Acero rosso: i principali parassiti

Se ci chiedessero di descrivere l’acero rosso diremmo che è tanto bello quanto soggetto a parassitosi e malattie di ogni genere.  Rispetto ad altre piante ornamentali infatti questo albero può venire colpito da tutta una serie di malattie e parassiti che ne mettono a dura prova la sopravvivenza. Partiamo dagli insetti per finire con i funghi.  Se si possiede un esemplare di questa pianta o si intende possederlo, bisogna ricordare che per uno sviluppo forte e rigoglioso vi sarà da combattere con diverse insidie.

Pisello odoroso: principali parassiti e malattie

Affrontiamo nello specifico i parassiti che possono colpire il pisello odoroso, una delle semine di settembre più belle e caratteristiche grazie ad una fioritura davvero importante che ne caratterizza l’utilizzo. Come molte piante da orto, questo rampicante annuale può essere soggetto a diverse tipologie di attacco. A partire da quello entomologo fino ad arrivare a funghi ed agenti atmosferici.  Per questo motivo e per capire come riconoscerli, oggi ne daremo ampio esempio.

Parassiti delle piante, la Nottua

Tra i parassiti delle piante, le nottue sono quelle più pericolose per le foglie: infestazioni massicce da parte di questi lepidotteri possono portare alla completa defogliazione della pianta colpita.

Cacyreus marshalli, la farfallina dei gerani

La stagione estiva è arrivata, ed i balconi ed i giardini si colorano di mille sfumature differenti. In quanto a fioriture i gerani rappresentano il must. Solitamente facili da coltivare, rappresentano forse il fiore ornamentale più diffuso in ogni casa. Ma a tanta bellezza corrisponde anche un nemico giurato. Un insetto molto piccolo ma pericoloso conosciuto sotto il nome di “farfallina dei gerani”.

Parassiti delle rose, l'argide

Avete mai notato sulle vostre rose un simpatico bruco di un bel colore verde brillante? Sono sicura che lo avete trovato delizioso. Almeno io pensai questo, che era davvero carino, prima di scoprire che le foglie delle rose sono la sua passione. Si tratta infatti della larva di un insetto, l'Arge rosae (comunemente noto come argide o tentredine della rosa) che si nutre abbondantemente delle foglie di tutte le Rosaceae.

Difficile da individuare per via del suo colore, che gli permette di mimetizzarsi perfettamente tra le fronde, l'argide è facilissimo da riconoscere e vive in gruppo sul fogliame attaccando anche i rami più giovani della pianta. Allo stadio adulto (le larve si trasformano in aprile-maggio) diventa un insetto nero con l'addome giallo e alcune parti delle zampe di colore bianco, lungo all'incirca cinque o sei millimetri.

L’azalea, come curare malattie e parassiti

L’azalea è una pianta che appartiene al genere Rhododendron della famiglia delle Ericaceae. E’ caratterizzata da arbusti che raggiungono mediamente i 50-70 cm di altezza, formati da tralci semilegnosi a foglie caduche e fiori a 5 stami. Le dimensioni contenute la rendono adatta alla coltivazione in vaso, anche all’interno di appartamenti. Il fascino di questa pianta risiede nella sua fioritura, caratterizzata da fiori dalle svariate tonalità di colori che vanno dal bianco al rosso, raggruppati in mazzetti alle estremità dei tralci.

Ora vedremo come questa pianta può essere curata dalle malattie e dai parassiti che più la colpiscono. In primo luogo le malattie da fungo: marciume radicale e del colletto, perdita di foglie e boccioli che rinsecchiscono prematuri, sono patologie fungine dovute a una eccessiva umidità o ristagni idrici. Per combatterle bisogna migliorare il drenaggio e l’aereazione del terreno nonchè rimuovere e bruciare con tempestività le parti ammalate. Per quanto riguarda le innaffiature, è bene evitare di bagnare la parte aerea della pianta e di intervenire durante le ore calde della stagione estiva. In presenza di questo tipo di patologie è consigliato evitare concimi a base di azoto che normalmente le favoriscono.

Le malattie della vite

Cocciniglia della vite (Planococcus citri)

La cocciniglia della vite è un piccolo insetto che attacca vite, alloro e agrumi. La sua presenza si rende manifesta a causa della comparsa, su foglie, rami e frutti, di chiazze biancastre che ricoprono le colonie.

Cosa fare

Durante il periodo di riposo vegetativo si può intervenire con olio bianco attivato, durante l’attività vegetativa invece è consigliabile trattare la vite cono prodotti a base di fosforganici.

Erinosi della vite (Eriophyes vitis)

L’erinosi è un acaro che attacca le foglie della vite sulla cui pagina inferiore si formano bolle cui corrispondono, sulla pagina inferiore, chiazze bianco-rosa.

Cosa fare

Per eliminare l’erinosi della vite occorre trattare la pianta con un acaricida specifico.

Come prendersi cura delle proprie piante

Anche se dedichiamo molte cure alle nostre piante, spesso queste si ammalano: bisogna sapere individuare con precisione il motivo per cui soffrono per porre rimedio nel migliore dei modi; ma come fare per capire da che cosa sono affette le nostre piante?

Le cause delle malattie delle piante possono dipendere da diversi fattori, come elementi climatici quali la luce, la temperatura atmosferica, la quantità d’acqua somministrata e il tenore d’umidità. Oppure possono dipendere da altri fattori, come ad esempio una carenza o un eccesso di un elemento chimico fertilizzante. Possono dipendere anche da un terriccio non adatto o infine alla presenza di parassiti come insetti oppure acari.

Malattie del castagno, il cinepide galligeno

Le malattie del castagno: il cinepide galligeno

Il Cinepide Galligeno è un piccolo insetto, una vespa per la precisione, che provoca danni a quel secolare albero da legno e da frutto che è il castagno: una delle piante  apparentemente più sane di tutto il bosco, una delle più floride e grandi per dimensioni, corre dunque un notevole rischio. Un immediato deperimento è il risultato dell’opera di questo insetto, noto anche con il nome di cinepide del castagno, che può compromettere lo stato di salute di boschi castanili, compromettendo la produzione a livello nazionale di legno e di castagne.

Ci si accorge che un albero è contagiato da questo insetto quando si vedono comparire le cosidette galle, cioè ingrossamenti, di colore rosso cupo sulle foglie, sulle gemme e sugli amenti e sui germogli. Si tratta di ciò che potremmo descrivere come tumori: escrescenze cellulari, quindi causate dalla eccessiva prolificazione delle cellule vegetali della stessa pianta. Queste galle si conservano a lungo sul tronco e laddove compaiono, tanto che si può distinguere tra inflorescenze recenti e meno recenti.

Punteruolo rosso: una possibile cura

Il punteruolo rosso

Oggi torniamo a parlare del punteruolo rosso, il terribile coleottero che infesta e rovina le palme; il punteruolo rosso è talmente micidiale che, una volta attaccata, la palma può addirittura terminare il suo ciclo vegetativo. Inizialmente, l’infestazione del punteruolo rosso si manifesta a livello della chioma della pianta che presenta il caratteristico aspetto ricadente, in seguito le foglie iniziano a cadere fino ad arrivare allo stato avanzato dell’infestazione quando la palma muore.

Cure contro il punteruolo rosso

Contrastare il punteruolo rosso è piuttosto difficile, tanto che, fino ad oggi, l’unico modo certo per  salvare le palme, è la prevenzione, ossia l’osservazione di eventuali attacchi da parte del punteruolo, e la distruzione immediata degli esemplari colpiti dal coleottero, in modo da evitarne la propagazione nelle piante vicine.

Qualcosa, però, sta cambiando; pare infatti che esista un insetticida capace di debellare il punteruolo rosso: si chiama NeemAzal-T/S ed è stato utilizzato con successo in Sicilia su diversi esemplari di palme colpite dal vorace coleottero, salvandole da morte certa.

Insetticidi naturali, il piretro

Il piretro (Chrysantemum cinerariaefolium) è una pianta appartenente alla famiglia delle Compositae (o Asteraceae) che cresce spontanea solo lungo le coste del Mar Adriatico; in altri paesi del mondo viene invece coltivata soprattutto per estrarne le piretrine, sostanze tossiche usate per produrre insetticidi. Le proprietà del piretro sono infatti parassiticide.

Il fiore è del tutto simile a quello di una margherita, le foglie, vellutate e di colore grigiastro, crescono però alla base del fusto. Le parti utilizzate a scopi parassiticidi sono i capolini che vengono essiccati e macinati per ottenere una polvere giallognola chiamata razzia o piretro. Quest’ultima è molto utilizzata in agricoltura e giardinaggio dal momento che risulta molto tossica per gli animali a sangue freddo ma poco per l’uomo e gli animali a sangue caldo e, allo stesso tempo, è poco inquinante.

Funghi delle piante: il cancro del cipresso

Il cancro del cipresso è una malattia causata da un fungo, il Seiridium cardinale, e colpisce diverse specie di cipresso; la presenza di questa malattia è stata appurata per la prima volta nel 1928 in Nord America e da allora si è diffusa anche in Nuova Zelanda e anche in Europa. In Italia è giunta nel 1951 in Toscana, ma oggi è diffusa in tutto il Paese e provoca ingenti danni.

Accorgersi se un cipresso ha contratto questa malattia è abbastanza semplice: innanzi tutto la pianta ingiallisce, poi i rametti si arrossano fino a disseccarsi; questo fenomeno si manifesta gradualmente in tutta la pianta e può avvenire dall’esterno all’interno e dall’alto verso il basso.

Sui rami colpiti, soprattutto alla base, si nota la fuoriuscita della resina e il legno appare di colore più bruno rispetto a quello delle parti non colpite dal fungo. Con l’aggravarsi dell’infezione, la presenza del cancro del cipresso si nota anche a livello della corteccia, nella quale si presentano spaccature e cavità.

Malattie delle piante, il marciume del colletto

I marciumi del colletto sono malattie delle piante che interessano la loro parte basale; la malattia si manifesta cioè a livello del terriccio, dove è possibile osservare la comparsa di una marcescenza marrone o rossastra che gradualmente si espande anche alle radici sottostanti e al resto del colletto. La conseguenza è l’avvizzimento generale della pianta che finisce per spezzarsi nel punto in cui è stata attaccata.

Il marciume del colletto è una malattia fungina e a causarla sono i funghi appartenenti ai generi: Phytophtora, Rhizoctonia, Sclerotinia, Thielaviopsis e Pythium. Partticolarmente aggressivo è il fungo Pythium debaryanum, noto anche con il nome di marciume delle piantine dei semenzai, che attacca al colletto delle giovani piante durante le prime fasi di sviluppo e può distruggere intere piantine nell’arco di pochi giorni.

Come proteggere le piante dalle malattie

E’ piuttosto frequente che dopo esserci amorevolmente dedicati alla cura dei nostri fiori e delle nostre piante ci capiti di vederle irrimediabilmente rovinate da funghi, virus e/o insetti più o meno micidiali. Tuttavia, per evitare di incorrere in queste spiacevoli sorprese e fare in modo che le nostre piante non rimangano vittime di malattie e parassiti spesso basta mettere in atto alcuni semplici accorgimenti volti da un alto a creare condizioni sfavorevoli per le avversità, dall’altro a rafforzare le difese della pianta facendo in modo che cresca forte e rigogliosa. Vediamo di cosa si tratta:

  • Evitare semine troppo fitte e arieggiare le colture;
  • Sfoltire periodicamente le chiome delle piante;
  • Utilizzare semi e piante madri perfettamente sani;
  • Lavorare bene il terreno prima di semine e impianti, eliminare i resti di eventuale vegetazione infetta e bruciarli;
  • Assicurarsi che il terreno sia ben drenato per evitare ristagni d’acqua;