Camelia, il fiore della bellezza perfetta

camelia

Spesso siamo portati a pensare che la Rosa sia la regina indiscussa del nostro giardino, dimenticando che esistono delle piante altrettanto eleganti che potrebbero tranquillamente contenderle lo scettro (o il trono), come ad esempio la Camelia (o Camellia). originaria dell’area asiatica e appartenente alla famiglia delle Theacee.

Si tratta di una pianta dalla straordinaria bellezza, che regala una fioritura costante dalla primavera all’autunno, sia nella coltivazione in piena terra che in quella in vaso, al’interno dei nostri appartamenti.

Deve il suo nome a G.J. Camel che la introdusse in Europa nel 1700, ma per la sua diffusione bisogna ringraziare lo scrittore Dumas ed il suo romanzo, La signora delle Camelie, che contribuì a circondare tale pianta di un’aurea di nobiltà ed eleganza.

Gerbera, l’eleganza in fiore

gerbera

Se volete un tocco di colore per il vostro giardino, ma non desiderate occuparvi a tempo pieno della vostra creatura, vi consiglio di optare per la coltivazione della Gerbera, pianta dai colori vistosi, che richiede pochissime cure.

Appartiene alla famiglia delle Asteracee e deve il suo nome al botanico tedesco Traugott Gerber. In natura ne esistono un centinaio di varietà erbacee e rustiche, sebbene la coltivazione della Gerbera sia mirata soprattutto alla produzione di fiori recisi.

Questo non significa però che non possiate avere la vostra bella pianta di Gerbera in giardino o in angolo della vostra casa. Basta attenersi a delle semplici regole relative alla collocazione ed all’innaffiatura e potrete godere della bellezza dei suoi fiori variopinti da maggio a settembre.

Bulbose, panoramica generale

bulbi di bulbose

Visto che abbiamo tanto parlato delle bulbose, di seguito ho cercato di sintetizzarle con  una panoramica generale, ponendo l’attenzione su quando interrarle, sull’epoca della loro fioritura, sul colore dei loro fiori e sul come utilizzarle al meglio.

Aglio
epoca dell’interramento: autunno
epoca della fioritura: primavera,estate
colore dei fiori: bianchi, rosa, porpora
utilizzazione: roccaglie, bordure, vaso

Cipolla
epoca dell’interramento: autunno
epoca della fioritura: primavera-estate
colore dei fiori: bianchi, gialli
utilizzazione: ai bordi di vasche e stagni, vaso, fiori recisi

Le siepi, utilità ed arte per il nostro giardino

siepe

Avete voglia di nascondervi dietro un muro verde, impedendo a vicini e passanti di curiosare nella vostra quotidianità? Avete l’esigenza di coprire recinzioni o muri antiestetici? O più semplicemente volete circordarvi di verde per tutto l’anno? Per questi ed altri bisogni, la soluzione ideale è una bella siepe, utile sia a scopo ornamentale che per salvaguardare la privacy da sguardi indiscreti.

Ma che cos’è una siepe? Cominciamo col dire che non esiste una tipologia di piante nata appositamente con lo scopo di dividere il nostro giardino dal resto del mondo, ma che ci sono delle specie particolari che noi “costringiamo” a tale utilizzo, piantandone diversi esemplari ad una certa distanza, in modo che, una volta cresciuti, fungano appunto da parete divisoria.

A ben vedere, qualunque tipo di pianta può tornare utile al nostro scopo (purché raggiunga una certa altezza), anche se generalmente si scelgono solo alcune varietà, come ad esempio il lauroceraso, l’alloro, l’agrifoglio, il bosso ed alcune specie di conifere.

Bulbose, preparazione dei recipienti e metodo di piantagione

piantabulbi

Prima di procedere alla piantagione dei bulbi è bene accertarsi della perfetta pulizia dei vasi che li dovranno contenere, ricordando che:

i recipienti che avessero già ospitato altre piante, di qualsiasi specie, prima di essere utilizzati per le bulbose è bene che vengano sottoposti a un’accurata disinfezione consistente nel lavaggio con un detersivo qualsiasi accompagnato da una energica spazzolata sulle pareti interne. Successivamente, dopo aver risciacquato i vasi e averli fatti asciugare, è consigliabile spruzzarli con un insetticida;

in fondo a ciolole e cassette bisogna porre prima uno strato di ghiaia con funzione di drenaggio, poi qualche manciata di sabbia, infine il terriccio già concimato;

sarebbe opportuno che i vasi, una volta preparati come abbiamo detto, restassero in riposo per almeno una decina di giorni prima di mettere a dimora i bulbi, per far sì che la terra si possa ossigenare subendo un benefico processo di ossidazione, cosa che neutralizza l’eventuale azione dannosa derivante dal contallo di particolari sostanze contenute nel terreno con i bulbi.

Noce, l’amica del cuore

noce

Il noce è una pianta proveniente dall’Asia, più precisamente dalla zona Himalayana, diffusasi poi in tutto il bacino del Mediterraneo. Il nome scientifico è Juglans, contrazione di Jovis glans (ghianda di Giove), perché in epoca romana si riteneva che tale albero fosse protetto dal Padre degli dei.

Parliamo di una pianta che può superare i 20 metri di altezza, con il suo tronco eretto e robusto (fino a due metri di diametro) e la folta chioma tondeggiante. Ha foglie ellittiche, vellutate, di colore verde scuro nella pagina superiore e leggermente più chiaro in quella inferiore.

Per quanto riguarda i fiori, occorre ricordare che il noce è una pianta monoica, il che significa che possiede entrambi i sessi sullo stesso individuo, pur mantenendo apparati distinti. I fiori maschili sono rappresentati da infiorescenze pendule, mentre quelli femminili sono raccolti in gruppetti. I frutti sono delle drupe verdastre che, maturando in autunno, si aprono e lasciano cadere le noci vere e proprie.

Bulbose, il terriccio più adatto e le sostanze nutritive indispensabili

terriccio per bulbose

Anche se esistono specie bulbose che hanno bisogno di uno speciale tipo dì terreno per ben vegetare, in genere per questo tipo di piante si consiglia un terriccio che abbia le seguenti caratteristiche:

estrema permeabilità per evitare pericolosi ristagni d’acqua presso le radici del bulbo, il quale possiede tessuti molto sensibili all’azione dell’umidità e che marciscono molto facilmente e rapidamente (infatti, i bulbi coltivati in acqua non debbono mai essere sommersi nel liquido, neppure in modo parziale, ma sfiorare solamente l’acqua con la base della cipolla da cui ben  presto nascono radici di natura acquatica);

grana fine e ben setacciata onde evitare la presenza di sassi o altre impurità;

sia privo di calce, ossia non calcareo;

sia di natura siliceo-argillosa con netta prevalenza dell’elemento siliceo;

in una parola, il terriccio per le bulbose deve essere piuttosto sabbioso.

Vasi per coltivare le bulbose

vasi per bulbose

I recipienti per coltivare le bulbose non sono particolarmente difficili da reperire. Vanno bene sia i normali vasi di terracotta sia le cassette, ma si pos­sono usare con pieno successo anche i re­cipienti a riserva d’acqua, tanto più che in primavera, dopo la fioritura, tutti questi re­cipienti possono essere rapidamente recupe­rati e utilizzati per altre colture.

L’unico accorgimento particolare riguarda la altezza dei vasi, altezza che non deve essere inferiore ai 15 centimetri se si vuole ottenere un buon risultato e, nello stesso tempo, evi­tare che i bulbi o i tuberi si esauriscano eccessivamente in seguito alla fioritura, tanto da pregiudicare le successive emissioni di corolle.

La forma più indicata per i recipienti in cui coltivare i bulbi è senz’altro quella a cio­tola perché consente di raggruppare gli esemplari in modo da formare un cuscino di fiori, e anche perché vasi di questo tipo per­mettono di ammirare le corolle da ogni par­te semplicemente facendo ruotare la ciotola su se stessa. Però, malgrado i vasi rotondi siano i più eleganti per ospitare giacinti o crochi, tulipani o narcisi, su una terrazza, e tanto più su un piccolo balcone, è impossi­bile ospitare molti recipienti di questa forma, dato che essi, in proporzione alle normali cassette rettangolari, occupano molto posto.

Dal Fiordaliso al Myosotis, i fiori azzurri

fiordaliso

Volete ricreare un angolo di cielo o di mare all’interno del vostro giardino? Non parliamo di costruzioni che lasciano intravedere uno spicchio di firmamento, né di specchi d’acqua che ricordano il fluttuare dell’oceano, ma di piante e fiori scelti in base ai colori, con tonalità che vanno dal celeste all’azzurro, dal viola scuro al blu.

Pensate forse che la natura proponga solo poche specie con tali caratteristiche? E allora seguiteci e scoprirete di avere una vasta scelta per colorare di azzurro il vostro giardino ed ottenere così un piccolo angolo di quiete da ammirare tutto l’anno.

Di seguito troverete una lista di fiori adatti alle vostre esigenze, accompagnata da una breve descrizione sulle varie specie e dalla solita, immancabile gallery.

Stelle di Natale, tecniche colturali e di moltiplicazione

Stella di Natale biancaLa Stella di natale

Per far si che la nostra bella stella di Natale viva il più allungo possibile dobbiamo aver ben chiare le sue esigenze.

Vediamo quindi le tecniche per mantenerla in vita durante le varie stagioni e quelle per moltiplicarla;

Durante la stagione primaverile, molti scartano la pianta quando le brattee sono scolorite, ma è piuttosto semplice fare in modo che la pianta le riproduca di nuovo. Basta accorciare decisamente gli steli fino a 7-10 cm dalla base e tenere quasi asciutta la composta lasciando per un mese la pianta in buona luce non esposta al sole, a temperatura ambiente. In seguito si bagna il terriccio e la pianta riprende a vegetare.

Quando la stella di natale rincomincia a crescere, verso maggio, la si rinvasa in terra fresca facendo una buona composta, evitando di scegliere vasi troppo grandi altrimenti la pianta tende a produrre molti steli ma pochi fiori e poche brattee.

Come creare un giardino roccioso

giardino roccioso

La nobile arte del giardinaggio non richiede solo un buon pollice verde, ma anche una certa dose di buon gusto, utile per capire come arredare al meglio ogni angolo fiorito della casa, del balcone o del terreno.

Questa “regola” vale per il giardinaggio in generale, ma ancor più per la realizzazione di un Rock Garden, vale a dire un giardino roccioso, solitamente affidato alla progettazione di un architetto o di un esperto vivaista. Ebbene, tranquillizzatevi amici dei fiori, perché la mano dell’esperto non è poi così necessaria per la creazione di un giardino roccioso, visto che vi basterà seguire qualche utile consiglio ed usare un minimo di “occhio” per avere di fronte a voi uno spettacolo unico ed originale.

Da dove partire dunque? Cominciamo dalla scelta dell’angolo giusto, che deve essere sufficientemente illuminato per diverse ore della giornata. Meglio scegliere un angolo di per sé caratteristico, posto ad esempio su un terreno scosceso o nelle vicinanze di un muro, in modo da avere già una parte del “progetto” ben evidenziata.

Euforbia, non solo Stella di Natale

Euphorbia

Oltre alla ben nota stella di natale, il genere euforbia comprende un vastissimo numero di piante assai diverse fra loro, di seguito vi illustro con una breve panoramica le specie più diffuse:

Euphorbia flanaganii : splendida pianta suffruticosa caratterizzata da gambi piuttosto esili e carnosi lunghi 15-20 cm; occasionalmente produce nume­rosi fiori con brattee gialle.

Euphorbia fulgens: specie arbustiva, conosciuta anche come Euphorbia jacquinaeflora. Le foglie sono strette e lanceolate, i fusti sono incurvati; la pian­ta raggiunge 1,2 m di altezza. I fiori, con brattee rosse, sbocciano in inverno.

Euphorbia milii (sin. Euphorbia splendens): è un alberello semisucculento che viene coltivato come le euforbia suffruti­cose. I suoi steli sono molto spinosi, con foglie terminali; la pianta raggiunge i 45 cm di altezza. In inverno sbocciano i fiorellini bianchi circondati da grandi brattee rosso brillante . La varietà “Tananarivae”  possiede brattee gialle.

La stella di Natale ha bisogno di riposo

stelle di Natale in serra

Nel nostro clima la stella di Natale conosce una sola utilizzazione, ossia quella di servire come decorazione della casa durante le feste natalizie ed è considerata uno degli omaggi floreali più eleganti per il periodo che corre dal 25 dicembre a Capodanno, epoca in cui le grandi brattee d”Euphorbia pulcherrima si aprono in grandi stelle.

Nelle regioni meridionali e in Riviera, dove il clima è particolarmente mite, la poinsezia può vivere all’aperto e quindi può essere coltivata anche come decorazione del giardino e della terrazza. Tuttavia, è bene ricordare che le piante che vivono all’aperto difficilmente presentano un fogliame altrettanto bello di quello delle piante che vengono conservate in serra, particolare che diminuisce assai il potere decorativo della stella di Natale.

Coltivare la stella di Natale non è difficile, mentre è quasi impossibile ottenere l’apparizione invernale delle grandi brattee colorate se la pianta non può godere di una temperatura costante superiore ai 16° nel periodo ottobre-dicembre.