dorifora patata insetto parassita

La dorifora della patata, insetto parassita

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La Dorifora della Patata (Leptinotarsa decemlineata) è un insetto originario degli Stati Uniti, giunto in Europa tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. Inizialmente colonizzatore di solanacee spontanee ha man mano nelle sue terre d’origine attaccato le patate divenendo il loro principale parassita. In Italia è presenta dal 1943. Arrivato nel corso della guerra in Piemonte, questo insetto si è poi esteso in tutta la penisola.

Agrumi, malattie e parassiti

Tra gli alberi presenti nel nostro giardino o nel nostro frutteto, gli agrumi sono forse quelli più soggetti a malattie ed avversità, che potrebbero portare anche alla morte della pianta, se non trattati in modo specifico e tempestivo.

In queste poche righe cercheremo di illustrare i principali danni arrecati agli agrumi da parassiti e condizioni ambientali avverse, nella speranza che le indicazioni possano esservi utili per riconoscere il problema ed individuare le possibili soluzioni.

L’ambiente esterno contribuisce in modo determinante sulla salute dei nostri agrumi. Basti pensare molte malattie sono causate da temperature troppo basse o troppo elevate, dagli agenti atmosferici avversi (vedi grandine, neve, pioggia prolungata o vento) o dall’inquinamento. A questi vanno poi aggiunti i lunghi periodi di siccità, causa il più delle volte dell’ingiallimento delle foglie, della scarsa fioritura e della caduta prematura dei frutti.

Parassiti delle piante: l’oziorrinco

Tra gli insetti che colpiscono più frequentemente le piante ornamentali c’è l’oziorrinco, un parassita appartenente alla famiglia dei Coleotteri Curculionidi in grado di provocare sulle foglie delle giovani piante delle erosioni a forma di mezzaluna.

L’oziorrinco colpisce sia le piante ornamentali che quelle da frutto, e la sua azione erosiva, oltre ad essere antiestetica, è molto pericolosa per i giovani alberi in quanto ne limita la capacità di fotosintesi, rallentandone la crescita. L’oziorrinco fa la sua comparsa nel mese di maggio e prosegue la sua azione fino a giugno, per poi fermarsi in estate e riprendere ancora più voracemente in autunno.

Gli esemplari adulti di oziorrinco agiscono di sera, risalgono lungo il tronco fino ad arrivare alle giovani foglie ed iniziare a mangiarle, poi all’alba scendono dalle piante e ritornano nei loro rifugi nel terreno. Se gli adulti di oziorrinco sono pericolosi, anche le larve sono dannose perché si nutrono di radici, risultando, pertanto, nocive sia per gli ortaggi e gli alberi da frutto, sia per le piante ornamentali.

Parassiti estivi: come difendere le piante

In estate, oltre che dal caldo, bisogna proteggere le piante anche dai parassiti che proprio in questa stagione si moltiplicano velocemente, in quanto il calore e l’umidità accelerano la loro velocità di propagazione. I parassiti che attaccano le piante più frequentemente, soprattutto in questo periodo, sono gli afidi che formano delle grandi colonie sulle foglie e sui giovani germogli.

Accorgersi degli attacchi da parte degli afidi è molto semplice in quanto sono visibili ad occhio nudo, anche se spesso il loro colore tende ad uniformarsi con quello della pianta colpita. Gli afidi succhiamo la linfa e lasciano sulla foglia una melata, che diventa un ottimo pasto per le formiche e terreno ideale per la propagazione della fumaggine, un fungo dall’aspetto nero e appiccicoso.

Fermo restando che per combattere gli afidi è necessario un insetticida specifico, se le piante si trovano all’esterno potete provare a disperdere la colonia con la canna dell’acqua, ma non riuscirete ad eliminarli del tutto.

Parassiti delle piante: ciò che non abbiamo ancora detto

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Vi siete mai chiesti perché la vostra ‘Stella di Natale‘ (Euphorbia pulcherrima) abbia un aspetto così ‘sofferente’, perché la Impatiens abbia un’aria particolarmente ap­piccicosa o il croton (Codiaeum) sia decisa­mente malconcio? Probabilmente la rispo­sta è che una torma di parassiti nocivi sta infestando le vostre piante.

Il vostro primo passo immediato sarà quello di ricercare e identificare il tipo di parassita che infesta le vostre piante così da poter trovare il modo di combatterlo effica­cemente. Tenete presente che un ambiente asciutto e caldo favorisce la comparsa di parassiti, soprattutto del ragnetto rosso. La presenza di questo aracnide non è la conse­guenza diretta di una temperatura elevata, ma se alcuni di questi parassiti già si trovano nascosti tra le foglie cresceranno molto meglio trovandosi in condizioni ambientali calde e asciutte.

Pesticidi: come si applicano

insetticidi

Benché l’effetto di ogni singolo pesticida dipenda in larga misura dalla sua attività chimica, dal momento e dalle modalità di azione,

esso può essere anche influenzato dal modo in cui è applicato.

Spray. E un metodo rapido, particolar­mente conveniente per somministrare un insetticida a una pianta. Si tratta di bombo­lette sigillate contenenti un gas inerte in pressione nel quale è disperso il prodotto chimico da usare. Quando si apre la valvola il gas spruzza microscopiche goccioline che si diffondono su foglie, rami, fiori. Mentre il gas si disperde, l‘insetticida si deposita svolgendo la sua azione contro gli insetti.

Ricordate che è sempre più prudente appli­care un pesticida spray all’aperto e in assen­za di vento

Pesticidi, gli specifici

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Oltre a quelli che abbiamo già visto nell’articolo “Pesticidi, capiamo i modi in cui agiscono” esistono altri tipi ancora di pesticidi:

Acaricidi: sono prodotti chimici speciali usati per eliminare tutti gli apparte­nenti alla famiglia dei ragni, che sono parti­colarmente pericolosi per le piante d’appar­tamento e soprattutto difficili da eliminare, come il ragnetto rosso. I più potenti acarici­di, utili anche contro bruchi e insetti mina­tori, sono limitati all’uso commerciale, ma alcuni di loro, che hanno anche proprietà insetticide, vengono usati per le piante d’appartamento.

Nematicidi: anche questi prodotti chimi­ci sono specialistici e sono stati indicati in particolare per eliminare i nematodi (vermi) come le anguillule. Le anguillule sono vermi microscopici che vivono nei tessuti malati delle piante; i nematicidi sono forte­mente tossici; pertanto, in genere,

questo prodotto non è disponibile per tutti, ma è riservato ai coltivatori professionali.

Pesticidi, capiamo i modi in cui agiscono

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I pesticidi sono dei composti complessi che possono essere ricavati da sostanze naturali come il piretro che viene estratto da una pianta e non è tossico né per l’uomo né per gli animali e i vegetali. Molto più numerosi sono quelli di sintesi, ossia ricavati da sostanze chimiche dopo molti anni di ricerca. L’effetto di ogni pesticida varia secondo il particolare insieme di componenti chimici da cui è costituito ed agisce in modo differente a seconda della maniera in cui l’insetto viene a contatto con il veleno.

Ma vediamo adesso come agiscono i pesticidi.

Pesticidi a contatto: essi agiscono solo quando il parassita li tocca e ciò significa che è assolutamente importante che tutte le parti infette della pianta vengano irrorate.

L’insetto può essere avvelenato sia dall’effetto diretto dell’agente chimico sul suo corpo oppure ingerendo o camminando sopra il tessuto avvelenato della pianta sul quale il prodotto chimico è stato applicato.

Molti di questi insetticidi sono addizionati con speciali sostanze fluide in grado di aumentare il potere della soluzione chimica di entrare nel tessuto della pianta. Alcuni insetticidi a contatto contengono anche fungicidi.

Pesticidi, impariamo a conoscerli

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L’argomento pesticidi è molto complesso e può ingannare anche il più esperto giardi­niere. Sono ormai passati i giorni in cui c’era un solo prodotto chimico, il DDT, che sembrava risolvere ogni problema. Oggi è disponibile un vero e proprio arsenale estremamente sofisticato per affrontare tut­te le possibili infestazioni dei parassiti ani­mali e vegetali che insidiano le piante non solo d’interesse agricolo ma anche coltivate in appartamento.

Il termine ‘pesticida’, in­fatti, designa tutta una serie di prodotti chimici che hanno usi specifici o generali. Tali prodotti comprendono la vasta catego­ria degli insetticidi e quei composti adatti a combattere ragni, vermi, pidocchi, chiocciole, funghi, che sono tra i nemici più frequenti per le piante da vaso.

Come molti prodotti chimici,

i pesticidi sono quasi tutti tossici, in particolare sono dannosi per l’uomo e gli animali e, se ado­perati in dosi errate, anche per le piante.

La tossicità non sempre è espressa dalla vele­nosità diretta del composto, dato che molti pesticidi, se hanno tendenza all’accumulo, possono risultare tossici anche per esposi­zione ripetuta a dosi subeffettive.

Parassiti delle piante, panoramica generale

parassiti piante

Come annuncitovi ieri oggi faremo una panoramica generale dei parassiti che infestano le nostre piante.

Molto spesso la causa dell’improvviso depe­rimento delle piante dipende dalla rapida propagazione di parassiti, di natura animale o vegetale.

Per facilitare il riconoscimento dei vari pa­rassiti, ne elenchiamo le specie che colpi­scono con maggior frequenza le piante or­namentali abbinando ai parassiti animali quelli vegetali, senza però trascurare altri animaletti dannosi, che pur non potendo es­sere considerati parassiti in senso assoluto costituiscono spesso un grave pericolo per determinate colture.

  • Afidi: provocano la deformazione delle fo­glie e dei germogli; si eliminano con pro­dotti a base di isofan;
  • anguillule o nematodi – vivono nel terreno e attaccano le giovani piante; si eliminano estirpando e bruciando le specie colpite e disinfettando la terra con prodotti a base di DBCP (nemagon);
  • artropodi – tipo di animali che comprende numerosi parassiti; tra questi, molto diffuso è  un  aracnide,  il  temibile  ragnetto  rosso;
  • ascomiceti – funghi parassiti responsabili di molte gravi malattie delle piante, fra cui: mal bianco, nebbia, muffa grigia, cancro, ticchiolatura, seccume;
  • bruchi – così si chiamano gli insetti che rap­presentano la fase intermedia fra l’uovo e la farfalla; si distruggono con antinarassitari a base di piretro o di lintox;
  • chiocciole – come le lumache danneggiano

 

Giardini in bottiglia (prima parte)

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Realizzare un minuscolo giardino dentro un contenitore di vetro non è solo una sfida e un gran divertimento, è anche un modo diverso per dare alle piante un ambiente particolare in cui possano vivere con successo.

I contenitori di vetro, trasparenti o colorati, sono molto piacevoli, hanno molte qualità, mentre sono praticamente senza svantaggi. Ovviamente dovete fare attenzione  a non metterli il un luogo dove potrebbero essere urtati in continuazione o addirittura rotti.

Questi contenitori agiscono praticamente come una vera e propria serra in miniatura: il loro principale vantaggio è che assicurano un ambiente raccolto e autoregolato alle piante che ci vivono dentro. Non solo le piante vegetano nel migliore dei modi, ma non richiedono una particolare cura o assistenza, cosa importantissima se siete come me delle persone distratte o molto impegnate. Sono anche l’ideale se siete frequentemente via, poichè non dovrete preoccuparvi che le piante inaridiscano in quanto il contenitore, una volta chiuso, manterrà a lungo la propria riserva di umidità.