Aprile è il momento giusto per piantare il falso gelsomino

falso gelsomino

Se cercate una pianta rustica e allo stesso tempo adatta alla coltivazione in vaso, capace di creare delle pareti verdi e fiorite, quello che fa per voi è il Trachelospermum jasminoides, meglio conosciuto come falso gelsomino, una pianta appartenente alla famiglia delle Apocynaceae.

È una pianta rampicante i cui rami si attorcigliano in modo naturale ad ogni sostegno, dotata di fiori di colore bianco-giallognolo che sbocciano tra giugno e luglio, caratterizzati da un intenso profumo molto simile a quello del gelsomino.

Piante da appartamento: l’Areca

areca

L’Areca (Chrysalidocarpus lutescens) è una pianta da appartamento originaria del Madagascar ed appartenente alla famiglia delle Brassicacee, particolarmente diffusa ed apprezzata alle nostre latitudini.

Si presenta come una sorta di palma molto decorativa, costituita da fusti eretti piuttosto sottili e foglie lunghe ed appuntite dal colore verde brillante. Di solito viene coltivata in vaso, dove difficilmente riesce a produrre una fioritura degna di nota, ma nelle zone di origine regala uno spettacolo di rara bellezza nel periodo primaverile, con fiori molto appariscenti dal colore rosso-arancio, che lasciano poi il posto a frutti tondeggianti riuniti in pannocchie.

Per una coltivazione ottimale, l’Areca deve essere posta in una zona luminosa della casa, ma non ai raggi diretti del sole, che ne rovinerebbero lo splendido fogliame. La temperatura ideale è quella che si aggira sui 25-30°C ed è per questo che è preferibile tenerla all’interno delle pareti domestiche nel periodo più freddo dell’anno. In estate, invece, la pianta può essere collocata all’esterno, sempre tenendo conto delle sue esigenze di luce.

Come realizzare un angolo fiorito in casa o sul davanzale

davanzale fiorito

Con l’arrivo della primavera viene proprio voglia di abbellire il davanzale o il terrazzo con dei bei fiori colorati; se a questo aggiungiamo che questo è il periodo migliore per seminare e piantare nuovi fiori, ecco che diventa anche il momento giusto per realizzare una cassetta fiorita per decorare ogni angolo della casa.

Si può ottenere un bellissimo effetto cromatico utilizzando tre semplici piante di stagione, ovvero i ranuncoli, le fresie e gli anemoni; sono molto importanti il terreno, che deve essere di ottima qualità, il materiale drenante e il concime minerale.

Piante aromatiche: il genere Patchouli

PATCHOULI

Del genere Patchouli fanno parte circa quaranta specie di piante perenni sempreverdi appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae e originarie dell’Asia; la specie più conosciuta è la Pogostemon cablin, che si sviluppa come un piccolo arbusto dai fusti legnosi, dotato di molte foglie lucide, ovali, dal margine dentellato e dal colore verde scuro. Se le foglie di questa varietà di Patchouli vengono strofinate, emettono un acuto profumo speziato molto usato dall’industria profumiera per produrre diverse fragranze; in erboristeria sono usate le foglie essiccate.

Il Pogostemon cablin ama essere coltivato in zone ombreggiate e con temperature non inferiori agli 8°C; può essere usato anche come pianta da appartamento, in quanto è molto decorativa, sia per le sue grandi foglie, sia per piccoli fiori color lilla che spuntano in estate.

Come seminare le viole

seminare le viole

Vi abbiamo già parlato delle diverse specie e varietà di viole, delle cure colturali di cui necessitano e di come difenderle dalle malattie e dall’attacco di parassiti; oggi vedremo come seminare le violette selvatiche coltivate. La moltiplicazione per seme è solo una delle tante tecniche di moltiplicazione cui possiamo ricorrere per ottenere nuove piantine da quelle che già possediamo, torneremo quindi in seguito sull’argomento per indicarvi l’utilizzo di tecniche alternative.

Se decidete di seminare le violette selvatiche sappiate che questa tecnica di propagazione comporta almeno due inconvenienti: è molto lenta e può dare luogo alla germinazione di  piante molto diverse dalla pianta madre come risultato del contatto con pollini di altre specie. Mentre per la lentezza c’è poco da fare, per evitare la germinazione di ibridi non desiderati è opportuno tenere le piante utilizzate per la produzione dei semi lontane dalle altre. In ogni caso la moltiplicazione per seme è indicata per recuperare le piante affette da virosi (che non si trasmettono attraverso il seme) e per ottenere nuove varietà.

Piante da frutto: il Tamarindo

tamarindo

Il Tamarindo (Tamarindus indica) è una pianta da frutto appartenente alla famiglia delle Fabacee ed originaria dell’Africa orientale, sebbene la sua coltivazione si sia diffusa in tutte le zone a clima tropicale, specie in Asia ed in America latina.

E’ caratterizzato da un fusto poco sviluppato al contrario dei rami che possono raggiungere altezze considerevoli, donando all’albero un aspetto imponente. Le foglie sono opposte, pennate e lunghe una quindicina di centimetri, composte a loro volta da numerose foglioline dal colore verde brillate sulla pagina superiore e più chiaro su quella inferiore.

I fiori sono grandi, dal colore giallo-verde con striature rosse o arancioni, riuniti in racemi molto decorativi. I frutti invece sono rappresentati da dei legumi ricurvi dal colore marrone chiaro, contenenti diversi semi.

Piante da appartamento: la Begonia rex

begonia rex

Abbiamo già parlato delle Begonie, delle cure colturali e dei parassiti che possono attaccarle; oggi vi illustreremo le caratteristiche della Begonia rex una varietà molto apprezzata come pianta da appartamento grazie alle sue foglie molto particolari. La begonia rex è una pianta originaria dell’India, di cui esistono diversi ibridi; la sua caratteristica principale è quella di possedere vistose foglie cuoriformi, perenni e con macchie di colore rosa nella parte centrale, dove si presenta anche punteggiata e striata con una gamma di colori molto intensi.

La begonia rex è una pianta di piccole dimensioni, che può raggiungere al massimo i 30 centimetri di altezza, e i 90 di diametro, dal portamento strisciante; è una pianta molto delicata che non tollera né sbalzi di umidità, né di luce e né di temperature; ama la penombra e non deve essere esposta al sole. La begonia rex ha bisogno di annaffiature abbondanti e frequenti, ma non in inverno; inoltre, è importante non bagnare le foglie. In primavera e in estate bisogna aggiungere del fertilizzante liquido all’acqua di annaffiatura.

Piante medicinali: l’acetosella dei boschi

acetosella

L’Oxalis acetosella, meglio conosciuta come acetosella dei boschi, è una pianta medicinale appartenente alla famiglia delle Ossidalaceae. L’acetosella è un’erbacea perenne, molto comune nelle zone montane dell’Europa, dell’Asia e del Nordamerica; il suo habitat naturale è il bosco, ma gradisce anche i semplici luoghi ombrosi, sia in pianura che in montagna, purché ricchi di humus e morbidi.

La prima parte del nome botanico di questa pianta, ovvero Oxals, deriva dal greco oxys, che significa acuto, e da hals, cioè sale, mentre l’epiteto acetosella si deve al suo gusto acidulo che ricorda quello dell’aceto.

Solitamente l’acetosella raggiunge altezze comprese tra gli 8 e i 15 centimetri, possiede foglie simili a quelle del trifoglio, i fiori compaiono tra aprile e maggio e sono caratterizzati da petali bianchi o rosati, solcati da venature violacee; i frutti sono composti da una capsula allungata con un sistema particolare per propagare i semi. Essendo molto esile, tende a ripiegarsi su stessa per proteggersi dal vento e dalle piogge.

Viole, malattie e avversità

violette malattie

Violette selvatiche coltivate

Le violette selvatiche coltivate sono piante piuttosto resistenti e quindi poco soggette a malattie e all’attacco di parassiti, tuttavia non ne sono immuni e vanno quindi protette da queste spiacevoli evenienze adottando qualche precauzione quale concimare con fertilizzanti poveri di azoto ed evitare ristagni idrici nel terreno.

Ciò premesso i nemici più comuni delle violette selvatiche sono gli afidi, gli acari e gli agrizomi, piccole larve che scavano delle vere e proprie gallerie nelle foglie causando un danno estetico notevole all’intera pianta; queste ultime possono essere eliminate usando insetticidi in grado di penetrare profondamente nei tessuti vegetali (i cosiddetti insetticidi translaminari).

Le violette possono venire colpite anche da malattie fungine quali maculature sulle foglie causate da Peronospora violae, ruggine e mal bianco. In questo caso il trattamento dovrà essere a base di funghicidi ad ampio spettro e di composti a base di zolfo. In entrambi i casi però prima di procedere all’applicazione di questi prodotti sull’intera pianta assicuratevi che questa possa tollerarli testandoli su una piccola porzione di essa; solo una volta superato il test procedete alla somministrazione vera e propria. Quanto invece ai composti di zolfo, somministrateli esclusivamente nelle ore più fresche della giornata per evitare che si brucino le foglie.

Piante aromatiche: la Ruta

ruta

Benvenuti ad un nuovo capitolo dedicato alle piante aromatiche sulle pagine di PolliceGreen. Stavolta ad attirare la nostra attenzione è la Ruta (Ruta graveolens), pianta appartenente alla famiglia delle Rutacee ed originaria dell’Europa meridionale. Alle nostre latitudini è presente in quasi tutte le regioni allo stato spontaneo, mentre nelle zone insulari è più facile trovarla coltivata in vaso.

La Ruta è un arbusto sempreverde che può raggiungere il mezzo metro di altezza ed è proprio per questo che spesso viene coltivata a mo’ di siepe nella decorazione di bordure ed aiuole.

Il fusto è di colore azzurrognolo nei primi anni di vita, per diventare poi legnoso con l’avanzare dell’età. Le foglie sono ovali e lobate, dal colore argenteo o verde bluastro, ricoperte di ghiandole oleose. I fiori fanno la loro comparsa in estate avanzata e colorano la pianta di un giallo-verde molto caratteristico.

Le piante epifite

piante epifite

Le piante epifite sono quelle piante che vivono su altre piante, come muschi, licheni e felci, ovvero piante che non crescono nel terreno ma soprattutto sui rami degli alberi o sui tronchi; questo genere di piante è originario prevalentemente delle foreste tropicali e subtropicali, dove la vegetazione è talmente fitta da impedire alla luce del sole di raggiungere lo strato più basso del suolo; per questo motivo gli alberi tendono a crescere in altezza e con loro anche le epifite che si arrampicano su di essi.

Le piante epifite si attaccano alla pianta ospite grazie alle radici, e riescono a creare loro habitat molto particolare che però permette loro di vivere, anche perché sono in grado di assorbire l’acqua piovana.

L’orchidea brassia, ovvero l’orchidea “ragno”

orchidea brassia

L’orchidea brassia è una specie di orchidea epifita originaria dell’America meridionale caratterizzata da grandi fiori profumati preceduti da lunghe spighe. I sepali di questa pianta sono molto lunghi e sottili, tanto da far guadagnare a questa pianta il nome di orchidea “ragno”.

Le orchidee brassia hanno bisogno di molta luce, anche diretta, purché non nei momenti più caldi della giornata; queste piante non sopportano il freddo e quindi d’inverno vanno tenute all’interno pur mantenendo sempre la giusta luminosità, magari posizionandole vicino a una finestra ma lontano da fonti di calore. In estate devono essere tenute all’esterno, in un luogo con un buon ricambio d’aria e non troppo caldo.

Viole, messa a dimora e cure colturali

violette orticole

Dopo avervi dato indicazioni circa le diverse specie e varietà di viole, il terreno e l’esposizione ideale per la loro coltivazione, oggi vedremo come metterle a dimora e di quali cure colturali necessitano.

La messa a dimora

Violette selvatiche coltivate

Il momento ideale per la messa a dimora delle violette selvatiche è l’autunno o la primavera. Preparate un substrato soffice, scavate una buca e inseritevi la pianta; quindi ricompattate la terra senza affondare troppo le radici nel terreno; per essere sicuri che le piantine attecchiscano mantenete il terreno costantemente umido. La distanza tra una pianta e l’altra deve essere di circa 25-30 centimetri. I primi mesi dopo la messa a dimora abbiate cura di estirpare le infestanti sul nascere.

Viole orticole

Le viole orticole vanno messe a dimora a settembre-ottobre; praticate sul terreno buche profonde almeno 15-20 centimetri a una distanza di 25-30 centimetri le une dalle altre; sistematevi le piante e aggiungete concime organico maturo.

Miltonia, varietà e cure

miltonia

La Miltonia è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee ed originaria delle zone tropicali dell’America del sud (in particolare del Brasile), spesso confusa con la Miltoniopsis, altrimenti detta Orchidea pansè.

E’ caratterizzata da uno stelo eretto o ricurvo e da foglie sottili, strette e lunghe dal colore verde brillante, mentre i fiori a stella possono assumere le colorazioni più disparate, dal bianco al rosa, dal giallo al marrone, dal rosso al porpora, tutti ugualmente spettacolari.

Si coltiva in serra o in appartamento specie nella stagione invernale, ma con l’arrivo del caldo può essere azzardata la coltivazione all’esterno delle mura domestiche con grande vantaggio per il panorama floreale mostrato dal giardino.