Piante medicinali, la Malvarosa

La Malvarosa, conosciuta anche con il nome comune di malvone, è una pianta medicinale e ornamentale appartenente alla famiglia delle Malvaceae; questa pianta perenne si caratterizza per la grossa radice carnosa, per i fusti che possono raggiungere anche i due o tre metri di altezza, dalle foglie tondeggianti e dal margine dentellato.

Piante medicinali, l’Uncaria tormentosa

L’Uncaria tormentosa è una pianta arbustiva dal portamento rampicante appartenente alla famiglia delle Rubiaceae, originaria delle foreste tropicale dell’America del Sud, dov’è conosciuta con il nome popolare di Unghia di gatto (Uña de gato). L’Uncaria è una pianta medicinale in quanto possiede diverse proprietà curative e benefiche, soprattutto sui in relazione ai disturbi del sistema immunitario.

Dal punto di vista botanico, l’Uncaria si caratterizza per le foglie caduche, ricoperte di lanugine, da qui l’appellativo di tormentosa, e picciolate, con alla base una paio di protuberanze dalla forma ad uncino, da qui Uncaria; questi uncini sono utilizzati dalla pianta per sostenersi e cercare la luce. La varietà di Uncaria tormentosa gialla è più ricca di principi attivi; le sostanze benefiche si trovano nella corteccia che si preleva dalle radici e dalle parti inferiori del fusto.

Fiori di Bach, l’Agrimonia

Sotto il nome di Agrimonia vanno un quindicina di specie di piante erbacee perenni appartenenti alla Famiglia delle Rosaceae. Sono piante dal portamento eretto il cui fusto si presenta ricoperto di peluria e ramificato solo nella parte finale; su di esso sono disposte foglie ovali, dal margine dentellato, i fiori gialli crescono riuniti in pannocchie e fanno la propria comparsa durante l’estate.

Nella terapia con i fiori di Bach, Agrimony è indicato per tutti coloro che hanno paura di mostrare i propri reali sentimenti e si mostrano allegri e sorridenti anche quando vorrebbero piangere. Sono persone che reprimono la rabbia ed evitano ogni genere di tensione con l’altro anche se questo finisce per recare loro un danno.

Piante medicinali, l’elenco

Le piante medicinali sono amiche del nostro benessere. A riconoscerlo è la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, che definisce tali tutti gli organismi vegetali che contengono in uno o più organi sostanze utilizzabili a fini terapeutici o “precursori di emisintesi chemio-farmaceutiche”. La fitoterapia, ovvero l’utilizzo di piante e/o dei loro estratti a scopi curativi e/o preventivi, è d’altra parte una pratica antichissima e rappresenta di fatto il primo abbozzo di terapia medica tentato dall’uomo in ogni tempo e in ogni cultura.

Per questo motivo noi di Pollicegreen ci siamo occupati spesso dell’argomento, presentandovi le caratteristiche botaniche e le indicazioni terapeutiche di un buon numero di piante officinali. Oggi vi presentiamo un elenco di tutte le piante medicinali delle quali ci siamo occupati fino ad oggi. Elenco, vi promettiamo, destinato ad allungarsi.

Erbe medicinali, centocchio comune

Il centocchio comune (nome scientifico Stellaria media), noto anche come paperina, è una pianta erbacea, biennale, appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae che conta un centinaio di specie ed è diffusa in tutte le zone temperate. Il centocchio è una pianta di dimensioni modeste a portamento prostrato caratterizzata da fitte ramificazioni che non superano i 50 cm di lunghezza; le foglie sono ovali e i piccoli fiori, di colore bianco, hanno forma stellata. Questi ultimi permangono sulla pianta tutto l’annno e si chiudono all’arrivo della pioggia e durante la notte per schiudersi al mattino.

Le piante con proprietà febbrifughe

L’inverno è entrato nel vivo, portandosi dietro il solito carico di freddo. E con l’abbassamento delle temperature arrivano anche gli immancabili malanni di stagione, primo fra tutti l’influenza, caratterizzata da tosse, raffreddore, dolori articolari e – soprattutto – febbre. Non esiste purtroppo una panacea per tutti i mali, ma possiamo almeno limitare l’innalzamento della temperatura corporea curandoci con le nostre amiche piante.

Questo non significa che possiamo fare a meno di antibiotici ed antipiretici o evitare di consultare un medico, ma solo che le piante possono aiutarci a guarire più in fretta, magari associate alla medicina tradizionale. E allora andiamo a vedere quali sono le piante con proprietà febbrifughe, quelle cioè che aiutano a combattere gli stati febbrili, abbassando notevolmente la temperatura corporea.

Piante medicinali, altea comune

Altea, pianta medicinale

Altea comune (Althaea officinalis) è una pianta erbacea, perenne o biennale, appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Ha radici carnose e fusti eretti e lanosi e può raggiungere il metro e mezzo di altezza. Le foglie, ricoperte da una folta peluria, sono triangolari nella chioma e rotondeggianti nella parte inferiore, alla base del fusto. I fiori, di colore rosa, sono raccolti in infiorescenze peduncolate e fanno la propria comparsa da maggio ad agosto. L’altea è originaria dell’Europa sud-occidentale ed è molto comune in Italia, soprattutto nel nord del paese. Cresce soprattutto in luoghi umidi, nei prati e lungo i corsi d’acqua.

Radice di altea, antisettica e decongestionante

Utile nelle affezioni broncopolmonari grazie alle sue proprietà decongestionanti, espettoranti e antisettiche, l’altea viene tradizionalmente usata per il trattamento delle infiammazioni del cavo orofaringeo, del tratto digerente e del tratto urinario e per la cura di ferite, ustioni, ascessi, punture di insetti ma anche come emolliente in caso di mani screpolate e geloni. Questo grazie al contenuto di principi attivi quali mucillagine, amido, zuccheri, asparagina, flavonoidi, pectine, grassi, ossalato di calcio.

Piante medicinali: la Betonica

La Betonica è una pianta erbacea perenne originaria dell’Europa e dell’Asia ed appartenente alla famiglia delle Labiatee, molto diffusa alle nostre latitudini allo stato spontaneo nei prati e nei pascoli. Si tratta di una pianta costituita da un fusto lungo fino a 40 centimetri, che porta foglie ovate e dentellate, di colore verde scuro. I fiori sono riuniti in verticilli di colore bianco, rosa, rosso o viola.

Come detto, cresce per lo più allo stato spontaneo, ma non è escluso che si possa coltivare come pianta da giardino, specie nella decorazione di bordure, aiuole e giardini rocciosi. Essendo una pianta rustica, non richiede cure particolari e si adatta alla coltivazione su qualunque terreno. Per concludere, non possiamo non ricordare le sue proprietà officinali della pianta. La Betonia, infatti,  in passato veniva utilizzata come tonificante, febbrifugo ed antidiarroico, mentre in età moderna la si usa per lo più come antinfiammatorio.

Erbe medicinali: la Piantaggine

La Plantago o Piantaggine è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Plantaginacee, molto diffusa alle nostre latitudine, specie allo stato spontaneo. A seconda della specie, può presentare foglie ovali ed allargate o lunghe e lanceolate di colore verde chiaro. I fiori sono riuniti in pannocchie molto strette e fanno la propria comparsa nel periodo primaverile.

Solitamente la Piantaggine si trova allo stato spontaneo, nei prati o lungo i bordi delle strade, ma non è detto che non la si possa coltivare sia come tappezzante che come pianta per decorare i giardini rocciosi. Inoltre è una pianta commestibile e le sue foglie vengono utilizzate crude per arricchire le insalate o lessate e condite. Infine ricordiamo che la Plantago è una pianta importante dal punto di vista officinale per le sue proprietà lenitive contro le irritazioni e le punture di insetti.

Piante rampicanti: il Polygonum

Se avete la necessità di coprire un muro o una recinzione in modo piuttosto celere, la coltivazione del Polygonum può rispondere alle vostre esigenze, vista la rapidità con la quale si arrampica sui sostegni, elevandosi a vista d’occhio. Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Poligonacee ed originaria del continente asiatico, molto apprezzata alle nostre altitudini proprio per l’aspetto rampicante. E’ caratterizzata da foglie di colore verde chiaro, ovate o lanceolate, a seconda della specie, e con margine continuo o dentato. I fiori sono riuniti in pannocchie di colore bianco o rosa e fanno la propria comparsa nella stagione estiva.

Oltre ad essere una splendida pianta da giardino, il Polygonum è particolarmente apprezzato per le sue proprietà officinali, essendo utilizzato come antiossidante, antinfiammatorio, vasodilatatore e nella cura di diverse patologie circolatorie, nonché di alcune forme di dermatite.

Piante officinali: la Carlina acaulis

La Carlina acaulis (detta anche Camaleone o Cardone) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteracee ed originaria dell’Europa centrale, molto diffusa allo stato spontaneo nelle regioni montane del Vecchio Continente. E’ caratterizzata da un rizoma di notevoli dimensioni e da un fusto che difficilmente supera i 10 centimetri di altezza. Le foglie sono di colore vere scuro, ricoperte di peluria ed attraversate da nervature molto evidenti. I fiori sono grandi, solitari, di colore bianco e fanno al propria comparsa nella stagione primaverile, per poi restare a lungo sui fusti.

Come detto, vive per lo più allo stato spontaneo, ma ciò non significa che non possa essere coltivata in ambito domestico, sia come pianta ornamentale (di scarso interesse) che come pianta officinale. La Carlina acaulis, infatti, è infatti utilizzata per le sue proprietà cicatrizzanti, diuretiche, detergenti, toniche, digestive e sudorifere.

Piante medicinali: la Valeriana

La Valeriana officinalis è un arbusto perenne appartenente alla famiglia delle Valerianacee, originario delle zone boscose dell’Europa e anche del nord America. Il nome di questa pianta deriva dal latino “valere”, che significa “rigoroso, sano”; la valeriana possiede uno sviluppo cespuglioso e può raggiungere anche i due metri di altezza per 80 centimetri di diametro.

Fisicamente si caratterizza per le foglie di colore verde brillante dalla forma lanceolata e dai piccoli fiori rosa o bianchi che spuntano in estate. La valeriana cresce spontaneamente nelle regioni a clima temperato, tuttavia può essere coltivata anche in giardino, in quanto si sviluppa senza bisogno di cure eccessive: si adatta a tutti i tipi di terreno, anche se preferisce quelli pesanti e neutri, cresce bene sia se rimane esposta al sole che in mezz’ombra, ama i climi temperati, ma resiste anche alle basse temperature. La riproduzione della valeriana avviene in primavera o in autunno per divisione della pianta, oppure in primavera per semina.

La valeriana è nota per le sue proprietà calmanti, tanto che le sue virtù vengono riconosciute anche dall’Agenzia italiana del farmaco, la quale classifica i medicinali a base di valeriana come sedativi che operano sul sistema nervoso centrale.

Piante aromatiche: lo zenzero

zenzero

Lo zenzero, il cui nome scientifico è Zingiber officinalis, è una pianta erbacea perenne originaria dell’Asia, appartenente alla famiglia delle  Zingiberaceae, che attualmente viene coltivata in tutti i paesi tropicali; lo zenzero è conosciuto fin dall’antichità come pianta medicinale e terapeutica. È provvisto di un grande rizoma aromatico, fusti eretti con due file di foglie lanceolate e spighe di fiori giallo-verdastri.

Lo Zingiber officinale può essere consumato anche in casa, procurandosi una radice fresca da sistemare in un vaso di coccio largo e profondo, ricoprendola con del terriccio universale; le annaffiature devono essere regolari e da effettuare appena il terreno appare secco, facendo attenzione a non provocare dei ristagni nel sottovaso, per evitare la formazione di marciumi radicali. La pianta va esposta in una zona soleggiata ma non esposta direttamente alla luce del sole; se intendete usarla come spezia, fate attenzione a non usare concimi e fertilizzanti chimici.

La parte della pianta che contiene i principi attivi è il rizoma, dal quale si ricavano olio essenziale, resine e mucillaggini, che lo rendono così usato come spezia; il rizoma può essere consumato essiccato, polverizzato o anche fresco, tagliato in piccole fette.

Mirtillo rosso

mirtillo rosso

Questo delizioso frutto tipico del sottobosco, annoverato più volte tra i frutti della passione, in quanto rosso, è molto utilizzato in cucina, per preparare composte, marmellate, per accompagnare panne cotte o per guarnire dolci di ogni specie e per accompagnare carni; ma, le sue molteplici virtù benefiche, lo vedono ben inserito anche in medicina, dove è utilizzato per la cura delle infezioni delle vie urinarie, nella prevenziene dell’osteoporosi, e, visto l’alto contenuto di antiossidanti che lo caratterizza, nella prevenzione delle patologie cardiovascolari e dei tumori, e addirittura come aiuto nel ritardare il processo di invecchiamento.

Il mirtillo rosso americano, o “cranberry”, appartiene alla famiglia delle Ericaceae e proviene dai boschi del Nord America orientale.

Da qualche tempo le piantine sono disponibili anche in Italia: si tratta di piccoli arbusti sempreverdi coprisuolo che raggiungono l’altezza di 20 cm e il diametro di 1 metro.

Data la loro origine, resistono benissimo al freddo e al gelo e crescono in terreno acido, umido e soffice.