Bulbose da piantare in autunno: la Leucocoryne ixioides

La Leucocoryne ixioides è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee, molto apprezzata per la splendida fioritura primaverile. E’ costituita fa fusti esili, che portano fiori riuniti in ombrelle dal colore blu, viola o bianco, a seconda della specie. Le foglie sono strette e poco decorative ed è per questo che solitamente le Leucocoryne ixioides si coltivano insieme ad altre piante, nella formazione di bordure, aiuole o giardini rocciosi.

Solitamente si pianta in vaso nella stagione autunnale, per poi essere messa in piena terra nella primavera successiva, dove assumerà un aspetto tappezzante, ricoprendo vaste zone di terreno. Temperatura a parte, la Leucocoryne ixioides non richiede particolari cure ed attenzioni, come dimostra la scheda che segue.

Fioriture invernali: l’Erica carnea

Tra le tante varietà di Erica presenti alle nostre latitudini, merita una menzione particolare l’Erica carnea, molto apprezzata per la magnifica fioritura invernale, quando il resto del giardino vive il suo riposo vegetativo. E’ caratterizzata da fusti sottili, che portano foglie aghiformi di colore verde scuro, bronzeo o arancio, a seconda della collocazione rispetto alla luce.

Generalmente l’arbusto cresce più in larghezza che in altezza, superando appena il mezzo metro. La particolarità della pianta è data dai fiori rosa o bianchi, che nella stagione invernale spuntano dalla neve, per annunciare l’arrivo imminente della bella stagione. L’Erica carnea cresce facilmente allo stato spontaneo, specie nelle regioni del nord Italia, ma può regalare anche grandi soddisfazioni se coltivata in ambiente domestico, per decorare i giardini nella stagione fredda.

Rose, le cure di settembre

Il mese di settembre segna l’inizio di un momento molto particolare per il nostro giardino; infatti, con l’approssimarsi dell’autunno, possiamo sia goderci lo spettacolo delle piante che toccano il massimo del proprio splendore in questo periodo, sia preparare vasi e aiuole alla fioritura primaverile. Allo stesso tempo, settembre è un momento importantissimo per la cura delle rose che possono andare incontro ad una nuova fioritura e regalarci ancora qualche emozione fino all’arrivo dei primi freddi invernali.

Vediamo quindi cosa occorre fare per ottenere il migliore risultato possibile:

Lavorare il terreno

Il terreno alla base della pianta va smosso avvalendosi di uno strumento adatto alle dimensioni e alla robustezza delle radici; per intenderci, non usate la zappa per lavorare il terreno se le piante sono giovani se non volete correre il rischio di frantumarne le radici rovinandole irreparabilmente. Questo intervento agevolerà la ripresa vegetativa della pianta permettendo all’acqua e all’ossigeno di circolare più facilmente.

Bulbose da piantare in autunno: la Sparaxis

Tra le numerose bulbose da piantare nei mesi autunnali, merita una menzione particolare la Sparaxis, appartenente alla famiglia delle Iridacee e molto diffusa nelle zone a clima temperato del Pianeta. E’ caratterizzata da fusti molto corti (solitamente non superano il mezzo metro), che portano foglie strette ed allungate di colore verde brillante. I fiori sono di colori diversi a seconda della specie (bianco, giallo, rosso, arancio) e fanno la propria comparsa nella tarda primavera.

Generalmente la Sparaxis si coltiva in vaso, per proteggerla dai rigori dell’inverno, ma nelle zone con clima mite si può coltivare anche in piena terra per la decorazione di aiuole, bordure o giardini rocciosi. A livello industriale, poi, questa pianta viene coltivata per la produzione di fiori recisi. Dopo il salto, come al solito, trovate la scheda relativa alla coltivazione.

Fioriture autunnali: la Lentaggine

Sulle pagine di PolliceGreen abbiamo già parlato del genere Viburno, una pianta rustica molto diffusa alle nostre latitudini. In questo capitolo parleremo di una specie particolare, il Viburnum tinus (comunemente detto Lentaggine), appartenente alla famiglia delle Caprifoliacee ed originario del bacino del Mediterraneo. Si presenta come un arbusto di grandi dimensioni (può raggiungere i 4 metri di altezza), con foglie ovali ed appuntite di colore verde scuro.

I fiori sono bianchi o rosati, riuniti in ombrelle, e fanno la propria comparsa nella stagione autunnale, per poi decorare la pianta fino alla primavera successiva. I frutti sono invece costituiti da bacche tondeggianti di colore blu o violetto e regalano un ulteriore spettacolo nella tarda primavera o in estate. Il Viburnum tinus è dunque una pianta per tutte le stagioni, poiché si mostra in forme diverse a seconda del periodo dell’anno. Non presenta difficoltà nella coltivazione e si adatta perfettamente anche alle zone con clima rigido: cosa aspettate a piantarla nel vostro giardino?

Fioriture di settembre: l’Anemone giapponese

L’Anemone japonica, meglio conosciuta come Anemone giapponese, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, originaria dell’Asia e caratterizzata da grandi foglie lucide di colore verde chiaro e da fiori di colore bianco oppure rosa con il centro giallo o bianco.

Essendo una pianta perenne, l’Anemone giapponese inizia a perdere la sua parte aerea già in autunno con l’arrivo dei primi freddi, per poi tornare a vegetare in primavera. L’Anemone giapponese è una pianta di facile coltivazione, con la tendenza ad allargarsi e a fiorire di più durante il secondo anno dopo la messa a dimora.

Queste piante non sono molto longeve ma si propagano molto velocemente grazie ai nuovi germogli che spuntano spesso. Per garantire all’Anemone giapponese un robusto sviluppo, tagliatelo alla base dopo che i fiori saranno appassiti.

Fiori da piantare in autunno: l’Euphorbia robbiae

L’Euphorbia robbiae è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Euphorbiacee (la stessa della Stella di Natale) ed originaria dell’Africa. E’ caratterizzata da fusti lunghi e sottili, che portano foglie lanceolate di colore verde chiaro con sfumature porpora. I fiori sono privi di petali, ma costituiti da brattee color giallo-verde molto decorative, che fanno la propria comparsa all’inizio dell’estate, restando a lungo sui fusti. Anche come fiore reciso l’Euphorbia robbiae ha una durata piuttosto lunga.

Si può coltivare in piena terra solo nelle zone con clima invernale mite, trattandosi di una pianta che non tollera le basse temperature. Nelle altre zone si consiglia la coltivazione in vaso, così da poter ricoverare la pianta all’interno delle pareti domestiche all’arrivo del primo freddo. Per il resto, la coltivazione non richiede accorgimenti particolari.

Le cure di settembre per i bonsai

Con l’inizio di settembre eccoci arrivati al consueto appuntamento con le cure mensili da dedicar ai bonsai, i piccoli alberi in miniatura. Settembre è un mese molto particolare per i bonsai a causa della notevole escursione termica tra il giorno e la notte che ne stimola la crescita, proprio come avviene durante la primavera, per cui è necessario preparare gli alberelli ad affrontare questo periodo nel modo migliore.

Considerando che durante il giorno il sole è ancora molto forte, lasciate i bonsai in una posizione ombreggiata per evitare che si ustionino le foglie o incorrano in pericolosi colpi di secco. Con l’escursione termica dovuta al cambiamento delle temperature notturne e diurne, è necessario fare attenzione alle annaffiature, e in particolare a non lasciare mai i bonsai senz’acqua e senza sottovaso riempito di ghiaia umida.

Durante il mese di settembre non è necessario effettuare una potatura vera e propria; nelle piante a foglia larga basta accorciare i getti lunghi ed eliminare i germogli sui tronchi. Bisogna cimare alcune piante, come i ginepri e i cipressi, per permettere alla luce di entrare all’interno della chioma, e per lo stesso motivo è necessario togliere gli aghi vecchi dai pini.

Bulbose autunnali: la Lycoris

La Lycoris è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Amaryllidacee ed originaria della Cina e del Giappone, molto apprezzata anche alle nostre latitudini per la caratteristica fioritura. Il momento migliore per l’mpianto è quello compreso tra settembre ed ottobre, mentre per veder apparire i primi fiori occorrerà attendere fino all’autunno successivo, quando i lunghi fusti si adorneranno di fioriture campanulate di colore giallo, arancio, rosa, bianco o rosso.

Le foglie invece compaiono alla fine della fioritura e generalmente restano sui fusti fino alla primavera successiva, dando vita ad uno spettacolo verdeggiante comunque decorativo. La Lycoris di può coltivare in piena terra, laddove le temperature lo permettano, ma si adatta meglio alla coltivazione in vaso o in serra, dove produrrà una fioritura più duratura.

Fioriture autunnali: l’Hedera canariensis

L’Edera è una delle piante sempreverdi più comuni alle nostre latitudini, spesso poco amata per “l’abitudine” di attaccarsi qua e là, formando delle radici difficili da estirpare. Ma se opportunamente coltivata, questa pianta può risultare molto utile come rampicante, per coprire pergolate, muri e recinzioni o semlicemente per essere allevata in vaso, all’interno delle mura domestiche. Prendiamo a esempio l’Hedera canariensis, bella da vedere ed estremamente decorativa, sia se coltivata come rampicante che come ricadente.

Fa parte della famiglia delle Araliacee ed è originaria dell’Africa del nord, sebbene la sua diffusione si sia ormai estesa a tutte le zone temperate del Globo. Può essere verde o variegata ed è particolarmente apprezzata per la capacità di adattarsi anche a zone non particolarmente luminose (perfetta quindi per gli angoli della casa con scarsa luminosità). La coltivazione è abbastanza semplice e non richiede particolari accorgimenti, come dimostra la scheda che segue.

Bulbose da piantare a settembre: il Calochortus albus

Il Calochortus albus è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originaria dell’America del nord, molto apprezzata alla nostre latitudini sia per la bellezza della fioritura che per la resistenza alle basse temperature. E’ caratterizzata da fusti sottili, che raramente superano il mezzo metro di altezza, e da foglie lunghe e lanceolate di colore verde scuro. I fiori sono penduli, bianchi o rosati, e fanno la propria comparsa nel periodo primaverile, per poi mostrarsi fino all’inizio dell’estate.

Si adatta facilmente sia alla coltivazione in piena terra che all’allevamento in vaso, purché ne vengano rispettate le  esigenze in fatto di illuminazione e innaffiatura. Se volete ravvivare la primavera con i suoi magici colori, è questo il momento di interrare i bulbi, magari facendo riferimento al calendario lunare, di cui abbiamo diffusamente parlato in un capitolo precedente.

Rose recise: come farle durare più a lungo

Un mazzo di rose è un regalo sempre attuale e generalmente molto gradito, a patto di prestare alcune attenzioni, da parte di chi lo dona, nella scelta dei fiori, e nella conservazione del bouquet, da parte di chi lo riceve.

Al momento dell’acquisto dei fiori, chiedete sempre rose in bocciolo perché, anche se vi sembrano meno belle di quelle aperte, dureranno più tempo; le rose più costose in genere durano qualche giorno in più rispetto a quelle economiche, le quali possono piegare il bocciolo senza aprirsi. I fiori vanno acquistati poco prima di consegnarli, in modo da non rovinarli.

Passiamo ora alle accortezze che dovrà tenere chi riceve il mazzo di rose; al momento di sistemare le rose in vaso, osservate se i gambi sono stati tagliati obliquamente: in genere più il taglio è obliquo e maggiore sarà la superficie dalla quale il fiore potrà ricevere nutrimento, cioè assorbire l’acqua dal vaso. Se il taglio non è obliquo, per effettuarne uno nuovo che risponda a queste caratteristiche, dovrete usare un coltello anziché le forbici per evitare di schiacciare i vasi linfatici che favoriscono la risalita dell’acqua.