Orto in casa: metti i pomodori in vaso

Pomodori

Sono un classico del “giardinaggio fai da te“. Alcune varietà sono diventate di moda per terrazzi, balconi e spazi di ridotte dimensioni.

Negli orti le varietà di pomodoro più diffuse sono quel le che si coltivano su sostegni. Ultimamente, però, si stanno diffondendo anche specie di produzione ndustriale, robuste e con frutti di ottimo sapore, che vengono coltivate a contatto con il terreno e quindi non hanno bisogno di tutori.  Sono dette “a sviluppo determinato” perché, dopo ver prodotto diverse infiorescenze, bloccano la loro crescita in altezza.

Se volete provare una di queste varietà, ricordate che la coltivazione a contatto con il terreno può favorire malattie e marciumi dei frutti. Per evitare l’inconveniente, coprite il terreno con una pacciamatura di teli di plastica (in vendita nei consorzi agrari e nei centri di giardinaggio).

Un’altra specie di pomodoro, coltivato con sempre maggiore frequenza anche nei piccoli orti familiari, è il pomodoro “ciliegino“: si adatta a differenti climi e a vari tipi di terreno, compresi quelli sassosi, e necessita di pochissimi interventi antiparassitari .

Ne esistono numerosissime varietà: le bacche hanno dimensioni variabili, ma sempre contenute; possono essere perfettamente sferiche o un po’ allungate.Per coltivare il ciliegino in vaso, scegliete un contenitore capiente, di almeno 25 centimetri di diametro. Adoperate varietà a sviluppo determinato e irrigate con costanza.

Le piante che adorano il sole

piante che amano il sole

Tipiche dell’area mediterranea,le piante che adorano il sole, rallegrano muri e balconi in quanto li adornano con le loro cascate di fiorì dai colorì squillanti. Ma, vista la loro esposizione al “calore” vogliono tanta, tantissima acqua.

La maggior parte delle piante da balcone preferisce una posizione luminosa e assolata ma non troppo calda. Le piante che crescono molto bene al sole sono ad esempio i profumatissimi limoni nani, le  sontuose palme, le festose buganvillea e le erbe aromatiche mediterranee come il rosmarino, la maggiorana, la lavanda, il timo, la salvia, immancabili sui davanzali delle nostre cucine!

Fra i fiori annuali ci sono i gerani, le petunie  e le surfinie.

Le piante che prediligono il sole non amano però essere esposte permanentemente ai raggi solari, perciò si consiglia di prevedere delle zone in ombra, soprattutto nelle ore intorno a mezzogiorno.

L’Olivello spinoso, ideale per siepi fitte e colorate

olivello spinoso

L’Olivello spinoso (nome botanico Hippophae rhamnoides) è un arbusto appartenente alla famiglia delle Elaeagnaceae ed originario dell’Europa e dell’Asia, particolarmente apprezzato come pianta da giardino, nella composizione di siepi e bordure.

Può raggiungere i 4 metri di altezza ed è caratterizzato da un fusto eretto e ramificato, che in giovane età può assumere un aspetto disordinato, tendendo poi a “sistemarsi” col trascorrere delle stagioni, fino a raggiungere un aspetto vagamente tondeggiante.

Sui rami crescono delle lunghe spine che donano un aspetto molto particolare alla pianta, unitamente alle foglie lunghe dal colore grigio-verde sulla pagina superiore e biancastre su quella inferiore.

Prugne e Susine, per un giardino “da mangiare”

prugne e susine

Prugne e Susine, vengono spesso confuse tra loro, ma provengono da due alberi differenti. Le prime sono prodotte da varietà europee, le seconde da quelle orientali. Per avere un buon raccolto, basta una sola pianta.

Se volete coltivare, senza troppi problemi, una pianta da frutto, scegliete il susino europeo (Prunus domestica) adatto anche a terreni poveri e alle zone fredde o di montagna, dato che fruttifica senza problemi fino a 1000-1500 metri d’altitudine e resiste alle gelate primaverili.

Per avere un buon raccolto, basta una pianta sola, vi dicevo prima, in quanto quasi tutte le varietà sono autofertili (si “autoimpollinano” e fruttificano senza bisogno di altri esemplari).

Il susino europeo è una specie longeva: un esemplare può rimanere produttivo per 20-30 anni.

 

Vuoi diventare un bravo giardiniere? Ecco come fare.

giardiniera

Oggi voglio suggerirvi qualche piccolo trucco (tramandatomi per la verità da una mia nonna) che farà di voi dei bravi “neo-giardinieri”:

  • Unghie in ordine.

Non amate mettere i guanti da giardinaggio, ma neppure avere le mani sporche? Se volete evitare che la terra si accumuli sotto le unghie, prima di iniziare i lavori in giardino, grattate una saponetta: il sapone impedirà allo sporco di depositarsi.

  • Due in uno.

 Un attrezzo con il manico lungo, come rastrello, badile o vanga, può diventare un comodo metro, per misurare ad esempio le distanze tra una pianta e l’altra.

Verdecasa 2010: il Salone del giardinaggio di Padova

Verdecasa2010

Tutti gli amanti dei fiori e delle piante non potranno perdersi Verdecasa 2010, il salone del giardinaggio che si terrà a Padova dal 19 al 21 marzo. Un’occasione unica per ammirare tante specie di piante e fiori e per scoprire nuove idee per arredare il balcone o il giardino, grazie ad un’esposizione immediata che permetterà di rendersi conto subito del risultato finale.

Oltre alle piante e ai fiori, a Verdecasa saranno proposti anche dei prodotti vegetale per il benessere e la cura della persona, passando per il cibo ad impronta biologica. Grazie all’Associazione Euganea Bonsai, saranno offerte molte informazioni sui bonsai: dai corsi per curarli ad una bellissima esposizione di bonsai rari.

Marzo, tempo di prepararsi a seminare il basilico

seminare basilico

Uno dei lavori da fa fare a marzo, o per lo meno a inizio primavera, è quello di preparare il basilico per la semina definitiva; in questo periodo non può essere seminato in piena terra, se non nelle zone temperate, in quanto è ancora necessario proteggerlo dalle basse temperature notturne e dal vento. È però possibile seminarlo al riparo, ovvero a circa 18-20°C, per poi trapiantarlo in piena terra quando la temperatura esterna sarà più mite, del resto, il basilico cresce bene anche in vaso.

Per la semina in cassette riscaldate dovete disporre alcuni semi dentro a piccoli vasetti riempiti con il terriccio adatto, ricoprirli con un sottile strato dello stesso e mantenerlo umido fino alla comparsa dei primi germogli. Quando le piantine avranno formato tre o quattro foglie, dovrete in vaso o in piena terra.

Aquilegia, splendida pianta da giardino

aquilegia

L’Aquilegia è una stupenda pianta da giardino appartenente alla famiglia delle Ranunculacee ed originaria delle zone montane di Asia, America ed Europa.

Si tratta di una pianta erbacea, perenne o biennale a seconda della coltivazione, caratterizzata da foglie trilobate di colore verde e da fioriture che possono assumere colorazioni diverse (dal rosa al viola, dal bianco al giallo), rallegrando l’ambiente circostante nel periodo che va da maggio a luglio.

Viene utilizzata per lo più nella coltivazione domestica per decorare aiuole e bordure, vista la modesta taglia (20-25 centimetri), ma anche come splendido fiore reciso nella composizione di bouquet.

Come aiutare le piante a fiorire

piante fiorite

È veramente spiacevole vedere una pianta molto curata che non riesce a fiorire. Co­munque ciò accade più per colpanostra che della pianta stessa:

  • potremmo aver commesso qualche errore, per esempio non aver dato alla pianta qualche elemento vitale di cui aveva assoluto bisogno per produrre i boc­cioli;
  • oppure, potremmo aver trascurato del­le condizioni essenziali per la fioritura.

Tut­tavia non dovete preoccuparvi, seguendo qualche semplice accorgimento durante la coltivazione è molto semplice risolvere il problema della mancanza di fiori.

Ciò che dovremo analizzare molto accuratamente saranno i seguenti punti:

  1. se la pianta riceve abbastanza luce;
  2. se la pianta è nutrita correttamente;
  3. se il vaso è troppo grande;
  4. se la pianta è troppo giovane;
  5. se i boccioli si afflosciano;

Piante da appartamento: l’Asplenium

asplenium

L’Asplenium è una particolare specie di felce, appartenente alla famiglia delle Polypodiacee (o Aspleniacee) ed originaria delle foreste asiatiche ed australiane. Alle nostre latitudini viene coltivata per lo più in appartamento dove, se collocata nella giusta posizione, può raggiungere il metro e mezzo di altezza.

La specie più diffusa è l’Asplenium nidum, caratterizzata da foglie lanceolate ed arcuate, dal colore verde brillante con nervature centrali scure. La disposizione delle foglie è a rosetta, tanto da ricordare la forma del nido di un uccello (come suggerisce il nome, appunto).

Per una coltivazione ottimale, l’Asplenium deve trovare collocazione in una zona luminosa della casa, ma non ai raggi diretti del sole, che potrebbero rovinare lo splendido fogliame, facendo insorgere macchie e bruciature antiestetiche.

Buddleja, l’albero delle farfalle

Buddleja

Sotto il nome di buddleia, o albero delle farfalle, vanno circa un centinaio di arbusti, sia sempreverdi che decidui, originari dell’Asia e del sud Africa, molto diffusi a scopo ornamentale anche nei paesi occidentali. Le buddleja sono caratterizzate da lunghi steli leggermente ricadenti che, dall’inizio dell’estate fino all’autunno producono vistosi fiorellini tubolari viola, bianchi o rossi raccolti in spighe il cui profumo, che ricorda quello del miele, attira le farfalle (da cui il nome comune). Le foglie sono di colore verde scuro, lanceolate con la pagina inferiore bianca o grigia.

Quanto alle cure colturali, le  buddleie prediligono posizioni molto luminose, sia al sole che in penombra. Seppure si tratti di piante piuttosto resistenti che sopportano il freddo, preferiscono i climi secchi a quelli umidi e non hanno grandi necessità idriche; è possibile quindi annaffiarle solo saltuariamente nei periodi più caldi dell’anno. Quanto al terreno crescono bene in qualsiasi terreno da giardino, a patto che, come sempre, sia ricco di materia organica e ben drenato. Il terreno può essere arricchito in autunno e in primavera con l’aggiunta di concime organico maturo ai piedi della pianta, mentre da aprile a ottobre è opportuno aggiungere del concime per piante da fiore all’acqua delle annaffiature, ogni 15-20 giorni.

Parassiti delle piante: ciò che non abbiamo ancora detto

parassiti

Vi siete mai chiesti perché la vostra ‘Stella di Natale‘ (Euphorbia pulcherrima) abbia un aspetto così ‘sofferente’, perché la Impatiens abbia un’aria particolarmente ap­piccicosa o il croton (Codiaeum) sia decisa­mente malconcio? Probabilmente la rispo­sta è che una torma di parassiti nocivi sta infestando le vostre piante.

Il vostro primo passo immediato sarà quello di ricercare e identificare il tipo di parassita che infesta le vostre piante così da poter trovare il modo di combatterlo effica­cemente. Tenete presente che un ambiente asciutto e caldo favorisce la comparsa di parassiti, soprattutto del ragnetto rosso. La presenza di questo aracnide non è la conse­guenza diretta di una temperatura elevata, ma se alcuni di questi parassiti già si trovano nascosti tra le foglie cresceranno molto meglio trovandosi in condizioni ambientali calde e asciutte.

Veli bianchi nelle piante? È l’opera delle larve di Hyponomeuta hexabola

Hyponomeuta hexabola

Spesso capita di vedere, attaccati ai rami degli alberi o degli arbusti dei veli bianchi: si tratta dell’opera dell’Hyponomeuta hexabola; le larve di questa farfalla si attaccano alle foglie che spuntano in primavera e tessono sottili veli bianchi simili a ragnatele, che le proteggono dagli agenti atmosferici e dagli uccelli. Esistono diverse specie di Hyponomeuta, e ognuna agisce su un diverso tipo di pianta; queste farfalle agiscono soprattutto in Europa.

Le larve di Hyponomeuta hexabola sono molto piccole, addirittura meno di un millimetro, di solito nascono in agosto e passano tutto l’inverno sulla pianta ospite; in primavera si raggruppano e iniziano a “lavorare” sulle foglie novelle, con il risultato che la pianta perde tutte le foglie.

Piante tappezzanti: l’Abelia

abelia

Se avete l’esigenza di creare una siepe nel vostro giardino o se volete ricoprire una zona di prato di difficile coltivazione, può venire in vostro soccorso l’Abelia, una splendida pianta appartenente alla famiglia dele Caprifoliacee ed originaria di Messico, Cina e Giappone.

A seconda della specie, può avere portamento arbustivo o tappezzante, adattandosi quindi alle più svariate esigenze di coltivazione e rallegrando l’ambiente circostante con la bellezza della sua fioritura.

E’ caratterizzata da foglie ovali e dentellate, che nel periodo autunnale passano dal colore verde scuro al bronzo, donando uno spettacolare effetto cromatico alla pianta. I fiori sono a forma di trombetta, di colore bianco rosato e delicatamente profumati, il che contribuisce a regalare all’Abelia un aspetto ancor più affascinante. La fioritura fa la sua comparsa in primavera o in estate, a seconda della varietà, mantenendosi poi per lungo tempo.