Kalmia, l’alloro americano

kalmia

La Kalmia

Fioritura: tra maggio e giugno
Impianto: nella stagione estiva
Tipo di pianta: arbustiva sempreverde
Altezza max: fino a 4 metri

La Kalmia, meglio conosciuta come Alloro americano o Lauro di montagna è una pianta appartenente alla famiglia delle Ericacee ed originaria dell’America del Nord. Si presenta come un arbusto dall’altezza variabile tra i pochi centimetri ed i 3-4 metri, a seconda della specie.

E’ caratterizzata da una corteccia rossastra e da foglie che possono avere forma ovale o allungata. I fiori sono molto appariscenti e poco prima dell’estate allietano la vista con colorazioni che vanno dal bianco al rosa. I frutti invece sono rappresentati da capsule contenenti diversi semi. La coltivazione è abbastanza semplice e si adatta perfettamente a tutte le zone della nostra Penisola.

Piante acquatiche: il Millefoglio d’acqua

millefoglio d'acqua

Il Millefoglio d’acqua (Myriophyllum spicatum)

Fioritura: in estate fino all’autunno
Impianto: in primavera
Tipo di pianta: acquatica perenne
Altezza max: circa un metro

Il Myriophyllum spicatum è una pianta acquatica perenne e rizomatosa, appartenente alla famiglia delle Haloragaceae, originaria dell’Asia e dell’Europa; la caratteristica principale di questa pianta è la consistenza delle radici che si sviluppano molto velocemente fino a costituire degli abbondanti cespi riuniti in gruppi.

Dalle radici si sviluppano dei fusti sottili che, una volta emersi, sviluppano diverse ramificazioni e foglioline riunite in mazzetti che rimangono galleggianti. In estate spuntano i fiori di colore rosso o rosa riuniti in pannocchie, mentre in inverno compaiono i frutti, ovvero delle capsule legnose che, una volta mature, si rompono e liberano i semi.

Come coltivare il peperoncino in vaso

coltivare peperoncino in vaso

Il peperoncino è molto semplice da coltivare in vaso ed una pianta con una doppia utilità: oltre ad essere commestibile e quindi utilizzabile in cucina, è anche molto ornamentale. Vediamo come coltivarli al meglio sul balcone di casa.

I peperoncini crescono bene se sono esposti in pieno sole, il terreno deve essere ricco di humus e ben drenato in modo da non far stagnare l’acqua che rischierebbe di provocare il marciume radicale. Il terriccio ideale per coltivare i peperoncini è quello ottenuto mescolando in parti uguali la terra da orto e il terriccio per gerani, e aggiungendo una piccola quantità di stallatico maturo.

Piante grasse, Opuntia

opuntia polyacanta

Opuntia

Fioritura: primaverile o autunnale a seconda della specie

Impianto

Tipo di pianta: pianta grassa

Altezza max: sei metri nelle specie arbustive

Il genere Opuntia comprende centinaia di specie appartenenenti alla famiglia delle Cactacee originarie delle zone desertiche dell’America meridionale e settentrionale; le Opuntia sono caratterizzate da ramificazioni cilindriche, globose o appiattite fino a diventare delle vere e proprie pale (cladodi) ricoperte di spine più o meno lunghe a seconda della specie, molto sottili e fastidiose.

Piante grasse fiorite, il Gymnocalycium

cactus fioriti

Il Gymnocalycium

Fioritura: primaverile ed estiva

Impianto:

Tipo di pianta: pianta succulenta

Dimensione max: 15 centimetri di diametro

Il Gymnocalycium è un genere di piante grasse appartenente alla famiglia delle Cactacee. Si tratta di cactus di forma globulare con fusto singolo, che in alcuni casi emette dei polloni basali, dotato di costolature sporgenti attraversate da piccoli solchi trasversali che gli conferiscono il tpico aspetto gibboso. Il Gymnocalycium è inoltre caratterizzato da fiori imbutiformi molto vistosi, di colore rosso, rosa o cremisi che sbocciano in primavera-estate.

Piante officinali: la Consolida

consolida

La Consolida (Symphytum officinale)

Fioritura: da maggio a luglio
Impianto: nella stagione primaverile
Tipo di pianta: erbacea perenne
Altezza max: 60 centimetri

La Consolida o Symphytum officinale è una pianta appartenente alla famiglia delle Boraginacee ed originaria dell’Europa e dell’Asia. Si presenta come una pianta erbacea che supera di poco il mezzo metro di altezza, con fusti ispidi e ricoperti di peluria. Le foglie sono lanceolate e ruvide, di colore verde scuro, mentre i fiori sono penduli, a forma di campana e di colorazioni diverse a seconda della specie.

E’ una pianta che cresce per lo più allo stato spontaneo, ma non è raro trovarla nella coltivazione domestica per le sue numerose proprietà officinali. La Consolida, infatti, viene utilizzata nella preparazione di antinfiammatori e coagulanti. Le radici e le foglie, opportunamente trattate, trovano utilizzo in pomate utili al trattamento di distorsioni, reumatismi ed ematomi.

Come scegliere la fioriera per il davanzale

scegliere fioriera davanzale

Cassette e fioriere adornate con piante e fiori rappresentano una soluzione perfetta per chi non ha né il giardino né il balcone; le fioriere, infatti, sono concepite per essere appese ai davanzali o alle ringhiere dei balconi, e oltre a fiori e alle piante profumate, potete seminarci anche delle erbe aromatiche da usare in cucina.

Se decidete di allestire una fioriera per il davanzale di casa dovete tenere conto di alcuni aspetti fondamentali, primi fra tutti la luce, la sicurezza e la vista. Scegliere il punto in cui sistemate la cassetta dipende dallo stile e dalle dimensioni della finestra, oltre che naturalmente dalla quantità di luce alla quale saranno esposte le piante in fioriera. Prima di installare la fioriera assicuratevi che ci sia la possibilità di aprire e chiudere la finestra senza difficoltà.

Anche la sicurezza è un altro elemento fondamentale: le cassette devono essere perfettamente fissate in modo da proteggere i passanti dal rischio di caduta a causa di urti o di intemperie, in quanto una cassetta riempita di terriccio e piante risulta molto pesante e per questo va fissata bene.

Piante annuali: l’Agerato celestino

agerato celestino

L’Agerato celestino (Ageratum houstonianum)

Fioritura: dalla primavera fino all’autunno
Impianto: in primavera
Tipo di pianta: erbacea perenne
Altezza max: 35-45 centimetri

Al genere Agerantum appartengono oltre 60 specie di piante erbacee, sia perenni che annuali, appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, originarie dell’America; una delle specie più diffuse è senza dubbio l’Ageratum houstonianum, meglio conosciuto come Agerato celestino, una pianta perenne, di solito coltivata come annuale, tipica del Messico. L’agerato celestino si caratterizza per la produzione di piccoli cespi compatti ma molto ramificati, e dai piccoli fiori di colore azzurro, dalla forma che ricorda quella dei pompon, che si sviluppano da aprile fino all’autunno; ai fiori seguono dei piccoli frutti che contengono i semi.

Generalmente le piante di agerato raggiungono i 45 centimetri di altezza, ma ci sono anche delle cultivar nane che si attestano al di sotto dei 30 centimetri e che vengono utilizzate per le bordure oppure per le aiuole di piante annuali.

Le piante grasse, come trattengono l’acqua

piante succulente

Le piante grasse non smettono mai di stupire per l’enorme varietà di forme che hanno assunto in natura nel tentativo, riuscito, di adattarsi alle condizioni climatiche più diverse e trattenere al proprio interno acqua e umidità ambientale garantendosi in tal modo la sopravvivenza: hanno forma tondeggiante o colonnare, sono erette o prostrate, fiorite, ricoperte di spine e di peluria, grandi o piccole e offrono sempre un meraviglioso spettacolo a chi sa vederne la bellezza.

Una prima classificazione delle piante grasse, o meglio piante succulente, è quella che le vede distinte in piante grasse a fusto carnoso e piante grasse a foglie carnose.

Piante grasse a fusto carnoso

Le piante grasse a fusto carnoso hanno la caratteristica di trattenere elevate quantità di acqua all’interno del fusto, di forma arrotondata o cilindrica, che è totalmente privo di foglie allo scopo di limitarne al minimo l’evaporazione. Fanno parte di questo gruppo quasi tutte le Cactacee desertiche, l’Opuntia, la Mammillaria, il Ferocactus.

Piante da giardino: la Polmonaria

polmonaria

La Polmonaria (Pulmonaria)

Fioritura: da marzo a maggio
Impianto: in primavera o in autunno, a seconda della tecnica di propagazione
Tipo di pianta: erbacea perenne
Altezza max: 50 centimetri

La Polmonaria è una pianta appartenente alla famiglia delle Boraginacee ed originaria dell’Europa, in particolar modo della zona del Caucaso. Si presenta come una pianta erbacea con foglie che formano una rosetta basale e fiori che possono assumere colorazioni diverse a seconda della specie.

Generalmente viene coltivata nella decorazione di aiuole e bordure, ma non è così rara la coltivazione a scopo officinale, trattandosi di una pianta con proprietà espettoranti ed antinfiammatorie delle vie respiratorie.

Le piante ideali per la stanza da bagno

piante per stanza da bagno

Mettere le piante in bagno non è ancora una pratica molto diffusa, ma sempre più persone decidono di sistemarne alcune proprio in questa stanza. Dato la particolare umidità che c’è in questo ambiente a causa dell’acqua di doccia e lavandino, ci sono alcune specie di piante più adatte di altre a stare in questa stanza senza subire conseguenze.

Le piante migliori per la stanza da bagno sono le palme da interni e si possono classificare in base alla grandezza: ci sono quelle di grandi dimensioni dalla forma colonnare, e quelle di dimensioni medio-piccole, dal portamento ricadente adatto a stare sulle mensole; poi ci sono le piante dall’aspetto compatto e anche qualche specie di pianta da fiore, in particolare le orchidee.

Lavori nel frutteto: il diradamento del raccolto

diradamento frutti

Per chi possiede un frutteto, anche ad uso familiare, in questo periodo si presenta come lavoro necessario, quello del diradamento dei frutti. Certamente, un albero pieno di frutti è bello da vedere e fa pensare ad un raccolto ricco, ma purtroppo non è sempre così, anzi: un numero eccessivo di frutti potrebbe portare un raccolto scarso sia dal punto di vista della quantità che della qualità dei frutti.

Chi effettua il diradamento per la prima volta può naturalmente incontrare delle difficoltà nella scelta dei frutti da diradare; in via di principio, i frutti da eliminare sono preferibilmente quelli malformati, poco sviluppati, colpiti da parassiti, ruggine o ticchiolatura, posti in posizione interna e che quindi non ricevono luce del sole adeguata, quelli nati su rami troppo sottili oppure posizionati nella parte bassa e che, quindi, con l’aumentare del peso degli altri frutti, toccheranno a terra.

È preferibile operare le operazioni di diradamento a mano e non con le cesoie, in quanto le cicatrici che si lasciano sul punto di rottura del frutto sono piccole e non rappresentano un problema; attenzione anche a non strappare di netto il frutto ma a staccarlo con un movimento rotatorio, in modo da non provocare la rottura della corteccia.