Le compositae

margherite e composite

La famiglia delle Compositae comprende circa 14mila specie spontanee in Asia, in America, in Europa. Tutte sono accomunate dal fiore piatto con petali lunghi e sottili disposti a raggiera intorno a un disco centrale. I fiori possono essere semplici o doppi: i primi, caratteristici delle specie spontanee, sono costituiti da una sola fila di petali, mentre quelli doppi, che presentano un numero di petali maggiore disposti su piĆ¹ file, sono tipici delle specie ornamentali coltivate.

Fra le composite piĆ¹ note e diffuse troviamo: Aster, Bellis, Calendula, Chrysantemum, Erigeron, Felicia, Gaillardia, Helianthus, Rudbeckia.

Aster: E’ un genere che comprende circa 500 specie perenni e biennali, erbacee e arbustive tutte caratterizzate da una fila di petali bianchi, azzurri o rossi disposti intorno a un disco centrale giallo. Sono adatte alla coltivazione in giardino roccioso, bordura e per la produzione di fiori recisi. Appartengono a questo genere amello e settembrini.

Bellis: Comprende 15 specie di piante rustiche e perenni tra cui la bellis perennis, ovvero la classica margheritina, detta anche pratolina o fior gentile. Sono adatte per la coltivazione in vaso e per la creazione di prati fioriti.

Calendula: E’ una pianta che si presta anche alla coltivazione in vaso. Comprende circa 30 specie di piante erbacee annuali.

Glicine, il fiore dell’amicizia

glicine

Raffinato ed elegante, delicato nella colorazione e profumatissimo, il Glicine ĆØ quanto di meglio si possa trovare in circolazione per arredare muri e ringhiere, pergolati e recinzioni. Il nome scientifico ĆØ Wisteria (o Wistaria) – appartenente alla famiglia delle Fabacee – ed ha origini radicate nell’antico oriente, dove simboleggiava l’amicizia e la disponibilitĆ .

E’ una pianta rampicante che regala il massimo dello splendore in primavera, quando si adorna di fiori riuniti in grappoli pendenti dal profumo molto intenso. A fioritura conclusa, invece, lo spettacolo si trasformerĆ  in un verde brillante, fitto e compatto, ideale per la copertura e piacevole alla vista.

Il Glicine predilige l’esposizione in pieno sole su terreno argilloso e rende al massimo della bellezza se curato con innaffiature moderate e potature annuali. La varietĆ  piĆ¹ nota ĆØ la Wisteria sinensis (il Glicine comune, appunto), che puĆ² raggiungere i 20 metri di altezza e donare una cascata di fiori viola-lilla. Ma per la gioia dei nostri occhi sono stati creati diversi ibridi dalle sfumature rosa, bianche, blu e persino rosse. Dopo il salto troverete alcuni esempi con tanto di gallery delle varietĆ  piĆ¹ curiose.

Sentieri e vialetti, ĆØ tempo di pulirli

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L’argomento, a un primo esame, potrebbe sembrare leggermente ovvio, mentre in realtĆ  ĆØ abbastanza importante, soprattutto per quanti si preoccupano di ogni particolare, ben sapendo che la bellezza di un giardino e la sua conservazione dipendono anche da molti aspetti che non si avvertono a occhio nudo, ma infine si Ā« sentono Ā», si avvertono, in un senso di equilibrio, in una ricerca estetica che tende a ottenere il meglio da ogni elemento per raggiungere la massima armonia dell’insieme.

Anche i sentieri, dunque, e la loro manutenzione, hanno importanza nel contesto generale, anche perchĆ© non bisogna dimenticare che soprattutto i vialetti che portano dal cancello all’ingresso dell’abitazione svolgono una vera e propria funzione di biglietto da visita, una specie di Ā« presentazione Ā» di tutto il complesso fatto di verde e di fiori.

Per questo anche vialetti e sentieri hanno bisogno di cure e di una accurata, costante manutenzione, che ha lo scopo soprattutto di eliminare le erbe infestanti nate fra le lastre di pietra o affioranti dalla ghiaia che ricopre i passaggi.

Crisantemo, fiore delle ricorrenze liete

crisantemo

La vicinanza fra l’epoca di fioritura del crisantemo e la commemorazione dei defunti oltre a renderlo noto come il fiore dei morti per eccellenza, ha fatto si che questo bellissimo fiore venga costantemente associato a ricorrenze funeste, almeno nel nostro paese. PerĆ² non tutti sanno che nei paesi orientali e in quelli anglosassoni il fiore d’oro (questo il significato letterale della parola crisantemo, dal greco chrysĆ²s, oro e anthemon, fiore) ĆØ il fiore delle ricorrenze liete per eccellenza.

Il crisantemo appartiene al genere delle asteraceae e comprende oltre 200 specie di piante erbacee perenni, annuali e biennali, rustiche e semirustiche anche molto diverse tra loro. Si prestano alla coltivazione sia in aiuola che in vaso, tanto in giardino quanto in appartamento. Le varietĆ  adatte alla produzione di fiori da recidere sono note con il nome di crisantemi dei fioristi.

Si tratta di una pianta molto rustica resistente al freddo. E’ una specie brevidiurna, quindi fiorisce in autunno quando il numero delle ore di luce diviene inferiore a 14, ma ugualmente necessita di una posizione ben soleggiata per crescere bene. Quanto al tipo di terreno, cresce bene dovunque, ma preferisce i terreni argillosi-calcarei e ben drenati.

Erbacee perenni, le cure

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Verso la fine del mese di Ottobe, ĆØ opportuno provveĀ­dere alla parziale sostituzione del terriccio delle specie di natura erbacea perenne (bocĀ­che di leone, belle di notte, campanule ecc.) che abbiano terminato di fiorire e giĆ  si avĀ­viino al meritato riposo invernale. Questa sostituzione ha lo scopo di consentiĀ­re all’apparato radicaledelle erbacee perenni di accumulare sostanze nutritive duĀ­rante la pausa vegetativa della cattiva staĀ­gione e poter cosƬ riprendere a crescere e fiorire normalmente.

La sostituzione della terra ha anche lo scopo di eliminare il substrato troppo compatto e reso poco permeabile dall’azione combinata delle ripetute annaffiature e dell’intensa caĀ­lura estiva: questi due eventi, infatti, provoĀ­cano l’asportazione della parte piĆ¹ ricca di humus, lasciando le scorie e le sostanze si-liceo-argillose o calcaree che formano la struttura del terreno e che da sole non soĀ­no sufficienti ad assicurare al suolo le indiĀ­spensabili doti di permeabilitĆ , morbidezĀ­za, elasticitĆ  e porositĆ .

Altro intervento importante da eseguire sulĀ­le erbacee perenni, dette anche vivaci per la loro prerogativa di rinascere puntualmenĀ­te ad ogni primavera, dopo aver perduto la parte aerea durante l’inverno, riguarda la suddivisione.

I funghi delle piante, la fumaggine

fumaggine

Se le vostre piante presentano filamenti o macchie nere su foglie, boccioli e/o frutti molto probabilmente sono affette da una malattia fungina molto comune tanto fra le piante da giardino quanto fra quelle d’appartamento, da frutto e ornamentali: la cosiddetta fumaggine.

PiĆ¹ precisamente, con il termine fumaggine si fa riferimento ad un gruppo di funghi saprofiti che non attaccano direttamente la pianta, ma la utilizzano come un semplice supporto e si nutrono di una sostanza zuccherina presente su di essa, ossia la melata. Questa puĆ² venire autoprodotta, ma piĆ¹ di frequente viene secreta da parassiti come afidi e cocciniglie.

Come accennato, la fumaggine si presenta su foglie, germogli e frutti come una macchia scura dapprima polverosa e simile a fuliggine che ricopre la pianta fino ad impedirle di ricevere la luce necessaria per vivere. Le principali cause di insorgenza della fumaggine sono rappresentate dall’umiditĆ  elevata, dalla scarsa ventilazione e, come giĆ  detto, dalla presenza di melata.

Usare la cenere come fertilizzante

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Fin dall’antichitĆ  i residui della combustione del legno sono usati come fertilizzanti, a dimostrazione di come in natura sia difficile buttar via qualcosa, trovando sempre il modo di riciclare gli elementi. La cenere quindi assume un grande valore nell’economia della coltivazione e diventa pressochĆ© indispensabile per alcune colture.

Significa forse che da oggi in poi possiamo evitare di acquistare qualunque tipo di concime ed usare solo ed esclusivamente la polvere del caminetto? Ovviamente no, altrimenti i venditori di fertilizzanti non avrebbero di che vivere. Bisogna fare dei distinguo in proposito e ricordare che molte sostanze del legno vengono bruciate nel processo di combustione, perdendo in efficacia.

Il potassio ed il fosforo, perĆ², rimangono in grande quantitĆ  anche quando il legno ĆØ completamente bruciato, cosƬ come alcune piccole (o grandi, dipende dal tipo di legno) dosi di rame, zinco, manganese e fluoro. Questi elementi sono utilissimi alle nostre piante e possono rappresentare un’ottima alternativa al fertilizzante che troviamo nei negozi, facendoci risparmiare tempo e denaro.

Tonificare le piante, Ottobre ĆØ il mese giusto

gruppo piante

Non tutte le piante, proprio come capita agli esseri umani, seppure coltivate allo stesso modo e sistemate nell’identica posizione, reagiscono positivamente alle cure e all’azione dei vari prodotti. Questo dipende dalla natura delle diverse specie e dalle caratteristiche di ciascun esemplare; per cui molto spesso ci si trova di fronte a risultati sconfortanti, a cui non ĆØ facile porre rimedio proprio perchĆ© non ĆØ possibile (o almeno ĆØ molto difficile) stabilire con assoluta certezza la causa di un insuccesso.

In questi casi, di solito, si tira in ballo il famoso Ā« pollice verde Ā», si ammette di non possederlo e cosƬ si declina ogni responsabilitĆ . Ora, visto che ne stiamo parlando, possiamo anche dirci ā€” chiaro e netto ā€” che questa storia del pollice verde ĆØ una gran bella invenzione degli inglesi che, essendo molto abili nel coltivare i fiori, possono vantarsi della misteriosa virtĆ¹ che consente di ottenere risultati eccezionali anche dalle specie piĆ¹ difficili.

Per noi italiani, che in fatto di giardinaggio andiamo maluccio e che di passione per il verde cominciamo ad averne soltanto adesso, ĆØ meglio evitare di parlar tanto di questo famoso pollice e cercare, invece, di documentarsi meglio sulle necessitĆ  delle varie specie e sul modo di coltivarle.

Una delle fasi critiche nella vita delle piante ornamentali da appartamento ĆØ proprio quella che coincide con la fine dell’estate e il momento in cui debbono essere riportate in casa, al chiuso , dove sarano costretteĀ  a respirare aria povera di ossigeno.

Parassiti delle piante, la cocciniglia

cocciniglia

Come gli afidi, dei quali vi abbiamo giĆ  parlato, anche le cocciniglie sono insetti appartamenti all’ordine dei Rincoti (in realtĆ  perĆ² sotto questo nome vannoĀ  7000 specie riunite in 21 famiglie), ed esattamente come i pidocchi delle piante, nome con il quale vengono comunemente indicati i giĆ  citati afidi, la cocciniglia perfora con il proprio apparato boccale le foglie e i giovani fusti, ma anche le radici, delle piante allo scopo di succhiarne la linfa rilasciando allo stesso tempo una sostanza zuccherina, detta melata, che attira altri insetti e predispone la pianta all’insorgenza di malattie fungine come la fumaggine.

La cocciniglia prospera sulle parti piĆ¹ nascoste delle piante, ma i gravi danni che causa sono ben visibili su foglie, fiori e frutti che appaiono pieni di macchie e scoloriti, mentre lo sviluppo dei rami negli alberi da frutto risulta rallentato. La femmina dell’insetto, la piĆ¹ dannosa, ĆØ abbastanza riconoscibile a causa dello strato ceroso o setoso che ne ricopre il corpo creando una sorta di scudo, caratteristica che ne facilita la rimozione manuale dalla pianta con un batuffolo imbevuto di alcol, indicata quando l’infestazione conta ancora pochi esemplari.

Garofano, il fiore degli Dei

garofano

Non sempre ĆØ facile trovare la soluzione ideale per gli angoli soleggiati del giardino, considerando che parecchie specie di fiori prediligono la sistemazione in penombra o comunque al riparo dalla luce diretta. Quale pianta scegliere dunque per le zone piĆ¹ calde e luminose? Beh, il Garofano potrebbe rappresentare un ottimo espediente per ovviare al problema.

Cominciamo con qualche nozione generale, ricordando che il nome scientifico del Garofano ĆØ Dianthus, appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae. Proviene dalle zone temperate del pianeta ed ĆØ per questo che predilige l’esposizione in aree piuttosto calde.

La mitologia greca racconta che questo fiore nacque dalle lacrime versate da un pastore sedotto e abbandonato dalla dea Diana, mentre la tradizione cristiana fa risalire l’origine del Garofano dalle lacrime versate dalla Madonna ai piedi della Croce. Ad ogni modo, qualunque sia la credenza popolare, il Garofano ĆØ conosciuto come il fiore degli Dei.

La gardenia, il fiore d’Ottobre

gardenia

Fin dai tempi piĆ¹ antichi il profumo ĆØ considerato una delle prerogative essenziali per determinare il pregio di un fiore, anche perchĆ© nella fragranza delle corolle gli uomini hanno sempre creduto di ravvisare una componente magica. Non ĆØ difficile, a questo punto, individuare una delle ragioni che hanno determinato la grande popolaritĆ  di uno dei fiori piĆ¹ profumati: la Gardenia.

Legata a vicende letterarie e sentimentali, usata come ornamento muliebre in uno dei periodi piĆ¹ romantici della storia, dalla fine del ‘700 all’inizio del nostro secolo, la Gardenia simboleggia l’Ā«ammirazioneĀ», la Ā«galanteriaĀ» e la Ā«purezza dei sentimentiĀ».

Purtroppo il rigore invernale del nostro clima, almeno per quanto riguarda le regioni piĆ¹ settentrionali d’Italia, non ci consente di coltivare ovunque in pien’aria le varie specie di Gardenia. ƈ possibile conservare questa pianta in appartamento tenendo presente che gli esemplari di Gardenia non possono vivere costantemente in ambiente chiuso se non in serra e quindi si possono portare in casa solamente quando stanno per fiorire.

I pidocchi delle piante

A chi non ĆØ mai capitato di vedere le proprie piante ornamentali deturpate da numerosi minuscoli insetti? E quanti di noi non hanno provato davanti a questo penoso spettacolo un enorme sconforto? Spesso infatti l’attacco di parassiti, animali e vegetali, rovina irreparabilmente le nostre amate piante conducendole talvolta alla morte. Tra questi, i piĆ¹ insidiosi e comuni sono i cosiddetti pidocchi delle piante, il cui nome scientifico ĆØ afidi.

Gli afidi attaccano praticamente tutte le piante: ornamentali e da frutto, in giardino o in appartamento. Si tratta di piccoli insetti dal corpo ovale e allungato che possono presentarsi di colore giallo, verde, grigio o nero, talvolta dotati di ali e quindi in grado di spostarsi da una pianta all’altra. I pidocchi delle piante attaccano le parti tenere delle foglie e i boccioli, che perforano con la bocca allo scopo di succhiarne la linfa, e rilasciano allo stesso tempo una sostanza zuccherina, la cosiddetta melata, che ricadendo su foglie e fusti causa l’insorgenza di funghi come la muffa grigia ed attira altri insetti, i quali se ne nutrono.

Lilium, purezza ed eleganza

lilium

Se volete regalare un tocco di eleganza al vostro giardino, troverete nel Lilium la soluzione ideale. Appartiene alla famiglia delle Liliacee ed in natura ĆØ possibile trovarlo in ottanta specie diverse, accomunate dalla bellezza maestosa che offre la fioritura.

La specie piĆ¹ nota ĆØ senza dubbio il Lilium Candidum, conosciuto a livello popolare come Giglio della Madonna, Giglio di San Luigi o Giglio si Sant’Antonio, ed ĆØ per questo che appare frequentemente in ritratti o statue di natura religiosa. Da sempre infatti il Giglio simboleggia la purezza e la castitĆ , anche al di fuori dell’ambiente prettamente cristiano. La tradizione mitologica vuole che il Giglio sia nato da una goccia di latte sfuggita dal seno di Alcmena mentre allattava il piccolo Ercole.