Compost

Il compost, detto anche terricciato o composta, รจ una miscela risultante dal processo di decomposizione e umificazione (compostaggio) di un miscuglio di sostanze organiche quali residui vegetali e animali, avanzi di cucina, rifiuti domestici.

Il compost maturo si utilizza mescolato al terreno o sparso sulla sua superficie e fungere a scopi diversi a seconda del proprio grado di maturazione.

A due-quattro mesi dall’inizio del compostaggio, il compost puรฒ giร  essere usato mischiato al terreno come fertilizzate ma non deve entrare in contatto con le radici della pianta poichรจ ancora instabile.

Fanerofita (pianta)

Secondo il sistema di classificazione botanica Raunkiaer, si definiscono fanerofite le piante perenni e legnose con gemme e apici vegetativi svernanti, destinati cioรจ a superare l’inverno, posti ad un’altezza dal suolo maggiore di 30 cm. Le piante fanerofite sono diffuse soprattutto in ambienti caldo-umidi e rappresentano il 47% della flora mondiale.

Al gruppo delle fanerofite appartengono le seguenti sottoclassi:

Nano-fanerofite

Le nano-fanerofite sono piante legnose le cui gemme sono collocate ad un’altezza dal suolo compresa fra i 30 cm e i due metri. Fanno parte di questo gruppo:

Crespino (Berberis vulgaris), Ginepro nano (Juniperus nana), Morella rampicante (Solanum dulcamara), Ribes alpino (Ribes alpinum).

Alberi monumentali: l’Ippocastano

L’Aesculus, meglio conosciuto come Ippocastano, รจ un albero imponente molto diffuso alle nostre latitudini. Appartiene alla famiglia delle Hippocastanacee ed รจ originario del continente asiatico, sebbene la sua coltivazione si sia ormai allargata a tutte le zone temperate del Pianeta. E’ una pianta costituita da un fusto che puรฒ raggiungere i 40 metri di altezza e da una chioma molto ampia.

Le foglie sono cuneiformi, a margine dentato, di colore verde brillante ed attraversate da nervature piuttosto evidenti. I fiori sono riuniti in pannocchie di colore bianco e fanno la propria comparsa in maggio-giugno, lasciando poi il posto ai frutti, costituiti da ricci meno pungenti rispetto a quelli del castagno, di colore verde e contenenti delle castagne non commestibili. L’Ippocastano si coltiva come albero singolo nei giardini privati o per decorare parchi e viali pubblici, dove crea immense zone d’ombra.

Compostaggio

Il compostaggio รจ una procedura attaverso la quale si ottiene una miscela di sostanze umificate, il cosiddetto compost, ad opera di batteri e funghi presenti sul terreno, a partire da un miscuglio di residui vegetali e animali. Il compost, detto anche terricciato o composta, cosรฌ ottenuto puรฒ essere utilizzato come fertilizzante per orti e giardini.

Tra i residui organici utilizzabili per il compostaggio troviamo:

  • materie azotate: rifiuti vegetali quali erba sfalciata e foglie verdi e rifiuti domestici come gli avanzi di cucina (bucce, pelli, verdure);
  • materie carboniose: rami potati, paglia, foglie secche;
  • gusci di noci, semi, gusci di uova, filtri di tรจ, fondi di caffรจ, carta (purchรจ non stampata e patinata), cartone, tessuti naturali al 100%.

Piante officinali: lโ€™Agnocasto

Tra le piante officinali, quella piรน โ€œamicaโ€ delle donne รจ sicuramente lโ€™agnocasto, in quanto agisce in modo benefico su molti disturbi tipici femminili, come i dolori legati al ciclo mestruale. Lโ€™agnocasto รจ una pianta arbustiva perenne appartenente alla famiglia delle Verbenaceae, ed รจ riconosciuta come pianta officinale fin dallโ€™antichitร , basti pensare che fu menzionata da Plinio giร  nel I secolo d. C.

Il nome botanico dellโ€™agnocasto, ossia Vitex agnus castus, deriva dalla credenza che questa pianta fosse in grado di contenere la libido delle donne che lโ€™assumevano, tanto che si riteneva che fosse dโ€™aiuto per rispettare i voti di castitร  delle monache.ย 

Le parti utilizzate in fitoterapia dellโ€™agnocasto sono i frutti maturi essiccati, delle drupe allungate di colore nero-rossastro che contengono quattro semi neri simili al pepe; questi semi possiedono un odore leggermente aromatico e un sapore aspro dovuto alla presenza di flavonoidi; anche le foglie essiccate sono usate in erboristeria. Per quanto riguarda i componenti, lโ€™agnocasto contiene flavonoidi, glucosidi iridoidi, casticina, principi amari, alcaloidi e una piccola quantitร  di olio essenziale.

Piante da appartamento: la Gesneria

La Gesneria รจ una pianta erbacea che dร  il nome alla famiglia delle Gesnariacee. La sua origine si puรฒ collocare nell'America del sud, sebbene la sua diffusione sia estesa a tutte le zone temperate del Globo. E' caratterizzata da un fusto sottile che porta foglie ovate e vellutate, di colore verde o argenteo a seconda della specie. I fi

ori sono di colore rosa, rosso o arancio e fanno la propria comparsa in estate o in autunno.

La coltivazione ideale รจ quella in vaso, all'interno delle pareti domestiche, trattandosi di una pianta che rischia la morte se esposta a temperature inferiori ai 15ยฐC. Puรฒ essere esposta in giardino o in terrazzo solo in primavera inoltrata, quando il rischio delle gelate tardive รจ ormai superato. In ogni caso, รจ necessario garantire alla Gesneria la giusta illuminazione ed umiditร  per ottenere dei risultati apprezzabili.

Anticrittogamico

Anticrittogamici

Sotto il nome di anticrittogamici vanno elementi, o composti di elementi, utilizzati in agricoltura o giardinaggio allo scopo di eliminare i funghi delle piante e/o prevenirne l'insorgenza; per questo motivo gli anticrittogamici vengono comunemente denominati funghicidi.

Gli anticrittogamici sono distinti in inorganici e organici, nel primo gruppo sono compresi il rame, sotto forma di solfato, ossicloruro e idrossido e lo zolfo, mentre tra gli anticrittogamici organici troviamo: ditiocarbammati, benzimidozoli, dicarbossimidi (attualmente caduti in disuso), triazoli e anilinopirimidine.

I diversi funghicidi in commercio presentano meccanismi di azione differenti a seconda del principio attivo contenuto; in base al meccanismo d

i azione distinguiamo:

Metodi di conservazione della frutta, congelamento con lo zucchero

Congelare la frutta con l’aggiunta di zucchero

La frutta congelata con l’aggiunta di zucchero puรฒ essere utilizzata in un secondo momento per la preparazione di confetture e marmellate. Questo metodo di conservazione della frutta รจ particolarmente adatto a frutti piccoli, dalla polpa morbida. La frutta perรฒ in questo caso puรฒ essere conservata solo in contenitori rigidi e non in sacchetti, come abbiamo visto a proposito del cosiddetto metodo di congelazione della frutta al naturale.

Vediamo come fare:

Gimnosperme

Gimnosperme

Alla divisione della gimnosperme appartengono piante legnose che producono semi non protetti da un ovario ma disposti sulle scaglie di foglie specializzate. Insieme alle angiosperme, le gimnosperme sono le uniche piante esistenti che producono semi (piante spermatofite) e si differenziano da queste proprio per l'assenza di un i

nvolucro che protegge il seme; per questo motivo sono definite anche piante a seme nudo. Della divisione delle gimnosperme fanno parte settanta generi e circa 750 specie, tra cui Conifere quali pini, abeti, larici, cedri del libano, cipressi, ginepri.

Piante sempreverdi: la Tuia

La Thuja (o Tuia) รจ una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Cupressacee ed originaria dell'Europa, dell'America del Nord e del continente asiatico, molto diffusa alle nostre latitudini per l'eleganza del suo portamento. E' caratterizzata da un fusto che puรฒ raggiungere anche i 15 metri di altezza, sebbene alcune specie siano non superino il mezzo metro, adattandosi perfettamente alla coltivazione in vaso. Le fogliehow to get your ex back

> sono di piccole dimensioni, fitte e di colore verde scuro, spesso confuse con quelle del cipresso. Nella stagione invernale, alcune specie si colorano di giallo, regalando una spettacolo di rara bellezza per la vista.

Vista la maestositร  e l'imponenza della specie, generalmente la si coltiva come albero singolo nei giardini o nei parchi, ma la Tuia si adatta anche alla coltivazione come pianta da siepe o quantomeno come barriera impenetrabile per difendere l'intimitร  del proprio giardino. Una volta collocata nella posizione ideale, la Tuia non richiede grandi interventi ed รจ abbastanza semplice da coltivare anche per mani poco esperte di giardinaggio.

Le piante antinquinanti (seconda parte)

Qualche giorno fa vi avevamo iniziato a parlare delle piante antinquinanti, ossia di quelle piante che riescono a contenere i danni dellโ€™inquinamento interno, provocato dalle sostanze che si trovano allโ€™interno degli ambienti chiusi. Abbiamo visto quali sono le piante utili contro le bioemissioni e quelle consigliate contro la formaldeide, oggi vi illustreremo quali sono le altre piante antinquinanti.

Le piante contro benzene e xilene

Le piante ideali contro sostanze inquinanti come xilene e benzene, agenti prodotti da materie plastiche, vernici ed adesivi, sono: la Dracena, che รจ in grado di assorbire, oltre alla formaldeide, anche xilene e toluene, lโ€™edera, efficace nei processi antinquinamento indoor anche nelle specie di piccola taglia e lo spatifillo, una pianta particolarmente indicata per assorbire lโ€™acetone presente in detersivi e cosmetici.

Stame

Stame

Lo stame รจ l'organo sessuale maschile del fiore delle Angiosperme. E' costituito da una parte inferiore sterile, filiforme, che prende il nome di filamento sulla quale si erge l'antera, una struttura globosa all'interno della quale si forma il polline. Gli stami possono presentarsi liberi o riuniti in gruppo. Quando si presentano in gruppi gli stami vengono distinti in:

  • mon

    oadelfi: tutti i filamenti sono saldati tra loro a formare un'unica struttura tubulare;

  • diadelfi: i filamenti saldati formano due gruppi;
  • poliadelfi: i filamenti saldati formano piรน di due gruppi.

Epifita (pianta)

Piante epifite

Si definiscono piante epifite, o piante aeree, tutte le specie di piante che vivono ancorate, mediante radici adesive o aggrappanti, sui rami o sui tronchi di altre che fungono loro da sostegno. Fanno parte di questo gruppo felci, orchidee, muschi e licheni. Le piante epifite sono diffuse soprattutto nelle foreste tropicali e subtropicali.

Nella gran parte dei casi non si tratta di piante parassite, queste cioรจ non traggono nutrimento dalla pianta ospite ma sono in grado di procurarsi autonomamente l'acqua e le sostanze nutritive necessarie attraverso la superficie d

elle foglie o le radici aeree (รจ il caso di alcune orchidee).