Weigelia, caratteristiche e coltivazione

Weigelia

La Weigelia è una pianta appartenente alla famiglia delle Caprifoliacee, ed è originaria dell’Asia; sotto questo nome sono comprese 12 specie di arbusti rustici a foglie decidue, dai fiori tubulosi che compaiono sui rami tra maggio e giugno.

Le varietà più diffuse sono la Weigelia florida, un arbusto molo esteso che può raggiungere un’altezza e una larghezza di 3 metri, con foglie di colore verde e fiori rosa pallido, bianchi all’interno, e la Weigelia florida Foliis Puerperis, dalla crescita piuttosto lenta caratterizzata da foglie di color porpora e fiori rosa.

Fiori californiani (G-L)

dicentra chrysanta

Fiori californiani

I Fiori californiani dalla A alla Z (A-B; C-D; E-F)

Garlic (Allium sativum)

L’essenza di aglio è indicata a chi teme troppo il giudizio degli altri, si lascia influenzare facilmente ed è timoroso.

Golden ear drops (Dicentra chrisanta)

Pianta erbacea perenne della famiglia delle Papaveraceae. Indicata per riportare a galla traumi ed esperienze dolorose rimosse che impediscono di vivere pienamente il presente.

Golden yarrow (Achillea filipendulina)

L’Achillea è utile per superare la tendenza all’isolamento dettata dal timore dei giudizi altrui.

Goldenrod (Solidago californica)

Indicata per coloro che, spinti da insicurezza, si comportano in maniera aggressiva.

Fiori californiani, le essenze (E-F)

giglio bianco

Dei Fiori californiani, della loro origine e del loro impiego vi abbiamo già detto. Allo stesso modo, abbiamo già visto parte delle essenze usate in fitoterapia sotto questo nome (A-B e C-D) e le relative indicazioni. Continuiamo adesso il nostro l’elenco con le essenze dalla F alla G.

Easter lily (Lilium longiflorum)

Il giglio bianco è indicato per quelle persone che vivono la propria sessualità in maniera conflittuale; non riescono cioè a conciliare sessualità e spiritualità e vivono i rapporti intimi in maniera promiscua.

Echinacea (Echinacea purpurea)

L’Echinacea è una pianta erbacea perenne della Famiglia delle Asteraceae, molto comune anche in Italia. E’ Indicata nei casi in cui il sistema immunitario risulta indebolito da esperienze traumatiche.

Evening Primrose (Oenothera hookeri)

E’ la cosiddetta primula della sera, o Enotera, indicata per coloro che che risentono di esperienze traumatiche vissute nella primissima infanzia.

Camomilla romana, proprietà terapeutiche

camomilla romana

Tra le numerose specie di Camomilla presenti in natura, vogliamo oggi soffermarci sulla varietà cosiddetta Romana, molto utilizzata dal punto di vista officinale. Cominciamo col dire che generalmente cresce allo stato spontaneo in terreni aridi e sassosi, ma proprio per le sue proprietà terapeutiche non è così difficile da trovare nei vivai o nella coltivazione domestica.

Ama i luoghi soleggiati e teme più di ogni altro nemico le correnti d’aria o i venti gelidi dell’inverno. A parte la collocazione, non richiede grandi attenzioni, se non un’annaffiatura moderata e costante nel periodo della fioritura, evitando i ristagni d’acqua che potrebbero comprometterne l’apparato radicale.

Di particolare importanza è invece la raccolta dei fiori, da effettuarsi nel periodo che va da luglio a settembre o comunque nel periodo più caldo dell’anno, quando l’umidità dell’aria è ridotta al minimo.

Bulbose, come coltivarle in un clima mite ed ultimi consigli

bulbose

Nelle regioni a clima mite, e in Riviera, se la stagione si presentasse particolarmente asciutta, si consiglia di annaffiare leggermente le piantagioni di bulbose, ogni quindici giorni, tanto da impedire al terreno di diventare troppo secco e compatto. È ovvio che per queste annaffiature sarà opportuno impiegare acqua non troppo fredda; meglio ancora se fosse possibile disporre, per questo scopo, di acqua piovana che, essendo priva di calcare, è particolarmente indicata per le specie bulbose.

Come proteggere le piante dal freddo e dalla pioggia

proteggere le piante dal freddo

Ormai manca circa un mese e mezzo all’arrivo dell’inverno, e i primi freddi pungenti iniziano a farsi sentire; come noi mettiamo giubbotti e piumoni, è arrivato il momento di metterli anche alle nostre piante, e di pensare a come proteggerle dal freddo e dalle piogge.

Le protezioni per le piante hanno diversi scopi: difenderle dal freddo e dal gelo invernale, anticipare la disponibilità di piante per il giardino, soprattutto nel caso di quelle annuali, o la fioritura in quelle precoci. Per quest’ultimo caso si usa di solito un tunnel di plastica che copre la coltivazione; questo tunnel è costruito con degli archetti di plastica con le punte conficcate nel terreno e ricoperti da un telo di plastica molto resistente.

Protea, il fiore a forma di carciofo

protea

Se siete appassionati di fiori dalle forme curiose e stravaganti, non potete non conoscere la Protea, pianta dalla straordinaria bellezza che regala uno spettacolo con pochi eguali in natura. Si, lo so, lo abbiamo detto per molte altre piante in precedenza, ma la Protea è realmente uno dei fiori che incarnano nel migliore dei modi l’ideale di eleganza, con le sue forme che variano a seconda della specie, somigliando ora ad un carciofo, ora ad una pigna.

Si tratta di una pianta arbustiva sempreverde, appartenente alla famiglia delle Proteacee e originaria dell’Africa e delle zone tropicali. E’ caratterizzata da fusti lunghi ed eretti, poco ramificati, che presentano foglie allungate da colore verde scuro.

La fioritura avviene in estate, quando sarà possibile ammirare la comparsa di infiorescenze riunite al centro, “abbracciate” da lunghe brattee colorate di bianco, rosa, arancio o rosso. I fiori come detto possono assumere le forme più disparate (vedi gallery in fondo all’articolo) e restano vivi per intere settimane.

Bulbose in giardino, come piantarle, a che distanza e a quale profondità

bulbose

Ci troviamo ancora nel nostro bel giardino, e, ci restano ancora pochi giorni, prima che inizino le gelate invernali, per preparare i nostri bulbi al riposo stagionale garantendogli una florida fioritura con la ripresa della bella stagione.

Ecco quindi ancora qualche suggerimento, in merito al tipo di terriccio da usare, ed alla distanza da mantenere tra un bulbo e un altro durante la piantagione, nei nostri giardini.

Lucky Bamboo, pianta portafortuna

lucky bamboo

Lucky Bamboo o bambù della fortuna è il nome che viene dato comunemente ai rami di Dracaena sanderiana, appartenente alla famiglia delle Agavacee e originaria di Africa  ed America.

E’ una pianta molto resistente che può raggiungere i 90 centimetri di altezza, assumendo forme originali e caratteristiche, ottenute intrecciando ad arte i fusti. Allo sommita dei fusti si presentano poi ciuffi di foglie dal colore verde brillante, che conferiranno alla nostra piantina una certa eleganza.

Generalmente il Lucky Bamboo si coltiva in luoghi luminosi, facendo attenzione a non esporre la pianta ai raggi diretti del sole che potrebbero rovinare irrimediabilmente la pianta. Pur amando la luce, comunque, può essere collocato anche in ambienti semibui o ombreggiati, purché se ne rispettino le necessità legate al fabbisogno d’acqua.

Biancospino, secolare amico del benessere

fiori di biancospino

Sotto il nome di biancospino vanno due specie di piante, Crataegus oxyachanta o laevigata e Crataegus monigyna, appartenenti alla famiglia delle Rosaceae. In entrambi i casi si tratta di arbusti che possono raggiungere anche dimensioni considerevoli (fino a 5 metri di altezza) e appaiono dotati di rami spinosi e fogliame sparso.  Il biancospino produce i tipici fiori bianco-rosati tra Maggio e Giugno, mentre per la maturazione dei suoi frutti, bacche rosse di forma ovale e dotate di nocciolo, bisogna attendere la fine dell’estate.

Si tratta di una pianta perenne molto longeva, può sopravvivere infatti fino a 500 anni, diffusa in Europa, in Asia occidentale, in Nord America e nell’Africa settentrionale dove cresce spontanea nelle boscaglie in zone montane ed è molto nota per il suo impiego erboristico come ipotensivo, cardiotonico, astringente e febbrifugo. Contiene infatti numerosi principi attivi fra cui flavonoidi, tannini, acidi polifenoli, triterpenici, saponine.

Crossandra, coltivazione e cure

crossandra

Il cielo è cupo e le temperature continuano a scendere: l’inverno è alle porte, mentre il nostro giardino comincia a spogliarsi degli allegri colori che ci hanno sin qui accompagnato. E allora è il momento di dedicarci alle nostre care piante da appartamento, altrettanto variopinte e spettacolari, sia durante la fioritura che nel periodo di riposo vegetativo, come la Crossandra, ad esempio, che può regalarci grandi soddisfazioni, se curata nella giusta maniera.

Si tratta di una pianta originaria dell’Africa, della Malesia e dell’India, appartenente alla famiglia delle Acantacee e comprendente una cinquantina di specie più diversi ibridi.

Ha foglie lanceolate, lucide e dal colore verde scuro, che non perdono le loro caratteristiche neppure dopo la fioritura, regalando un’esplosione di verde anche nel periodo invernale. I fiori invece sono per lo più di color arancio, molto resistenti e visibili sulla pianta da maggio ad ottobre.

Tecniche colturali: la sarchiatura e la rincalzatura

sarchiatura e rincalzatura

Oggi affrontiamo un nuovo capitolo della cura di piante e fiori: le tecniche colturali, ovvero tutti quei lavori fatti per rendere rigogliose e produttive le piante; dato che ce ne sono molte, andremo per gradi, e oggi sarà il turno della sarchiatura e della rincalzatura.

La sarchiatura è una tecnica colturale che possiede tre funzioni: quella di ridurre la compattezza del suolo in modo da farci entrare l’aria, quella di far penetrare il calore del sole nel terreno durante i mesi freddi, e quella di eliminare le erbe infestanti, in modo da lasciare maggior spazio per le sostanze nutritive; non a caso, spiegato praticamente, la sarchiatura è l’atto con il quale si recidono alla base le erbe infestanti prima di estirparle.