Cosa piantare a maggio, la Clematide

Se volete riempire di colore il vostro giardino nella stagione primaverile ed estiva, è proprio nel mese di maggio che dovete provvedere alla semina della Clematide, una pianta appartenente alla famiglia delle Ranunculacee ed originaria del continente asiatico e dell’Europa. Si tratta di una pianta caratterizzata da portamento rampicante, con fusti legnosi più o meno sottili e foglie di colore verde scuro. I fiori sono di notevoli dimensioni, di colore bianco, rosa o viola e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile (a seconda della specie anche in estate o in autunno).

La Clematide si coltiva in piena terra, essendo in grado di resistere al freddo dell’inverno, adattandosi perfettamente all’allevamento nei pressi di muri, pergolati e graticci, dove si arrampicherà fino a raggiungere dimensioni considerevoli. Non richiede cure particolari, se si esclude la collocazione in pieno sole e l’innaffiatura frequente nella stagione più calda dell’anno.

Fiori di Bach, Impatiens

Nella terapia con i fiori di Bach, il rimedio Impatiens è indicato per le persone impazienti e iperattive al punto da non tollerare coloro che gli stanno attorno, poichè percepiti lenti e inadeguati. Il tipo Impatiens è irrequieto e irritabile, va su tutte le furie al minimo contrattempo o ritardo, prende decisioni affrettate, è incapace di rilassarsi.

Nonostante sia spesso una persona intellettualmente molto dotata la sua indole aggressiva e insofferente lo condanna alla solitudine.

Linguaggio dei fiori: il Tulipano

Tra i fiori primaverili il tulipano è sicuramente uno di quelli più apprezzati. La sua eleganza, il suo profumo sono così particolari che questo magnifico fiore è una delle espressioni più caratteristiche e benvolute in tutti i campi della floristica. La sua impalpabilità, la sua colorazione lo rendono un immancabile in mazzi e composizioni. Appartenente al genere delle Liliacee ed originario della Turchia, questa florescenza cresce spontanea anche in alcune zone di Italia.

Ma quale significato si può donare a questa bulbosa? Regalandola cosa esprimiamo? Scopriamolo insieme.

Anthemis arvensis, ovvero la Camomilla bastarda

L’Anthemis arvensis, meglio conosciuta come Camomilla bastarda, non è una pianta molto apprezzata dal punto di vista ornamentale, ma può essere usata come tappezzante, per ricoprire angoli morti del giardino e scarpate di difficile coltivazione. i tratta di una caratterizzata da fusti piuttosto esili, che portano rosette basali di foglie lanceolate. I fiori sono simili a quelli della margherita, con petali bianchi, spesso ripiegati verso l’esterno, e parte interna giallo oro. Viene detta Camomilla bastarda poiché nell’aspetto somiglia molto alla Matricaria recutita, pur non avendo lo stesso odore e le stesse proprietà.

Solitamente l’Anthemis arvensis si trova come pianta spontanea nei prati delle zone a clima temperato, ma – come detto – può anche essere coltivata in ambito domestico nella copertura di zona impervie, dove si comporterà alla stregua di una tappezzante, ricoprendo tutto lo spazio a propria disposizione.

Piante rampicanti, i viticci

Cobea, Pisello odoroso, Clematide e Passiflora, sono tutti viticci, piante rampicanti dotate di organi prensili, i viticci appunto, che permettono loro di aderire ad alberi, rocce, muri e sostegni. Di seguito ve ne forniamo una descrizione generale mentre per le informazioni relative alle cure colturali vi rimandiamo, come sempre, alle altre risorse già esistenti sul blog.

Cobea (Cobea scadens)

La cobea è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Poliomenaceae, caratterizzata da foglie pennate di colore verde brillante e fiori campanulati bluastri o violetti (più raramente bianchi) con stami pendenti. La cobea offre una fioritura abbondante e prolungata (da luglio ad autunno inoltrato) ed è perfetta per coprire muri, recinzioni e pergolati.

Cobea, cure colturali

Pisello odoroso (Lathyrus odoratus)

Il pisello odoroso è una rampicante originaria dell’Europa meridionale appartenente alla famiglia delle Papilionaceae. Ha fusto eretto, foglie pinnate di colore verde e fiori dalla caratteristiche forma a farfalla. Cresce anche allo stato spontaneo.

Pisello odoroso, il rampicante che colora la primavera

Fiori, ora diventano virtuali con KeBouquet

I fiori sono belli e da sempre considerati un ottimo regalo perché densi di significato, importanti nella composizione e soprattutto gradevoli alla vista. Quante volte siamo rimasti letteralmente folgorati da uno stupendo mazzo di fiori messo in vetrina da un vivaio e ci siamo rammaricati di non poterlo acquistare per regalarlo ad una persona a noi vicina? Inutile negarlo, tante volte. Ora in nostro aiuto, se si vuole, viene la tecnologia. Possiamo regalare un mazzo di fiori digitale con Kebouquet.

Non storcete il naso, è vero che noi preferiamo quelli veri e profumati, da poter toccare con le dita, ma se amiamo i fiori dobbiamo poter esplorare tutte le possibilità, reali e virtuali, che gli stessi ci danno.

Fioriture di maggio, l’Ornitogallo

L’Ornitogallo (o Stella di Betlemme) è una delle piante più caratteristiche della stagione primaverile, in particolare nel mese di maggio, quando regala una fioritura spettacolare di colore bianco o arancio. Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originaria di Europa, Asia, Africa ed America del Nord, costituita fusti eretti che portano foglie lineari di colore verde brillante. I fiori sono a forma di stella, riuniti in pannocchie e fanno la propria comparsa nella tarda primavera.

Alcune specie di Ornitogallo si adattano perfettamente alla coltivazione in piena terra, essendo capaci di sopportare anche le temperature rigide della stagione invernale; altre specie, invece, vanno coltivate esclusivamente come piante da appartamento. In ogni caso, si tratta di una pianta di facile coltivazione, che in cambio di poche cure regalerà uno spettacolo meraviglioso per diverse settimane.

Parco Keukenhof, il cuore fiorito d’Olanda

Parco Keukenhof, in Olanda. Un luogo da sogno specialmente se visitato in primavera. Trentadue ettari pieni di fiori ed alberi. Un angolo di natura incontaminata che vale davvero la pena assaporare con gli occhi e con l’olfatto. Parliamo dell’orto botanico olandese per eccellenza, dove è possibile davvero cogliere il significato della parola fiori e della parola primavera. Niente come un parco storico, tenuto per secoli al riparo da cemento e costruzioni può rendere meglio l’idea della rinascita primaverile.

In questo periodo poi tutto è in piena fioritura. Qualche numero? Duemilasettecento alberi centenari e diversi milioni di fiori non aspettano altro di essere visti e vissuti. Partendo dai tulipani, orgoglio nazionale degli olandesi, fino ad arrivare ai giacinti ed a tutte le bulbose primaverili che in questo mese allietano l’ambiente circostante.

Cosa piantare a maggio, il Cisto

Tra le piante da seminare nel mese di maggio, ci piace segnalare il Cisto, originario del bacino del Mediterraneo ed appartenente alla famiglia delle Cistacee. Si tratta di una pianta costituita da un fusto eretto e ramificato che può aggiungere il metro di altezza e da foglie ovali di colore verde scuro, ricoperte di peluria. I fiori sono bianchi o rosa e fanno la propria comparsa nella tarda primavera. La loro caratteristica è la durata molto limitata (ogni fiore appassisce nel giro di un solo giorno), ma la pianta fiorisce in continuazione, regalando uno spettacolo di rara bellezza per due o tre mesi. I fiori lasciano poi il posto ai frutti, costituiti da capsule contenenti semi in grande quantità.

Il Cisto solitamente si coltiva in piena terra, dove si comporterà come una tappezzante, occupando tutto lo spazio a propria disposizione, fino a divenire quasi invadente. Volendo, lo si può allevare anche in vaso, specie nelle zone a clima rigido, dove il freddo dell’inverno potrebbe compromettere la salute della pianta.

Fiori di Bach, Centaury

Il rimedio Centaury, nella terapia con i fiori di Bach, è indicato per coloro che non sanno far valere le proprie ragioni, opinioni e bisogni mostrandosi, di contro, eccessivamente disponibili verso il prossimo.

Il tipo Centaury si cura dell’altro fino all’asservimento e da questo stato di cose gli derivano la sensazione di essere sfruttato e una scarsa autostima oltre che, sul piano fisico, una debolezza diffusa e la tendenza ad iperalimentarsi (fame nervosa).

Più in generale, la centaurea minore (Erythraea centarium) viene ampiamente utilizzata in medicina popolare per le proprietà digestive, febbrifughe e depurative che le vengono attribuite ed è nota anche con i nomi comuni di fiele della terra, erba della febbre, bindella, granella, china, piccola centaurea.

Giardino giapponese: le piante

Costruire un giardino giapponese può essere molto semplice se si sa come agire. L’elemento chiave, ormai è chiaro, è l’equilibrio. Quello tra gli elementi che lo compongono. Questo non significa però che il giardino debba apparire in qualche modo artificiale. Altro punto chiave infatti è il contrasto, un dualismo che contrappone elementi diversi tra loro. Si tratta di un concetto che deve essere espresso anche con le piante chiamate ad inserirsi.

In questo caso una contrapposizione importante avviene tra le piante maschili e quelle femminili.

Cosa piantare a maggio, la Passiflora

Maggio è il mese migliore per dedicarsi alla moltiplicazione (tramite semina o talea) della Passiflora, genere che comprende numerosissime specie originarie dell’America meridionale ed appartenenti alla famiglia delle Passifloracee. Si tratta di una pianta che può avere sviluppo arbustivo, erbaceo o rampicante, con fusti legnosi o cavi, a sezione triangolare, circolare o quadrangolare, a seconda della specie. I fiori sono molto appariscenti, di colore bianco, lilla o rosa e fanno la propria comparsa nella stagione estiva (alcune specie fioriscono tutto l’anno).

Molte varietà di Passiflora sono rustiche e resistono quindi anche alle temperature più fredde della stagione invernale. Alcune specie, invece, temono il freddo ed è per questo che si coltivano in caso, all’interno delle mura domestiche, o come annuali. In ogni caso, la coltivazione della Passiflora non richiede interventi particolari, ma solo qualche piccolo accorgimento riguardo alla collocazione ed all’irrigazione, come dimostra la scheda che segue.