Minigarofani per il giardino roccioso

Dianthus arenarius

I minigarofani, noto anche come garofanini o garofani nani, sono perfetti per la coltivazione in contenitori e vasi. Oggi però vogliamo proporveli come scelta ideale per i giardini rocciosi, dove d’altra parte vengono di frequente interrati per fare bella mostra di sĆØ da maggio fino a settembre inoltrato.

Ecco quindi una breve guida alle sei specie secondo noi di maggiore interesse:

Garofano delle sabbie (Dianthus arenarius)

Fiorisce da luglio a settembre. Produce bei fiori bianchi dai bordi frastagliati e raggiunge un’altezza di circa 15 centimetri.

Garofano bluastro o garofano della Pentecoste (Dianthus gratianopolitanus)

Fiorisce da giugno ad agosto. Produce fiori violacei profumati e raggiunge un’altezza di circa 20 centimetri.

Asimina, il Banano del nord

asimina

L’Asimina triloba, detta anche Banano del nord o Banano del ParanĆ , ĆØ una pianta originaria dell’est degli Stati Uniti ed appartenente alla famiglia delle Annonacee.

E’ una pianta a crescita piuttosto lenta che può arrivare a raggiungere i 10 metri di altezza, con fusto corto e chioma tondeggiante, formata da rami abbastanza disordinati. Le foglie sono ovali, di colore verde scuro nel periodo vegetativo e giallo intenso in autunno.

I fiori sono appariscenti e compaiono in primavera, decorando la pianta di uno splendido rosso-violaceo. Successivamente faranno la propria comparsa i frutti oblunghi e verdi, che contengono una polpa biancastra dal sapore molto simile a quello della banana e dell’ananas.

Il bosso, la pianta perfetta per l’arte topiaria

bosso

Il Buxus sempervirens, meglio conosciuto come bosso o bossolo, ĆØ una pianta di origini antiche, molto conosciuta per essere una specie che si presta bene all’arte topiaria, e quindi ad essere sagomata per creare delle siepi dalle forme geometriche. Il bosso, che appartiene alla famiglia delle Buxaceae, cresce spontaneamente in Italia, soprattutto nelle zone aride, calcaree e rocciose.

Dal punto di vista fisico, il bosso si presenta come un arbusto sempreverde di altezza compresa tra i 2 e i 4 metri, dalla chioma folta, il fusto molto tortuoso e dal caratteristico odore. Il bosso ĆØ una pianta rustica, molto resistente al freddo, in grado di attecchire in qualsiasi giardino, a patto di avere un terreno fertile e ben drenato.

L’arte topiaria

arte topiaria

L’arte topiaria consiste nel potare le piante ornamentali conĀ  lo scopo di dare loro una certa forma, geometrica o di altro tipo, come se fossero sculture. Con questo lavoro le piante possono assumere sembianze di animali, di persone o di cose, e ciò ĆØ possibile grazie ad un’abile potatura effettuata con gli attrezzi giusti e con una certa abilitĆ  ed esperienza nel maneggiarli.

Le origini di quest’arte risalgono all’espressione latina ā€œtopiarium tacereā€, ossia ā€œfare il giardiniereā€, non a caso le prime testimonianze risalgono a riferimenti fatti da Plinio il Vecchio sul periodo dell’Imperatore Augusto. Le prime realizzazioni che si conoscono storicamente risalgono al I secolo d.C., quando era un’usanza abbastanza comune abbellire i giardini delle case delle classi nobili con delle sculture vegetali.

Le piante che si prestano meglio a questo tipo di lavoro sono quelle ben radicate e soprattutto sane. Per chi ha poco spazio e quindi deve utilizzare le piante in vaso quelle migliori sono le sempreverdi a crescita contenuta, come il bosso, il ligustro e l’alloro; per chi, invece, ha un ampio spazio a disposizione vanno bene, oltre alle piante giù menzionate, anche il tasso e l’agrifoglio.

Cosmea, maestosa pianta da giardino

cosmea

La Cosmea (cosmus bipinnatus)

Fioritura: da giugno a novembre
Impianto: a inizio primavera
Tipo di pianta: annuale semirustica
Altezza max: 60-120 cm

Le cosmee, note anche con il nome di astro del messico, sono grosse margherite con centro giallo e petali dai colori sgargianti che crescono a mazzi formando ampi cespugli alti fino a un metro e mezzo, motivo per cui sono indicate per la coltivazione in piena terra o in grossi vasi (anche se esistono alcune varietà nane). Il mese di maggio è un buon momento per procurarsene qualche esemplare da trapiantare in giardino (la cosmea rientra fra le piante che è possibile acquistare già pronte da trapiantare presso vivai e garden center) ma volendo si può ancora tentare la semina dal momento che si tratta di una pianta a rapido accrescimento.

Quale che sia la vostra scelta, di sicuro vi interesserà saperne di più sulle cure colturali di cui necessita. Quindi, vediamole subito.

Anguria, coltivazione

coltivazione anguria

Se siete dediti alla cura dell’orto, maggio ĆØ il mese giusto per seminare le angurie, o cocomeri che dir si voglia. Ecco quindi alcune indicazioni utili per l’ottenimento di un raccolto soddisfacente:

Per cominciare, prima della semina preparate il terreno con abbondanti concimazioni a base di letame, quindi seminate direttamente in piena terra lasciando cadere 2 o 3 semi di anguria in buche profonde una cinquantina di cm distanziate tra loro un metro, un metro e mezzo. Se disponete di abbastanza spazio e decidete di seminare su più file lasciate invece almeno due metri di spazio tra una fila e l’altra. Naturalmente il vostro orto dovrĆ  essere in pienissimo sole, condizione ottimale per la crescita delle angurie come per quella di ogni altro prodotto orticolo.

Una volta spuntate le prime piantine dovrete procedere al loro diradamento lasciando per ogni buca solo i due esemplari che vi sembrano più promettenti, quindi dovrete impegnarvi al massimo per tenere il terreno ben arieggiato e pulito: zappettate spesso e procedete regolarmente alla eliminazione delle erbacce infestanti; naturalmente il diserbo in prossimità delle giovani piante dovrà essere rigorosamente manuale.

Piante rampicanti: il Cissus

cissus

Tra le innumerevoli piante utilizzate per la copertura di muri e recinzioni, non potevamo mancare di nominare il Cissus (o Cissi), magnifica rampicante appartenente alla famiglia delle Vitacee ed originaria delle foreste tropicali australiane.

Si tratta di un genere che comprende più di trecento specie, la maggior parte delle quali coltivabili sia in vaso che in piena terra, a seconda delle esigenze del provetto giardiniere. Alcune specie, però, mal sopportano le basse temperature invernali, per cui vi consigliamo di chiedere informazioni al vivaista di fiducia prima dell’acquisto.

In ogni caso, stiamo parlando di una pianta dal fogliame molto decorativo, diverso da varietƠ a varietƠ, ora allungato e dentato, ora tondeggiante e dal margine liscio. I fiori invece sono molto piccoli e scarsamente interessanti dal punto di vista ornamentale, cosƬ come i frutti riuniti in grappoli.

Piante da esterno: il Doronico

doronico

Il Doronico (Doronicum) ĆØ una pianta erbacea originaria dell’Europa appartenente alla famiglia delle Asteraceae, caratterizzata dalla formazione di grandi cespugli con foglie di colore verde scuro, che in primavera forma un singolo fiore per fusto a forma di margherita di colore giallo scuro. Il doronico ĆØ una pianta adatta ai giardini rocciosi ma soprattutto per le bordure.

L’esposizione migliore per queste piante ĆØ quella soleggiata, anche se riescono a svilupparsi pure in mezz’ombra con il rischio, però, di non ottenere una fioritura ottimale; sempre per favorire la fioritura e per allungarla, ĆØ bene asportare i fiori appassiti. Queste piante non temono il freddo anche se la parte aerea tende a seccarsi durante l’inverno.

Lavori di maggio: le cure al ligustro

ligustro

Il ligustro ĆØ un genere che comprende circa 50 specie di arbusti di differenti forme e colori, ed ĆØ una pianta molto utilizzata per realizzare le siepi. Maggio ĆØ il mese giusto per prendersene cura e, in particolare, per potarlo e metterlo a dimora, vediamo come fare.

La prima potatura delle siepi di ligustro può essere fatta tranquillamente a maggio, mentre i successivi interventi dovranno essere effettuati appena la vegetazione crescerĆ  fuori della sagoma della siepe. La potatura deve essere fatta con le cesoie ben affilate, in quanto il taglio deve essere netto e preciso. Non appena avrete potato la pianta e l’avrete liberata dai rami caduti a terra, stendete ai piedi di essa del concime minerale complesso e integratelo al terreno zappando leggermente; quando avete finito, procedete con l’irrigazione.

Lavori da fare nell’orto nel mese di maggio

lavori orto maggio

Maggio ĆØ il mese giusto per seminare in piena terra i prodotti orticoli caratteristici dell’estate: fagioli, fagiolini, peperoni, zucchine, melanzane, cetrioli ma anche fragole e carote tardo-estive. Per ottenere buoni risultati anche in un fazzoletto di terra occorre però procedere con metodo ed osservare alcune semplici regole: assicuratevi ad esempio che le piante rampicanti (come pomodori e fagioli) abbiano adeguati sostegni che avrete cura di preparare e fissare sin da prima della semina in modo che siano giĆ  al proprio posto quando le piantine inizieranno a germogliare.

Una volta fatta la semina o il trapianto degli ortaggi che intendete coltivare il vostro compito principale sarĆ  quello di controllare che le erbacce non li soffochino sul nascere, quindi procedete quotidianamente al diserbo che in prossimitĆ  delle giovani piante dovrĆ  essere rigorosamente manuale. Naturalmente dovrete anche irrigare: fatelo costantemente ma evitando inutili eccessi e soprattutto avendo molta cura di non bagnare le foglie; gli eccessi idrici impediscono ai semi di attecchire come dovrebbero ed espongono le coltivazioni a marciumi radicali e malattie fungine.

Arabis, ideale per giardini rocciosi

arabis

L’Arabis o arabide ĆØ una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Cruciferae ed originaria dell’Europa e dell’Asia, anche se la sua coltivazione ĆØ ormai diffusa in tutte le zone temperate del globo.

Può raggiungere i 20 centimetri di altezza, adattandosi perfettamente sia alla coltivazione come tappezzante che all’uso nella decorazione di bordure, aiuole e giardini rocciosi, dove offrirĆ  il meglio di sĆ© dal punto di vista estetico.

Presenta foglie ovali e dentate, ricoperte di peluria, e fiori bianchi, lilla o azzurri, a seconda della specie, molto piccoli, ma cosƬ densi da regalare alla pianta un aspetto magnifico nel periodo della fioritura (da inizio primavera ad estate inoltrata).

Il genere Dahlia

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Con il termine Dahlia si indica un genere di piante originarie del Messico appartenenti alla famiglia delle Asteraceae; il nome di queste genere si deve ad Anders Dahl, importante botanico svedese; queste piante sono arrivate in Europa perchƩ i loro tuberi venivano considerati commestibili, ma ben presto i coltivatori si interessarono ai loro fiori e alle differenti varietƠ esistenti.

Il genere Dahlia comprende circa 12 specie con molti ibridi e varietĆ ; possiedono radici tubeiformi e oblunghe, il fusto eretto, le foglie grandi e i fiori che possono essere molto semplici oppure estremamente decorativi di colore e forma variabile; queste piante possono raggiungere altezze che variano dai 20 centimetri ai 2 metri. Proprio per la loro fioritura coreografica vengono utilizzate come piante ornamentali sia nei giardini che nei terrazzi, ma anche come fiori recisi.

Le Dahlia vengono divise in gruppi in base ad alcuni parametri standard, ovvero la taglia, la conformazione del capolino, cioĆØ dell’infiorescenza e la quantitĆ  dei giri di ligule; le varietĆ  maggiormente diffuse e coltivate sono la Dahlia variabilis e la Dahlia juarezi.