Come creare un giardino roccioso

giardino roccioso

La nobile arte del giardinaggio non richiede solo un buon pollice verde, ma anche una certa dose di buon gusto, utile per capire come arredare al meglio ogni angolo fiorito della casa, del balcone o del terreno.

Questa “regola” vale per il giardinaggio in generale, ma ancor più per la realizzazione di un Rock Garden, vale a dire un giardino roccioso, solitamente affidato alla progettazione di un architetto o di un esperto vivaista. Ebbene, tranquillizzatevi amici dei fiori, perché la mano dell’esperto non è poi così necessaria per la creazione di un giardino roccioso, visto che vi basterà seguire qualche utile consiglio ed usare un minimo di “occhio” per avere di fronte a voi uno spettacolo unico ed originale.

Da dove partire dunque? Cominciamo dalla scelta dell’angolo giusto, che deve essere sufficientemente illuminato per diverse ore della giornata. Meglio scegliere un angolo di per sé caratteristico, posto ad esempio su un terreno scosceso o nelle vicinanze di un muro, in modo da avere già una parte del “progetto” ben evidenziata.

Fiori secchi, tecniche e composizioni

fiori secchi

La bella stagione è ormai alle spalle da un pezzo, nonostante qualche splendida giornata di sole autunnale, ed è quindi tempo di lasciare per un po’ il nostro amato giardino, per dedicare qualche ora in più all’arte della composizione floreale, in particolare a quella che richiede l’utilizzo di fiori secchi.

Eh si, perché se è vero che lo spettacolo offerto da colori e profumi dei fiori freschi è ineguagliabile, è anche vero che con i fiori secchi si possono creare delle composizioni particolamente decorative dalla bellezza unica.

Come detto, si tratta di una vera e propria arte, da imparare e coltivare, seguendo pochi e semplici consigli, per lasciar poi spazio alla fantasia ed alla creatività. E allora seguiteci in queste poche righe ed alla fine avrete tutte le nozioni necassarie per trasformarvi in breve tempo in grandi artisti nella composizione con fiori secchi.

Arredare con le piante per vivere “in verde” tutto l’anno

piante d'appartamento

Le piante verdi d’appartamento dovrebbero essere il nucleo centrale di ogni casa perché queste piante rimangono belle e rigogliose tutto l’anno. Dovete garantire loro, però, molta luce: infatti la luce è importantissima nella loro crescita, in quanto l’intensità e la varietà dei colori delle foglie aumenta con l’aumentare della luce a disposizione. Questo è il motivo per il quale le piante che amano l’oscurità, o meglio che hanno bisogno di poca luce, possiedono foglie più opache con un grande spessore di pigmento verde (clorofilla) come potete constatare nelle aspidistra. Le piante frondose e colorate si sono adattate in maniera tale da non avere la necessità di assorbire molta luce solare, per cui hanno poca clorofilla e quindi in esse prevalgono le foglie colorate. Questo spiega perché le piante con foglie variegate perdono le loro caratteristiche diventando più verdi quando le ponete in luoghi scarsamente illuminati. Per lo stesso motivo le piante con foglie colorate tendono a diventare più verdi durante l’inverno, quando la luce del sole è meno intensa.

Di parecchie specie di piante a foglia esistono varietà con foglie variegate, che presentano cioè colori, striature, macchie, sfumature molto belle, con accostamenti di colori e composizioni che hanno qualcosa di veramente strabiliante. A voi resta solo l’imbarazzo della scelta!

Ricordate, però, se intendete coltivare piante specialmente per l’aspetto delle loro foglie, che dovete fare molta più attenzione rispetto alle varietà con foglie ‘normali’. Tenete lontano le piante dalla forte luce del sole e dalle correnti d’aria e fate attenzione a non annaffiarle troppo o troppo poco: entrambe le cose possono rendere le foglie marrone.

Quando spruzzate le vostre piante per aumentare la loro umidità, usate sempre acqua precedentemente bollita altrimenti si potrebbero formare degli antiestetici depositi di calcio sulle loro bellissime foglie. Per tenerle in ordine e di bell’aspetto ripulite periodicamente con acqua bollita le foglie lisce e soffiate via la polvere dalle foglie vellutate o pelose. Evitate in genere i luci-danti fogliari: per alcune piante sono addirittura micidiali.
Foglie striate

Ortensie, come essiccare i fiori recisi

come essiccare ortensie

La pianta di ortensia, delle cui caratteristiche generali vi abbiamo già parlato, si caratterizza per l’aspetto rigoglioso di fiori e fogliame che fanno bella mostra di sè in giardini e appartamenti dall’inizio dell’estate all’autunno inoltrato per molti anni (essendo l’ortensia una pianta piuttosto longeva). I grandi fiori, una volta recisi, si prestano però anche alla realizzazione di composizioni floreali di grande effetto, sia freschi che essiccati.

Un vaso di ortensie può infatti rappresentare, se collocato sapientemente, un vero e proprio elemento di arredo qualunque sia lo stile della vostra casa. Per le composizioni di fiori freschi abbiate cura di scegliere fiori dai fusti abbastanza resistenti perchè reggano il peso dei maestosi capolini, quindi una volta recisi dalla pianta eliminate le foglioline più vicine alla base e immergete immediatamente in acqua fresca.

Piante da appartamento, le più adatte alla cucina

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Il davanzale della finestra è il luogo della cucina più adatto in cui sistemare le piante da fiore. In molte cucine infatti il lavandino si trova proprio sotto la finestra o accanto a questa: ecco quindi una buona occasione per avere sotto gli occhi una piacevole macchia di colore. Se dalla vostra finestra c’è un’ottima visuale, scegliete piante piccole in modo tale che non la ostruiscano; in questo caso una fila di piante identiche come le violette africane, poste in una lunga vaschetta, è la soluzione perfetta. Inoltre tenere un solo tipo di pianta, piuttosto che una vasta scelta, vi procurerà un colpo d’occhio sofisticato e ordinato.

Non c’è bisogno di coltivare ogni anno sempre le stesse piante, si può anche cambiare. Dato che il vostro davanzale è un posto ideale per le piante da fiore, alternate opportunamente piante annuali che fioriscono d’inverno a quelle che lo fanno d’estate. Oppure, perché non piantare erbe che vengono utilizzate anche per cucinare? Potete così usarle quando vi servono e sostituirle con altre nuove quando si esauriscono.

Davanzali fioriti

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Se volete disporre le piante sui  davanzali delle finestre bisogna che provvediate a creare un ambiente che si adatti alle loro esigenze, a cominciare dall’esposizione a nord, sud, est ed ovest della vostra casa a seconda del tempo e delle specie prescelte. Ecco di seguito alcune informazioni per fare la scelta migliore ed ottenere risultati eccellenti:

Davanzali a nord. Vi crescono bene le piante che non amano il sole. Edera, aspidistra, aucuba, tutti i tipi di felci, streptocarpus, scindapsus, rhoicissus, filodendro, peperomia, maranta, ibisco, palme, ficus, cyperus, cissus, chlo-rophytum, fatsia.

Davanzali a sud. La posizione è adatta per le piante che amano il sole. I gerani, la maggior parte dei cactus, molte piante come le aloe, la crassula, la sansevieria, il lithops, l’agave. Altre piante da includere sono la ceiosia, l’oleandro, il coleus.

Gerani, calendario delle cure stagionali

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Il geranio, denominazione sotto la quale ricadono due generi di piante diverse, è una specie a fioritura primaverile. La gran parte delle cure colturali va quindi effettuata nei momenti che precedono la fioritura e variano di intensità nei diversi mesi dell’anno.

Vediamo quindi di quali cure e interventi colturali necessitano i gerani mese per mese:

Gennaio e Febbraio

E’ il momento in cui la chioma è a riposo e le radici riducono la propria attività. In questa fase non sono necessarie cure particolari.

Marzo

Durante il mese di Marzo il terriccio va mantenuto umido e di tanto in tanto va smosso in maniera superficiale. Sempre in questa fase è possibile intervenire con un concime a lenta cessione.

Aprile, Maggio e Giugno

E’ il momento migliore per sostituire le piantine rinsecchite e troppo deboli vanno sostituite con altre più rigogliose. Da questo momento bisogna innaffiare e concimare con molta regolarità. E’ possibile anche tentare qualche riproduzione per talea dalle piante più ricche e rigogliose.

Giardini in bottiglia (seconda parte), i contenitori e le piante più adatte

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Per realizzare un giardino in bottiglia, può essere usato pressocchè ogni tipo di contenitore di vetro, a patto che sia largo a sufficienza perchè voi possiate inserirvi le piante comodamente e che abbia un coperchio a chiusura ermetica ma che potete togliere facilmente. Barattoli, piccole damigiane da vino, vasetti, bocce: le possibilità sono infinite. Potete acquistare contenitori appositi nei centri di giardinaggio, ma è più divertente e anche più economico provare con altri contenitori. Spesso potete trovare cose fantastiche in negozi di articoli marinareschi.

I vetri colorati sono molto carini, ma fate attenzione a non sceglierli troppo scuri in quanto potrebbero impedire alla luce di raggiungere le piante. Se acquistate un contenitore in un  negozio di piante, è già pronto per essere utilizzato. Ma se usate un contenitore di altra origine siate sicuri di averlo pulito con moltissima attenzione: potrebbe avere contenuto qualcosa di dannoso per le vostre piante. Lavatelo con acqua leggermente insaponata e risciaquatelo bene: per essere totalmente sicuri, sterelizzatelo con una soluzione adatta.

Giardini in bottiglia (prima parte)

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Realizzare un minuscolo giardino dentro un contenitore di vetro non è solo una sfida e un gran divertimento, è anche un modo diverso per dare alle piante un ambiente particolare in cui possano vivere con successo.

I contenitori di vetro, trasparenti o colorati, sono molto piacevoli, hanno molte qualità, mentre sono praticamente senza svantaggi. Ovviamente dovete fare attenzione  a non metterli il un luogo dove potrebbero essere urtati in continuazione o addirittura rotti.

Questi contenitori agiscono praticamente come una vera e propria serra in miniatura: il loro principale vantaggio è che assicurano un ambiente raccolto e autoregolato alle piante che ci vivono dentro. Non solo le piante vegetano nel migliore dei modi, ma non richiedono una particolare cura o assistenza, cosa importantissima se siete come me delle persone distratte o molto impegnate. Sono anche l’ideale se siete frequentemente via, poichè non dovrete preoccuparvi che le piante inaridiscano in quanto il contenitore, una volta chiuso, manterrà a lungo la propria riserva di umidità.

Piante tappezzanti, la soluzione ideale per angoli ‘morti’

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In un capitolo precedente noi di PolliceGreen ci siamo occupati ampiamente di prato ornamentale, elencando le differenze tra il rustico, l’estetico e lo sportivo. Oggi vogliamo entrare nel dettaglio del prato ornamentale rustico, nella speranza che i nostri consigli possano esservi d’aiuto per la scelta del giusto tipo di pianta che renda i vostri giardini gradevoli alla vista.

Non tutti infatti hanno la pazienza o il tempo necessario per curare come si deve un prato all’inglese, come è vero che non sempre questa soluzione è attuabile per via del terreno più o meno fertile o della collocazione geografica. Ecco allora una valida alternativa all’erbetta verde del prato, rappresentata da un vasto numero di piante dette “tappezzanti” per via della capacità di fungere da tappeto e riempire in modo uniforme il terreno.

In genere per tappezzante si intende un tipo di pianta che cresce quasi esclusivamente in larghezza, sebbene alcuni esperti del settore inseriscano nella categoria anche piante di dimensioni più elevate. La caratteristica principale è la scarsa cura di cui abbisognano ed è per questo che spesso vengono preferite al classico prato.

Edera, il sempreverde per ogni stagione

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Per chi ha necessità di abbellire un muro esterno o semplicemente ricoprire una rete di recinzione per “nascondere” l’interno di un giardino, non c’è nulla di meglio che una bella pianta di Edera, il rampicante in assoluto più diffuso alle nostre latitudini.

Appartiene alla famiglia delle Apiacee e vanta un buon numero di specie di origine europea ed asiatica. La più comune è l’Hedera Helix, che possiamo ammirare facilmente nei nostri boschi o sui muri esposti a nord. La caratteristica principale dell’Edera, infatti, è rappresentata dalla scarsa tolleranza ai raggi del sole, che la portano a proliferare soprattutto in ambienti ombreggiati e tendenzialmente freschi.

Nel caso la si voglia piantare, dunque, occorrerà fare attenzione alla collocazione geografica, in modo da ottenere il miglior risultato possibile. E che risultato! L’Edera ricoprirà i vostri muri, regalandovi una visione di spettacolare compattezza con le sue varietà di verde e le magnifiche striature.

Prato all’inglese, ad ogni regione climatica il suo manto

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Il prato ornamentale richiede senza dubbio molto impegno e dedizione, tuttavia con i necessari accorgimenti può essere realizzato e mantenuto al meglio anche da chi si dedica al giardinaggio per passione. Eleganza e comodità sono assicurate e con la scelta adeguata della vegetazione circostante si possono ottenere risultati davvero sorprendenti. Come vi abbiamo già accennato però sono molteplici i fattori di cui bisogna tenere conto durante la progettazione di un prato, che sia o meno all’inglese, prime fra tutti le condizioni climatiche della zona nella quale viviamo e che dovrà ospitarlo.

Allo stesso modo, vi abbiamo già parlato della differenza tra specie erbacee macroterme e specie microterme. Adesso vediamo in quali percentuali queste dovranno essere presenti nel nostro prato in funzione del clima che caratterizza la nostra regione:

Regione alpina

Il clima freddo con estati fresche e piovose  e gli inverni innevati rendono le specie microterme resistenti al freddo indispensabili nei prati alpini. La scelta dovrebbe ricadere su quelle più resistenti come festuche, agrostidi, loiette e poe.

Prato ornamentale, scelta delle piante erbacee

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Creare e mantenere un prato ornamentale nel proprio giardino non è difficile, a patto però di possedere alcune competenze tecniche relative all’impianto e alla manutenzione e tener conto di alcuni fattori quali il tipo di zona climatica in cui il prato dovrà sorgere e le finalità che questo dovrà avere. Inoltre, nella progettazione del prato si dovrà tenere conto del tipo di suolo (più o meno soffice o compatto), delle caratteristiche acide, neutre o basiche del terreno, dell’esposizione della superficie prescelta al sole e al vento e, non meno importante, della quantità di tempo che potrà essere dedicata alla cura del prato stesso. Quest’ultimo fattore in particolare influenza anche la scelta delle dimensioni del manto erboso.

In linea di massima possiamo distinguere tre tipologie di prato ornamentale: il prato ornamentale rustico, il prato ornamentale estetico e il prato sportivo. Il prato ornamentale rustico si presta ad abbellire soprattutto i giardini di case di campagna anche in terreni non perfettamente pianeggianti e richiede interventi di manutenzione piuttosto contenuti. Anche la preparazione del terreno non presenta un grande impegno restando limitata il più delle volte all’aggiunta di fertilizzanti.