Vischio

Natale, le 5 piante da regalare

Stella di Natale

Mancano davvero pochi giorni a Natale e se ancora vi mancano gli ultimi regali, ricordate che donare una pianta è un gesto sempre gradito e di sicuro effetto: basta solo scegliere la pianta più adatta all’occasione e assicurarsi che i destinatari del dono apprezzino gli omaggi floreali. Per Natale i vivai e i negozi di fiori offrono una vasta scelta in fatto di piante, magari anche confezionate a festa per l’occasione; per non sbagliare, ecco una piccola rassegna di piante da regalare a Natale.

mercatini natale colmar

Mercatini di Natale: Colmar

mercatini natale colmar

Espressione pura del Natale. Il mercatino di Natale di Colmar è questo.  Non per la sua durata, in media con la maggior parte di quelli presenti in tutta Europa, ma per la precisione certosina nel ricreare le tradizioni dell’Alsazia e la capacità di sfruttare le piante come vero e proprio elemento decorativo.

Decorazioni di Capodanno con il vischio

La pianta simbolo del Capodanno è senz’altro il vischio, un arbusto molto ramoso appartenente alla famiglia delle Viscacee, caratterizzato da bacche biancastre dalla consistenza gelatinosa; il vischio ha da sempre un significato beneaugurante e per questo viene usato come decorazione durante il periodo festivo, ad esempio, confezionare delle ghirlande portafortuna, ma anche per abbellire le candele e decorare i centrotavola.

Natale 2011:augura buone feste giocando con il significato dei fiori

Buon Natale a tutti! In una giornata come questa, dove la bontà e la gioia si spera regnino sovrani, non vi è niente di meglio che pensare ad augurare un buon natale ed a farlo con i fiori. Ormai si conoscono perfettamente le piante della tradizione. Vogliamo quindi proporvi una sorta di gioco: pensare al Natale ed agli auguri per le feste in base al significato dei fiori ed alle loro leggende.

Natale 2011, tra addobbi naturali e fiori recisi

Natale è alle porte. Abbiamo addobbato l’albero con stupende decorazioni naturali, abbiamo fatto altrettanto con le ghirlande che abbiamo posto qua e la nella casa. Ma come fare per la tavola, vero centro dei festeggiamenti e del cenone in famiglia? Spesso e volentieri si fatica a trovare un centrotavola che non sia pacchiano o fuori luogo. L’alternativa alla sempiterna plastica rossa è ovviamente rappresentata da fiori ed elementi naturali.

Ghirlande natalizie: tra fiori e leggende

Con l’avvicinarsi del Natale è quasi d’obbligo incominciare a pensare a come decorare la propria casa per celebrare adeguatamente le festività. Chi ama abbellire la propria,  di certo starà già pensando come preparare ghirlande e centrotavola. Solitamente si usano pungitopo, agrifoglio e vischio per tali decorazioni. Oggi vogliamo però, tra un consiglio all’altro, condividere con voi una piccola storiella riguardante le ghirlande di Natale.

Vischio: usi e proprietà

Il vischio è una delle piante natalizie per eccellenza: la leggenda che il bacio sotto i suoi rami porti fortuna agli innamorati è da sempre tradizione in molti luoghi. Quello che molti ignorano è che questa pianta abbia delle proprietà officinali da poter utilizzare per il nostro benessere. Una raccomandazione è però d’uopo in questo caso: se le foglie, in determinate quantità sono ottime per la nostra salute, al contrario le bacche sono tossiche.

Significato dei fiori: il vischio

Oggi parleremo di una pianta molto particolare: il vischio. Negli Stati Uniti è tradizione baciarsi sotto questa pianta come auspicio di buna sorta in amore. Il suo significato è però legato maggiormente ad una tradizione nordeuropea, e più precisamente scandinava, che lo vuole strettamente legato alle capacità drude di saper curare ogni malattia. Da tempo è sinonimo di fortuna.

Regali "piccanti" per natale, il ciliegino autunnale

Non sapete cosa regalare a natale? Perchè non una pianta? E se siete stufi di stella di natale, agrifoglio, vischio e pungitopo, siate originali e regalate un peperoncino! La nostra idea regalo per natale di oggi è infatti il Capsicastro, un peperoncino non commestibile molto diffuso come pianta ornamentale. Vediamo di conoscerlo meglio:

Capsicastro (Solanum capsicastrum)

Il Capsicastro (Solanum capsicastrum), noto anche co

n il nome comune di ciliegino autunnale o ciliegino invernale, è un arbusto sempreverde originario del Brasile. Raggiunge altezza e diametro pari a circa 30-40 centimetri ed è caratterizzato da fusti legnosi e morbidi dai quali si dipartono lunghe foglie lanceolate di colore verde scuro. I fiori bianchi stellati fanno la propria comparsa in estate (Giugno-Luglio) e in autunno  lasciano il posto ai frutti, bacche verdi non commestibili che una volta giunte a maturazione diventano di colore rosso brillante.

Piante di natale: agrifoglio, vischio e pungitopo

Il mese di dicembre è arrivato e con lui la voglia rallegrare case e giardini con i colori tipici del natale: rosso e verde ma anche oro, bianco e argento cui di anno in anno si aggiungono le tinte dettate dalle mode del momento (pare che a a farla da padrone in questo natale 2010 sarà il viola).  Protagonisti assoluti diventano in questo periodo festivo Pungitopo, Vischio e Agrifoglio; i loro rami recisi troneggiano infatti in ogni dove, inseriti in composizioni o in ghirlande e centrotavola. Vediamo quindi una breve descrizione di ciascuno di essi:

Piante di natale, il Pungitopo

Il pungitopo (Ruscus aculeatus) è un arbusto sempreverde molto comune nella macchia mediterranea; dai suoi cladodi, fusti modificati che hanno assunto l’aspetto di foglie pungenti, originano, in primavera, i fiori che danno luogo a propria volta, in autunno-inverno, alle caratteristiche bacche rosse che fanno del pungitopo, insieme a vischio e agrifoglio, una delle piante di natale più diffuse. I ramoscelli recisi del pungitopo vengono infatti usati per la realizzazione di decorazioni natalizie e rappresentano un dono di natale sempre gradito anche grazie al loro significato benaugurale.

Le piante e i fiori di Natale

albero di natale

Tra le piante di Natale l’abete è sicuramente quella più conosciuta nelle due specie usate per allestire l’albero, ovvero l’abete rosso e l’abete bianco. L’abete è da sempre considerato l’albero legato alla nascita delle divinità, e con il tempo è stato adattato dal Cristianesimo; anche gli addobbi dell’abete sono stati reinterpretati in chiave religiosa: i lumini, infatti, simboleggiano la Luce che Gesù regala al mondo, i regali, i frutti e i dolci appesi o posti ai suoi piedi sono il simbolo dell’amore che ci offre.

Tra le altre piante legate al Natale, di cui per altro abbiamo già parlato, sono il vischio, considerato da sempre un amuleto contro le sventure e un portafortuna per le coppie che si baciano sotto ad esso, l’agrifoglio, l’edera e il pungitopo, che oltre ad abbellire la casa, sono piante legati ai riti pagani e alle credenze popolari per difendersi da stregonerie e malefici. Anche il ginepro, fin dall’antichità, era legato alle tradizioni natalizie, tanto che i suoi rami venivano addirittura sparsi sul pavimento per assicurarsi buoni auspici.

Leggende di Natale, la nascita del vischio

vischio

Nonostante il nostro Pollice sia tradizionalmente dedicato al giardinaggio in senso stretto, il clima natalizio ci incoraggia ad affrontare i nostri consueti argomenti da punti di vista diversi; siamo certi d’altra parte di fare cosa gradita a tutti i nostri lettori appassionati facendo trovare loro sotto l’albero qualche storia “vegetale” da narrare.

Appena ieri vi abbiamo raccontato l’origine leggendaria della credenza secondo la quale baciarsi sotto il vischio porta fortuna; oggi vogliamo narrarvi un’altra leggenda sempre sul mio amato vischio, legata però alla sua comparsa sulla terra. Anche in questo caso, come vedrete, le lacrime sono legate a questo simbolo natalizio di gioia e felicità, come a dirci che al dolore può sempre seguire una nuova gioia inaspettata…forse per questo io l’ho sempre amato tanto?

In ogni caso, veniamo alla nostra storia: pare che la notte in cui nacque Gesù un vecchio mercante avaro e un po’ imbroglione si sia ritrovato per puro caso a Betlemme; qui fu richiamato dalle grida gioiose degli abitanti che accorrevano alla grotta, uomini e donne che lui non conosceva e che lo chiamavano “fratello” perchè anche lui si recasse ad adorare il figlio di Dio sceso fra gli uomini.

Perchè baciarsi sotto il vischio porta fortuna?

itf252s007

Chi non ha mai sognato di ricevere un bacio appassionato sotto il vischio alzi la mano! Vuole infatti la tradizione, romanticherie a parte, che scambiarsi un bacio sotto un ramoscello di vischio porti fortuna e credo sia proprio questo a fare del Viscum album uno dei simboli più significativi delle festività, soprattutto nei giorni che precedono l’entrata del nuovo anno. Ma quanti di voi conoscono l’origine, almeno quella mitologica, di tale consuetudine?

Forse non tutti sanno che il vischio era associato alla divinità anglosassone Frigga, sposa del dio Odino e madre del malvagio Loki e del buon Balder; la leggenda narra che Loki, invidioso dell’amato fratello, cominciò a coltivare il proposito di ucciderlo e che Frigga, scoperto per tempo il piano del figlio crudele, si rivolse a tutte le forze della natura perchè proteggessero Balder.

Vischio, il portafortuna del Natale

vischio

Dicembre avanza a grandi passi ed il Natale si fa sempre più prossimo, tra le corse al regalo più adatto ed i preparativi per le mega abbuffate. Ma in tutto questo daffare non bisogna assolutamente dimenticare di procurarsi qualche rametto delle tipiche piante di natale, che oltre a creare la giusta atmosfera all’interno della nostra casa, hanno anche poteri “magici” legati ad antiche tradizioni.

Dell’Agrifoglio e del Pungitopo abbiamo già trattato in capitoli precedenti, ma nel nostro PolliceGreen non poteva certo mancare una pagina dedicata al Vischio, considerato una pianta portafortuna in diverse tradizioni.

Si tratta di un arbusto semiparassita di ridotte dimensioni (30-50 centimetri), che cresce e prolifica sfruttando l’acqua ed i sali minerali di grandi alberi, come il tiglio, il pioppo, la quercia e l’olmo. E’ possibile ammirare il Vischio in tutta la sua bellezza soprattutto nel periodo invernale, quando le piante che lo ospitano si spogliano, lasciando intravedere una cascata di foglie verdi ed un’esplosione di bacche ora bianche ora giallastre.