Piante di Natale: Gynura sarmentosa

Pensate che la Stella di Natale sia un regalo scontato per le prossime festività? E allora puntate sulla Gynura sarmentosa, una pianta originaria del continente asiatico (in particolare dell’India) ed appartenente alla famiglia delle Compositae. Si tratta di una pianta a portamento strisciante o rampicante, con foglie lanceolate ricoperte – specie negli esemplari giovani – da una peluria violacea. I fiori sono di colore arancio e fanno la propria comparsa in primavera, pur non avendo valore ornamentale.

La Gynura sarmentosa si coltiva in vaso come pianta da appartamento, trattandosi di una pianta che non tollera le basse temperature. Solo in estate la si può esporre in giardino o in balcone, avendo l’accortezza di posizionarla in un luogo riparato dal sole diretto. Non è una pianta di Natale in senso stretto, ma si presenta come una valida alternativa alle piante solitamente regalate in questo periodo dell’anno.

La Stella di natale

La stella di natale

La stella di natale (Euphorbia pulcherrima) nota anche con il nome di poinsettia, è senza ombra di dubbio una delle piante di natale più amate e diffuse. Questo perchè contiene in sè tre dei colori simbolo del natale: il rosso brillante delle maestose brattee, il verde deciso di foglie e fusti, il giallo dorato delle infiorescenze. Alle sue caratteristiche cromatiche si aggiunge poi la forma stessa delle brattee che nel complesso richiamano alla mente una stella (da qui il nome comune).

In natura le stelle di natale formano arbusti perenni che possono raggiungere i due metri di altezza ma le loro dimensioni sono assai variabili e come ben sappiamo ne esistono esemplari che non vanno oltre i 10-15 centimetri. In commercio si trovano inoltre varietà con brattee rosa, bianche o screziate.

Le cure

Finchè perdurano le brattee la stella di natale deve essere tenuta in un luogo luminoso della casa, durante l’inverno anche alla luce diretta del sole, ad una temperatura di circa 22°C, al riparo da sbalzi termici e correnti di aria fredda. Va irrigata costantemente ma con moderazione. In primavera potrà essere portata all’esterno, purchè al riparo dai raggi diretti del sole.

Una volta teminata la fioritura la stella di natale perderà le foglie e le brattee si seccheranno; questo non significa assolutamente che la pianta ha terminato il proprio ciclo vitale ma semplicemente che ha cominciato il suo periodo di riposo vegetativo e che con le cure giuste potrà rifiorire l’anno seguente.

Piante con fiori rossi, perfette per natale

Il rosso è decisamente il colore del natale, per questo motivo le piante a fiori rossi rientrano a pieno titolo nel novero delle decorazioni natalizie e trovano posto in casa, nei cortili, sulle vie e nelle vetrine dei negozi. La regina incontrastata del periodo è fuori da ogni dubbio la Stella di natale (anche se nel suo caso non sono i fiori ad essere di colore rosso ma le vistose brattee).

Tuttavia, senza voler nulla togliere a sua maestà, esistono altre piante invernali che hanno come colore dominante il rosso e che possono benissimo fungere anch’esse da addobbi natalizi insieme ad agrifoglio, vischio e pungitopo; tra queste il cosiddetto Cactus di natale (Schlumbergera russelliana), una pianta grassa dall’aspetto particolarmente leggiadro che produce, proprio in questo periodo, fiori rossi, rosa, lilla o bianchi.

Fiori da piantare in autunno: l’Euphorbia robbiae

L’Euphorbia robbiae è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Euphorbiacee (la stessa della Stella di Natale) ed originaria dell’Africa. E’ caratterizzata da fusti lunghi e sottili, che portano foglie lanceolate di colore verde chiaro con sfumature porpora. I fiori sono privi di petali, ma costituiti da brattee color giallo-verde molto decorative, che fanno la propria comparsa all’inizio dell’estate, restando a lungo sui fusti. Anche come fiore reciso l’Euphorbia robbiae ha una durata piuttosto lunga.

Si può coltivare in piena terra solo nelle zone con clima invernale mite, trattandosi di una pianta che non tollera le basse temperature. Nelle altre zone si consiglia la coltivazione in vaso, così da poter ricoverare la pianta all’interno delle pareti domestiche all’arrivo del primo freddo. Per il resto, la coltivazione non richiede accorgimenti particolari.

Le piante e i fiori di Natale

albero di natale

Tra le piante di Natale l’abete è sicuramente quella più conosciuta nelle due specie usate per allestire l’albero, ovvero l’abete rosso e l’abete bianco. L’abete è da sempre considerato l’albero legato alla nascita delle divinità, e con il tempo è stato adattato dal Cristianesimo; anche gli addobbi dell’abete sono stati reinterpretati in chiave religiosa: i lumini, infatti, simboleggiano la Luce che Gesù regala al mondo, i regali, i frutti e i dolci appesi o posti ai suoi piedi sono il simbolo dell’amore che ci offre.

Tra le altre piante legate al Natale, di cui per altro abbiamo già parlato, sono il vischio, considerato da sempre un amuleto contro le sventure e un portafortuna per le coppie che si baciano sotto ad esso, l’agrifoglio, l’edera e il pungitopo, che oltre ad abbellire la casa, sono piante legati ai riti pagani e alle credenze popolari per difendersi da stregonerie e malefici. Anche il ginepro, fin dall’antichità, era legato alle tradizioni natalizie, tanto che i suoi rami venivano addirittura sparsi sul pavimento per assicurarsi buoni auspici.

Acero giapponese bonsai, il regalo giusto per Natale

acero giapponese

Se a Natale volete regalare una pianta che non sia la classica Stella, potreste orientarvi sull’Acero Giapponese bonsai, albero dalla straordinaria bellezza, che muta colore nel corso dell’anno. D’accordo il prezzo rispetto alle piante tipicamente natalizie è un po’ più elevato, ma volete mettere la soddisfazione nel regalare una così originale creazione?

Il nome botanico è Acer palmatum ed in natura può raggiungere i 10 metri di altezza con la sua chioma tondeggiante e le foglie decidue o sempreverdi, che nella stagione autunnale assumono una colorazione che va dal giallo al rosso-arancio.

Nella versione bonsai è piuttosto difficile da coltivare, ma seguendo delle regole ben precise anche i meno avvezzi all’arte del giardinaggio possono riuscire a far crescere un esemplare di Acero giapponese forte e rigoglioso. Come comportarsi dunque di fronte ad una piantina di Acer palmatum bonsai?

Come creare un segnaposto natalizio con le piante

agrifoglio

Natale è sempre più vicino e nella fretta dei preparativi può capitare di dimenticare qualche prezioso dettaglio che può arricchire la giornata di festa, rendendola unica ed indimenticabile. Tanto per fare un esempio, avete pensato a come stupire gli ospiti con l’addobbo della tavola?

D’accordo, avete già tirato fuori la tovaglia buona, quella che si usa solo per le grandi occasioni, e magari avete messo mano anche all’argenteria che solitamente fa bella mostra di sé nella vetrina del salotto… Ma manca ancora un piccolo particolare per rendere la vostra tavola simpatica ed originale: il segnaposto natalizio.

In commercio ne trovate in grande quantità, con forme e colori diversi, economici o di gran classe, ma volete mettere la soddisfazione di creare con le vostre mani un segnaposto a tema, utilizzando le nostre amiche piante? E allora ecco qualche semplice creazione da realizzare per fare in modo che il Natale del 2009 sia ricordato come il più bello degli ultimi anni.

Alternative alla Stella di Natale, l’Ardisia

ardisia crispa

L’Ardisia è un genere appartenente alla Famiglia delle Myrsinaceae, comprende circa 400 specie di alberi e arbusti ed è originaria di India e Giappone; la specie di Ardisia della quale vi parliamo oggi, l’Ardisia crispa, è ottima come pianta da interni e nel periodo natalizio rappresenta una validissima alternativa alla tradizionale Stella di Natale.

Si tratta di un piccolo arbusto compatto a crescita lenta che raggiunge i 60-90 centimetri di altezza e i 30-40 di diametro; presenta foglie molto decorative lucide e di colore verde intenso e nel mese di Giugno produce deliziosi fiori profumati bianchi, cremisi o violacei che crescono raccolti in pannocchie lunghe fino a 10 cm. Alla comparsa dei fiori segue quella dei frutti, delle piccole bacche ovali di colore rosso e lucide, caratteristica che la rende ideale come addobbo natalizio. I frutti possono mantenersi sulla pianta fino alla fioritura successiva purchè questa sia posta in un luogo luminoso (l’ideale è dietro una finestra) e con il giusto grado di umidità.

Nertera, addobbare il giardino per Natale

nertera

Se siete alla ricerca di una pianta da accostare alla Stella di Natale per addobbare il giardino in vista delle festività, la Nertera è senza dubbio quella che fa per voi; con le sue caratteristiche bacche tondeggianti arancioni o rosse, a seconda della specie, è infatti l’ideale come addobbo natalizio per giardini, balconi e terrazze e proprio il tardo autunno è il periodo in cui è molto facile trovarla nei garden center.

Il genere Nertera appartiene alla Famiglia delle Rubiaceae e comprende circa 15 specie originarie di America Centrale Nuova Zelanda e Australia; è una pianta sempreverde rustica che cresce bene in qualunque tipo di terreno, ha una crescita abbastanza veloce e forma dei cuscini tappezzanti alti 8-12 cm e di 30-40 cm di diametro che crescendo diventano ricadenti. Le foglie piccole e ovali possono assumere colorazioni diverse dal verde scuro al verde chiaro e screziate; le bacche fanno la propria comparsa in estate, insieme ai piccoli fiori bianchi, e rimangono sulla pianta tutto l’inverno.

Stella di Natale: come farla durare tutto l’anno

cure stella di natale dopo le feste

Stella di Natale, come farla durare tutto l’anno

Come abbiamo più volte sottolineato, la Stella di Natale è la pianta che tradizionalmente viene regalata durante le feste natalizie; può essere quindi considerata, insieme al vischio, la pianta di natale per eccellenza; purtroppo però, di solito, dopo alcuni giorni, inizia a perdere le foglie e diventare spoglia, e anche se riusciamo farla sopravvivere, difficilmente rifiorisce.

Cosa fare, dunque, per mantenerla sana, e ottenere una bella fioritura anche l’anno successivo? Innanzi tutto collocatela in un punto luminoso della casa, ma non al sole diretto, e non bagnatela troppo, in quanto l’ Euphorbia Pulcherrima, questo è il suo nome botanico, sopporta bene i periodi di siccità, ma non l’eccessiva umidità, quindi cercate di annaffiarla solo quando il terreno appare asciutto.

Niente crisi per la Stella di Natale: prevista la vendita di 20 milioni di esemplari

crisi e stella di natale

A Natale, crisi o non crisi, bisogna pensare ai regali: cosa c’è di meglio di una bella Stella di Natale, il fiore natalizio per eccellenza? Deve aver pensato proprio questo la Confederazione Italiana Agricoltori, quando ha pubblicato i risultati di una stima secondo la quale saranno più di 20 milioni le Stelle di Natale che verranno acquistate durante le feste, e che produrranno un utile pari a 210 milioni di euro.

Alla faccia della crisi, dunque? Non è detto; le Stelle di Natale, infatti, hanno un prezzo al consumo estremamente variabile, che può arrivare, sì, a 25 euro, ma che nel caso di quelle piccole può partire dai 2 o 3 euro, un costo, quindi, accessibile a tutti, per un dono di sicuro effetto. Del resto, agli italiani l’ Euphorbia Pulcherrima, questo è il suo nome botanico, deve piacere proprio tanto, visto che l’Italia è al secondo posto, dopo la Germania, per la sua vendita e produzione.

Stelle di Natale, tecniche colturali e di moltiplicazione

Stella di Natale biancaLa Stella di natale

Per far si che la nostra bella stella di Natale viva il più allungo possibile dobbiamo aver ben chiare le sue esigenze.

Vediamo quindi le tecniche per mantenerla in vita durante le varie stagioni e quelle per moltiplicarla;

Durante la stagione primaverile, molti scartano la pianta quando le brattee sono scolorite, ma è piuttosto semplice fare in modo che la pianta le riproduca di nuovo. Basta accorciare decisamente gli steli fino a 7-10 cm dalla base e tenere quasi asciutta la composta lasciando per un mese la pianta in buona luce non esposta al sole, a temperatura ambiente. In seguito si bagna il terriccio e la pianta riprende a vegetare.

Quando la stella di natale rincomincia a crescere, verso maggio, la si rinvasa in terra fresca facendo una buona composta, evitando di scegliere vasi troppo grandi altrimenti la pianta tende a produrre molti steli ma pochi fiori e poche brattee.

La stella di Natale ha bisogno di riposo

stelle di Natale in serra

Nel nostro clima la stella di Natale conosce una sola utilizzazione, ossia quella di servire come decorazione della casa durante le feste natalizie ed è considerata uno degli omaggi floreali più eleganti per il periodo che corre dal 25 dicembre a Capodanno, epoca in cui le grandi brattee d”Euphorbia pulcherrima si aprono in grandi stelle.

Nelle regioni meridionali e in Riviera, dove il clima è particolarmente mite, la poinsezia può vivere all’aperto e quindi può essere coltivata anche come decorazione del giardino e della terrazza. Tuttavia, è bene ricordare che le piante che vivono all’aperto difficilmente presentano un fogliame altrettanto bello di quello delle piante che vengono conservate in serra, particolare che diminuisce assai il potere decorativo della stella di Natale.

Coltivare la stella di Natale non è difficile, mentre è quasi impossibile ottenere l’apparizione invernale delle grandi brattee colorate se la pianta non può godere di una temperatura costante superiore ai 16° nel periodo ottobre-dicembre.

Stella di Natale, in Messico è considerata quasi sacra!

stella-di-natale

L’origine del nome scientifico delle euforbie è abbastanza oscura e si rifà, probabilmente, a una leggenda secondo cui lo scopritore dei principi benefici contenuti nel lattice che stilla dai tessuti di queste piante, è da attribuire ad Euforbio, medico di Giuba re dei Numidi.

Il nome della specie comune (Stella di Natale), si riferisce al periodo di fioritura della pianta che corrisponde, grosso modo, al periodo natalizio. l’Euphorbia pulcherrima è nota anche come Poinsettia pulcherrima, da cui deriva il nome comune di « poinsezia » con cui si usa designare la specie che verso Natale ci regala le sue stupende, vellutate brattee rosse, rosa, bianche e avorio.

Sino alla fine dell’Ottocento la poinsezia era pressoché ignota in Europa, mentre veniva già ampiamente usata in America e soprattutto in Messico dove la stella di Natale è considerata quasi sacra.