Streptocarpus, la Primula del capo

Lo Streptocarpus (detto anche la Primula del capo) è una pianta appartenente alla famiglia delle Gesneriacee ed originaria dell’Africa del sud, molto apprezzata per la bellezza della sua fioritura. E’ costituita da una rosetta di foglie ovate e rugose di colore verde scuro e da fiori blu, viola o bianchi, che compaiono nella tarda primavera, per restare poi a far bella mostra di sé sui fusti fino all’autunno inoltrato.

Viene considerata una pianta d’appartamento, vista la scarsa resistenza alle basse temperature, ma può anche essere coltivata all’esterno delle mura domestiche in estate o nelle zone ove la temperatura non scenda al di sotto dei 15°C. Concludiamo ricordando che i fiori possono anche essere utilizzati nella composizione di mazzi e bouquet, proprio perché capaci di durare a lungo.

La fertilizzazione delle piante in vaso

Le piante in vaso hanno bisogno di essere fertilizzate di frequente, in quanto le sostanze nutritive contenute nell’acqua di annaffiatura vanno verso il fondo, facendo impoverire la terra troppo velocemente; per ovviare a questo inconveniente, oltre a scegliere un terriccio adatto al tipo di pianta, bisogna fornirle un fertilizzante dotato di tutte le sostanze necessarie al suo corretto sviluppo.

I fertilizzanti sono di due tipi: a lenta cessione e a pronta assimilazione; quelli a lenta cessione sono in granuli o pellettati e vanno mischiati al terreno quando si procede al rinvaso della pianta; i fertilizzanti a pronta assimilazione, invece, vanno mescolati all’acqua di annaffiatura e forniti alla pianta ogni quindici o venti giorni.

Se avete usato in modo appropriato il concime a lenta cessione quando avete rinvasato la pianta, non è necessario fornirle altri tipi di fertilizzante almeno per i primi due o tre mesi, altrimenti dovrete concimare regolarmente durante il periodo vegetativo, ovvero dalla primavera fino all’autunno, usando i fertilizzanti specifici per ogni pianta; ne esistono, infatti, di adatti a ciascun tipo: per piante verdi, per piante acquatiche, per le acidofile, per le orchidee, per le piante da fiore, e via dicendo.

Erbe aromatiche: il Cumino

Il Cumino (Carum carvi) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Umbrelliferae, originaria dei paesi del bacino Mediterraneo, ma coltivata in tuta l’Europa e in Asia come pianta aromatica e medicinale. Fisicamente si presenta come un cespuglio dalle piccole foglie verdi di forma allungata, dotato di fiori a forma di ombrello di colore rosa o bianco che compaiono in tarda primavera e in estate. Quasi a fine estate, la pianta produce dei semi molto profumati che vengono usati in erboristeria, per produrre liquori, e anche in cucina per aromatizzare pane e dolci. Tutta la pianta del cumino è commestibile.

Il cumino viene considerato una pianta medicinale in quanto possiede importanti proprietà digestive e antispasmodiche ed è utile in caso di flatulenza, indigestione, diarrea e crampi intestinali; inoltre, è ottimo per rinfrescare l’alito e come acqua di colonia.

A parte i semi che vengono usati per aromatizzare diversi piatti, del cumino si utilizzano anche le foglie e le radici; le foglie fresche possono essere consumate in insalata, mente le radici possono essere essiccate e polverizzate, oppure cotte come verdure; infine, l’olio essenziale viene impiegato nella fabbricazione di liquori e digestivi.

Artocarpus altilis, l’Albero del pane

L’Artocarpus altilis è un imponente albero di origine tropicale appartenente alla famiglia delle Moracee. E’ caratterizzato da un fusto che può raggiungere i 20 metri di altezza nei luoghi di origine, mentre alle nostre latitudini mantiene dimensioni contenute, specie se coltivato in vaso come pianta da appartamento. Le foglie sono ovali ed appuntite, di colore verde brillante, mentre i fiori sono riuniti in spighe di colore giallastro e fanno la propria comparsa nel periodo primaverile.

Si tratta di una pianta molto importante dal punto di vista alimentare, specie nei paesi di origine, dove i suoi frutti vengono consumati cotti al posto del pane (non per nulla l’Artocarpus altilis viene detto anche Albero del pane) o essiccati e macinati per essere poi utilizzati a mo’ di farina.  In Italia è estremamente difficile la coltivazione in piena terra per via del clima poco favorevole, mentre l’allevamento in vaso riesce a regalare parecchie soddisfazioni per la bellezza del fogliame.

Piante da appartamento: la Ctenanthe

La Ctenanthe è una pianta sempreverde e perenne appartenente alla famiglia delle Marantaceae, originaria delle regioni tropicali dell’America. Il suo nome deriva dal greco “kteis”, che significa “pettine”, e “antro”, ovvero “fiore”. Questa pianta produce ciuffi di grandi foglie oblunghe che possono raggiungere la lunghezza di quaranta centimetri.

Le foglie della Ctenanthe sono molto ornamentali: di colore verde scuro raggiate o macchiate nella pagina superiore, a seconda della varietà; ad esempio, nella varietà Variegata le foglie sono caratterizzate da striature verde chiaro o bianco, nelle foglie della varietà Tricolor sono presenti delle piccole macchie gialle nella pagina superiore, mentre quella inferiore è color porpora.

È molto raro che gli esemplari coltivati in appartamento possano fiorire, ma quelli che crescono in serra possono produrre dei fiori tubolari di colore giallo o bianco.

Piante da appartamento: l’Aechmea fulgens

Ci siamo già occupati del genere Aechmea, magnifica pianta da appartamento molto apprezzata per la bellezza della fioritura e per il carattere decorativo del fogliame. Oggi ci dedichiamo alla descrizione dell’Aechmea fulgens, appartenente anch’essa alla famiglia delle Bromeliacee ed originaria dell’America del sud. Si tratta di una pianta epifita alla stato spontaneo, ma che può anche essere coltivata in vaso alle nostre latitudini.

Le foglie di Aechmea presentano un colore verde brillante e sono riunite in una rosetta basale, dalla quale nella stagione estiva partono dei lunghi fusti, che portano fiori blu o rossi, a seconda del grado di maturazione. Anche i frutti sono caratteristici e decorativi, essendo costituiti da bacche rosse, che restano per lungo tempo sul fusto. Solitamente l’Aechmea si coltiva in casa, ma nelle zone a clima temperato si può anche azzardare la coltivazione in giardino o comunque all’esterno delle mura domestiche.

Rampicanti a crescita rapida, l’Antigonon

L’Antigonon leptosus è un arbusto rampicante sempreverde appartenente alla famiglia delle Polygonaceae ed originario dell’America del sud. E’ una pianta ad accrescimento piuttosto rapido e vigoroso che produce, in primavera-estate, fiori di colore rosa-rosso riuniti in grappoli; le foglie di colore verde intenso raggiungono i dieci centimetri, mentre la pianta, dai fusti piuttosto esili, può raggiungere un’altezza complessiva di circa sei metri.

Nonostante ciò l’Antigonon leptosus rientra tra i rampicanti che è possibile coltivare in vaso in serra o veranda, scelta consigliabile nelle zone caratterizzate da un clima più rigido dal momento che la pianta non è particolarmente resistente ai climi freddi e può essere trasportata all’esterno solo quando le temperature non scendono più sotto il 15 °C.

Fioriture estive: il Lychnis

Il Lychnis è una pianta appartenente alla famiglia delle Caryophyllacee ed originaria dell’Europa dell’Asia, diffusa ormai in tutte le zone a clima temperato del pianeta. E’ caratterizzata da fusti lunghi e sottili, che portano foglie riunite in rosetta dal colore verde-grigiastro, ricoperte di peluria. I fiori sono di forma e dimensioni diverse a seconda della specie, di colore lilla, arancio o bianco.

Durante la stagione invernale la pianta può restare sempreverde, a patto che il clima non sia troppo rigido. In ogni caso, sarebbe opportuno tagliare i fusti per permettere alla pianta di mantenersi compatta in attesa della ripresa vegetativa. Concludiamo ricordando che il Lychnis solitamente cresce allo stato spontaneo, ma può essere utilizzato anche per la decorazione di bordure ed aiuole, dove creerà delle splendide macchie di colore.

Piante grasse: Jatropha podagrica

La Jatropha podagrica è una pianta grassa appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae originaria dell’America centrale, ma coltivata anche in Africa e in Asia come pianta officinale. Questa succulenta si caratterizza per le foglie grandi, lucide, di colore verde brillante e dai fiori a forma di ombrello di colore rosso corallo intenso che spuntano in primavera e in estate.

Dopo i fiori appaiono i frutti che consistono in capsule legnose di forma rotonda che, una volta mature, rilasciano alcuni piccoli semi scuri. Se da noi la Jatropha fiorisce in primavera e in estate, nei luoghi d’origine lo fa continuamente, producendo sempre nuove infiorescenze.

Il genere Jatropha comprende molte specie, a parte la podragica, è molto conosciuta la Jatropha curcas, che produce dei fiori gialli e viene usata per produrre il combustibile usando l’olio contenuto nei semi.

Dieffenbachia: le cure colturali

Molto spesso capita che le piante da appartamento perdano le foglie alla base; questo fenomeno è normale soprattutto se si tratta di esemplari già adulti, che possono attraversare un periodo di caduta delle foglie. Negli esemplari giovani, la perdita basale delle foglie può dipendere da diversi fattori, primi fra tutti quelli di carattere climatico come le correnti d’aria, oppure da eccessive bagnature, dal ristagno idrico o dalla carenza di elementi nutritivi.

Quando le piante si spogliano alla base, perdono gran parte della loro bellezza e della loro salute, quindi è necessario intervenire rapidamente. Una delle piante da appartamento che perde più spesso le foglie basali è la Dieffenbachia, un esemplare coltivato proprio per le sue foglie molto decorative.

Non appena si manifesta il fenomeno della caduta delle foglie basali, è necessario intervenire subito sottoponendo la pianta ad un intervento drastico ma indispensabile, ovvero tagliare la pianta a 10 o 15 centimetri dalla base ed ottenere diverse talee che poi potranno essere usate per assicurarsi nuove piante.

Falso gelsomino, quali specie vanno sotto questo nome

Sotto il nome comune di gelsomino troviamo diverse specie che in realtà hanno poco o nulla a che vedere con il gelsomino vero e proprio, che appartiene al genere jasminum; fra queste troviamo il Gelsemium sempervirens, noto come gelsomino giallo o gelsomino della Carolina, il Trachelospermum jasminoides, detto falso gelsomino o gelsomino a stella, il Cestrum nocturnum, meglio noto come gelsomino notturno e lo Stephanotis o gelsomino del Madagascar.

Gelsemium sempervirens (Gelsomino giallo o Gelsomino della Carolina)

Il gelsomino giallo è un arbusto rampicante che produce, in piena estate, vistosi fiori profumati di colore giallo oro che crescono riuniti in grappoli; le foglie lanceolate sono di colore verde intenso. Al contrario del gelsomino a stella, come vedremo, teme il freddo e non sopporta le temperature troppo basse.