Piante medicinali, altea comune

Altea, pianta medicinale

Altea comune (Althaea officinalis) è una pianta erbacea, perenne o biennale, appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Ha radici carnose e fusti eretti e lanosi e può raggiungere il metro e mezzo di altezza. Le foglie, ricoperte da una folta peluria, sono triangolari nella chioma e rotondeggianti nella parte inferiore, alla base del fusto. I fiori, di colore rosa, sono raccolti in infiorescenze peduncolate e fanno la propria comparsa da maggio ad agosto. L’altea è originaria dell’Europa sud-occidentale ed è molto comune in Italia, soprattutto nel nord del paese. Cresce soprattutto in luoghi umidi, nei prati e lungo i corsi d’acqua.

Radice di altea, antisettica e decongestionante

Utile nelle affezioni broncopolmonari grazie alle sue proprietà decongestionanti, espettoranti e antisettiche, l’altea viene tradizionalmente usata per il trattamento delle infiammazioni del cavo orofaringeo, del tratto digerente e del tratto urinario e per la cura di ferite, ustioni, ascessi, punture di insetti ma anche come emolliente in caso di mani screpolate e geloni. Questo grazie al contenuto di principi attivi quali mucillagine, amido, zuccheri, asparagina, flavonoidi, pectine, grassi, ossalato di calcio.

Pollo alle Primule, la ricetta

Ricette con fiori

Il bosco ha ancora i colori tipici dell’autunno con un tappeto di foglie ormai congelate che scricchiolano ad ogni passaggio. Ma la ripresa vegetativa è più vicina di quanto si possa immaginare e tra qualche settimana vedremo spuntare le prime primule, delicate, belle da vedere e buone da mangiare. Eh sì, perché forse non tutti sanno che la primula è un fiore commestibile, utilizzato sia crudo per il condimento delle insalate che cotto per arricchire gustose pietanze.

Avete mai sentito parlare, ad esempio, del pollo alle primule? Una ricetta veloce e squisita, forse un po’ stravagante ma di sicuro effetto sul palato degli ospiti. La preparazione è abbastanza semplice e non richiede competenze particolari nell’arte culinaria. Basta un pizzico di fantasia, gli ingredienti giusti ed il gioco è fatto.

Semine di Gennaio, i finocchi

Il finocchio (Foeniculum vulgare) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae coltivata per la produzione del grumolo commestibile, costituito dalle guaine fogliari strettamente pressate attorno a un piccolo fusto di forma conica.

Quando seminare i finocchi

Il finocchio può essere coltivato agevolmente soprattutto nell’Italia centro-meridionale ma può essere seminato anche nel nord del paese a patto di scegliere il momento giusto per la semina: nell’Italia settentrionale si semina all’aperto all’inizio della primavera (marzo-aprile) o al coperto a gennaio, al sud può essere seminato all’aperto già nel mese di gennaio. Tra giugno e agosto può essere seminato in tutta Italia.

Tenete conto che quattro file di finocchi da tre metri ciascuna danno da 40 a 50 piante.

Le semine invernali daranno i primi frutti in estate, quelle estive all’incirca da dicembre a marzo.

La rosa Charlotte

La rosa Charlotte è una rosa inglese moderna, facente parte del gruppo di rose create dall’ibridatore inglese David Austin che, a partire dagli anni Sessanta, incrociò le rose antiche con le rose moderne in modo da selezionare le migliori qualità di ambo i gruppi.

La rosa Charlotte è stata presentata al pubblico nel catalogo Austen del 1983 e si caratterizza per il sapore antico della forma e del colore del fiore; questa rosa inglese è adatta soprattutto per essere utilizzata in giardino per formare siepi basse, in quanto raggiunge un’altezza di circa 90 centimetri, oppure per realizzare delle macchie di colore intenso da accostare ad altre piante fiorite in giallo ma con diverse tonalità. La rosa Charlotte si contraddistingue per la forma a coppa, il colore giallo pastello della corolla e per il profumo di rosa tea.

La rosa Charlotte è una pianta resistente alle malattie più diffuse delle rose e ha bisogno di cure veramente minime: in inverno deve essere potata a metà della lunghezza per garantirsi un’abbondante e intensa fioritura, oltre ad assicurarle una forma compatta e un portamento eretto.

Fioriture invernali, il Nocciolo contorto

La Coryllus avellana contorta, meglio nota come Nocciolo contorto, è una pianta appartenente alla famiglia delle Betulacee ed originaria delle zone montane dell’area mediterranea. E’ costituita da un fusto che può raggiungere i 6 metri di altezza e da foglie obovate o semplici con margine dentato. Il fogliame è di colore verde brillante con evidenti nervature sulla pagina superiore, ma nella stagione invernale assume una colorazione gialla, che dona un aspetto molto caratteristico alla pianta.

I fiori sono degli amenti di colore giallo o verdastro e fanno la propria comparsa nella stagione invernale. I frutti, chiamati nocciole o noccioline, sono avvolti in brattee di colore verde o marrone, e giungono a maturazione nella tarda estate o in autunno. Generalmente il Nocciolo contorto viene coltivato come pianta da frutto, ma non è poi così raro il suo allevamento come pianta da siepe o come bonsai.

Come fare l’aceto all’aglio

Vi capita di comprare troppo aglio e poi non sapere come utilizzarlo? A me regolarmente e con mio grandissimo dispiacere poichè ritengo, come credo anche voi,  che gettare via il cibo sia davvero un peccato mortale. Personalmente per risolvere il problema, oltre a ripromettermi di stare più attenta alle quantità di ciò che compro, mi sono “inventata” (si fa per dire, è una ricetta antichissima) l’aceto all’aglio.

Questo delizioso condimento può essere usato per insaporire insalate, verdure, crude o cotte, uova sode o per marinare le alici. Vediamo come si prepara:

Aceto all’aglio, ingredienti e occorrente

5-6 spicchi d’aglio;

1 litro di aceto bianco o rosso;

un recipiente in vetro con imboccatura larga;

Piante aromatiche: la Canfora

La Canfora (Cinnamomum camphora) è conosciuta principalmente per il suo carattere aromatico, essendo utilizzata in erboristeria e nella lotta a determinati insetti, ma forse non tutti sanno che si tratta di un albero che può raggiungere dimensioni considerevoli (fino a trenta metri), originario del continente asiatico ed appartenente alla famiglia delle Lauracee. E’ caratterizzata da un portamento eretto con chioma densa e ramificata, composta da foglie ovali ed appuntite, di colore rosso in giovane età, verde in età adulta.

I fiori sono riuniti in spighe di colore bianco crema o verdastro e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile. I frutti sono invece costituiti da bacche rosse o nere, a seconda del grado di maturazione. Come detto, la Canfora viene coltivata per lo più a scopo industriale per via del profumo caratteristico del suo olio, ma non è detto che non possa essere allevato in giardini pubblici e privati, per creare delle zone d’ombra. In alcuni Paesi la pianta di Canfora è considerata infestante e ne viene vietata la coltivazione.

Semine di Gennaio, i Porri

Quando seminare i porri

Il porro (Allium porrum) è una pianta erbacea appartenente, come aglio e cipolla, alla famiglia delle Alliaceae. Originario dei paesi del bacino mediterraneo era già noto agli antichi egizi e grazie alla gradevolezza del suo aroma e alla grande facilità di coltivazione è giunto fino a noi attraverso i millenni.

I porri infatti tollerano bene il freddo e si adattano a qualunque tipo di terreno. Seminati a gennaio daranno i loro frutti già in estate con una produzione abbastanza copiosa (una sola fila lunga tre metri permette di ottenere in genere circa 5-6 chili di porri); in un piccolo fazzoletto di terra è quindi possibile ottenerne abbastanza da soddisfare per lungo tempo il fabbisogno di una famiglia media.

Le varietà di porri maggiormente indicate per la semina in questo periodo dell'anno sono:
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  • Grosso d'Italia;
  • Gigante d'estate;
  • Gigante di Ostia;
  • Le premier;
  • Jaune gros du Poitou.
  • Piante aromatiche: il Sassofrasso

    Il Sassafras albidum – meglio noto come Sassofrasso – è una pianta arbustiva o arborea originaria del continente americano ed appartenente alla famiglia delle Lauracee. Ha fusto eretto e chioma disordinata e ramificata, con foglie a due o tre lobi, ovali o allungate, a seconda della specie. Il fogliame è di colore verde brillante nella stagione primaverile, mentre in autunno tende ad assumere una colorazione gialla, arancio o rossa, regalando uno spettacolo di tinte pastello all’ambiente circostante.

    I fiori sono di scarsa importanza decorativa, riuniti in racemi di colore giallo o verde, e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile. In estate, gli esemplari femminili producono delle bacche scure, che rendono ancor più spettacolare la pianta. Ricordiamo infine che il Sassofrasso è considerato una pianta aromatica poiché dal suo legno e dalle radici viene prodotto un olio utilizzato in erboristeria.

    Le piante da usare come fiori recisi

    Un mazzo di fiori è sempre un regalo gradito; attenzione, però a non scegliere i primi fiori che vi capitano sotto mano per scegliere il bouquet: infatti, ce ne sono alcuni più adatti di altri per comporre i mazzi di fiori recisi.

    A parte fare attenzione al linguaggio dei fiori, quando decidete di acquistare dei fiori recisi, fate attenzione di scegliere quelli più adatti per questo scopo e che, quindi, durano di più.

    Piante da fiori recisi

    In ordine alfabetico

    Astro. Esistono diversi tipi di astri ma generalmente si caratterizzano per i bellissimi fiori simili alle margherite, molto colorati; oltre che come fiori recisi, gli astri possono essere usati nelle bordure e nei giardini rocciosi.

    Calla. La calla è una pianta molto diffusa sia come fiore reciso che come pianta da vaso; i fiori sono piccoli e gialli riuniti in un’infiorescenza a spata.

    Congelare la frutta, il metodo "al naturale"

    Quante volte ci è capitato di avere tanta di quella frutta sugli alberi da non riuscire a consumarla tutta? Lo so bene perchè nelle annate favorevoli i miei pochi alberi di agrumi (due mandarini e due aranci) producono tanti di quei frutti che neppure con laute “donazioni” a parenti e amici riusciamo a smaltire completamente.

    In questi casi può venirci in aiuto un metodo di conservazione pratico e veloce: il congelamento. La frutta congelata appena raccolta può essere usata in un secondo momento per la preparazione di confetture e marmellate ma anche per essere consumata cruda. Basta conoscere qualche trucco e rispettare alcuni semplici accorgimenti per un risultato perfetto.

    La frutta congelata può infatti essere conservata, in sacchetti o contenitori rigidi a seconda del metodo di congelamento prescelto, per circa un anno purchè la temperatura del congelatore rimanga sempre di 18°C. Fanno eccezione la frutta congelata al naturale che deve essere consumata entro otto mesi e le ciliegie che bisogna mangiare entro sei

    mesi dal congelamento.

    Imbianchimento

    Imbianchimento L'imbianchimento è una tecnica di coltivazione praticata in agricoltura

    Gennaio, i lavori nell’orto e nel giardino secondo il calendario lunare

    Il mese di gennaio è probabilmente il meno impegnativo riguardo ai lavori da praticare nell’orto e nel giardino, ma ci sono comunque delle faccende da sbrigare, nonostante la temperatura esterna consigli di starsene al calduccio di un camino. E allora andiamo a vedere come muoverci tra le nostre piante nel mese più freddo dell’anno, seguendo i criteri del calendario lunare. Prima di tutto ricordiamo le varie fasi della luna nel prossimo mese di gennaio:

    • Ultimo quarto: il 1° gennaio (Luna calante)
    • Luna Nuova: il 4 gennaio
    • Primo quarto: il 12 gennaio (Luna crescente)
    • Luna Piena: il 19 gennaio
    • Ultimo quarto: il 26 gennaio (Luna calante)

    Stallatico

    Lo stallatico Con il nome di stallatico si indica un