Ottobre, è tempo di mettere a dimora l’achillea

Ottobre, grazie alla sue temperature è uno dei mesi più adatti per la messa a dimora di una erbacea perenne davvero unica per le sue proprietà officinali: l’Achillea. In molte zone del nostro paese cresce spontaneamente, ma ove così non fosse e si avesse la possibilità di coltivarla adeguatamente, non vi è momento migliore di questo per procedere alla sua messa a dimora.Prima di spiegarvi come procedere, riassumiamo le caratteristiche maggiori di questa pianta ed i suoi utilizzi.

Innesto a corona: le fasi

Torniamo a parlare di innesto, spiegandovi le varie fasi di quello conosciuto sotto il nome di innesto a corona. Scegliere l’adeguata tecnica per la messa in atto di questo tipo di operazione è molto importante. Non si può pensare di innestare un fiore con una tecnica da albero e viceversa. Il tipo di innesto del quale vi parleremo oggi è particolarmente adatto  per gli alberi da frutto in genere.

Settembre, bulbose da mettere a dimora: i giacinti

Il giacinto è una bulbosa primaverile molto graziosa e colorata adatta ad essere utilizzata come pianta da bordura o d’aiuola con estrema facilità. Per far si però che questo fiore sia in grado di allietare la nostra vista da marzo in poi è necessario piantare i suoi bulbi nel periodo autunnale. E settembre, appare essere uno dei momenti migliori per compiere la sua messa a dimora. Ora scopriremo come regolarci per eseguire questa operazione con successo.

Settembre, bulbose da mettere a dimora: il crocus

Per ottenere delle belle fioriture intorno al mese di marzo, per alcune tipologie di fiori, ed in particolare per le bulbose primaverili, è importante effettuare la semina o la messa in dimora nel periodo autunnale. Settembre è il mese ideale per pensare ed attuare la messa a dimora del crocus, o croco.  Vi ricordiamo che si tratta di un fiore molto bello alla vista, delicato  e colorato. Ma la sua versatilità lo rende adatto sia ad una coltivazione in terreno che ad una in vaso.

Settembre, moltiplicare per talea: la maggiorana

Settembre è un mese adatto alla semina ed alla moltiplicazione di diverse piante. La maggiorana è una di esse. Parliamo di un vegetale appartenente alla famiglia delle Lamiaceae . Il suo nome scientifico è Origanum majorana  ( è una parente molto stretta della spezia che noi comunemente conosciamo come origano,n.d.r.) ed è conosciuta anche con il nome di Majorana hortensis. Se vogliamo moltiplicare per talea questa erba officinale, il momento è davvero quello giusto.

Settembre, moltiplicare per talea: la salvia

La salvia (salvia officinalis) è una pianta aromatica spontanea della macchia mediterranea appartenente alla famiglia delle Laminacee. Sebbene spesso venga considerata solo come una spezia, i suoi fiori e il suo aspetto la rendono molto gradevole anche come ornamento in vaso. Oggi ci concentreremo però sulla sua moltiplicazione: settembre è il mese più adatto per questo tipo di operazione. Essa avviene principalmente per seme e per talea, con una particolare predilezione per quest’ultima che è proprio la tecnica che ci apprestiamo a spiegarvi.

Rosmarino, è ora della moltiplicazione per talea

Il rosmarino è una delle piante aromatiche più diffuse del mediterraneo. Si tratta di un arbusto che cresce spontaneamente per tutta l’area. E non di rado se le condizioni climatiche lo consentono raggiunge i tre metri di altezza. Le foglie sono in linea di massima di tipo persistente e la sua fioritura, di un caratteristico azzurro, inizia in primavera. Settembre è il momento giusto se ve ne è bisogno, di moltiplicare questa pianta per talea.

Estragone, a settembre è ora della divisione in cespi

L’estragone, conosciuto anche sotto il nome di dragoncello, è una pianta che per moltiplicarsi ha bisogno dell’intervento dell’uomo, chiamato ad effettuare un operazione conosciuta sotto il nome di divisione in cespi. Questo perché la pianta da sola produce di rado dei semi fertili. Può essere riprodotta anche per talea, sebbene sia consigliata, in base ai risultati il metodo che a breve vi spiegheremo. Una sola qualità è in grado di essere riprodotta tramite i semi con successo ed è il dragoncello russo.

Innesto: tipologie di disaffinità

Parliamo ancora di innesto. Si tratta di una branca agronoma decisamente vasta e importante da conoscere, almeno nelle sue regole basi. Abbiamo scoperto che la temperatura per far si che un operazione riesca deve essere alta ed umida, al punto di forzarla se non è possibile ottenerla naturalmente. Ed ancora che senza la strumentazione giusta è difficilissimo preparare un portainnesto ed una marza degni di questo nome. Abbiamo scoperto che questi interventi possono non andare a buon fine se vi è disaffinità: scopriamone le tipologie principali.

Innesto, cosa bisogna sapere

Prima di continuare ad affrontare le differenti tipologie di innesto che è possibile applicare a seconda della pianta sulla quale dobbiamo operare, è bene porre dei “paletti” su quelle regole base che debbono regolare ogni innesto degno di tale nome. Si tratta di accorgimenti e di consigli che molti di voi sicuramente già conoscono, ma che non è mai deleterio “ripassare” al fine di evitare dimenticanze e piccoli guai non riparabili sulle nostre piante.

Innesto a gemma: le fasi

Parliamo ancora di innesti. La pratica dell’innesto, come ben sapete, è delicata e non adatta ad un fai da te “estemporaneo”. E’ sempre bene acquisire la tecnica da un agronomo se si tratta di alberi da frutto, o da un operatore specializzato, un vivaista, se parliamo di piante più delicate o fiori. Oggi concentriamo la nostra attenzione sul capire come preparare il porta innesto e la marza da impiantare in caso di innesto a gemma.

Innesto a triangolo: le fasi

L’innesto è una delle pratiche più utilizzate in generale nel mondo dell’orticoltura e della floricultura quando si ha la necessità di variare la specie. Oggi nello specifico affronteremo le fasi dell’ innesto a triangolo , una tecnica particolarmente utilizzata quando si deve operare sugli alberi da frutto. Si tratta di un intervento  dei più comunemente utilizzati sull’albero di melo, per variare la specie di coltura di piante che hanno già raggiunto la maturità.

Irrigazione: aiutiamo le piante attraverso dischi specifici

Il caldo torrido di agosto non fa bene alle piante , che mai come sul finire del periodo estivo, quando le temperature toccano il loro picco più alto per poi riscendere, hanno bisogno di una irrigazione di un certo tipo, ben calibrata e soprattutto in orari specifici, per far si che piante, ortaggi e fiori non si secchino o brucino con la forte esposizione ai raggi solari. Per aiutare il mantenimento dello “stato di grazia” relativo all’innaffiatura esistono diversi oggetti. Oggi parliamo dei dischi, che possono essere di diverso materiale e proprietà.

Piante grasse: la potatura

Non molte persone sono a conoscenza del fatto che anche le piante grasse possono necessitare di potatura. Qualche neofita storcerà persino la bocca. Ma questa pratica si rivela spesso necessaria per moltiplicare queste apprezzatissime piante per talea, o per redimerne parti che possono essere state spezzate o danneggiate da agenti atmosferici o da patologie di ogni genere.  Cerchiamo di capire come agire, fermo restando che in questo caso l’intervento è bene che sia effettuato da persone esperte.