Piante rampicanti: il Polygonum

Se avete la necessità di coprire un muro o una recinzione in modo piuttosto celere, la coltivazione del Polygonum può rispondere alle vostre esigenze, vista la rapidità con la quale si arrampica sui sostegni, elevandosi a vista d’occhio. Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Poligonacee ed originaria del continente asiatico, molto apprezzata alle nostre altitudini proprio per l’aspetto rampicante. E’ caratterizzata da foglie di colore verde chiaro, ovate o lanceolate, a seconda della specie, e con margine continuo o dentato. I fiori sono riuniti in pannocchie di colore bianco o rosa e fanno la propria comparsa nella stagione estiva.

Oltre ad essere una splendida pianta da giardino, il Polygonum è particolarmente apprezzato per le sue proprietà officinali, essendo utilizzato come antiossidante, antinfiammatorio, vasodilatatore e nella cura di diverse patologie circolatorie, nonché di alcune forme di dermatite.

Fioriture invernali: la Reseda odorata

Al genere Reseda appartengono un gruppo di piante appartenenti alla famiglia delle Resedaceae, originarie dell’Europa, dell’Asia occidentale e dell’Africa del Nord; il nome di questo genere deriva dal latino “resedare”, ossia “calmare”, con riferimento alle proprietà medicinali di alcune specie. Le piante del genere Reseda sono di tipo erbaceo, sia perenni che annuali e biennali, e si caratterizzano per i fiori dai diversi colori a seconda della specie e dai frutti a forma di capsula che contengono i semi.

Tra le piante appartenente al genere Reseda c’è la Reseda odorata, una pianta dal portamento eretto, molto ramificata, dalle foglie spatolate e dai fiori di colore bianco. La Reseda odorata può essere sia perenne che annuale o biennale; la specie perenne può essere utilizzata sia come fiore reciso che per arricchire le bordure. Una varietà molto apprezzata di questa pianta è la Reseda odorata machet che si caratterizza per i fiori molto profumati e di colore rosso.

Piante rampicanti: la Quisqualis indica

La Quisqualis indica è una pianta appartenente alla famiglia delle Combretacee ed originaria delle zone tropicali, molto apprezzata anche alle nostre latitudini per via della bellezza della fioritura, che cambia colore con il trascorrere delle settimane. E’ caratterizzata da foglie ovali e lanceolate, di colore verde brillante, che restano a far bella mostra di sé per tutto l’anno. I fiori sono formati da cinque petali, bianchi, rosa o porpora, e fanno la propria comparsa nel mese di giugno, rallegrando poi l’intera estate con i loro colori.

Si tratta di una pianta rampicante, che si adatta dunque sia alla coltivazione in vaso (sorretta da appositi tutori) che all’allevamento in piena terra (laddove le temperature lo permettano), dove troverà posto ai piedi di un muro o mei pressi di una recinzione che possa fungere da supporto. La coltivazione è piuttosto semplice, purché se ne rispettino le esigenze in fatto di luminosità e temperatura.

Calocedrus, il Cedro della California

Il Calocedrus (o Cedro della California o Cedro nano) è una pianta appartenente alla famiglia delle Cupressacee ed originaria dell’America e dell’Asia del sud. E’ caratterizzata da un fusto eretto abbastanza largo e da una chioma di forma conica. Le foglie sono di colore verde scuro, riunite in mazzetti profumati e si mantengono sulla pianta per tutto l’arco dell’anno. Le pigne sono di colore marrone scuro e restano a far bella mostra di sé sulla pianta dall’autunno alla primavera.

Generalmente il Cedro della California si coltiva in piena terra, dove può raggiungere anche i venti metri di altezza, ma non è esclusa la sua coltivazione in vaso, specie nel periodo della festività quando può rappresentare una valida alternativa al classico albero di Natale. Una volta trascorse le feste, poi, può essere trapiantato in piena terra, lasciato crescere in vaso o – volendo- donato ad un vivaio che saprà sicuramente come riciclarlo.

Delonix regia, la Pianta obbediente

La Delonix regia, detta anche Pianta obbediente, è un albero appartenente alla famiglia delle Fabacee ed originaria del Madagascar, molto apprezzata sia per la caratteristica fioritura che per la colorazione del fogliame. E’ caratterizzata da un fusto eretto che porta una chioma molto allargata, ideale quindi per creare zone d’ombra all’interno del giardino. Il fogliame è bipennato, di colore verde chiaro e ricorda nell’aspetto la felce.

I fiori hanno cinque petali ed assumono una particolare conformazione (da cui il nome Delonix, ovvero “unghia all’ingiù”). Il colore della fioritura è rosso-arancio, ragion per cui nella stagione primaverile la Delonix regia offre uno spettacolo cromatico di rara bellezza. Generalmente questa pianta viene coltivata in ambito domestico per la decorazione del giardino o come albero da viale, ma può anche essere collocata in vaso o utilizzata come bonsai.

Corbezzolo, cure e coltivazione

Oggi continuiamo il nostro viaggio all’interno delle piante che in questo periodo producono bacche ornamentali con il corbezzolo, un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Ericaceae; il corbezzolo, il cui nome botanico è Arbutus unedo, è una pianta originaria dell’Irlanda e dell’area mediterranea che si caratterizza per i fiori bianchi che compaiono alla fine dell’estate e, soprattutto, per i frutti che spuntano in autunno.

I frutti del corbezzolo sono tondi di colore rosso o giallo e con la scorza rugosa; questi frutti hanno la particolarità di spuntare quando ci sono ancora i fiori sulla pianta. Proprio per le sue bacche molto decorative, il corbezzolo può rappresentare un ottimo regalo di Natale o un sostituto dell’albero di Natale per chi non ha tempo di prepararlo: basterà mettere alcuni ramoscelli di corbezzolo in un bel vaso decorato e le sue deliziose bacche rosse faranno il resto.

Pungitopo, cure e coltivazione

Tra le piante con bacche ornamentali, il pungitopo merita sicuramente un posto di prestigio, grazie ai suoi frutti di colore rosso scarlatto che ravvivano la pianta durante l’inverno. Inoltre, il pungitopo è una delle piante natalizie per eccellenza in quanto è considerato un simbolo di buon augurio.

Come vi avevamo già spiegato in precedenza, il pungitopo è considerato fin dall’antichità un talismano contro gli spiriti maligni e contro la sfortuna; inoltre, le bacche del pungitopo sono di buon augurio per l’anno nuovo Per tutti questi motivi, nel linguaggio dei fiori, il pungitopo possiede un significato molto positivo.

Botanicamente, il nome scientifico del pungitopo è Ruscus aculeatus e appartiene alla famiglia delle Liliaceae; è originario del bacino del Mediterraneo e, benché in genere venga venduto come ramoscello reciso, può essere tranquillamente coltivato sia in piena terra che in contenitore, purché di grandi dimensioni. Il pungitopo porta sia i fiori femminili che quelli maschili, ma solo quelli femminili, che sono piccoli e bianchi, e che spuntano in autunno, diventano bacche.

Piante con bacche ornamentali: il Berberis

Il Berberis è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Berberidacee ed originaria dell’America del sud e dell’Africa settentrionale. Si tratta di una pianta che può raggiungere i tre metri di altezza, con fusto ramificato e rami spinosi. Le foglie sono ovali ed appuntite, di colore verde brillante, arancio o porpora, a seconda della specie e della collocazione rispetto alla luce. I fiori sono di colore giallo, riuniti in grappoli, e fanno la propria comparsa nella tarda primavera o durante la stagione estiva.

Ma ciò che regala un aspetto particolare al Berberis è la presenza delle bacche, che restano a lungo sulla pianta, regalando uno straordinario spettacolo di rosso, blu o giallo a seconda della varietà. La specie più diffusa alle nostre latitudini  il Berberis vulgaris, noto anche come Crespino, ottimo per la formazione delle siepi, ma anche adatto alla coltivazione in vaso, come ornamento della casa o come simpatico regalo di Natale, vista la presenza di bacche rosse.

Fiori da piantare in inverno: la Linaria

La Linaria è una pianta annuale o perenne originaria dell’Europa e dell’Africa del Nord ed appartenente alla famiglia delle Scrophulariacee. E’ costituita da un rizoma che porta stoloni e fusti pelosi, che possono superare anche il metri di altezza, a seconda della specie. Le foglie sono allungate, di colore verde chiaro, mentre i fiori sono solitari o riuniti in grappoli e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi colorare l’intera estate di lilla, arancio, giallo o rosso porpora, a seconda della varietà.

Le specie perenni sono resistenti alla basse temperature ed è per questo che possono anche essere coltivate in piena terra, soprattutto nella decorazione di giardini rocciosi. Questo non significa però che la Linaria non possa essere allevata in vaso, dove raggiungerà dimensioni più contenute, non perdendo comunque la straordinaria bellezza.

Piante rampicanti: l’Oxypetalum caeruleum

L’Oxypetalum caeruleum è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Apocynacee, molto apprezzata per la particolare bellezza della fioritura. E’ caratterizzata da fusti lunghi e sottili, ricoperti di peluria, che portano foglie allungate ed appuntite di colore verde brillante. I fiori sono formati da cinque petali di colore azzurro e fanno la propria comparsa alla fine della primavera, per poi restare a far bella mostra di sé per tutta l’estate.

Si tratta di una pianta rampicante ed è quindi opportuno fornirle dei sostegni per permetterle di crescere al meglio. Se coltivata in piena terra, è consigliabile il posizionamento vicino ad un graticcio o ad un muro, ove possa aggrapparsi in modo naturale. Nelle regioni con clima particolarmente rigido si sconsiglia l’allevamento al di fuori delle mura domestiche, trattandosi di una pianta che mal sopporta le temperature prossime allo zero.

Piante monumentali: il Bagolaro

Il Celtis australis (o Bagolaro) è una pianta monumentale appartenente alla famiglia delle Ulmacee ed originaria dell’Africa del sud. E’ caratterizzata da un fusto eretto che può raggiungere i 30 metri di altezza e da rami disordinati, che possono assumere anche un aspetto ricadente. Le foglie sono ovali ed appuntite, di colore verde chiaro nella stagione primaverile o giallo nel periodo autunnale.

I fiori sono riuniti in gruppi o solitari, di colore verdastro, e fanno la propria comparsa in primavera, prima di lasciare il posto ai frutti, costituiti da drupe tondeggianti di colore giallo o marrone-viola, a seconda del grado di maturazione. Il Bagolaro si coltiva direttamente in piena terra nella decorazione di giardini pubblici o privati, ma può essere anche allevato in vaso a mo’ di bonsai.

Alberi: l’Acero da zucchero

L’acero da zucchero, il cui nome botanico è Acer saccharum, è un albero a foglia caduca appartenente alla famiglia delle Sapindaceae originario dell’America del Nord. L’acero da zucchero si caratterizza per il portamento eretto, per il fusto largo e per la chioma molto ramificata, che negli esemplari giovani è di forma ovale, mentre in quelli adulti è tondeggiante.

Le foglie dell’acero da zucchero sono palmate, hanno cinque lobi ed un colore verde scuro che in autunno diventa rosso o arancione intenso. I fiori dell’acero da zucchero spuntano all’inizio della primavera prima della comparsa delle foglie, e sono piccoli e di colore giallo-verde; ai fiori seguono i frutti, ovvero delle piccole samare secche.

Nei luoghi natii la linfa di questo albero viene utilizzata per produrre lo sciroppo d’acero, un noto dolcificante.

Alberi: il Larice

Il larice è una conifera appartenente alla famiglia delle Pinaceae originaria delle montagne dell’Europa, che si contraddistingue per la sua crescita rapida e per la sua longevità. Le caratteristiche fisiche principali del larice sono la chioma di forma conica nei giovani alberi, e di forma piramidale nel caso degli esemplari adulti, il tronco dritto, gli aghi di colore verde chiaro lunghi circa quattro centimetri riuniti in mazzetti, che però, in autunno, prima di cadere, assumono il tipico colore dorato.

Il larice genera delle infiorescenze che in estate producono delle piccole pigne la cui maturazione avviene all’inizio dell’autunno. Il larice è l’unica conifera decidua in Italia, che cresce spontaneamente. Il legno del larice è usato per realizzare i mobili, in quanto una volta immerso nell’acqua diventa molto resistente.

Piante rampicanti: la Kennedia coccinea

La Kennedia coccinea è una pianta rampicante originaria dell’Australia e della Nuova Guinea ed appartenente alla famiglia delle Fabacee. E’ caratterizzata da da fusti legnosi, che si alzano fino ai quattro metri di altezza, portando foglie ovali ed appuntite di colore verde brillante. I fiori sono gemme di colore rosso, ricoperti di peluria e particolarmente decorativi. Fanno la propria comparsa sulla pianta nella stagione estiva, per poi restare a far bella mostra di sé fino a novembre.

Questo tipo di pianta cresce facilmente in prossimità di muri e graticci, ma può anche essere coltivata come ricadente. Non ha predilezioni riguardo alla temperatura, adattandosi sia al caldo delle regioni costiere che al clima rigido delle zone collinari, purché non si esponga a temperature di molti gradi inferiori allo zero. La coltivazione è piuttosto semplice , come dimostra la scheda descrittiva che segue.