Caldo estivo: gli effetti dannosi sulle piante

Le alte temperature estive provocano diversi danni sulle piante erbacee e sugli arbusti e per questo bisogna stare attenti a contenere gli effetti che provoca il caldo estivo.

Gli effetti del caldo non sono uguali in tutte le piante, bensì variano a seconda di diversi fattori: innanzi tutto la specie e la varietà botanica, ad esempio, le piante che crescono nel bacino Mediterraneo sono più resistenti di quelle che vivono nei climi continentali, l’età dell’esemplare, infatti le specie giovani sono più sensibili al caldo rispetto a quelle adulte, la struttura, non a caso quelle erbacee soffrono di più il caldo e la presenza di fiori e frutti. Come dicevamo, i danni che il caldo può provocare alle piante sono diversi, vediamo i più frequenti.

Colpo di calore

Questo effetto del caldo all’inizio si manifesta con il disseccamento di una porzione limitata della pianta, e in genere si evidenzia nelle giornate molto calde e ventose; le specie più colpite sono la vite e l’actinidia, e le ragioni sono da ricercare nell’insolazione eccessiva, che provoca uno squilibrio idrico e che causa danni irreversibili a fiori e frutti.

Callistemon: le specie più diffuse

Abbiamo già parlato del Callistemon, una pianta a fioritura estiva molto ornamentale grazie alla particolare infiorescenza che nella forma e nella consistenza ricorda uno spazzolino, tanto da venire chiamata comunemente “scovolino”, di colore rosso acceso. In realtà, il nome botanico è proprio Callistemon è si compone di una doppia radice greca: “kalos” che significa “bello” e “stemon”, ovvero “stame”, che si riferisce alla struttura particolare del fiore.

Il Callistemon è originario del continente australiano, ma ormai si è ambientato molto bene al clima del bacino del Mediterraneo, tanto che non è raro vederlo ai tipici oleandri nei giardini di questa zona.

Il Callistemon è una pianta che resiste molto bene al caldo, ma che, al contrario, non sopporta proprio il freddo, tanto che alcune specie non possono essere coltivate al nord. Del genere Callistemon fanno parte circa 25 specie di arbusti e alberi sempreverdi, oggi vi presentiamo le tre specie di Callistemon più diffuse.

Come proteggere le piante esposte al sole

Con il sole estivo sono necessari alcuni accorgimenti soprattutto per le piante coltivate in contenitore, che più di quelle che crescono a terra soffrono il caldo, soprattutto se le piante sono esposte a sud, posizione in cui i raggi del sole sono diretti per diverse ore al giorno. Inoltre, ricordate che sui balconi e sui terrazzi le temperature sono sempre più alte di qualche grado rispetto a quelle del giardino in quanto non c’è la terra ad assorbire il calore.

Proprio per questo è necessario predisporre delle protezioni temporanee per le piante, soprattutto in caso di siccità, e fornire alla pianta delle abbondanti annaffiature; se vi dovete allontanare per qualche giorno e non avete l’impianto di irrigazione centralizzato, ecco alcuni consigli.

Se le piante sono sul balcone e avete a disposizione un tendone fisso avvolgibile, apritelo per ombreggiare le piante nelle ore più calde; se non avete la struttura collocateci qualcosa di temporaneo ma di abbastanza resistente ai temporali estivi e al vento; anche un ombrellone può andare bene, sempre da aprire nelle ore più calde, ovvero tra le 11 e le 16.

Le piante ideali per la camera da letto

Secondo diversi studi alcune piante sarebbero in grado più di altre di purificare l’aria liberando ossigeno nelle ore notturne, a differenza di quanto avviene di solito, in quanto le piante, generalmente, emettono ossigeno di giorno e anidride carbonica di notte.

Proprio le stesse piante, inoltre, sarebbero in grado si assorbire le sostanze dannose che entrano nelle case e provocano l’inquinamento interno, come ad esempio la formaldeide, presente nella moquette, nei sacchetti di plastica ed emessa anche dai fornelli del gas, il benzene, che proviene dal fumo di sigaretta e dal alcune cere per i mobili, oppure come l’ammoniaca, una sostanza presente in diversi detersivi.

Soprattutto in camera da letto, ovvero nella stanza dedicata al riposo, andrebbero collocate questo tipo di piante, utili per rimuovere gli agenti chimici e liberare l’ossigeno di notte. Le piante che si prestano a questo tipo di utilizzo sono la Sansevieria trifasciata, l’ Aloe vera e la Schlumbergera.

Le cure estive per le piante da giardino

Come succede per le persone, anche le piante coltivate in giardino soffrono a causa del caldo torrido dei mesi estivi; la siccità e le temperature piuttosto elevate fanno sì che la traspirazione fogliare sia piuttosto elevata e che, quindi, siano necessarie delle cure mirate e, soprattutto, annaffiature frequenti. Dovete considerare, inoltre, che la maggior parte delle piante si trova in un periodo di intenso sforzo vegetativo, e che, quindi, hanno bisogno di essere aiutate.

Durante i mesi caldi sospendete le concimazioni delle piante coltivate sia in terra che in vaso, ad eccezione di quelle a fioritura estiva. Eliminate regolarmente i fiori appassiti, e ricordate che questa è un’operazione molto importante perché in questo modo la pianta è stimolata a fiorire senza produrre semi, facendole risparmiare, così, molta energia.

Le cure estive al prato

I mesi estivi sono i più difficili per la cura del prato, non tanto perché servono interventi particolari, quanto perché è necessario annaffiare in modo e in quantità adeguata. Ad esempio, se le irrigazioni sono frequenti ma poco abbondanti, c’è il rischio di uno sviluppo superficiale dell’apparato radicale che non riuscirebbe ad accedere alle riserve idriche più profonde; per questo motivo è meglio fornire almeno 10 mm d’acqua per ogni annaffiatura. 

Procedete con le irrigazioni nelle ore serali oppure al mattino presto, ovvero quando il terreno non sarà caldo e l’evaporazione ridotta al minimo; allo stesso modo evitate di annaffiare nei giorni di vento, a meno che non sia veramente necessario, perché la perdita d’acqua sarebbe quasi totale e, quindi, l’intervento pressoché inutile.

Per assicurare al prato annaffiature regolari, il sistema migliore è quello di usare impianti di distribuzione automatica, che permettono di aumentare o diminuire la quantità d’acqua a seconda della necessità.

La potatura verde degli alberi da frutto

In questo periodo il frutteto domestico ha bisogno di essere seguito con attenzione; ieri vi abbiamo illustrato come difendere gli agrumi dagli attacchi di cocciniglia, oggi vi spieghiamo l’importanza della potatura verde degli alberi da frutto.

La potatura verde non deve essere confusa con la normale potatura invernale o primaverile che va a toccare la struttura della pianta, in quanto, quella che va effettuata in questo periodo, è una pratica che serve ad esporre i fiori ombreggiati al sole in modo da favorire la maturazione, e che, per questo, deve essere leggera.

In questo periodo, la potatura verde è da praticare sugli alberi di pesco, sui ciliegi, sugli agrumi e sull’actinidia, e in ogni caso non deve essere mai eccessiva né scoprire troppo il tronco o i rami che, altrimenti, potrebbero bruciarsi a causa del sole estivo.

Le cure estive per le rose

Per le rose, le temperature elevate, soprattutto se accompagnate dalla carenza d’acqua, sono piuttosto nocive, in quanto possono provocare addirittura un blocco della fioritura e la riduzione dello sviluppo vegetativo. In questo periodo, quindi, possono essere effettuati degli interventi mirati per cercare di ridurre gli effetti negativi del caldo di questi mesi.

Innanzi tutto, bisogna lavorare il terreno, zappando la crosta superficiale in modo da far confluire all’interno più acqua e ossigeno, ma anche per togliere le erbe infestanti estive che si formano alla base e che sono molto dannose, in quanto gli sottraggono l’acqua presente nel terreno.

Nelle ore più fresche della giornata bagnate regolarmente il terreno, in modo da mantenere un buona idratazione e prevenire i colpi di calore che potrebbero compromettere la salute delle vostre rose; le irrigazioni devono avvenire con un tubo di gomma che permetta lo scorrimento dell’acqua direttamente sul terreno nella zona delle radici; evitare di annaffiare le foglie per evitare che si sviluppino malattie fungine.

Come difendere gli agrumi dalla cocciniglia

Se nel vostro frutteto domestico sono presenti degli alberi di agrumi, fate attenzione agli attacchi della cocciniglia, che in questo periodo sono molto frequenti. La cocciniglia è un piccolo insetto che si nutre della linfa contenuta nelle piante e che nei mesi estivi è particolarmente attiva. Generalmente, la cocciniglia infesta le piante in primavera, anche se solo all’inizio dell’autunno sono evidenti le i danni che hanno prodotto, ovvero quando gli interventi di difesa sono quasi inutili; ecco perché è necessario intervenire già da adesso.

Esistono due tipi di cocciniglia che possono attaccate le piante di agrumi: la cocciniglia cotonosa, che attacca la zona nella quale il frutto si innesta sul ramo, indebolendolo e provocando la caduta del frutto stesso quando non è ancora maturo, e la cocciniglia a virgola, che infesta soprattutto i limoni e che colpisce foglie e frutti che si riempono di macchie. 

Evitare e contenere i danni provocati dalle infestazioni di cocciniglia è possibile, basta adottare alcuni accorgimenti; innanzi tutto è buona norma diradare le piante in modo da far circolare l’aria all’interno della chioma, e poi evitate di fornire al vostro albero da frutto dosi eccessive di concime azotato.