Anthemis arvensis, ovvero la Camomilla bastarda

L’Anthemis arvensis, meglio conosciuta come Camomilla bastarda, non è una pianta molto apprezzata dal punto di vista ornamentale, ma può essere usata come tappezzante, per ricoprire angoli morti del giardino e scarpate di difficile coltivazione. i tratta di una caratterizzata da fusti piuttosto esili, che portano rosette basali di foglie lanceolate. I fiori sono simili a quelli della margherita, con petali bianchi, spesso ripiegati verso l’esterno, e parte interna giallo oro. Viene detta Camomilla bastarda poiché nell’aspetto somiglia molto alla Matricaria recutita, pur non avendo lo stesso odore e le stesse proprietà.

Solitamente l’Anthemis arvensis si trova come pianta spontanea nei prati delle zone a clima temperato, ma – come detto – può anche essere coltivata in ambito domestico nella copertura di zona impervie, dove si comporterà alla stregua di una tappezzante, ricoprendo tutto lo spazio a propria disposizione.

Piante rampicanti, i viticci

Cobea, Pisello odoroso, Clematide e Passiflora, sono tutti viticci, piante rampicanti dotate di organi prensili, i viticci appunto, che permettono loro di aderire ad alberi, rocce, muri e sostegni. Di seguito ve ne forniamo una descrizione generale mentre per le informazioni relative alle cure colturali vi rimandiamo, come sempre, alle altre risorse già esistenti sul blog.

Cobea (Cobea scadens)

La cobea è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Poliomenaceae, caratterizzata da foglie pennate di colore verde brillante e fiori campanulati bluastri o violetti (più raramente bianchi) con stami pendenti. La cobea offre una fioritura abbondante e prolungata (da luglio ad autunno inoltrato) ed è perfetta per coprire muri, recinzioni e pergolati.

Cobea, cure colturali

Pisello odoroso (Lathyrus odoratus)

Il pisello odoroso è una rampicante originaria dell’Europa meridionale appartenente alla famiglia delle Papilionaceae. Ha fusto eretto, foglie pinnate di colore verde e fiori dalla caratteristiche forma a farfalla. Cresce anche allo stato spontaneo.

Pisello odoroso, il rampicante che colora la primavera

Fioriture di maggio, l’Ornitogallo

L’Ornitogallo (o Stella di Betlemme) è una delle piante più caratteristiche della stagione primaverile, in particolare nel mese di maggio, quando regala una fioritura spettacolare di colore bianco o arancio. Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originaria di Europa, Asia, Africa ed America del Nord, costituita fusti eretti che portano foglie lineari di colore verde brillante. I fiori sono a forma di stella, riuniti in pannocchie e fanno la propria comparsa nella tarda primavera.

Alcune specie di Ornitogallo si adattano perfettamente alla coltivazione in piena terra, essendo capaci di sopportare anche le temperature rigide della stagione invernale; altre specie, invece, vanno coltivate esclusivamente come piante da appartamento. In ogni caso, si tratta di una pianta di facile coltivazione, che in cambio di poche cure regalerà uno spettacolo meraviglioso per diverse settimane.

Cosa piantare a maggio, il Cisto

Tra le piante da seminare nel mese di maggio, ci piace segnalare il Cisto, originario del bacino del Mediterraneo ed appartenente alla famiglia delle Cistacee. Si tratta di una pianta costituita da un fusto eretto e ramificato che può aggiungere il metro di altezza e da foglie ovali di colore verde scuro, ricoperte di peluria. I fiori sono bianchi o rosa e fanno la propria comparsa nella tarda primavera. La loro caratteristica è la durata molto limitata (ogni fiore appassisce nel giro di un solo giorno), ma la pianta fiorisce in continuazione, regalando uno spettacolo di rara bellezza per due o tre mesi. I fiori lasciano poi il posto ai frutti, costituiti da capsule contenenti semi in grande quantità.

Il Cisto solitamente si coltiva in piena terra, dove si comporterà come una tappezzante, occupando tutto lo spazio a propria disposizione, fino a divenire quasi invadente. Volendo, lo si può allevare anche in vaso, specie nelle zone a clima rigido, dove il freddo dell’inverno potrebbe compromettere la salute della pianta.

Cosa piantare a maggio, la Passiflora

Maggio è il mese migliore per dedicarsi alla moltiplicazione (tramite semina o talea) della Passiflora, genere che comprende numerosissime specie originarie dell’America meridionale ed appartenenti alla famiglia delle Passifloracee. Si tratta di una pianta che può avere sviluppo arbustivo, erbaceo o rampicante, con fusti legnosi o cavi, a sezione triangolare, circolare o quadrangolare, a seconda della specie. I fiori sono molto appariscenti, di colore bianco, lilla o rosa e fanno la propria comparsa nella stagione estiva (alcune specie fioriscono tutto l’anno).

Molte varietà di Passiflora sono rustiche e resistono quindi anche alle temperature più fredde della stagione invernale. Alcune specie, invece, temono il freddo ed è per questo che si coltivano in caso, all’interno delle mura domestiche, o come annuali. In ogni caso, la coltivazione della Passiflora non richiede interventi particolari, ma solo qualche piccolo accorgimento riguardo alla collocazione ed all’irrigazione, come dimostra la scheda che segue.

Cosa piantare a maggio, il Solano

Il genere Solanum comprende numerosissime specie di piante sia ornamentali che utilizzate a scopo alimentare, originarie dell’America Centro-Meridionale ed appartenenti alla famiglia delle Solanacee. Si tratta di piante rampicanti o tappezzanti con foglie lanceolate di colore verde più o meno scuro e fiori bianchi o viola, a seconda della specie. Anche i frutti sono diversi a seconda della specie e possono essere costituiti da piccole bacche tondeggianti di colore arancio o da “bacche” di notevoli dimensioni come nel caso di melanzana, patata e pomodoro.

Tra le specie ornamentali più appariscenti ricordiamo il Solanum capsicastrum, con fiori bianchi stellati e bacche che fanno la propria comparsa nella stagione invernale; il Solanum pseudocapsicum, che può raggiungere l’altezza di 75 centimetri; il Solanum wendlandii con fiori azzurri. La particolarità di tutti i Solanum è la scarsa resistenza alle base temperature, che impone la coltivazione della pianta come annuale o il ricovero tra le pareti domestiche nella stagione invernale. Il periodo migliore per l’impianto è quello compreso tra aprile e maggio.

Cosa piantare a maggio, il Mesembriantemo

Tra i fiori da seminare nel mese di maggio vogliamo segnalare il Mesembriantemo, pianta dalla fioritura spettacolare appartenente alla famiglia delle Aizoacee ed originaria dell’Africa del Sud. Si tratta di una pianta succulenta con foglie strette e carnose di colore verde più o meno scuro. I fiori sono formati da petali stretti di colore bianco, rosa, giallo o porpora e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, schiudendosi alla luce del sole.

Il Membriantemo si coltiva in piena terra, dove tende ad occupare tutto lo spazio a propria disposizione, formando dei cespugli abbastanza densi. Tuttavia, vista la sua scarsa resistenza alle temperature rigide, è preferibile coltivarlo come annuale oppure in vaso, in modo da facilitare il ricovero tra le pareti domestiche nella stagione invernale. Per il resto, non richiede cure particolari, se si esclude una buona illuminazione ed un basso dosaggio di acqua.

La barba di Giove

Tra le piante che grado di regalare bellissime fioriture primaverili c’è la Drosanthemum hispidum, comunemente conosciuta come barba di Giove; questa pianta, appartenente alla famiglia delle Aizoaceae e originaria del Sudafrica, è di taglia media, in quanto non supera i 10 centimetri di altezza e si caratterizza per la sua bellissima e abbondante fioritura: da maggio fino a settembre, infatti, produce dei fiori dalla forma a margherita di colore lilla o fucsia.

Per quanto riguarda il suo particolare nome comune, barba di Giove, pare che sia da attribuire alla caratteristica peluria che ricopre le foglie. La Drosanthemum hispidum è una pianta che copre bene tutto il terreno che ha a disposizione, quindi è ottimo come tappezzante e può avere un ciclo di sviluppo annuale o biennale.

I rampicanti volubili

Glicine, Kiwi, Akebia, Ipomea e Caprifoglio del Giappone sono tutti rampicanti volubili, piante cioè che si sviluppano in senso verticale, come viticci, sarmentose e rampicanti a radici aeree, ma per farlo si avvolgono con i rami ai sostegni che vengono forniti loro, così come alle altre piante che incontrano nel proprio cammino.

Oggi vi daremo una descrizione generale di ciascuno di essi, mentre per le specifiche esigenze colturali vi rimandiamo alle risorse già esistenti sul blog.

Actinidia chinensis (Kiwi)

Pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Actinidaceae originaria della Cina meridionale. Molto apprezzata anche per i suoi succosi frutti commestibili, i kiwi, raggiunge i 4-5 metri di altezza ed è caratterizzata da foglie tondeggianti, di consistenza cuoiosa, verde scuro sulla pagina superiore, chiaro su quella inferiore. I fiori, di colore bianco crema, fanno la propria comparsa in estate (da giugno ad agosto).

Fioriture primaverili: la Calluna vulgaris

La Calluna vulgaris è una pianta arbustiva perenne appartenente alla famiglia delle Ericacee ed originaria dell’Europa e del continente africano. E’ caratterizzata fusti lunghi una settantina di centimetri, che portano foglie aghiformi, lanceolate ed ellittiche di colore verde scuro. I fiori sono riuniti in grappoli di colore rosa o rosa scuro e fanno la propria comparsa nella primavera inoltrata, per poi restare a far bella mostra di sé fino a settembre.

E’ una pianta che si adatta perfettamente alla coltivazione in giardino, per la creazioni di splendide macchie di colore, ma che purtroppo non tollera il freddo pungente. Nelle zone a clima rigido è quindi consigliabile coltivare la Calluna vulgaris in vaso, così da poterla ricoverare facilmente in casa all’arrivo dei primi freddi. Per il resto, la coltivazione è abbastanza semplice non richiede interventi particolari.

Fioriture di maggio: la Potentilla

Se volete circondarvi di colore nella tarda primavera, prendete i considerazione la coltivazione della Potentilla, originaria dell’America del Nord e del continente asiatico ed appartenente alla famiglia delle Rosacee. Si tratta di una pianta costituita da larghi cespugli, con fusti eretti e foglie ovali di colore verde scuro. I fiori sono a forma di coppa, ci colore giallo, rosa o rosso e fanno la propria comparsa nel mese di maggio, per poi rallegrare l’ambiente circostante fino ai primi freddi della stagione autunnale.

Solitamente la Potentilla si coltiva in piena terra, essendo in grado di resistere anche a temperature molto rigide, ma non è esclusa la coltivazione in vaso, dove raggiungerà dimensioni più contenute. Ideale per bordure, aiuole e giardini rocciosi, la Potentilla si adatta perfettamente alle esigenze di chi ha poco tempo da dedicare al giardinaggio, richiedendo pochi accorgimenti.

I lavori di maggio nel terrazzo

Per chi possiede un terrazzo, maggio è il momento giusto per prepararlo all’estate e prendersi cura delle piante che, proprio in questo periodo, stanno fiorendo. La prima operazione da compiere è quella di pulizia: ogni pianta deve essere controllata attentamente per rendersi conto di eventuali l’attacchi da parte dei parassiti o delle malattie fungine; inoltre, areate il terreno dei vasi togliendo le foglie appassite.

Dosate bene le annaffiature: la quantità d’acqua da dare alle piante dipende da molti fattori, come la grandezza del vaso, la temperatura e l’umidità dell’aria, comunque, in via di principio, evitate di annegare le piante: correreste solo il rischio di provocare dei ristagni idrici: annaffiate solo quanto serve per inumidire il terreno in profondità e ribagnate quando vedete che il terreno è asciutto.

Molto importanti sono anche i sottovasi: verificate che tutti i vasi, soprattutto quelli medi e piccoli dispongano di un sottovaso adeguato, ossia che trattenga l’acqua in eccesso; in ogni sottovaso sistemate un pezzettino di filo di rame che vi aiuterà a tenere lontane le zanzare. I vasi più grassi vanno sopraelevati di circa mezzo centimetro, usando dei tappi di plastica, in modo da facilitare lo sgrondo dell’acqua.

Zinnia, varietà e cure

La Zinnia è una pianta erbacea coltivata come annuale, originaria dell’America del Sud ed appartenente alla famiglia delle Asteracee. E’ costituita da cespugli eretti e ramificati, che portano foglie ovali di colore verde scuro. I fiori possono essere semplici o doppi, somiglianti a delle grandi margherite, e fanno la propria comparsa nella stagione estiva, per poi rallegrare l’ambiente esterno fino ai primi freddi dell’autunno.

La specie più coltivata è senza dubbio la Zinnia elegans, con foglie ovali e colori sgargianti (bianco, rosa, rosso, arancio o lilla), ma esistono anche altre varietà molto diffuse, come la Zinnia angustifolia, con foglie foglie piuttosto allungate, e la Zinnia acerosa, la Zinnia marittima e la Zinnia multiflora. Qualunque sia la specie scelta, ricordate di garantire alla pianta una buona illuminazione nel corso della giornata e di innaffiarla solo quando il terreno sarà completamente asciutto.