Lavanda, è ora di piantarla

Il periodo compreso tra Aprile e Maggio è tra i più indicati per piantare la lavanda, pianta elegante e profumata, ideale per esaltare angoli morti del giardino e creare bordure. La lavanda non ha particolari esigenze colturali, a patto di collocarla in una posizione soleggiata e assicurarsi che il terreno che la ospita sia ben drenato.

A proposito di terreno, è importante che questo, prima della piantumazione, venga lavorato ad almeno trenta centimetri di profondità e sia arricchito con fertilizzante minerale in granuli. Se invece decidete di coltivare la lavanda in vaso, sappiate che ve ne occorre uno che abbia almeno 40 cm di diametro.

Glicine, varietà e cure

La Wisteria, meglio conosciuta come Glicine, è una pianta molto rampicante molto decorativa, originaria del continente asiatico ed appartenente alla famiglia delle Papilionacee. E’ caratterizzata da fusti relativamente sottili che possono raggiungere i 20 metri di altezza e da foglie ovali di colore verde chiaro. I fiori sono delicatamente profumati, di colore lilla o azzurro e fanno la propria comparsa nella tarda primavera. In genere il glicine viene utilizzato per la copertura di muri, staccionate e pergolati, dove creerà delle simpatiche macchie di colore.

Tra le specie maggiormente diffuse ricordiamo la Wisteria sinensis (il classico Glicine che troviamo alle nostre latitudini), la Wisteria floribunda, con fioriture a grappolo che possono raggiungere il metro di lunghezza, la Wisteria brachybotrys, di dimensioni contenute e con fiori di colore bianco, la Wisteria frutescens diffusa per lo più nell’America del Nord.

Fioriture primaverili: l’Arisaema

Nella forma somiglia ad una Calla, ma dal punto di vista ornamentale l’Arisaema è molto più elegante, con tinte varie e striate che caratterizzano la fioritura. Appartiene alla famiglia delle Aracee ed è originaria dell’America centro-settentrionale e del continente asiatico, sebbene abbia una buona diffusione anche alle nostre latitudini. L’Arisaema è caratterizzata da fusti che possono raggiungere i 90 centimetri di altezza e da foglie formate a loro volta di foglioline ovali di colore verde chiaro. I fiori possono assumere diverse colorazioni, dal bianco al verde, dal giallo al rosso porpora, spesso variegato, e fanno al propria comparsa nella tarda primavera o nella stagione estiva.

L’Arisaema si coltiva per lo più in piena terra, vista la buona resistenza alle temperature rigide della stagione invernale, ma la si può allevare anche in vaso, dove formerà delle simpatiche macchie di colore per gran parte dell’anno.

Lonicera, il caprifoglio del Giappone

Sotto il nome di Lonicera vanno circa 180 specie di arbusti e rampicanti per lo più decidui, raramente sempreverdi, appartenenti alla famiglia delle Caprifoliaceae. Le foglie sono di colore verde brillante, ovali; i fiori tubulosi, bianchi o gialli, fanno la propria comparsa tra la primavera e l’autunno a seconda della specie. La Lonicera, detta anche caprifoglio, ama le posizioni soleggiate o in penombra e i terreni fertili e ricchi di humus. Teme l’attacco degli afidi ed è particolarmente soggetto a malattie quali oidio e mal del piombo. Si tratta comunque di piante piuttosto rustiche e di facile coltivazione.

La moltiplicazione del caprifoglio può avvenire per seme o per talea: la moltiplicazione per talea può essere fatta in estate prelevando dal fusto talee lunghe circa 10 cm che vanno collocate in contenitori riempiti con una miscela di sabbia e torba. Nella primavera successiva è possibile rinvasare ciascuna piantina in vasi di circa dieci centimetri di diametro, mentre la messa a dimora definitiva potrà avvenire solo in autunno.

Piante rampicanti: la Pyrostegia venusta

Per dare un tocco di allegria e di eleganza al proprio giardino nella stagione primaverile, si può puntare sulla coltivazione della Pyrostegia venusta, pianta appartenente alla famiglia delle Bignoniacee ed originaria del ‘America centro-meridionale, in particolare del Brasile. Si tratta di una pianta con portamento rampicante, con fusti relativamente sottili e foglie lanceolate e lucide di colore verde scuro. Nella stagione primaverile la Pyrostegia venusta si colora di rosso-arancio con fiori del tutto particolari, che doneranno una luce diversa alla pianta.

Si coltiva in piena terra per la copertura di muri e recinzioni, ma la scarsa resistenza alle temperature rigide consiglia una corretta pacciamatura nella stagione invernale. Volendo, si può coltivare la Pyrostegia venusta anche in vaso, dove però non raggiungerà altezze considerevoli.

Progettare il giardino: realizzare un’aiuola con le piante perenni

Con le belle giornate di sole primaverile viene proprio voglia di vivere il giardino, perché, quindi, non allestirlo in modo da avere uno spazio colorato grazie ai fiori delle piante perenni? Le perenni sono piante a portamento erbaceo con le quali si possono progettare aiuole e bordure che nel corso degli anni garantiranno abbondanti fioriture.

Una volta messe a dimora si svilupperanno velocemente e coloreranno il vostro giardino, garantendo una fioritura costante dalla primavera all’autunno. Tra le piante perenni da mettere a dimora in questo periodo sono consigliate la Delfinus, la Liatris, la Heuchera, la Diantus e l’Oenothera.

Al momento della messa a dimora, rispettate le giuste distanze che si attestano intorno ai 30 ai 50 centimetri fra una pianta e l’altra; se volete ottenere dei risultati immediati, piantatele a 30 centimetri di distanza, mentre se volete ottenere una fioritura più tardiva va bene anche una distanza di 50 centimetri.

Lupinus, varietà e cure

Il Lupinus o Lupino è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Papilionacee ed originaria dell’America del Nord, la cui coltivazione è piuttosto diffusa anche alle nostre latitudini. E’ caratterizzato da una rosetta basale formata da foglie palmate, costituite a loro volta da piccole foglie lanceolate di colore grigio-verde. Le stesse foglie si allargano fino a formare un cespuglio, al centro del quale nella tarda primavera e per tutta l’estate compaiono dei fiori riuniti in spighe di colore blu, viola, bianco, rosso o giallo, che possono allungarsi fino a superare il metro di altezza.

Al termine della fioritura faranno la propria comparsa i frutti, del baccelli contenenti semi commestibili. Le specie più diffuse alle nostre latitudini sono il Lupinus albus ed il Lupinus luteus, entrambe coltivabili sia in piena terra che in vaso, dove però raggiungeranno dimensioni più contenute.

Semine di aprile: l’Enkianthus

L’Enkianthus è una splendida pianta ornamentale appartenente alla famiglia delle Ericacee ed originaria del continente asiatico, molto diffusa anche alle nostre latitudini. E’ caratterizzata da portamento arbustivo o arboreo con fusto eretto molto ramificato e foglie lanceolate con margine dentato, di colore verde scuro (arancio o rossastro nella stagione autunnale). I fiori sono campanulati, riuniti in ombrelle di colore bianco crema, rosa o rosso e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi rallegrare gran parte dell’estate.

Il periodo migliore per la semina dell’Enkianthus è la primavera, in particolare il mese di aprile, avendo l’accortezza di far crescere le piantine in contenitore per almeno un paio d’anni prima della messa a dimora definitiva.Volendo, lo si può coltivare anche in vaso, ma in questo caso le dimensioni della pianta resteranno piuttosto contenute e la fioritura sarà meno abbondante.

Dietes bicolor, ovvero il Giglio dell’Amazzonia

Il Dietes bicolor, meglio conosciuto come Giglio dell’Amazzonia, è una pianta rizomatosa perenne o annuale, appartenente alla famiglia delle Iridacee ed originaria dell’Africa del sud. E’ caratterizzata foglie nastriformi di colore verde chiaro, che possono superare il metro di lunghezza. Nella stagione primaverile tra le foglie spuntano dei fiori molto appariscenti di colore bianco con macchie scure al centro. Ogni singolo fiore ha una durata piuttosto limitata nel tempo, ma la pianta non perderà mai il suo fascino, poiché le nuove fioriture continueranno a sbocciare per l’intera primavera e fino al termine dell’estate.

Il Giglio dell’Amazzonia si coltiva in piena terra, dove creerà delle magnifiche macchie di colore, ma può essere allevato anche in vaso in simbiosi con altre piante rizomatose o bulbose, in modo da creare dei contrasti di tinte spettacolari e decorativi.

Fioriture primaverili: la Begonia pendula

Tra le oltre mille specie di Begonia, una delle più spettacolari è senza dubbio la Begonia pendula, originaria delle regioni tropicali e subtropicali ed appartenete alla famiglia delle Begoniacee. Rispetto alle Begonie tradizionali, la Begonia pendula è caratterizzata da un portamento ricadente e ben si adatta dunque alla coltivazione in contenitori sospesi, dove mostrerà il meglio della sua bellezza con fusti che si allungano fino al mezzo metro.

Le foglie sono ovali o cuoriformi, con margine dentellato, di colore verde scuro sulla pagina superiore e più chiaro su quella inferiore. I fiori sono assumono colorazioni diverse a seconda della specie (dal bianco al rosa, dal giallo all’arancio) e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi ornare la pianta fino all’arrivo dell’autunno.

Phlomis tuberosa, la Salvia di Gerusalemme

La Phlomis tuberosa, meglio conosciuta come Salvia di Gerusalemme, è una pianta molto decorativa originaria del bacino del Mediterraneo ed appartenente alla famiglia delle Lamiacee. E’ costituita da rosette basali di foglie cuoriformi con margine seghettato e da foglie lanceolate poste verso l’apice del fusto. Sugli stessi fusti crescono dei fiori di piccoli dimensioni riuniti in corone di colore rosa, che fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

La Salvia di Gerusalemme ha sviluppo tappezzante e tende a ricoprire tutto la spazio circostante, formando delle splendide macchie di colore. Generalmente resiste alle temperature rigide dell’inverno, ma potrebbe anche accadere che la parte aerea della pianta dissecchi completamente nel periodo più freddo dell’anno, per poi tornare a regalare il meglio di sé all’arrivo della primavera successiva.

Fioriture primaverili: l’Eremurus robustus

Tra le tante specie di Eremoro, una delle più spettacolari è rappresentata dall’Eremurus robustus, appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originario del continente asiatico. Si tratta di una pianta rizomatosa o bulbosa, che presenta foglie nastriformi di colore verde chiaro (gialle dopo la fioritura). La fioritura è spettacolare, con spighe altissime di colore bianco o rosa, e fa la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi mantenersi a lungo nel corso dell’estate.

L’Eremurus robustus si coltiva in piena terra, considerando la resistenza alle temperature rigide dell’inverno, e si adatta perfettamente alla decorazione di ampi spazi, visto che tende ad occupare tutto lo spazio a disposizione, comportandosi come una pianta tappezzante. La coltivazione è piuttosto semplice e le cure richieste sono davvero poche per una pianta che regala soddisfazione alla vista per molti mesi durante l’anno.

Semine di aprile: la Gonfrena

Se desiderate circondarvi di colore nel corso della stagione estiva, potete provvedere proprio nel mese di aprile alla semina della Gomphrena o Gonfrena (detta anche Falso trifoglio), pianta appartenente alla famiglia delle Amaranthacee ed originaria dell’America centrale. E’ caratterizzata da un fusto molto ramificato, che in alcune specie può raggiungere i 60 centimetri di altezza, e da foglie ovali di colore verde chiaro o variegate, ricoperte di peluria nella pagine superiore. I fiori sono riuniti in pannocchie globose di colore bianco, rosa, giallo, arancio e violetto e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi decorare l’ambiente circostante fino all’arrivo dell’autunno.

La Gonfrena richiede poche e semplici cure, adattandosi sia alla coltivazione in vaso che all’allevamento in piena terra, dove formerà delle splendide macchie di colore. L’unico limite di questa splendida pianta è quello della scarsa resistenza alle temperature rigide dell’inverno, che portano alla morte della pianta.