Erbacee perenni estive vantaggi svantaggi

Erbacee perenni estive, vantaggi e svantaggi

aster

Pensiamo al giardino d’estate e ci vengono in mente le erbacee perenni estive. Vogliamo vederne insieme i vantaggi e gli svantaggi dell’utilizzo? Rimangono sempre una delle scelte migliori per arredare senza sforzo il giardino, ma un po’ di impegno, sottolineiamolo, va messo per mantenerle.

aquilegia flabellata pianta da vaso

Aquilegia flabellata, pianta da vaso

aquilegia flabellata pianta da vasoRidotta nelle dimensioni, ma capace di regalare grandi soddisfazioni, specie nella coltivazione in vaso, dove mostrerà il meglio di sé nel corso della stagione più calda dell’anno. Parliamo dell’Aquilegia flabellata, una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Ranuncolacee ed originaria del Giappone, ma ormai diffusa ampiamente anche alle nostre latitudini.

ranuncolo lanuto erbacea perenne

Ranuncolo lanuto, erbacea perenne

ranuncolo lanuto erbacea perenne

Il Ranuncolo lanuto è una pianta erbacea perenne che cresce allo stato spontaneo in diverse regioni d’Italia. Si tratta di una pianta originario del bacino del Mediterraneo ed appartenente alla famiglia delle Ranunculacee, considerata per lo più infestante, ma capace di colorare il giardino per tutta l’estate con i suoi colori vivaci.

fagonia cretica manto vergine

Fagonia cretica, il manto della Vergine

fagonia cretica manto vergine

Il manto della vergine: così è conosciuta in tutto il mondo la Fagonia Cretica, erbacea di tipo annuale e spontanea nelle zone temperate. Un fiore semplice, sia in aspetto che nella sua semplice colorazione, divenuto “famoso” negli ultimi tempi per le sue proprietà fitoterapiche e medicinali: da esso viene infatti estratto un principio attivo molto utile per combattere il cancro al seno.

significato fiori spirea

Significato dei fiori: la spirea

significato fiori spirea

Oggi nel nostro consueto appuntamento con la rubrica sul significato dei fiori parleremo di una pianta che chiunque di noi può apprezzare e godere semplicemente uscendo di casa e recandosi in un qualsiasi spazio verde. Parliamo della spirea, una erbacea perenne della famiglia delle rosacee spontanea in Europa ed in America del nord. Un fiore semplice, ma molto caratteristico.

decorare muro erbacee perenni

Decorare un muro con le erbacee perenni

decorare muro erbacee perenniUltimamente ho sviluppato una vera e propria passione per le erbacee perenni, in particolare per le rampicanti. Mi sono quindi messa a pensare al modo in cui avrebbero potuto arredare il mio giardino, in parte cementificato. Ho scoperto che è possibile decorare un muro con questa tipologia di piante. Scopriamo insieme come fare.

imperata erbacea ornamentale

Imperata, erbacea ornamentale

imperata erbacea ornamentaleQuando parliamo di erbe graminacee non dobbiamo pensare solo a quelle che crescono spontanee nei nostri prati con l’arrivo della primavera. Tra di esse vi sono anche delle stupende piante ornamentali, come l’Imperata. Il suo colore rosso sangue, rarissimo nelle piante da foglia, la rende una delle erbe perenni più interessanti esistenti.

arundo domax canna domestica

L’arundo domax, ovvero la canna domestica

arundo domax canna domesticaL’arundo è una pianta molto comune in Italia, ma poco conosciuta sotto questo nome. Parliamo, infatti, della canna comune o canna domestica il cui nome completo è Arundo Donax. Si tratta di una pianta erbacea perenne caratterizzata da un fusto robusto, lungo e cavo che trova il suo habitat naturale nella vicinanza di acque dolci o moderatamente salmastre.

Iberide, il bou­quet della sposa

Iberis

II nome scientifico dell’iberide, ossia Iberìs, deriva dall’antico nome del paese da cui provengono queste piante, l’Iberia, che cor­risponde all’attuale meravigliosa Spagna. Nel linguaggio comune le iberidi prendono vari nomi: «porcellana», «tlaspi», «bou­quet della sposa», «fiocco di neve», «ce­stello d’argento»,  «nevina».

L’iberide, come gran parte delle erbacee perenni, trova ampio impiego in molte zone dei nostri giardini, ma anche e anche sui balconi e sulle terrazze. In modo particolare, l’iberide è indicata per formare ricche bordure e macchie ai margini dei prato, per coprire brevi scarpate, per formare massa cromatica sulle roccaglie di una certa dimensione oppure per ricadere dai muretti a secco.

Le belle corolle delle iberidi si prestano anche al­la realizzazione di composizioni e rappre­sentano una fresca e gradevole decorazione per la casa, tanto più che esse resistono davvero a lungo recise, e, le loro corolle si accordano facilmente an­che con fiori di altra specie purché di colore tenue.

Dicembre, come proteggere le piante sui balconi del centro e del sud e le ultime piantagioni

balcone fiorito

Da Firenze in giù, in linea di massima, si può continuare a lavorare attorno a vasi e cassette per completare:

le piantagioni di arbusti, sia a cespuglio sia rampicanti;

la messa a dimora di
alberelli;

la sistemazione di recipienti destinati a for­mare bordura, sia presso la balaustra sia al­la base dei muri, recipienti in cui piantare erbacee perenni da fiore o da fogliame, er­be aromatiche di vario tipo o anche zolle erbose, nel caso si volessero creare cuscini verdi da utilizzare come «base» per far risaltare i cespi delle annuali dai vivaci co­lori: nontiscordardimé, silene, viole ecc;


la semina di erbacee annuali da fiore
, allo scopo di avere piantine già ben formate al­la fine dell’inverno e così poter contare su una fioritura precoce. Tra le specie da semi­nare subito si ricordano: nontiscordardimé, pratoline, silene, viole del pensiero, iberidi, arabidi, aubrezie. Invece, per avere piante in fiore in periodi successivi, si possono se­minare: bocche di leone, petunie, gazanie, piretri, gaillardie, rudbechie, begoniette, godezie, zinnie, astri annuali, colei, cosmee, altee, gipsofile.

Calceolaria

calceolaria

II caso di queste piante è abbastanza singo­lare, in quanto il loro nome scientifico vanta due probabili derivazioni: dal latino cal-ceolus, ossia pantofola, a indicare la curiosa forma delle corolle che sono fatte a foggia di una borsettina più che di una pantofola vera e propria, e anche dal nome del bota­nico italiano Calzolaris, un frate vissuto nel XVI secolo.

In Europa le calceolarie si coltivano dal 1774, almeno per quanto riguarda alcune specie, mentre altre vennero introdotte nel nostro continente assai più tardi.

Data la varietà delle specie che costituisco­no il genere Calceolaria (erbacee, annuali o perenni, o arbusti) le cure subiscono note­voli varianti secondo il «gruppo» cui la coltura stessa si riferisce.

Le calceolarie arbustive, che possono vivere all’aperto anche in inverno soltanto nel Sud e nel Centro della Penisola, hanno bisogno di frequenti annaffiature nella stagione esti­va (ogni due giorni nella misura di almeno tre litri d’acqua per arbusto) e di generose concimazioni autunnali con fertilizzante or­ganico in polvere.

Piante medicinali: quelle meno conosciute

piante medicinali

Torniamo oggi a parlare delle piante medicinali, ricordandovi sempre che, questi “rimedi naturali” non vogliono e non sono in alcun modo da sostituire a ciò che vi prescrive il vostro medico e che quindi non dovrete mai abbandonare delle eventuali profilassi indicatevi dagli specialisti.

Di seguito troverete piccole pianticelle delle quali, forse, non tutti conoscono i benefici naturali; attenzione però, perchè, anche se con queste pianticelle si può aiutare l’organismo, se non utilizzate nella maniera corretta, potrebbero essere molto pericolose.

Le erbe aromatiche di Ottobre

erbe aromatiche

Le erbe e gli aromi che utilizziamo in cucina per le nostre pietanze provengono da vere e proprie piante dall’aspetto molto  particolare,  scopriamo insieme quelle che fioriscono in questo periodo.

IL CROCO
Dal bulbo di una particolare specie di Croco (Sativus) sbocciano dei fiori lillà e profumati, dai quali si ricava lo zafferano, una delle sostanze aromatiche e coloranti più note e diffuse in gastronomia. Lo zafferano si ricava dall’essiccamento degli stimmi rosso-arancio del croco suddetto, stimmi coperti della nota polvere.

Si coltiva con facilità, come le altre bulbose a fioritura autunnale, ossia interrandole verso la fine agosto, in terra soffice e un po’ sabbiosa, ben concimata. I bulbi dei crochi da cui si estrae lo zafferano si coltivano industrialmente soprattutto in Puglia e Calabria; per avere un etto di zafferano occorrono gli stimmi di ben 20.000 fiori; attualmente, gran parte dello zafferano posto in vendita è di origine sintetica.

Come dicevo prima, lo zafferano, serve a colorare risotti, dolci o altre vivande e trova impiego nei liquori o nella preparazione di vivande da conservare sott’olio.

Gazanie, le margherite del sole

gardenia

II nome scientifico di queste piante ha una origine molto importante; esso, infatti, ricorda il grande umanista Teodoro di Gaza, vissuto nel ‘400, noto per aver tradotto in latino le opere di molti filosofi greci, da Aristotele a Teofrasto.

Nel linguaggio comune le gazanie, le cui corolle sono sensibilissime alla luce e si richiudono non appena il sole viene velato dalle nuvole, vengono chiamate «margherite del sole».

In Sud Africa le corolle della gazania vengono usate per intrecciare collane e ghirlande di cui gli indigeni sono soliti ornarsi durante le cerimonie religiose.

Le gazanie hanno il più ampio impiego, sia in giardino sia sul balcone, purché in posizione calda e riparata; non resistono all’assalto del gelo e perciò nelle regioni a inverni molto freddi alcune delle specie perenni vengono coltivate come annuali, mentre nelle zone calde possono essere sfruttate secondo la loro caratteristica di erbacee perenni, ossia quella di perdere la parte aerea durante la cattiva stagione per rivegetare puntualmente a primavera.