Piante grasse: Aporocactus

aporocactus

L’Aporocactus (noto anche come coda di volpe o coda di topo) è una pianta appartenente alla famiglia delle Cactacee ed originaria dell’America centrale e meridionale, anche se largamente diffusa a tutte le latitudini. E’ costituita da fusti striscianti, lunghi fino a 60 centimetri e ricoperti da numerose spine.

Nel periodo primaverile presenta una splendida fioritura a forma di imbuto, che può assumere una colorazione che va dal rosso al viola, rendendo la pianta ancor più spettacolare a livello visivo.

Generalmente l’Aporocactus viene colivato in casa, sia in vaso che in panieri sospesi, ma nelle zone a clima temperato non è poi così raro ammirarlo anche in ambiente esterno, dove arricchiscesoprattutto i  giardini rocciosi con la sua particolare bellezza.

Muscari, ovvero il pan del cucco

muscari-lampascione

Con il nome di Muscari si indica un genere appartenente alla Famiglia delle Liliaceae costituito da circa trenta specie, originarie dell’Asia e dei paesi del bacino mediterraneo, note anche con il nome comune di pan del cucco o cipollaccio. Fra queste la più comunemente utilizzata è la Muscari armeniacum con fiori tubolari azzurri con margine bianco molto profumati, mentre altre specie producono, tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, pannocchie di fiori lilla, viola o bianchi.

I muscari si prestano bene sia alla coltivazione in aiuole, bordure e giardini rocciosi, sia alla coltivazione in vaso in balconi e terrazze. Quanto alle cure colturali, prediligono le posizioni soleggiate o in penombra, a patto però di godere di almeno alcune ore di sole; tuttavia si tratta di piante piuttosto resistenti anche al gelo che non necessitano di particolari protezioni. Le innaffiature devono essere regolari nel periodo vegetativo (che va all’incirca da febbraio a maggio-giugno) per garantire uno sviluppo più rigoglioso della pianta; in inverno possono invece essere sospese del tutto.

Piante da giardino, annuali e perenni

piante annuali e perenni

Se siete giardinieri principianti e volete ottenere dei buoni risultati vi sarà utile imparare anche a distinguere le piante in base alla durata del loro ciclo vegetativo. Se già ci seguite avrete senz’altro notato che spesso, nelle schede dedicate alla coltivazione delle diverse piante, viene indicato se queste sono annuali, perenni o biennali. Vediamo quindi la differenza tra queste tre classi di piante relativamente alle loro esigenza colturali:

Le piante annuali propriamente dette sono quelle che concludono il proprio ciclo vegetativo (seme, fiore, frutto e deperimento) nel corso di un solo anno. Esse possono essere distinte in rustiche e semirustiche; le piante annuali rustiche sono piuttosto resistenti al freddo e alle gelate invernali e si possono coltivare all’aperto, le piante annuali semirustiche includono alcune specie da aiuola e necessitano di essere coltivate in luoghi protetti (come serre o verande) laddove ci sia il pericolo di gelate invernali. Sappiate però che nelle zone a clima più mite molte piante annuali semirustiche si comportano come perenni.

Piante da appartamento: l’Alocasia

alocasia

Al genere Alocasia appartengono una cinquantina di piante adatte alla coltivazione domestica, spesso confuse con quelle del genere Colocasia. In realtà anche queste vengono comunemente chiamate orecchie di elefante, ma a ben vedere sono del tutto differenti da quelle dell’altro genere.

L’Alocasia è caratterizzata da foglie ovali e appuntite, dalla forma somigliante a quella di un cuore e con dimensioni che possono raggiungere i 30 centimetri. La colorazione dipende dalla varietà coltivata e può essere di un verde più o meno chiaro, spesso attraversato da venature bianche, viola o porpora. Il fiore è simile a quello della calla, mentre il frutto è sferico e contiene un solo seme.

Generalmente questa pianta viene coltivata nel chiuso delle pareti domestiche, ma in determinate condizioni ambientali si può tentare anche la coltivazione direttamente in piena terra.

Piante medicinali:Mughetto e Ortica; conosciamone le proprietà

piante curative

Il mughetto è un fiore dalle proprietà purificanti, indicato per la concentrazione e per combattere le energie negative create dagli stati depressivi.

Preparate un olio profumato, con cui ritemprarvi dopo un bagno caldo: versate in una bottiglia di vetro mezza tazza di olio di sesamo, mezzo cucchiaino d’olio di mandorle e 3 gocce di essenza di mughetto. Agitate bene e conservate in un luogo fresco e asciutto. Massaggiate l’olio su tutta la pelle del corpo con movimenti lenti e circolari, fino a completo assorbimento.

Se vedete che il vostro viso è stanco e sciupato, fate sciogliere a bagnomaria 2 cucchiai di cera d’api e aggiungete, mescolando, 4 cucchiai di miele e 5 cucchiai di fiori di mughetto sbriciolati. Conservate in un vasetto di vetro ben sigillato e usate la crema al massimo entro 15 giorni.

Come fabbricare un fertilizzante a base di piante selvatiche

fertilizzanti naturali

Con l’arrivo della primavera, qualche volta le colture hanno bisogno di risvegliarsi dai torpori invernali; una buona idea per affrontare al meglio questo periodo è quella di fabbricarsi da soli i fertilizzanti usando come ingrediente principale alcune delle erbacce considerate di solito “materiale di scarto” del giardino, come le piante selvatiche, le ortiche, le felci e il tarassaco. 

Questi fertilizzanti sono di facile preparazioni, assolutamente naturali, e quindi non danneggiano le piante, e anche piuttosto economici. I fertilizzanti naturali devono essere utilizzati per stimolare l’attività del suolo e restituirgli vigore; inoltre sono in grado di far penetrare gli elementi nutritivi al di sotto delle foglie.

Becco di gru, come coltivarlo al meglio

becco di gru

Il becco di gru, o becco di airone (Erodium cicutarium), è una pianta appartenente alla famiglia delle Geraniaceae che cresce spontanea ai margini delle strade prestandosi allo stesso tempo alla coltivazione in vaso e nei giardini rocciosi; ha altezza variabile da 8 a 60 cm e può quindi essere usata anche per creare tappeti erbosi che fioriranno tra marzo e ottobre. Il becco di gru però non è sempreverde e perde la parte aerea durante i mesi più freddi dell’anno. I fiori sono piuttosto piccoli di colore rosa-lilla.

Quanto alle cure colturali, il becco di gru esige di essere coltivato in un luogo luminoso, meglio se in pieno sole; è una pianta piuttosto resistente sia al freddo che al caldo e non ha grandi esigenze idriche: basta annaffiarla sporadicamente ( 2-3 bicchieri d’acqua una volta ogni quindici giorni saranno sufficienti) aspettando che il terreno sia asciutto tra una bagnatura e l’altra.

Eugenia caryophyllata, ovvero l’albero dei chiodi di garofano

Eugenia caryophyllata

L’Eugenia caryophyllata, è un albero di medie dimensioni sempreverde, appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, originario delle isole Molucche e coltivato in Africa, Asia e America Meridionale, per utilizzarne la spezie prodotta dai suoi boccioli floreali, ossia i chiodi di garofano, che vengono raccolti ancora ben chiusi e seccati al sole.

L’albero dell’Eugenia caryophyllata, chiamata anche Syzygium aromaticum, possiede un portamento eretto, una chioma tondeggiante con grandi foglie di colore verde molto lucide; i fiori sono raccolti in corimbi ad ombrello, e da un lungo calice rosso sboccia un fiore bianco dall’aspetto piumoso; dopo i fiori compaiono delle piccole bacche rossastre.

Piante da appartamento: la Fittonia

fittonia

Al genere Fittonia appartengono due specie di piante da appartamento (Fittonia argyrineura e Fittonia verschaffeltii), tanto apprezzate quanto difficili da coltivare, considerando la quasi impossibilità di riprodurre in casa le condizioni di umidità dell’area di origine.

La famiglia di appartenenza è quella della Acanthacee, mentre l’origine si può ricondurre all’America del Sud (il Perù in particolare), sebbene siano stati fatti numerosi tentativi di coltivazione anche in altre zone del Globo.

La Fittonia è caratterizzata da foglie ovali di colore verde brillante con venature bianco-avorio (nel caso della varietà argyrineura) o rosso carminio (nel caso della varietà verschaffeltii). Tende a crescere in larghezza, rendendosi particolarmente adatta alla coltivazione in vasi sospesi.

Fioriture di marzo: l’Anagallide

anagallide

Per decorare al meglio bordure, aiuole o giardini rocciosi, la soluzione ideale potrebbe essere rappresentata dall’Anagallide (Anagallis arvensis), pianta dalla stupenda fioritura, apprezzabile anche allo stato spontaneo.

Appartiene alla famiglia delle Primulacee ed è originaria dell’Europa, pur essendo diffusa un po’ in tutto il globo, specialmente nelle zone a clima temperato.

Ha portamento ascendente ed è caratterizzata da un fusto molto ramificato, con foglie ovali dal colore verde scuro sulla pagina superiore e puntinate di nero su quella inferiore. I fiori sono formati da cinque sepali ed assumono colorazioni che vanno dal rosso al blu, dal rosa all’arancio, a seconda della specie di appartenenza.

Erbe aromatiche di Marzo (seconda parte)

erbe aromatiche

CIPERO (Cyperus longus)

Cyperus longusErbacea perenne a rizoma tuberoso, stri­sciante, fusti eretti, foglie lineari, scabre al margine; i fiori consistono in lievi spighette rossastre o giallastre che appaiono d’estate. Questa pianta vive nei luoghi ombrosi e umidi di tutta la Penisola, sia in pianura che a una certa altitudine.

Si coltiva seguendo le norme indicate per le specie acquatiche decorative, in terra soffi­ce e molto coibente, in acqua stagnante o sulle rive molto umide, in ombra o a mez­z’ombra.

Serve per profumare la farina da impiegare nella preparazione di dolci. Per quest’uso si impiegano i rigonfiamenti del rizoma sotter­raneo, rizoma che emana un leggero odore di viola mammola. Alcuni usano affondare le radici del cipero anche nello zucchero per dargli un particolare aroma che ricorda quello della vaniglia.

Piante tappezzanti: l’Acaena

acaena

Torniamo ad occuparci di piante tappezzanti per presentare stavolta l’Acaena, magnifica pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originaria di Australia, Nuova Zelanda ed America del sud.

E’ caratterizzata da fusti striscianti ricoperti di piccole foglie, che nella stagione fredda tendono ad assumere una colorazione rossastra, donando un tocco di magia all’ambiente circostante.

I fiori non assumono una grande importanza a livello ornamentale e fanno la loro comparsa in primavera, per abbellire la pianta fino al termine dell’estate con colorazioni diverse a seconda della specie. Molto più appariscenti sono invece i frutti, costituiti da acheni tondeggianti rossi o brunastri, contenenti un gran numero di semi.

Erbe aromatiche di Marzo (prima parte)

erbe aromatiche di marzo

FRAGOLA (Fragaria vesca)

FRAGOLA

Ben nota pianticella erbacea perenne, stolo­nifera, che viene coltivata ovunque per la raccolta dei profumati, dolcissimi frutti. Cre­sce anche allo stato spontaneo sui primi con­trafforti alpini o al margine dei boschi. Ne esistono numerosissime varietà, a frutto gros­so o piccolo.

Si coltiva con discreta facilità purché si ab­bia a disposizione ottimo terreno, ben con­cimato.

Per evitare che le aiuole di fragole si co­prano di erbe infestanti, si usa coprire il terreno dove si sono appena interrate le giovani piante, con teli di plastica nera bu­cherellata. Dai fori usciranno soltanto le piante di fragola e le restanti specie erbacee finiranno per soccombere.

Serve, oltre che come prelibata frutta e per la preparazione di marmellate, gelatine e succhi, anche come diuretico, antireumatico, depurativo e antigottoso. A questo scopo basta bere 6 tazze al giorno di infuso prepa­rato con 5 gr di foglie ogni 100 di acqua.

Fieno greco, curativo e afrodisiaco

fieno greco

Il Fieno greco o Trigonella è una pianta appartenente alla famiglia delle leguminose ed originaria del Medio Oriente e dell’Africa del nord, particolarmente apprezzata per le sue proprietà officinali.

Allo stato spontaneo cresce nelle zone collinari e sulle coste, ma ben sopporta anche la coltivazione domestica o ad uso industriale nella produzione di profumi.

E’ caratterizzato da un fusto diritto e da foglie ovali e denticolate. I fiori sono di colore bianco-giallastro e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi lasciare posto ai frutti, allungati ed appuntiti.