Cosa piantare a maggio, il Cotonastro

Prima che il mese di maggio arrivi alla fine, dobbiamo ricordarci di trapiantare il Cotonastro, sempre ammesso che abbiamo provveduto a seminarlo in vaso nella stagione autunnale. E’ proprio in questo mese, infatti, che si possono ottenere i risultati migliori nella coltivazione di tale pianta, appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originaria del continente asiatico. Il Cotonastro può avere portamento arbustivo o prostrato, adattandosi perfettamente sia alla coltivazione come pianta da siepe che alla copertura di angoli morti del giardino o di zone di difficile coltivazione.

Presenta foglie piccole, ovali, di colore verde brillate nella stagione vegetativa, che diventano poi rosso-arancio all’arrivo dell’autunno. I fiori sono bianchi, rosa o rossi, a forma di stella, e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile o nel corso dell’estate, a seconda della specie. La coltivazione del Cotonastro è abbastanza semplice, purché ci si ricordi di innaffiarlo spesso nella stagione più calda dell’anno.

Piante rampicanti: la Lagenaria

La Lagenaria è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee ed originaria dell’Asia e del continente africano. E’ caratterizzata da lunghi fusti sottili, che possono raggiungere i tre metri di altezza, e portano foglie di colore scuro sulla pagine superiore, più chiaro su quella inferiore. I fiori sono di notevoli dimensioni, bianchi, a forma di stella, e fanno la propria comparsa nella stagione estiva.

Ma la vera bellezza della Lagenaria è rappresentata dai frutti, costituiti da frutti non commestibili dalla forma varia, molto decorativi per il giardino. Volendo, i frutti si possono privare della polpa, essiccare e poi utilizzare come contenitori o a scopo ornamentale. E’ una pianta che si coltiva come annuale in piena terra, preferibilmente nei pressi di muri, recinzioni e pergolati, dove si aggrapperà fino a raggiungere altezze spettacolari.

Cosa piantare a maggio: il Tropeolo

Il Tropeolo, detto anche Nasturzio acquatico, è una magnifica pianta tappezzante originaria dell’America del Sud ed appartenente alla famiglia delle Tropeolacee. Si tratta di una pianta caratterizzata da fusti sottili, che possono arrampicarsi per diversi metri, e da foglie tondeggianti di colore verde chiaro. I fiori sono a forma di imbuto,  presentano tinte diverse (dal bianco al giallo, dall’arancio al rosso) e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile. Se si vuole godere della loro bellezza, occorre seminarli nel mese di maggio, interrando i semi direttamente a dimora.

In particolari condizioni climatiche, il Tropeolo viene coltivato come pianta perenne, per la decorazione di muri, pergolati e recinzioni. Nelle zone a clima freddo, invece, è consigliabile la coltivazione come pianta annuale o in vaso, in modo da poterla ricoverare in casa nei mesi in cui le temperature scendono al di sotto dello zero.

Fioriture primaverili: la Piracanta

La Pyracantha (Piracanta o Agazzino) è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originaria del continente asiatico. Si tratta di una pianta con fusti sottili ed eretti che possono allungarsi fino ai tre metri di altezza. Le foglie sono ovali, dentate, di colore verde scuro, mentre i fiori sono di piccole dimensioni, bianchi, a forma di stella, e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi decorare la pianta per diverse settimane. Ma la vera bellezza della Piracanta è rappresentata dai frutti, costituiti da bacche di colore giallastro, arancio o rosso, che spesso restano a far bella mostra di sé fino alla primavera successiva.

Solitamente la Piracanta si coltiva in piena terra, nella decorazione di muri, pergolati e recinzioni, considerando la capacità di aggrapparsi ai sostegni e di elevarsi fino a raggiungere notevoli dimensioni. Volendo, la si può coltivare anche in vaso, dove però raggiungerà altezze più contenute.

Fioriture primaverili, l’Adonis

L’Adonis (o Adonide) è una splendida pianta da giardino appartenente alla famiglia delle Ranunculacee ed originaria del bacino del Mediterraneo, sebbene la sua coltivazione sia ormai diffusa in tutte le zone temperate del Pianeta. E’ caratterizzata da fusti relativamente sottili, striscianti o eretti, e da foglie lineari di colore verde chiaro. I fiori possono avere forme diverse a seconda della specie, sono di colore porpora, rosso o giallo, e fanno la propria comparsa durante la stagione primaverile.

Solitamente l’Adonis si coltiva in piena terra, dove si comporterà come una tappezzante, ricoprendo tutto lo spazio a propria disposizione ed adattandosi perfettamente alla decorazione di bordure, aiuole e giardini rocciosi. Alcune specie vengono invece coltivate in vaso, essendo poco resistenti alle temperature rigide della stagione invernale. In entrambi i casi, la coltivazione è abbastanza semplice e non richiede interventi particolari.

Cosa piantare a maggio, la Bacopa

Se avete uno specchio d’acqua, una fontana o un laghetto nei pressi della vostra abitazione, potete prendere in considerazione l’idea di seminare la Bacopa in questo periodo dell’anno. Maggio è il momento adatto anche per la moltiplicazione tramite talea in modo da avere una splendida fioritura nela prossima primavera.

Vale la pena ricordare qualche caratteristica della Bacopa, pianta acquatica perenne o annuale, appartenente alla famiglia delle Scrophulariacee e diffusa per lo più nelle zone tropicali. E’ costituita da fusti striscianti, che portano foglie carnose di colore verde chiaro, solitamente nascoste sotto lo specchio d’acqua. I fiori sono bianchi o lilla e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile. La Bacopa può essere anche coltivata in contenitore, ma è opportuno ricordarsi di innaffiarla spesso, essendo una pianta che necessita di un ambiente costantemente umido per poter regalare il meglio di sé.

Fioriture primaverili, l’Armoracia

L’Armoracia è una pianta aromatica perenne, appartenente alla famiglia delle Brassicacee ed originaria dell’America del Nord e del continente australiano. Si tratta di una pianta costituita da radici molto lunghe e da grandi foglie rugose di colore verde brillante, più o meno scuro. I fiori sono piccoli, bianchi, e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

Pur avendo un aspetto particolare, l’Armoracia (detta anche Rafano, Cren o Barbaforte) solitamente non viene utilizzata come pianta ornamentale, ma coltivata per lo più a scopo officinale, come antibiotico o come stimolante per il sistema circolatorio. In ogni caso di può anche usare per la decorazione del proprio giardino, poiché è in grado di regalare macchie di colore all’ambiente esterno, riempiendo con le sue larghe foglie tutto lo spazio a propria disposizione.Volendo, la si può coltivare anche in vaso, per poi utilizzarne le radici come condimento per le insalate.

Le piante rampicanti che amano il sole

Come abbiamo visto, nonostante sia nella natura delle piante rampicanti ergersi in altezza alla ricerca del sole, alcune di esse, quali edera, aristolochia e gelsomino di san giuseppe, crescono meglio se poste in posizioni ombreggiate o semiombreggiate; di contro, ve ne sono altre che danno maggiori soddisfazioni quando coltivate in pieno sole, fra queste: glicine, bignonia e buganvillea.

Glicine (Wisteria)

Il glicine è una pianta rampicante volubile che si contraddistingue per la spettacolare, profumatissima, fioritura primaverile. L’epoca di impianto coincide con la primavera o con la piena estate. Non richiede grandi cure colturali, cresce bene in qualunque tipo di terreno, a patto che non sia troppo calcareo, e si accontenta di annaffiature sporadiche.

Cosa piantare a maggio, la Thunbergia

Se avete provveduto alla semina della Thunbergia in contenitore all’inizio della primavera, è arrivato il momento di trasferire le piantine in piena terra, affinché abbiano il modo di crescere e di trasformarsi in splendide rampicanti. Maggio è proprio il mese ideale per trapiantare questo tipo di pianta, originaria del continente africano ed appartenente alla famiglia delle Acanthacee.

Si tratta di una pianta con fusti abbastanza sottili, lunghi sino a tre metri, che portano foglie ovali ed appuntite di colore verde scuro. I fiori possono assumere colorazioni diverse (porpora, giallo, arancio, azzurro o viola) e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi restare sui fusti fino ai primi freddi dell’autunno. Si tratta di una pianta di facile coltivazione, che si adatta perfettamente alla copertura di muri, staccionate e pergolati, aggrappandosi ai tutori e crescendo rapidamente in altezza.

Le piante rampicanti che amano l’ombra

Sappiamo bene che le piante rampicanti si accrescono in senso verticale alla ricerca del tanto agognato sole, non è difficile dunque dedurne che la gran parte di esse prosperi in posizioni soleggiate. Tuttavia, esistono alcune specie che si adattano senza problemi anche a posizioni ombreggiate o semiombreggiate rappresentando così la scelta ideale per chi vuole abbellire un angolo del giardino non sempre irradiato dal sole: è il caso di Aristolochia, Edera e Gelsomino di San Giuseppe.

Aristolochia

Al genere Aristolochia appartengono circa 55o specie diffuse nelle regioni tropicali e subtropicali del mondo. La gran parte di esse sono rampicanti caratterizzate da uno sviluppo rapido e vigoroso che le rende ideali per la copertura di grate e recinzioni. Le foglie, di colore verde chiaro, sono ovate o cuoriformi, i fiori, particolarissimi, sono formati da un lembo a forma di lingua e da una struttura tubulare giallo-verdastra. L’Aristolochia è una pianta velenosa e la maggior parte delle specie emette un cattivo odore se “strofinata”.

Fioriture primaverili, la Phylica ericoides

La Phylica ericoides è una pianta arbustiva perenne appartenente alla famiglia delle Rhamnacee, molto diffusa nel bacino del Mediterraneo. Si tratta di una pianta costituita da fusti lunghi fino a 40 centimetri, che formano ampio cespi disordinati. Le foglie sono lineari, di piccole dimensioni e di colore verde brillante, mentre i fiori sono riuniti in una sorta di palla terminale di colore bianco candido.

Solitamente la Phylica ericoides si coltiva in piena terra, dove formerà delle splendide macchie di colore per tutto il corso della primavera, ma essendo una pianta poco resistente alle temperature rigide dell’inverno, la si può coltivare anche in vaso, dove però raggiungerà dimensioni più contenute. La coltivazione di questa pianta è abbastanza semplice e non richiede interventi particolari. In genere basta collocarla nella giusta posizione (meglio se in pieno) e ricordarsi di innaffiarla due o tre volte al mese.

Piante rampicanti, una parete di edera

Le piante rampicanti trovano, in natura, sostegno sui rami delle altre piante piuttosto che sui tronchi e sulle pareti rocciose;  quando vengono coltivate in parchi e giardini invece possono arrampicarsi con facilità anche su muri, pergolati, grate, recinzioni e pareti.

D’altra parte, esistono alcune rampicanti talmente vigorose da non poter essere lasciate crescere liberamente a ridosso di altre piante (che siano alberi o arbusti) perchè finirebbero per danneggiarle irreparabilmente. E’ questo il caso dell’edera i cui rami sono in grado di creare profondi solchi anche sui tronchi degli alberi più imponenti.

Cosa piantare a maggio, la Clematide

Se volete riempire di colore il vostro giardino nella stagione primaverile ed estiva, è proprio nel mese di maggio che dovete provvedere alla semina della Clematide, una pianta appartenente alla famiglia delle Ranunculacee ed originaria del continente asiatico e dell’Europa. Si tratta di una pianta caratterizzata da portamento rampicante, con fusti legnosi più o meno sottili e foglie di colore verde scuro. I fiori sono di notevoli dimensioni, di colore bianco, rosa o viola e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile (a seconda della specie anche in estate o in autunno).

La Clematide si coltiva in piena terra, essendo in grado di resistere al freddo dell’inverno, adattandosi perfettamente all’allevamento nei pressi di muri, pergolati e graticci, dove si arrampicherà fino a raggiungere dimensioni considerevoli. Non richiede cure particolari, se si esclude la collocazione in pieno sole e l’innaffiatura frequente nella stagione più calda dell’anno.