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Piante senza terra, le possibilità

Se si è alla ricerca di piante senza terra, coltivazioni che possano funzionare anche se si è sprovvisti della possibilità di organizzare sono essenzialmente due le possibilità da esplorare: quella della coltura idroponica e quella degli esemplari che vivono e si sviluppano realmente senza bisogno di substrato.

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coltivare senza suolo

Coltivare senza suolo in futuro

Coltivare ortaggi senza suolo. E’ questo il futuro dell’agricoltura secondo gli esperti del settore, i quali stanno tentando di perfezionare le attuali tecniche conosciute e di metterne a punto altre che consentano di eliminare il classico substrato.

colture senza suolo

progetto costruire orto spazio

Progetto per costruire un orto nello spazio

Un progetto per costruire un orto nello spazio? Più che altro piante in grado di poter sopportare le condizioni spaziali e crescere rigogliose e con frutti ottimi da consumare. E’ questo il punto delle nuove ricerche messe in atto da Enea, l’ Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

piante di pomodori

expo 2015 prima vertical farm italiana

Expo 2015, presentata la prima Vertical Farm italiana

E’ stata presentata presso l’Expo 2015 di Milano la prima Vertical Farm italiana. Essa viene considerata una sorta di agricoltura 3.0 tra gli esperti, ovvero un modo di coltivare innovativo e fuori dagli schemi che consentirebbe il raggiungimento di migliori risultati.

vertical farm

orto verticale idroponico possibile

Orto verticale idroponico, è possibile?

E’ possibile costruire un orto verticale idroponico? La risposta è positiva. Vi diremo ancor di più: se non volete lanciarvi nell’avventura di costruirlo da soli, soluzioni di questo tipo sono state già messe in commercio da diversi interlocutori del mercato.

orto verticale idroponico

Coltivazione idroponica: micro-irrigazione substrato

Coltivazione idroponica: micro-irrigazione in substrato

Quando si parla di coltivazione idroponica di tipo indoor, senza dubbio la sua tipologia più diffusa è quella della micro-irrigazione in substrato. E’ un metodo di coltivazione che può essere svolta in un contenitore specifico e che quindi abbatte in maniera molto forte i costi.

coltivazione idroponica

fabbrica lattuga hi tech giappone

Fabbrica di lattuga Hi-Tech in Giappone

Una fabbrica di lattuga coltivata Hi-Tech. Tutto questi in Giappone dove la coltivazione indoor non è rimasto un passatempo ma a quanto pare è diventata un vero e proprio business dove il raccolto è ampio, buono e privo di sprechi.

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orto spazi pubblici progetto Incredible Edible

Orto in spazi pubblici, il progetto Incredible Edible di Todmorden

Piantina messa a dimora

L’orto urbano, che viene coltivato sfruttando gli spazi pubblici è una delle idee migliori che possono essere state partorite in agronomia. Una cittadina intera così organizzata ed praticamente autosufficiente vi sembra un’utopia? Beh, questo significa allora che non conoscete Todmorden. E il progetto Incredible Edible.

orto in casa urban cultivator

Orto in casa? Possibile con Urban Cultivator

orto in casa urban cultivator

Oggi supereremo il concetto di “orto sul balcone” per condividere con voi una  idea ancor più creativa ma completamente realizzabile. Immaginate di voler poter contare su verdura fresca ed erbe aromatiche e non avere a disposizione nemmeno un balcone. O che lo stesso sia troppo piccolo per qualsiasi tipologia di intervento. Come fare? Girando in rete abbiamo scoperto Urban Cultivator: con lui l’orto lo coltivate direttamente in cucina.

Idrocoltura, altre norme per non fallire

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Nei giorni scorsi abbiamo visto come attuare l’idrocoltura e le prime norme da seguire per praticarla con successo, oggi, come anticipatovi, vi illustrerò altre norme da seguire per non fallire nell’idrocoltura:

la sistemazione nel vaso: procurato il vaso adatto, si fanno passare le radici attraverso i fori del coperchio. È importante distribuire ordinatamente la massa radicale nei vari fori per facilitare l’equilìbrio della pianta. Per bilanciare la base dell’esemplare e fissarne definitivamente la posizione, si riempie la cavità del coperchio con sassi ed eventual­mente con un po’ di sfagno (uno speciale muschio che assorbe molta acqua e mantie­ne a lungo l’umidità). Se la pianta ha una struttura molto slanciata ed esile, o addirit­tura «rampicante», è bene affiancarla a un sostegno in plastica (i coperchi dei vasi hanno due fori particolari che servono ap­punto all’inserimento delle bacchette di so­stegno che devono poggiare sul fondo del recipiente);

Idrocoltura, le prime norme da seguire per praticarla con successo

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Tutte le specie da appartamento, in genere, si prestano alla coltura idroponica, comprese le «piante grasse» (anche se questo può sembrare un controsenso, poiché queste spe­cie desiderano poca acqua); coltivate in ac­qua, si «abituano» ad assorbire soltanto il liquido di cui hanno bisogno per vivere.

Tut­tavia, vi sono specie che offrono maggiori garanzie di successo: coleo, papiro, dieffenbachia, dracena, edera, felci, ficus, filoden­dro, peperomia, pilea, potos, sansevieria, singonio, spatifillo, tetrastigma, tradescanzia.

In genere, è consigliabile scegliere esemplari giovani per iniziare la coltura idroponica, perché è più facile che queste piante supe­rino, senza risentire danno, il necessario pe­riodo di adattamento.

Questa fase critica dura circa un mese, du­rante il quale si verifica la caduta delle nor­mali radici terrestri e la formazione di spe­ciali radici «acquatiche», bianche e carnose, che servono appunto al rapido assorbimento delle sostanze nutritive contenute nell’acqua del vaso.

Per praticare l’idrocoltura devono essere seguite con cura, se si vuole avere successo, delle norme che inizieremo a vedere in questo articolo e che continuerò ad illustrarvi negli articoli della prossima settimana.

 

Idrocoltura, come attuarla

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Oltre alle piante «grasse» o succulente, sap­piamo che le specie da appartamento com­prendono esemplari di vario tipo e dalle ca­ratteristiche ben diverse. Delle specie da appartamento in generale abbiamo già parlato diffusa­mente in molti articoli, con particolare riferimento all’importante quanto delicata operazione delle annaffiatu­re.

Ben sapendo quanto sia difficile e determi­nante saper dosare la quantità ottimale di acqua per ogni tipo di pianta da apparta­mento, e per suggerirvi una tecnica di coltura in grado di semplificare, per non dire eliminare, qualsiasi problema o difficol­tà legati alla somministrazione d’acqua, oggi voglio parlarvi dell’idrocoltura, ossia della col­tivazione in vasi ricolmi di acqua invece che di terra.

Per capire le vaste e reali possibilità di ap­plicazione di questo particolare tipo di col­tivazione è necessario tener presente questi due punti: