L’Abutilon, ovvero l’acero da fiore

Abutilon

L’Abutilon è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Malvaceae, originario dell’America del sud; questa pianta possiede fusti molto ramificati e una chioma densa, con grandi foglie dal colore verde chiaro; in natura l’abutilon può raggiungere anche i due o tre metri di altezza, mentre se coltivato in vaso si mantiene di dimensioni piuttosto contenute. In primavera inoltrata produce dei fiori campanulati e penduli, di colore giallo, arancione e rosso; esistono anche gli ibridi dai colori rosa e azzurro.

Dopo i fiori spuntano i frutti, ovvero delle piccole bacche che resistono anche durante i mesi invernali. Il nome abutilon deriva da un termine arabo che veniva usato per indicare le piante con caratteristiche simili alla malva; comunemente, è chiamato anche acero da fiore per forma delle sue foglie.

L’abutilon fiorisce molto se posto in posizione soleggiata; va bene anche la mezz’ombra, purché vi arrivino i raggi del sole per almeno 4 ore al giorno; teme le temperature fredde, e quindi d’inverno va ricoverato in casa oppure in serra; da notare, però, che gli esemplari coltivati in appartamento spesso fioriscono anche in inverno.

Asperula, ovvero la Stellina odorosa

asperula

L’Asperula, detta anche Stellina odorosa, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Rubiacee ed originaria delle zone boschive europee. Può raggiungere i 30 centimetri di altezza, con i suoi fusti quadrangolari ed eretti e radici costituite da rizomi striscianti.

Le foglie sono lanceolate e formano una curiosa stella a 6 o 8 punte, di colore verde brillante. I fiori invece sono bianchi, molto profumati e riuniti in ombrelle piuttosto decorative, che fanno la propria comparsa da aprile a giugno.

Generalmente  viene coltivata in piena terra, dove tenderà ad allargarsi prendendo le sembianze di una tappezzante, mentre la coltivazione in vaso è abbastanza rara.

Il genere Petunia

petunia

Il genere Petunia comprende circa 40 specie di piante annuali e perenni, appartenenti alla famiglia delle Solanaceae, originarie dell’America del Sud e famose per la bellezza dei loro fiori. Queste piante sono composte da cespugli ramificati alti fino a 60 centimetri, con fusti ricadenti o prostrati; le foglie sono ricoperte da una lieve peluria, molto profumate e di colore verde chiaro.

I fiori sono la caratteristica principale delle petunie, e si presentano a corolla tubolare e sostenuti da peduncoli; possono essere di diversi colori: dal viola al blu e dal bianco a rosa; la fioritura è in genere molto abbondante e si presenta da metà primavera fino a metà autunno. Affinché le petunie possano svilupparsi al meglio, vanno dotate di terriccio ricco di materia organica e fresco; in genere viene usato quello universale con l’aggiunta di corteccia sminuzzata.

Per quanto riguarda le annaffiature, le petunie possono sopportare alcune ore di siccità, ma sarebbe meglio annaffiarle con regolarità, ovvero ogni due giorni, intensificando il processo durante i mesi estivi, avendo cura di non lasciare acqua stagnante.

Anche il nasturzio va seminato in aprile

nasturzio

Abbiamo già parlato del nasturzio, una pianta in grado di produrre dei fiori dai vivaci colori giallo-arancio, capaci di rallegrare balconi e giardini dall’inizio dell’estate fino all’autunno. Aprile è il momento giusto per seminarli, e in  questo post vi spiegheremo come fare. Trovare i nasturzi è molto semplice: anche nei supermercati sono reperibili le bustine con i semi di diverse varietà.

La prima cosa da fare se decidere di seminare i nasturzi è mettere i semi in acqua tiepida per una notte per facilitarne la germinazione, dopodiché metteteli direttamente nei vasi ricoprendoli con circa un centimetro di terra; è importante che il terreno sia fertile, nuovo oppure arricchito con del fertilizzante organico o minerale.

Jacaranda, per un giardino tinto di viola

jacaranda

La Jaracanda, nota anche con il nome di Falso Palissandro, è una pianta arborea o arbustiva appartenente alla famiglia delle Bignoniacee ed originaria dell’America centrale e meridionale, sebbene la sua coltivazione sia attualmente diffusa soprattutto nel continente australiano.

Può raggiungere i 15 metri di altezza con il suo fusto eretto dalla corteccia scura. La chioma è tondeggiante e composta da foglie bipennate, costituite a loro volta da una serie di foglioline simili a quelle dell’Acacia.

I fiori sono a forma di trombetta e nel periodo primaverile compaiono in gran numero sui rami, colorando con splendidi grappoli viola l’ambiente circostante.

Campsis, la rampicante delicata

campsis

La Campsis – detta anche Bignonia o Tecoma – è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Bignoniacee ed originaria dell’America Settentrionale, della Cina e del Giappone, particolarmente apprezzata per la sua splendida fioritura.

E’ una pianta che può raggiungere velocemente i 10 metri di alezza, arrampicandosi su muri, recinzioni e pergolati, grazie alle numerose radici avventizie. Le foglie sono ovali e dentate, dal colore verde brillante, e rappresentano un ottimo elemento di decorazione.

Ancor più decorativi sono i fiori, a forma campanulare e costituiti da 5 petali. Il colore va dal giallo all’arancio al rosso, e pur sembrando piuttosto delicati, regalano uno spettacolo con pochi eguali per un periodo abbastanza prolungato nel tempo.

Riprodurre l’azalea: aprile è il mese giusto

azalea

L’azalea è la pianta perfetta per dare un tocco di colore a balconi e giardini; dopo la fioritura va trapiantata incidendo il pane di terra e usando un vaso largo e riempito con terriccio specifico per acidofile; sempre dopo la fioritura tagliate i rami in modo da darle una forma arrotondata.

Aprile è il mese giusto anche per riprodurla, utilizzando la tecnica della propaggine. Vediamo come fare. Prendete un ramo sano e vicino al terreno, tagliate tutte le foglie e i rametti laterali per circa 15 centimetri e lasciate intatta la parte finale.

Piante da giardino: la Nomocharis

nomocharis

Volete circondarvi della bellezza di una pianta capace di colorare le vostre estati? E allora provate a piantare qualche esemplare di Nomocharis, originaria della Cina occidentale ed appartenente alla famiglia delle Liliacee.

Si tratta di una pianta erbacea coltivabile sia all’interno delle pareti domestiche che in piena terra, dove raggiungerà anche altezze prossime al metro, a seconda della specie. E’ caratterizzata da un lungo stelo, dal quale partono delle foglie lanceolate e strette dal colore verde brillante. I fiori sono molto appariscenti, a margine intero o seghettato, e presentano colorazioni diverse, a tinta unita (rosa, bianco, lilla) o puntinati di rosso.

Generalmente la Nomocharis fiorisce in tarda primavera o ad inizio estate, colorando in modo piuttosto vivace balconi, terrazzi o interni per un periodo piuttosto lungo. Come coltivarla per poter godere pienamente della sua bellezza?

Piante aromatiche: la Stevia

stevia

La Stevia rebaudiana è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee ed originaria del Paraguay, dove anticamente veniva utilizzata per le sue proprietà dolcificanti, poiché allo stato naturale è dieci volte più dolce dello zucchero che comunemente acquistiamo dal droghiere, mentre se trattata e ridotta in polvere può arrivare ad essere addirittura 400 volte più dolce.

Si tratta di una pianta con foglie ovali e dentellate, che produce fiori bianchi scarsamente decorativi, ma che assume grande importanza dal punto di vista alimentare poiché non va ad incidere sul livello di zucchero nel sangue (e quindi è utilizzabile anche dai diabetici), non contiene calorie né tantomento additivi artificiali.

Nonostante ciò, l’uso della Stevia come integratore alimentare o come additivo non è consentito in larga parte del mondo e sono in molti a sospettare che dietro questo divieto ci siano in realtà delle ragioni economiche volte a salvaguardare i produttori di zucchero ed le aziende farmaceutiche, che subirebbero un forte danno nella produzione di dolcificanti alternativi.

Rododendri e azalee, caratteristiche e differenza

fiori di azalea

Il genere rhododendron conta all’incirca mille specie che possono essere suddivise in due grandi gruppi distinti in base alle caratteristiche della pagina inferiore della foglia: elepidoti, con pagina inferiore liscia e lepidoti con pagina inferiore dotata di piccole scaglie. Si tratta nella gran parte dei casi di arbusti eretti che vanno dai pochi centimetri ai dieci metri di altezza ma non mancano le specie cascanti, prostrate e nane, originarie per lo più di climi nevosi. Pur trattandosi di arbusti sempreverdi fra le azalee troviamo anche specie a foglie caduche.

Il fusto è legnoso e i vistosi fiori crescono quasi sempre riuniti in gruppi all’ascella delle foglie; sono di forma campanulare o imbutiforme e di colori che vanno dal bianco, al rosa, rosso, violetto, giallo, arancio e azzurro. Il loro valore decorativo è dato anche dalle foglie di forma ovale o lanceolata e di un bel verde brillante che in alcune specie decidue assumono un bel colore bronzeo in autunno. Le foglie delle azalee in particolare sono di forma ovale, coriacee e ricoperte da una lieve peluria.

Piante aromatiche: la Salvastrella

salvastrella

La Salvastrella, nota anche come Pimpinella o Meloncello, è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originaria dell’emisfero settentrionale, sebbene abbia trovato ampia diffusione anche in zone più prossime all’equatore.

E’ caratterizzata da foglie imparipennate, riunite in rosetta, con margine dentellato e colore verde scuro nella pagina superiore e verde chiaro in quella inferiore. I fiori sono rappresentati da acheni di colore rosso o verde, riuniti in spighe e privi di petali.

Allo stato spontaneo cresce più facilmente su terreni ricchi di calcare ad altitudini variabili tra il livello del mare ed i 1.300 metri, mentre in alta montagna non riesce ad attecchire.

Aprile è il momento giusto per piantare il falso gelsomino

falso gelsomino

Se cercate una pianta rustica e allo stesso tempo adatta alla coltivazione in vaso, capace di creare delle pareti verdi e fiorite, quello che fa per voi è il Trachelospermum jasminoides, meglio conosciuto come falso gelsomino, una pianta appartenente alla famiglia delle Apocynaceae.

È una pianta rampicante i cui rami si attorcigliano in modo naturale ad ogni sostegno, dotata di fiori di colore bianco-giallognolo che sbocciano tra giugno e luglio, caratterizzati da un intenso profumo molto simile a quello del gelsomino.

Viole, malattie e avversità

violette malattie

Violette selvatiche coltivate

Le violette selvatiche coltivate sono piante piuttosto resistenti e quindi poco soggette a malattie e all’attacco di parassiti, tuttavia non ne sono immuni e vanno quindi protette da queste spiacevoli evenienze adottando qualche precauzione quale concimare con fertilizzanti poveri di azoto ed evitare ristagni idrici nel terreno.

Ciò premesso i nemici più comuni delle violette selvatiche sono gli afidi, gli acari e gli agrizomi, piccole larve che scavano delle vere e proprie gallerie nelle foglie causando un danno estetico notevole all’intera pianta; queste ultime possono essere eliminate usando insetticidi in grado di penetrare profondamente nei tessuti vegetali (i cosiddetti insetticidi translaminari).

Le violette possono venire colpite anche da malattie fungine quali maculature sulle foglie causate da Peronospora violae, ruggine e mal bianco. In questo caso il trattamento dovrà essere a base di funghicidi ad ampio spettro e di composti a base di zolfo. In entrambi i casi però prima di procedere all’applicazione di questi prodotti sull’intera pianta assicuratevi che questa possa tollerarli testandoli su una piccola porzione di essa; solo una volta superato il test procedete alla somministrazione vera e propria. Quanto invece ai composti di zolfo, somministrateli esclusivamente nelle ore più fresche della giornata per evitare che si brucino le foglie.

Piante aromatiche: la Ruta

ruta

Benvenuti ad un nuovo capitolo dedicato alle piante aromatiche sulle pagine di PolliceGreen. Stavolta ad attirare la nostra attenzione è la Ruta (Ruta graveolens), pianta appartenente alla famiglia delle Rutacee ed originaria dell’Europa meridionale. Alle nostre latitudini è presente in quasi tutte le regioni allo stato spontaneo, mentre nelle zone insulari è più facile trovarla coltivata in vaso.

La Ruta è un arbusto sempreverde che può raggiungere il mezzo metro di altezza ed è proprio per questo che spesso viene coltivata a mo’ di siepe nella decorazione di bordure ed aiuole.

Il fusto è di colore azzurrognolo nei primi anni di vita, per diventare poi legnoso con l’avanzare dell’età. Le foglie sono ovali e lobate, dal colore argenteo o verde bluastro, ricoperte di ghiandole oleose. I fiori fanno la loro comparsa in estate avanzata e colorano la pianta di un giallo-verde molto caratteristico.