Fioriture primaverili: l’Escolzia

Il genere Escolzia comprende una decina di specie di piante erbacee annuali o perenni, appartenenti alla famiglia delle Papaveracee ed originarie dell’America del Nord, sebbene la sua diffusione si sia ormai estesa a tutte le zone temperate del Pianeta. E’ caratterizzata da fusti striscianti che possono raggiungere i 50 centimetri di altezza e da foglie frastagliate di colore grigio-verde. I fiori somigliano nella forma ai papaveri, assumono varie colorazioni (bianco, giallo, arancio, rosa o scarlatto) e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi far bella mostra di sé fino a settembre.

E’ una pianta di facile coltivazione che si adatta sia alla decorazione di bordure ed aiuole che alla formazione di giardini rocciosi, mentre i fiori possono essere utilizzati nella composizione di bouquet. Ricordiamo infine che in alcune zone del mondo l’Escolzia veniva usata sia come alimento che come erba officinale, specie nella cura di patologie intestinali.

Fioriture primaverili: l’Halesia carolina

L’Halesia carolina è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Stiracacee ed originaria dell’America del Nord. I fusti possono allungarsi fino ai quattro metri di altezza, formando poi una chioma piuttosto disordinata. Le foglie sono lanceolate, di colore verde scuro sulla pagina superiore e più chiaro su quella inferiore. I fiori sono a forma di campanella, riuniti in mazzetti di colore bianco o rosa a seconda della varietà, e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

Solitamente l’Halesia carolina si coltiva in piena terra come arbusto singolo, ma non è così rara la coltivazione in vaso, dove però la pianta raggiungerà dimensioni più contenute. E’ una pianta che richiede davvero poche cure e che regala una fioritura spettacolare, elegante e delicata per tutto il corso della primavera.

Fioriture primaverili: il Lino

Se volete circondarvi di azzurro nella stagione primaverile, potete optare per la coltivazione del Linum (Lino), pianta appartenente alla famiglia delle Linacee ed originaria di Africa, Europa ed Asia. E’ caratterizzata da  fusti piuttosto sottili alti al massimo 50 centimetri e da foglie lineari e lanceolate di colore verde più o meno scuro a seconda della specie. I fiori sono formati da cinque petali di colore azzurro o celeste e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

Alcune specie sono utilizzate per la produzione di fibre tessili, mentre altre si adattano perfettamente alla coltivazione domestica sia in vaso che in piena terra come annuali o come perenni. La coltivazione del Linum non è affatto difficile e le cure richieste sono davvero poche per una pianta capace di regalare una fioritura spettacolare e abbondante da marzo fino a settembre.

Bulbi primaverili

Finalmente la primavera ha fatto il suo ingresso dalla porta principale e le temperature miti ci invitano ad uscire di casa per dedicarci alla cura del giardino. Per il dettaglio dei lavori da fare nel mese di aprile vi rimandiamo all’articolo di domani, ma intanto vogliamo occuparci della cura delle bulbose primaverili, molto apprezzate a qualunque latitudine e capaci di regalare un arcobaleno di colori al nostro ambiente esterno.

Parlando di bulbose primaverili ci si può riferire sia alle bulbose piantate in autunno, che proprio in questo periodo dell’anno regalano il meglio della propria bellezza, sia alle bulbose da piantare in primavera, che invece mostreranno il meglio di sé nella stagione estiva.

Impianti primaverili: l’Hakonechloa macra

Tra le piante da impiantare in primavera c’è l’Hakonechloa macra una pianta perenne originaria del Giappone e appartenente alla famiglia delle Graminaceae; questa pianta possiede uno sviluppo tappezzante e strisciante e può raggiungere i 40 centimetri di altezza.

L’Hakonechloa è perfetta per abbellire le aiuole grazie al suo elegante ciuffi di foglie nastriformi che in autunno si colorano di biondo-rame e, proprio per questo viene annoverata tra la Graminacee ornamentali; in Inghilterra l’Hakonechloa macra viene utilizzata per realizzare delle bordure e per creare dei contrasti col verde. Questa graminacea non profuma e da adulta non produce mai i frutti, ma le sue foglie sono molto decorative e per questo, pur non essendo molto diffusa, è piuttosto apprezzata.

Le varietà più conosciute di questa pianta sono l’Hakonechloa macra “Albostriata”, caratterizzata da foglie variegate color verde e bianco e l’Hakonechloa macra “Aureola” dalle foglie variegate color giallo-oro.

Alchechengi, varietà e cure

L’Alchechengi (Physalis o Alchechengio) rientra nella categoria degli ortaggi minori ed è molto diffuso nelle zone a clima temperato del Pianeta. a portamento cespuglioso o tappezzante e tende ad occupare tutto lo spazio a propria disposizione, creando delle splendide macchie di colore all’interno del giardino. I frutti sono commestibili, ma solitamente viene coltivato a scopo ornamentale o come pianta officinale con proprietà diuretiche e rinfrescanti. Il momento migliore per la propagazione dell’Alchechengi è la primavera, sia per semina (più diffusa) che per talea di ramo.

Tra le specie più note ricordiamo la Physalis alkekengi o Alchechengi comune, caratterizzata da foglie ovali, fiori bianchi o gialli e frutti rossastri ed amarognoli grandi come ciliege; la Physalis peruviana con foglie larghe e frutti di colore giallo, dal sapore dolciastro; la Physalis pubescens, simile all’Alchchengi comune, ma con bacche di colore verde o giallo.

Fiori di campo primaverili

Pioggia e vento continuano ad imperversare su molte regioni della nostra Penisola, ma ormai la primavera è dietro l’angolo e con essa arrivano le prime fioriture spontanee nei campi, nei prati, ai margini dei boschi. E’ compito di ogni buon giardiniere seminare o piantare fiori che arricchiscano di colori l’ambiente circostante, ma basta guardarsi attorno per ammirare la bellezza della natura, che ad ogni primavera torna a regalarci uno spettacolo unico con un arcobaleno di fioriture spontanee.

E allora andiamo a vedere quali sono le specie più belle di fiori di campo primaverili che è possibile ammirare da marzo fino all’inizio dell’estate, a cominciare dal fiore primaverile per eccellenza, la Primula, rintracciabile facilmente nei prati o nei boschi di latifoglie, su terreni umidi ed ombreggiati. Da febbraio fino alla primavera inoltrata colora di giallo l’ambiente circostante, ma è anche utilissima sia in cucina nella preparazione di gustosissimi piatti (vedi il pollo alle primule).

Fioriture primaverili: la Caltha palustris

Per rallegrare una fontana, un laghetto o un corso d’acqua si può puntare sulla coltivazione della Caltha palustris (Calta palustre o Farferugine), appartenente alla famiglia delle Ranunculacee ed originaria delle zone a clima temperato del Pianeta. Si tratta di una magnifica pianta che presenta fusti alti non più di trenta centimetri e foglie lunghe, cordate, di colore verde scuro. I fiori sono costituiti da cinque petali di colore giallo oro e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi restare in bella mostra per tutta l’estate.

La Farferugine si trova spesso allo stato spontaneo nei pressi di zone particolarmente umide, ma può anche essere coltivata in ambito domestico, purché le venga assicurata la giusta umidità ambientale. Per godere della sua splendida fioritura primaverile si consiglia dunque di posizionarla in un terreno umido e di innaffiarla con regolarità, specie nella stagione più calda dell’anno.

Platycodon grandiflorus, ovvero la Campanula grandiflora

Il Platycodon grandiflorus, meglio noto come Campanula grandiflora, è una pianta appartenente alla famiglia delle Campanulacee ed originaria del continente asiatico. E’ caratterizzata da fusti che possono raggiungere il mezzo metro di altezza e da foglie ovali o lanceolate di colore verde-bluastro. I fiori possono assumere colorazioni che vanno dal bianco al rosa, dal lilla al blu, sono formati da quattro o cinque lobi e fanno la propria comparsa nella stagione estiva, per poi rallegrare l’ambiente circostante fino all’inizio dell’autunno.

E’ una pianta che si adatta perfettamente alla coltivazione in piena terra, nella decorazione di bordure ed aiuole, dove regalerà il meglio della sua bellezza per diversi mesi. Il momento migliore per l’impianto è la primavera, tramite divisione di cespi, ma volendo la si può anche seminare in autunno o moltiplicare per talea nel corso della stagione estiva.

Semine primaverili: il Doronicum

Tra le tante semine da effettuare nel periodo primaverile, possiamo prendere in considerazione quella del Doronicum (Doronico), pianta originaria del continente europeo ed appartenente alla famiglia delle Asteracee. E’ caratterizzata da fusti che possono raggiungere i 70 centimetri di altezza e da foglie ovali o cuoriformi di diverse tonalità di verde. I fiori sono simili a quelli della margherite, colorati di giallo oro, e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

Il Doronico è una pianta che cresce per lo più allo stato spontaneo, ma può essere coltivata anche in giardino, dove tenderà ad occupare tutto lo spazio a propria disposizione, comportandosi come una pianta tappezzante. Se volete decorare il vostro giardino con questo tipo di pianta, potete seminarla in primavera o provvedere alla divisione dei cespi nella stagione autunnale.

Semine primaverili: il Cosmos bipinnatus

Il Cosmos bipinnatus (o Cosmea) è una pianta appartenente alla famiglia delle Composite ed originaria dell’America centro-meridionale, molto apprezzata alle nostre latitudini per via della splendida fioritura. E’ caratterizzata da fusti sottili e da foglie piccole ed allungate di colore verde scuro. I fiori sono di grandi dimensioni e colorano la stagione primaverile di bianco, rosa, giallo o rosso, per poi restare a far bella mostra di sé fino all’estate.

Si tratta di una pianta di facile coltivazione, che tende ad allargarsi notevolmente, fino a formare di larghi cespugli colorati. La Cosmea si utilizza come pianta singola nella decorazione dei parchi pubblici, ma anche nella formazione di giardini rocciosi, dove occuperà tutto lo spazio a sua disposizione. Se volete colorare la vostra estate con piante di Cosmea, è proprio la primavera il momento giusto per provvedere alla semina sia in vaso che in piena terra.

Fioriture primaverili: la Viola cornuta

La Viola cornuta è una pianta appartenente alla famiglia delle Violaceae originaria della Spagna che cresce nelle zone temperate di tutto il mondo; è una pianta di taglia media, può raggiungere i 20 centimetri di altezza ed è l’ideale sia per i vasi che per le aiuole, ma può essere impiegata anche nei giardini rocciosi; chi non possiede il giardino può coltivarla all’interno dei panieri sospesi oppure usarla per creare delle colorate cassette da davanzale.

La viola cornuta è una pianta di facile coltivazione che si caratterizza per i suoi fiori lievemente profumati e dalle diverse colorazioni nei toni dell’azzurro, del lilla e del bianco; i fiori appaiono da maggio a settembre, a seconda della varietà; per garantirsi una fioritura abbondante, oltre a proteggere la pianta dal gelo, bisogna tagliare lo stelo dopo l’appassimento.

Per la sua facile coltivazione e per il colore dei suoi fiori, la Viola cornuta è l’ideale per abbellire il giardino in primavera.

Rudbeckia fulgida, ovvero la Margherita gialla

La Rudbeckia fulgida, meglio conosciuta come Margherita gialla, è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteracee, molto apprezzata per la bellezza della fioritura. £’ caratterizzata da fusti che possono raggiungere i 90 centimetri di altezza e da foglie ovali ed appuntite, rugose, di colore verde chiaro o scuro. I fiori sono simili a quelli delle Margherite, larghi sei o sette centimetri, di colore giallo, e fanno la propria comparsa nella stagione estiva.

E’ una pianta reperibile sovente allo stato spontaneo, specie nei luoghi umidi e paludosi, ma può essere allevata anche in ambito domestico, dove regalerà colore e vivacità al giardino con la sua splendida fioritura gialla. La Rudbeckia fulgida è una pianta di facile coltivazione e una volta piantata tende a ricoprire tutto lo spazio a propria disposizione, moltiplicandosi spontaneamente. Nella stagione invernale perde la parte aerea ma l’apparato radicale resiste alle temperature rigide anche senza protezioni particolari.

Viola del pensiero: i fiori in primavera

La viola del pensiero è un genere di pianta appartenente alla famiglia delle Violaceae; è un ibrido perenne a vita breve le cui specie madre sono originarie dell’Europa, delle zone tropicali e dell’America del nord, centrale e del sud. Le viole del pensiero hanno fiori grandi dai petali variopinti, dal bianco al nero puro, con foglie verde scuro e ovate, che le rendono una decorazione allegra e sgargiante per aiuole e giardini.

Trovandoci al principio della stagione primaverile, è bene conoscere le modalità di fioritura e coltivazione delle piante che intendiamo curare per ravvivare il nostro ambiente: la viola del pensiero può essere una di queste.

La fioritura avviene nei periodi freschi dell’anno, in autunno e inverno e al principio della primavera. In quest’ultimo periodo dell’anno, quello che qui ci interessa, gradiscono particolarmente le zone ombreggiate, terreno soffice e fresco, anche se non hanno particolari necessità riguardo al substrato di crescita, adattandosi a qualsiasi tipo di suolo. Se invece la terra del nostro giardino dovesse risultare troppo pesante e calcarea, sarebbe bene correggerla con torba, sabbia e terriccio bilanciato così da ottenere un terreno ben drenato e ricco di materiale organico.