Progettare un giardino, la composizione del terreno

terreno ideale per giardino

Perchè le nostre piante crescano rigogliose è di fondamentale importanza conoscere le caratteristiche del terreno che dovrà ospitarle; questo infatti oltre a svolgere per loro una funzione di sostegno, ne rappresenta la principale fonte di nutrimento in virtù del suo contenuto di acqua, aria e sostanze minerali.

Più precisamente, sono le caratteristiche dello strato superiore del suolo (fino a un metro e mezzo di profondità) che devono interessare il giardiniere, mentre la parte più profonda ha scarsa o nulla importanza per la buona riuscita del giardino.

Vediamo quindi quali sono le principali componenti del terreno e il ruolo svolto da ciascuno nel mantenimento della vitalità della pianta:

Progettare un giardino, come scegliere le piante in base al clima

progettare un giardino

Progettare e realizzare un giardino e quindi averne cura, può offrire molte soddisfazioni quali che siano gli spazi dei quali disponiamo; quando ci si impegna nella creazione di un piccolo angolo di paradiso infatti quel che più conta è la scelta sapiente delle piante e della loro collocazione spaziale, indispensabile per fare in modo che crescano bene e creino un insieme armonioso.

Per ottenere questo risultato è fondamentale avere una conoscenza almeno discreta  di quelli che sono gli elementi  dei quali normalmente un giardino si compone: alberi, arbusti, piante rampicanti, piante perenni e piante annuali, le tappezzanti, il manto erboso e le aiuole.

Quanto alla scelta della vegetazione, dovrete ad esempio tenere conto delle caratteristiche climatiche della zona in cui vivete quali temperatura, piovosità, venti e salinità; esistono infatti alcune piante rustiche che si adattano più facilmente a condizioni climatiche diverse e altre più sensibili che sopravvivono bene solo in ambienti dotati di precise caratteristiche.

Come rendere un balcone accogliente in pochi metri quadrati

balconcino fiorito

Abbiamo visto come rendere più armonica la proporzione di un balcone troppo lungo rispetto alla sua larghezza. Rimangono ora da considerare quei balconi in cui lo spazio è ridotto veramente ai minimi termini (cosa abbastanza frequente nelle case moderne). Ebbene anche in questi casi è possibile trovare delle soluzioni:

Balconi fioriti

Se il balcone ha un parapetto in muratura abbastanza largo si può sistemare su di esso una fila di vasi o cassette di piante di na­tura ricadente come gerani, edera, petunie, plumbago, nasturzi (è opportuno far instal­lare una serie di ganci o una ringhierina che corra lungo tutto il piano di appoggio per evitare il pericolo che qualche recipiente possa precipitare in strada). Al bordo interno del parapetto possono es­sere fissati dei reggivaso in metallo in cui collocare dei vasi ove siano state piantate le stesse specie che si trovano sul parapetto, ma con fiori di colore contrastante. Così il balconcino avrà un doppio bordo fiorito, e poiché quello interno non supera i 20-25 cm di altezza, non porta via molto spazio;

Come ottenere un balcone accogliente

balconi accoglienti

Esiste un balcone che si possa definire di misura ideale?

Evidentemente è difficile ri­spondere alla domanda, tanto più che in tal senso concorrono valutazioni di carattere esclusivamente personale. Comunque un balcone su cui poter coltivare un discreto numero di fiori senza dover faticare troppo potrebbe avere le dimensioni di 6 m per 1 m e mezzo. Spesso la realtà è però ben diversa e lo spazio destinato ai fiori si riduce a una lista di cemento lunga 5-6 m e larga a ma­lapena 70-80 cm: si tratta quindi di un bal­cone lungo e stretto, senz’altro non facile da decorare.

Tuttavia, con un accorto gioco di masse chia­re e scure, con la scelta di recipienti adatti, è possibile ottenere qualche buon risultato sul piano decorativo.

Vediamo, in pratica, quali accorgimenti si possono adottare per avere un bel balcone fiorito:

Balconi per tutti i gusti

fiori_sui_balconi

II mese di febbraio, soprattutto nelle regioni del Nord Italia, non è adatto a dare inizio ai lavori stagionali in giardino, mentre rap­presenta il momento più propizio per si­stemare organicamente il balcone, sia per quanto riguarda la sua struttura sia per quel­lo che concerne la scelta delle piante più consigliabili per le varie posizioni e situa­zioni.

Balconi fioriti, indicazioni di massima

Dare una veste fiorita a balconi e terrazze non è facile, anzi è senz’altro più difficile che non creare dal nulla un giardino, so­prattutto nei confronti del futuro esito delle piantagioni, delle soluzioni estetiche, della scelta dei recipienti e così via. Per evitare, nel limite del possibile, errori determinanti e dare al nostro piccolo angolo verde un’impostazione di massima veramen­te razionale ed apprezzabile sotto ogni aspetto, è indispensabile esaminare il proble­ma nelle sue molte sfaccettature e in rela­zione ai diversi climi, al variare dell’esposi­zione, all’ampiezza del terrazzo ed anche in base alle singole esigenze o preferenze di stile.

Preparare il giardino alla fioritura primaverile, cosa fare a febbraio

fiori di febbraio

Nonostante l’inverno sia ben lungi dal volgere al termine, per i giardinieri, che siano provetti o “in erba”, febbraio è il momento giusto per cominciare ad occuparsi delle piante e prepararle a dare il meglio di sè in primavera; in altre parole, possiamo già cominciare ad occuparci della cosiddetta progettazione del giardino, così come della terrazza e del balcone.

Per prima cosa, assicuriamoci di essere in possesso di tutto ciò di cui avremo bisogno nelle prossime settimane: vasi, sottovasi, terriccio, fertilizzante, argilla espansa e attrezzi. Quindi puliamo ciò di cui disponiamo già e procuriamoci quel che ci manca.

Vediamo adesso quali lavori ci attendono:

Le bocche di leone, è ora di piantarle

bocche di leone

La bocca di leone (Anthirrinum) è una pianta erbacea perenne, coltivata però come annuale, appartenente alla Famiglia delle Scrophulariaceae ed originaria dei paesi del bacino Mediterraneo. Si tratta di una pianta piuttosto rustica e facile da coltivare che si distingue senza dubbio per la forma dei fiori, cui deve il nome, che si presentano parzialmente tubolari, semiaperti all’estemità da due labelli che, una volta aperti premendo il fiore ai lati, ricordano la bocca di un animale. I fiori sono in genere di colore giallo, rosso e rosa, ma esistono anche varietà bicolori e screziate. Terminata la fioritura, la pianta si ricopre di capsule legnosi che contengono numerosi semi fertili; questi ultimi possono essere utilizzati per la semina in cassone o in vaso già a Gennaio.

Se decidiamo di seminare le bocche di leone in vaso, occorre che questo sia posto al riparo in un ambiente poco luminoso e caldo per alcune settimane. La comparsa dei primi germogli sarà più veloce se copriremo la terra con un sacchetto di plastica trasparente (ricordate però di scuoterlo spesso per evitare la condensa); una volta che questa è avvenuta, il vaso può essere trasportato in un luogo più luminoso.

Siepi fitte tutto l’anno con il Cotonastro

cotoneaster

Il Cotonastro (nome scientifico Cotoneaster) è un genere di piante originario di Cina e Himalaya appartentente alla famiglia botanica delle Rosaceae; conta circa cinquanta specie di arbusti a foglie caduche o sempreverdi e portamento eretto o prostrato: le prime sono adatte a formare siepi, le seconde come tappezzanti.

Oggi vi parliamo di una specie di cotonastro particolarmente indicata per la creazione di siepi che restano fitte tutto l’anno: il Cotonaster salicifolius, arbusto sempreverde e a portamento eretto caratterizzato da fogliame denso e scuro arricchito, durante i mesi invernali, da caratteristici frutti rossi cui segue, in estate, la comparsa di fiori a stella bianchi o rosa.

Quanto alle cure colturali, il cotonastro è una specie piuttosto resistente che può essere coltivata sia in pieno sole che in penombra. Tollera il freddo e gli sbalzi termici ma mal si adatta alla siccità, motivo per cui è opportuno mantenere il terreno sempre umido soprattutto durante i periodi più caldi dell’anno. Le innaffiature devono quindi essere costanti ma vanno effettuate avendo cura di non creare dannosi ristagni idrici; eventualità questa che può essere scongiurata mettendo a dimore il cotonastro in un terreno argilloso e ben drenato.

Come creare un segnaposto natalizio con le piante

agrifoglio

Natale è sempre più vicino e nella fretta dei preparativi può capitare di dimenticare qualche prezioso dettaglio che può arricchire la giornata di festa, rendendola unica ed indimenticabile. Tanto per fare un esempio, avete pensato a come stupire gli ospiti con l’addobbo della tavola?

D’accordo, avete già tirato fuori la tovaglia buona, quella che si usa solo per le grandi occasioni, e magari avete messo mano anche all’argenteria che solitamente fa bella mostra di sé nella vetrina del salotto… Ma manca ancora un piccolo particolare per rendere la vostra tavola simpatica ed originale: il segnaposto natalizio.

In commercio ne trovate in grande quantità, con forme e colori diversi, economici o di gran classe, ma volete mettere la soddisfazione di creare con le vostre mani un segnaposto a tema, utilizzando le nostre amiche piante? E allora ecco qualche semplice creazione da realizzare per fare in modo che il Natale del 2009 sia ricordato come il più bello degli ultimi anni.

Realizzare una ghirlanda natalizia con le bacche

ghirlanda con le bacche

Ghirlanda natalizia

Se ancora non avete attaccato niente di natalizio alla porta oppure siete stanchi del solito Babbo Natale adesivo, perché non realizzate una bella ghirlanda di bacche da appendere? La corona circolare è da sempre uno degli addobbi natalizi più apprezzati che affonda le sue radici nel mondo antico dove era già utilizzata nei riti propiziatori dei culti pagani, perchè la sua forma richiama la perfezione e il riprendere della vita che si propone in modo perpetuo. Se non siete pratici dell’arte di intrecciare in rametti, niente paura: si può facilmente realizzare una ghirlanda dalla forma a ventaglio che, decorata nel modo giusto, sarà sicuramente un ornamento perfetto.

Preparare una ghirlanda natalizia da soli non è difficile, anche perché si possono utilizzare materiali che si hanno a disposizione nel giardino o che si possono trovare nel bosco o dal fiorista.

Come realizzare un centrotavola di Natale con le piante

centrotavola natale

Mancano pochi giorni al Natale e siamo tutti indaffarrati nella corsa all’ultimo regalo (tredicesima permettendo, naturalmente). Ma tra una faccenda e l’altra non dimentichiamo di preparare qualcosa di speciale per la nostra tavola e non solo per quanto riguarda il tradizionale pranzo in sé.

Sarebbe carino, infatti, arredare la mensa con una nostra creazione, qualcosa di originale che ci valga i complimenti degli ospiti o semplicemente qualcosa che arricchisca nel migliore dei modi il tavolo della cucina o del salotto nel periodo delle feste.

Che ne dite allora di un bel centrotavola natalizio creato con le nostre mani, utilizzando magari piante, fiori secchi, pigne e rametti d’albero? La realizzazione è molto semplice e non richiede chissà quanto tempo, regalandovi alla fine un ottimo motivo di soddisfazione personale. Siete pronti a far uscire l’artista che è in voi?

Dicembre, lavori nei giardini delle regioni del centro e del sud

Barbecue

Vale anche per il giardino quanto abbiamo suggerito parlando del balcone: è possibile seminare le specie annuali o perenni da fio­re e anche mettere a dimora arbusti e alberi purché si sia provveduto a scavare le buche di impianto con un buon anticipo sulla data di messa a dimora.

È anche possibile, in queste regioni meglio favorite dal clima, usufruire delle giornate invernali per riverniciare le inferriate e le cancellate, per rivedere gli impianti della lu­ce e dell’acqua che essendo quasi sempre interrati non possono essere revisionati du­rante l’estate, o che almeno si evita di re­visionare, per non sconvolgere il prato e per non buttare all’aria le bordure fiorite e le aiuole. Altrettanto consigliabile approfittare di questo mese per sistemare o rifare i lastri­cati, magari sostituendo la scomoda ghiaia dei vecchi sentieri con il più razionale pavi­mento in lastre di béola o in mattoni. È im­portante che la messa in opera dei lastricati avvenga in giornate non troppo fredde e, comunque, con temperatura superiore di qualche grado allo zero. Infatti, se «gelas­se», il cemento non potrebbe fare presa e il lavoro dovrebbe essere rifatto dal princi­pio (ma naturalmente in un periodo più fa­vorevole).

Muschio, non solo per il presepe

muschio

In prossimità del Natale e dell’allestimento del presepe, non potevamo certo farci mancare un capitolo interamente dedicato al Muschio, ricercatissimo in questo periodo dell’anno proprio per la capacità di “riempire” l’opera d’arte natalizia per eccellenza.

Leggendo queste poche righe, tuttavia, vi renderete conto che il Muschio non è adatto solo come base per un bel presepe, ma può trovare svariati utilizzi sia in giardino che in vaso, se coltivato con le dovute attenzioni.

Cominciamo col dire che è una pianta appartenente alla famiglia delle Briofite, che cresce e prolifica in luoghi umidi, quali il sottobosco, le rocce, i muri esposti per lo più a nord. In realtà, alcune varietà di Muschio si possono trovare anche in luoghi estremamente soleggiati, purché l’ambiente sia ricco di acqua.

Le siepi, utilità ed arte per il nostro giardino

siepe

Avete voglia di nascondervi dietro un muro verde, impedendo a vicini e passanti di curiosare nella vostra quotidianità? Avete l’esigenza di coprire recinzioni o muri antiestetici? O più semplicemente volete circordarvi di verde per tutto l’anno? Per questi ed altri bisogni, la soluzione ideale è una bella siepe, utile sia a scopo ornamentale che per salvaguardare la privacy da sguardi indiscreti.

Ma che cos’è una siepe? Cominciamo col dire che non esiste una tipologia di piante nata appositamente con lo scopo di dividere il nostro giardino dal resto del mondo, ma che ci sono delle specie particolari che noi “costringiamo” a tale utilizzo, piantandone diversi esemplari ad una certa distanza, in modo che, una volta cresciuti, fungano appunto da parete divisoria.

A ben vedere, qualunque tipo di pianta può tornare utile al nostro scopo (purché raggiunga una certa altezza), anche se generalmente si scelgono solo alcune varietà, come ad esempio il lauroceraso, l’alloro, l’agrifoglio, il bosso ed alcune specie di conifere.