Attrezzi da giardinaggio: la motosega

Veniamo oggi a parlare di uno strumento tra i più importanti se si possiedono un giardino o un orto corredato di arbusti o alberi da frutto. La loro manutenzione e la loro potatura possono necessitare di strumenti diversi e più potenti rispetto  a cesoie o decespugliatori. In quel caso è possibile utilizzare la motosega. Come il suo nome dimostra, questo strumento consiste in una sega “automatica” ad alimentazione elettrica o combustibile.

La sua storia è breve ma costellata di traguardi. La motosega nel corso del ‘900 ha pian piano sostituito le accette e le seghe manuali nelle operazioni di abbattimento degli alberi e delle potature di una certa caratura. All’inizio per utilizzare i primi prototipi meccanici erano necessari ben due operai. Fu solo l’avvento di Andreas Stihl nel mercato ad introdurre la prima motosega moderna, utilizzabile da una sola persona.

Fu sempre lui ad inventare poi la motosega a motore elettrico: meno potente di quelle a combustibile, ma altrettanto maneggevole ed utilizzabile per uso domestico.  E’ innegabile: se mai  ci fu un personaggio in grado di cambiare per sempre il lavoro dei taglialegna di tutto il mondo fu proprio lui. E più precisamente nel 1959 quando ideò il modello “contra”: 12 kg di peso per 6 cv di potenza.

Un oggetto in grado di sostituire quasi tutti gli strumenti da taglio presenti ai tempi nella borsa dei potatori e dei tagliatori di legna.  Per funzionare bene ed a lungo, la motosega ha bisogno di una accurata manutenzione  (che vedremo poi nello specifico in un post dedicato, n.d.r) che contribuisca non solo al mantenimento della sua affilatura, ma anche alla buona salute del suo impianto di alimentazione.

Non bisogna infatti solo preservare le lame da un precoce arrugginimento mantenendole ben affilate ed oliando la catena che serve al suo funzionamento: bisogna altresì verificare che il suo motore sia a punto e ben calibrato.

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