuttosto su un regalo un po’ più duraturo, che possa ricordare a lungo questo felice momento. Non che le rose rosse non facciano la loro figura, ma la loro durata è troppo breve per giustificare il prezzo del bouquet. Meglio dunque optare per qualcosa di più originale, come può esserlo una Camelia, ad esempio, coltivabile sia in vaso che in piena terra ed adatta dunque a testimoniare a lungo il vostro amore nei confronti dell’amata.

A seconda del colore che scegliete, poi, la Camelia assume significati diversi. Una Camelia rosa, ad esempio, significa “mi manchi”, una Camelia rossa sta a significare “sei la regina del mio cuore”, mentre una Camelia bianca significa “sei adorabile”. Qualunque sia il colore scelto, la Camelia è il simbolo della bellezza perfetta e vi assicuro che non c’è complimento migliore che una donna possa ricevere. Per completezza di informazioni vi proponiamo una breve scheda relativa alla coltivazione, da stampare ed allegare al vostro dono.

Come scegliere il terriccio giusto

La scelta del terriccio da mettere nel vaso è molto importante per lo sviluppo della pianta e quindi è opportuno conoscere quali sono le diverse esigenze delle piante in fatto di terreno; ecco, quindi una panoramica di terricci presenti sul mercato da scegliere in base al tipo di pianta da trattare.

Terriccio universale

Sotto la denominazione di “terriccio universale” si annoverano diversi tipi di prodotto, tuttavia, generalmente questi contengono una buona percentuale di sostanza organica, capacità di trattenere l’acqua e un pH neutro; inoltre può essere arricchito al momento dell’uso con altri prodotti. Questo terriccio è adatto alle piante da fiore oppure per migliorare la qualità del terreno in giardino.

Terriccio per acidofile

Il terriccio per acidofile è un prodotto a base di diverse torbe miscelate tra di loro, quindi è un terreno essenzialmente fibroso e ricco di sostanze organiche, povero di minerali, a ridotta salinità, capace di trattenere l’acqua; questo terriccio è l’ideale per le cosiddette piante acidofile, cioè quelle che amano i terreni a pH acido, come gardenie, ortensie, azalee e camelie.

Macroterme

Sotto il nome di macroterme vanno alcune specie di Graminaceae utilizzate per la realizzazione di prati e manti erbosi. Caratteristica delle macroterme è che la loro fase di accrescimento si verifica nei periodi più caldi della stagione vegetativa, con temperature comprese fra 27 e 35 °C. Le macroterme, a differenza delle microterme, sono quindi caratterizzate da una spiccata resistenza alle temperature elevate e alla siccità e si sviluppano in estate entrando in dormienza durante la stagione invernale, quando diventano di un colore giallo paglierino.

Piante rampicanti: l’Eccremocarpus scaber

Tra le rampicanti di maggior effetto scenografico non possiamo non segnalare l’Eccremocarpus scaber, una pianta appartenente alla famiglia delle Bignoniacee ed originaria del Cile. E’ caratterizzata da fusti estremamente sottili che si allungano verso l’alto, raggiungendo con facilità i tre metri di altezza. Le foglie sono bipennatosette , di colore verde scuro e presentano dei viticci terminali, che servono alla pianta per aggrapparsi a muri, pergolate e sostegni. I fiori sono riuniti in racemi di colore rosso-arancio e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi rallegrare l’ambiente per tutto il corso dell’estate.

L’Eccremocarpus scaber si coltiva in vaso, ma nelle zone ove gli inverni non sono troppo rigidi si può allevare anche il piena terra, magari proteggendo l’apparato radicale con una buona pacciamatura nei mesi più freddi. Temperatura a parte, è una pianta di facile coltivazione, come dimostra la scheda che segue.

Microterme

Vanno sotto il nome di microterme alcune specie di Graminaceae impiegate per la realizzazione di tappeti erbosi. La fase di accrescimento delle microterme coincide con i periodi più freschi della stagione vegetativa e si verifica specialmente in primavera e autunno, quando le temperature medie sono comprese fra 15 e 23 °C. Si tratta quindi di specie scarsamente resistenti alle alte temperature e alla siccità che durante l’estate entrano in dormienza. Per questa loro caratteristica, le microterme si prestano alla creazione di manti erbosi in zone caratterizzate da climi freschi.

Bacche di rosa e peperoncini per una composizione sfiziosa ed elegante

Se siete alla ricerca di un’idea originale per decorare un piccolo tavolo, una mensola o il davanzale interno di una finestra avete decisamente trovato quello che fa per voi. Oggi infatti vi presentiamo una deliziosa composizione da interno alla quale potete ispirarvi, sicuri di aggiungere alla vostra dimora un elemento di arredo “sfizioso” ed elegante.

Come il centrotavola di bulbi che vi abbiamo presentato qualche giorno fa, anche questa è una creazione originale della garden designer Dana Frigerio. Per realizzare questa composizione Dana ha utilizzato una bottiglia di vetro panciuta dal collo lungo, esaltando così la forma esile e slanciata dei rami di rose che portano le bacche, e una manciata di peperoncini rossi. Infine ha impreziosito la composizione con un’etichetta in cartone riciclato con la scritta a china.

Febbraio, i lavori nell’orto e nel giardino secondo il calendario lunare

Il freddo condiziona ancora le nostre giornate, ma gli amanti del giardinaggio sanno perfettamente che anche nel periodo invernale – e nel mese di febbraio nella fattispecie – ci sono diversi lavori da effettuare nell’orto e nel giardino, se si vuole godere della bellezza della natura nel momento della ripresa vegetativa. Non rimandiamo ulteriormente i doveri verso la nostra cara terra e regoliamoci come sempre con le fasi della luna per compiere questa o quella operazione. E allora diamo un’occhiata al calendario lunare del mese di febbraio:

  • Ultimo quarto: il 1° febbraio (Luna calante)
  • Luna nuova: il 3 febbraio
  • Primo quarto: l’11 febbraio (Luna crescente)
  • Luna piena: il 18 febbraio
  • Ultimo quarto: il 25 febbraio (Luna calante)

Piantatoio

Il piantatoio, detto anche cavicchio o foraterra o trapiantatoio, è

Cosa seminare a febbraio, la rucola

Febbraio è il mese adatto per seminare la rucola, una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Cruciferae; la rucola, il cui nome botanico è Eruca sativa, è una pianta molto usata in cucina per la realizzazione di diverse ricette e per questo è molto diffusa. Coltivare la rucola non è difficile e cresce bene in tutti i tipi di terreno, anche se, più il terreno è arido e più le foglie possiedono una consistenza spessa e un sapore piccante.

La rucola coltivata, conosciuta anche come rughetta, non deve essere confusa con la rucola selvatica, che è diversa sia per sapore che per le foglie e per il colore; la rucola è conosciuta fin dall’antichità per il suo sapore leggermente piccante e per le sue numerose virtù benefiche, questa pianta, infatti, possiede proprietà digestive, depurative e stimolanti.

Fioriture primaverili: il Cipollaccio

Il Cipollaccio (Muscari armeniacum) è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Lilacee ed originario dell’Asia e del bacino del Mediterraneo, sebbene la sua coltivazione sia ormai diffusa in tutte le zone temperate del Pianeta. E’ costituito da fusti lunghi una quindicina di centimetri e da foglie lunghe e carnose, che crescono in lunghi ciuffi. I fiori sono riuniti in pannocchie di colore blu o viola e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

E’ una pianta che si può trovare facilmente allo stato spontaneo, ma può anche essere coltivata in ambito domestico, sia in piena terra – dove si comporterà come una tappezzante, occupando tutto lo spazio a propria disposizione – che in vaso. La coltivazione del Cipollaccio è abbastanza semplice, purché se ne rispettino le esigenze idriche, evitando di inzuppare il terreno in fase di irrigazione.

Lavori di febbraio: il controllo di metà inverno alle piante

A inizio febbraio siamo proprio a metà inverno e quindi è arrivato il momento di controllare lo stato di salute delle nostre piante in vista della prossima primavera; infatti, è meglio controllare ora come stanno le piante che trovarsi con dei seri inconvenienti da risolvere una volta che riporterete i vasi all’aperto.

Il primo accorgimento è quello di controllare che le piante non abbiano perso le foglie; se così fosse, potrebbe essere che le piante siano state collocate troppo vicine ai termosifoni: in questo caso bisogna spostarle immediatamente per non rischiare danni ancora più gravi, fino alla morte della pianta stessa.

Annaffiate adeguatamente le piante e, nel dubbio, abbondate un po’, facendo attenzione a non spruzzare acqua sulle foglie perché potrebbero rimanere delle tracce di calcare sulla pagina superiore.

Piante bulbose: la Triteleia laxa

La Triteleia laxa è una magnifica pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originaria dell’America del nord (in particolare della California e dell’Oregon). E’ caratterizzata da fusti sottili e da foglie lunghe e nastriformi di colore verde brillante. I fiori sono riuniti in ombrelle di colore viola o blu, più raramente bianco, e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi rallegrare la vista per tutto il corso dell’estate.

E’ una pianta che si presta sia alla coltivazione in vaso che all’allevamento in piena terra, dove tenderà ad assumere un aspetto tappezzante, ricoprendo in fretta tutto il terreno a disposizione. La Triteleia laxa è una pianta di facile coltivazione e si adatta perfettamente a tutte le temperature, sopportando sia il freddo intenso della stagione invernale che l’eccessiva calura dell’estate.

Piante medicinali, l’elenco

Le piante medicinali sono amiche del nostro benessere. A riconoscerlo è la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, che definisce tali tutti gli organismi vegetali che contengono in uno o più organi sostanze utilizzabili a fini terapeutici o “precursori di emisintesi chemio-farmaceutiche”. La fitoterapia, ovvero l’utilizzo di piante e/o dei loro estratti a scopi curativi e/o preventivi, è d’altra parte una pratica antichissima e rappresenta di fatto il primo abbozzo di terapia medica tentato dall’uomo in ogni tempo e in ogni cultura.

Per questo motivo noi di Pollicegreen ci siamo occupati spesso dell’argomento, presentandovi le caratteristiche botaniche e le indicazioni terapeutiche di un buon numero di piante officinali. Oggi vi presentiamo un elenco di tutte le piante medicinali delle quali ci siamo occupati fino ad oggi. Elenco, vi promettiamo, destinato ad allungarsi.

Gemma

La gemma è un organo vegetativo dal quale hanno origine foglie, rami e fiori. Più precisamente, si tratta di un germoglio in cui possiamo già distinguere un cono vegetativo, un breve asse di forma conica, ai cui lati sono situati abbozzi di foglie dalle cui ascelle si dipartono organi destinati a diventare rami.

In base alla loro posizione le gemme possono essere distinte in apicali (o teminali), ascellari o laterali. Le gemme apicali si trovano situate all’apice dei rami o dei fusti, le gemme laterali si trovano distribuite lungo il fusto, mentre le gemme ascellari sono situate sull’ascella delle foglie.

Le gemme possono essere ulteriormente suddivise in base all’aspetto, si parla in questo caso di gemme nude, quando mancano di un qualsiasi rivestimento protettivo, e gemme vestite, o dormienti, dotate di un rivestimento protettivo rappresentato da strutture fogliari, dette perule, resinose o pelose in superficie.