Il Cavolo ornamentale colora l’inverno

cavolo ornamentale

Mancano ormai poche ore al tradizionale cenone di Natale ed al momento dello scambio dei regali tanto atteso dai bambini  (e non solo…). E allora che ne dite di presentarvi al cospetto della padrona di casa con in mano un bel Cavolo ornamentale?

Detto in questo modo potrebbe sembrare uno scherzo, ma gli appassionati di giardinaggio sanno perfettamente che esiste una varietà di Cavolo molto decorativa, che in questo periodo dell’anno fa bella mostra di sé nei vivai e nei negozi di fiori.

Stiamo parlando di una pianta appartenente alla famiglia delle Cruciferae, ottenuta da un’ibridazione della Brassica Oleracea (il cavolo comune). Diversamente dalla pianta-madre, non produce la “testa” ed è caratterizzata da foglie di diverse colorazioni (giallo, rosa, arancio, porpora) che si arricciano sui bordi

La tradizione del ceppo di Natale

ceppo di Natale

Una delle tradizioni natalizie più antiche legate alle piante è quella del ceppo di Natale, un’usanza che rispondeva alla necessità di riscaldarsi ed illuminare la casa. Nella notte di Natale veniva acceso nel caminetto un grosso ceppo di ulivo o di quercia che doveva riscaldare ed ravvivare la casa fino a Capodanno e, a volte, addirittura fino alla Befana.

Il ceppo aveva anche un significato simbolico, ovvero il legno che ardeva era il simbolo del passato, e nel nuovo bruciare si cercavano di cogliere dei presagi su come sarebbe stato il nuovo anno; le ceneri venivano poi raccolte e sparse nei campi per assicurarsi dei buoni raccolti, ma non solo: ai resti del ceppo venivano attribuiti dei poteri taumaturgici, e venivano usati per curare gli animali e aiutarli nel parto, per ricoverare il raccolto e per guarire il mal di denti.

Fiori di Natale, ciclamini rustici e semirustici

ciclamini specie

Come vi abbiamo già accennato, è possibile dividere i ciclamini in due grandi gruppi: rustici e semirustici; i primi sono più adatti alla coltivazione in ambienti esterni quali giardini e terrazze, mentre i secondi si prestano molto bene alla coltivazione in appartamento purchè lontani da fonti di calore e con il giusto grado di umidità ambientale.

Vediamo adesso alcune specie di ciclamini appartenenti all’uno e all’altro gruppo:

Ciclamini semirustici

Cyclamen libanoticum

Il ciclamino libanoticum è una specie semirustica che può raggiungere un’altezza massima di 15 cm; presenta foglie variegate e produce fiori rosa che, a differenza degli altri ciclamini, fanno la propria comparsa un po’ tardivamente, da febbraio a marzo.

Cyclamen cilicium

Originario dell’Asia minore, il ciclamino cilicium può raggiungere un’altezza massima di soli 10 cm. Presenta foglie variegate e produce i propri fiori rosa pallido sin dal mese di ottobre.

Acalypha hispida, un regalo originale per il Natale

Acalypha hispida

Per gli affezionati lettori di PolliceGreen ancora un’idea originale da presentare ad amici e parenti come regalo di Natale, in luogo della classica e scontatissima Stella. Naturalmente il colore dominante deve essere rigorosamente il rosso e allora perché non orientarsi verso l’acquisto di una Acalypha hispida?

Si tratta di una pianta della famiglia delle Euphorbiacee, caratterizzata da infiorescenze lunghe e pendule formate da numerosissimi fiorellini rossi, che ravvivano l’ambiente da aprile ad ottobre. Le foglie invece sono a forma di cuore, di colore verde scuro e ricoperte di peli.

Non è una pianta facile da coltivare, ma con qualche piccolo accorgimento anche i principianti nell’arte del giardinaggio potranno godere della sua bellezza per lungo tempo. Come prendersi cura, dunque, dell’Acalypha hispida?

Le leggende natalizie legate all’agrifoglio

leggende agrifoglio

Ieri vi abbiamo parlato delle leggende natalizie legate al ginepro, oggi è il turno di quelle collegate ad una delle piante simbolo del Natale, ovvero l’agrifoglio, di cui vi abbiamo già indicato le caratteristiche botaniche.

L’agrifoglio è considerato una pianta magica fin da prima dell’arrivo del Natale cristiano, perché si dice che portasse fortuna e proteggesse dai demoni; con il passare del tempo i cristiani iniziarono ad usare questa pianta come decorazione per il periodo di Natale, in quanto la forma delle sue foglie ricordava la corona di spine i Gesù e le bacche rosse il suo sangue; inoltre i boccoli bianchi simboleggiano la purezza della Madonna.

L’Arancio trifogliato, ovvero l’arancio amaro giapponese

arancio trifogliato giapponese

L’ Arancio Trifogliato (Poncirus Trifoliata), noto anche come Arancio amaro giapponese, è un agrume appartenente alla famiglia delle Rutaceae; originario di Cina e  Corea è attualmente coltivato in tutto il mondo anche per la creazione di agrumi ibridi più resistenti al freddo. Si presenta come arbusto o albero che può raggiungere i 7 metri di altezza e si distingue dagli altri agrumi per tre caratteristiche:

  • non è un sempreverde;
  • sopporta temperature inferiori anche a -20 °C;
  • i suoi frutti sono ricoperti da una leggera peluria.

Il poncirus deve la propria denominazione di arancio trifogliato al fatto che le sue foglie crescono in gruppi di tre con una foglia centrale più grande che può raggiungere i 5 cm di lunghezza; presenta lunghe spine appuntite e fiori bianchi poco profumati che fanno la propria comparsa in primavera prima delle foglie, mentre i frutti, dal gusto amaro, sono di colore verde-giallo, possono raggiungere i 3-4 cm di diametro e, come accennato, hanno la buccia coperta da una leggera peluria.

L’Abete del Caucaso

abete del caucaso

Si fa presto a dire “albero di Natale”, ma avete mai indagato su quale sia il nome preciso del vostro amico delle feste? Eh già, perché in casa potreste ritrovarvi un esemplare di Abete rosso o un magnifico Abete bianco, già ampiamente illustrati sulle pagine di PolliceGreen, ma potreste anche essere di fronte ad un Abete del Caucaso, altrimenti detto Abete di Nordmann. Come riconoscerlo?

Il particolare che meglio lo identifica è la forma piramidale o conica con portamento rustico ed altezza che può raggiungere i 30 metri. Le foglie sono rappresentate da aghi di colore verde scuro, che ricoprono completamente i rami, protendendosi in avanti. Le pigne invece sono di colore rossastro, lunghe dai 10 ai 18 centimetri e presenti in prossimità della cima.

E’ largamente utilizzato nella medicina tradizionale ed alternativa per via delle proprietà espettoranti e balsamiche, date dalla resina, dalle gemme e dai rami.

Le leggende natalizie sul ginepro

ginepro leggende natale

Abbiamo già parlato del ginepro e delle sue caratteristiche botaniche; oggi, con il Natale tra soli quattro giorni, vi racconteremo le leggende riferite a questa pianta. Secondo la tradizione, il ginepro avrebbe protetto la Sacra Famiglia nascondendola tra i suoi rami mentre scappava dai soldati di re Erode, e che, per questo, Maria l’avrebbe benedetto e concesso l’onore di fornire il legno per la croce.

Nell’antichità, inoltre, si riteneva che le bacche di ginepro avessero il potere di salvare gli uomini dai morsi di serpente, e quindi, essendo il serpente simbolo del demonio, al ginepro venne attribuito il potere di tenere lontano il peccato e il male dall’uomo.

Fiori di natale, i ciclamini

Durante le festività siamo talmente tanto presi dall’acquisto di agrifoglio, vischio, pungitopo e stelle di natale che quasi dimentichiamo il ciclamino. Si, il ciclamino; infatti anche questo delizioso, versatile fiorellino può a buon diritto dirsi natalizio poichè da il meglio di sè proprio nel mese di dicembre quando è possibile acquistarlo già fiorito presso vivai e garden center.

ciclamino natale

Il genere ciclamino (Cyclamen) appartiene alla famiglia delle Primulaceae e conta circa venti specie di erbacee perenni, tutte originarie dei paesi mediterranei; i ciclamini sono molto diffusi come piante ornamentali da appartamento e da giardino, presentano foglie di colore verde scuro con venature argentee e fiori leggermente elevati con petali rivolti verso l’alto in tutte le tonalità del rosa e del rosso che fanno bella mostra di sè durante i mesi invernali.

In linea di massima è possibile distinguere due tipologie di ciclamini: rustici (più adatti ad essere coltivati in giardini e terrazze) e semirustici (ideali per la coltivazione in appartamento).

Acero giapponese bonsai, il regalo giusto per Natale

acero giapponese

Se a Natale volete regalare una pianta che non sia la classica Stella, potreste orientarvi sull’Acero Giapponese bonsai, albero dalla straordinaria bellezza, che muta colore nel corso dell’anno. D’accordo il prezzo rispetto alle piante tipicamente natalizie è un po’ più elevato, ma volete mettere la soddisfazione nel regalare una così originale creazione?

Il nome botanico è Acer palmatum ed in natura può raggiungere i 10 metri di altezza con la sua chioma tondeggiante e le foglie decidue o sempreverdi, che nella stagione autunnale assumono una colorazione che va dal giallo al rosso-arancio.

Nella versione bonsai è piuttosto difficile da coltivare, ma seguendo delle regole ben precise anche i meno avvezzi all’arte del giardinaggio possono riuscire a far crescere un esemplare di Acero giapponese forte e rigoglioso. Come comportarsi dunque di fronte ad una piantina di Acer palmatum bonsai?

Fico d’India, la pianta grassa commestibile

fico d'india

Tralasciamo per un momento i post dedicati al Natale e torniamo ad occuparci di piante grasse, rivolgendo la nostra attenzione ad una di quelle maggiormente conosciute ed apprezzate, vale a dire il Fico d’India (Opuntia ficus indica).

Appartenente alla famiglia delle Cactacee ed originario del Messico, il Fico d’India non è amato solo per la sua forma caratteristica e bella da vedere, ma anche per i suoi frutti saporiti e gustosi e per le sue pale commestibili.

La pianta è caratterizzata da fusti eretti formati da pale ovali, appiattite e spinose, lunghe dai 30 ai 70 centimetri. Da maggio a settembre produce infiorescenze molto vistose con colori che vanno dal bianco al giallo all’arancio, a seconda della specie. I frutti invece sono rappresentati al grosse bacche (i classici fichi d’India) ricoperte di spine, dal colore verde che si trasforma poi in arancio o in rosso vivo nel periodo della maturazione.

Come creare un segnaposto natalizio con le piante

agrifoglio

Natale è sempre più vicino e nella fretta dei preparativi può capitare di dimenticare qualche prezioso dettaglio che può arricchire la giornata di festa, rendendola unica ed indimenticabile. Tanto per fare un esempio, avete pensato a come stupire gli ospiti con l’addobbo della tavola?

D’accordo, avete già tirato fuori la tovaglia buona, quella che si usa solo per le grandi occasioni, e magari avete messo mano anche all’argenteria che solitamente fa bella mostra di sé nella vetrina del salotto… Ma manca ancora un piccolo particolare per rendere la vostra tavola simpatica ed originale: il segnaposto natalizio.

In commercio ne trovate in grande quantità, con forme e colori diversi, economici o di gran classe, ma volete mettere la soddisfazione di creare con le vostre mani un segnaposto a tema, utilizzando le nostre amiche piante? E allora ecco qualche semplice creazione da realizzare per fare in modo che il Natale del 2009 sia ricordato come il più bello degli ultimi anni.

Gli acari delle piante

acari delle piante

Gli acari delle piante sono dei parassiti fitofagi che si insediano nella pagina superiore delle foglie di molte piante ornamentali ed orticole; sono insetti dalle dimensioni molto piccole tanto che non è possibile osservarli ad occhio nudo, ma che al microscopio appaiono dal corpo tondeggiante di colore arancione, giallo, rosso o verde; di solito le femmine sono più grandi dei maschi. Gli acari delle piante possiedono quattro paia di zampe, particolare che li fa ascrivere alla categoria degli aracnidi.

La presenza degli acari si nota dall’effetto che hanno sulle foglie delle piante che infettano, nelle quali appaiono galle, ingrossamenti e sottili ragnatele. Gli acari pungono la superficie delle foglie in quanto si nutrono delle cellule che compongono la lamina fogliare, ma a volte invadono anche i germogli giovani. L’assalto degli acari si manifesta attraverso una perdita di vitalità della pianta, che si traduce con lo scolorimento delle foglie che, poi, tendono a cadere; gli acari si diffondono molto velocemente: nel corso di una stagione possono produrre fino a dieci generazioni.

La storia dell’albero di Natale

albero di natale

Ogni anno nel mese di dicembre le case degli italiani accolgono un gradito ospite, addobbandolo e ricoprendolo di attenzioni come fosse uno di famiglia. Parliamo dell’Albero di Natale, che insieme al Presepe rappresenta il simbolo delle festività natalizie. Ma dove nasce l’usanza di abbellire un abete con palline colorate, nastri e luci?

E’ ovvio che dobbiamo muoverci sul terreno della leggenda, visto che, contrariamente al Presepe, non c’è stato un evento “storico” tale da giustificare la pratica. Ma è interessante anche scoprire il motivo per cui l’abete venisse venerato dalle antiche popolazioni, tanto da diventare così importante per il Natale.

A dare importanza all’abete e, più in generale agli alberi che si prestano all’addobbo natalizio, è il suo carattere di sempreverde. Anticamente infatti, tale pianta veniva venerata proprio per la sua capacità di restare “vestita” anche in inverno, quando la natura perde i suoi meravigliosi colori e lascia uno scenario desolante per la vista.