Verdecasa 2010: il Salone del giardinaggio di Padova

Verdecasa2010

Tutti gli amanti dei fiori e delle piante non potranno perdersi Verdecasa 2010, il salone del giardinaggio che si terrà a Padova dal 19 al 21 marzo. Un’occasione unica per ammirare tante specie di piante e fiori e per scoprire nuove idee per arredare il balcone o il giardino, grazie ad un’esposizione immediata che permetterà di rendersi conto subito del risultato finale.

Oltre alle piante e ai fiori, a Verdecasa saranno proposti anche dei prodotti vegetale per il benessere e la cura della persona, passando per il cibo ad impronta biologica. Grazie all’Associazione Euganea Bonsai, saranno offerte molte informazioni sui bonsai: dai corsi per curarli ad una bellissima esposizione di bonsai rari.

Marzo, tempo di prepararsi a seminare il basilico

seminare basilico

Uno dei lavori da fa fare a marzo, o per lo meno a inizio primavera, è quello di preparare il basilico per la semina definitiva; in questo periodo non può essere seminato in piena terra, se non nelle zone temperate, in quanto è ancora necessario proteggerlo dalle basse temperature notturne e dal vento. È però possibile seminarlo al riparo, ovvero a circa 18-20°C, per poi trapiantarlo in piena terra quando la temperatura esterna sarà più mite, del resto, il basilico cresce bene anche in vaso.

Per la semina in cassette riscaldate dovete disporre alcuni semi dentro a piccoli vasetti riempiti con il terriccio adatto, ricoprirli con un sottile strato dello stesso e mantenerlo umido fino alla comparsa dei primi germogli. Quando le piantine avranno formato tre o quattro foglie, dovrete in vaso o in piena terra.

Aquilegia, splendida pianta da giardino

aquilegia

L’Aquilegia è una stupenda pianta da giardino appartenente alla famiglia delle Ranunculacee ed originaria delle zone montane di Asia, America ed Europa.

Si tratta di una pianta erbacea, perenne o biennale a seconda della coltivazione, caratterizzata da foglie trilobate di colore verde e da fioriture che possono assumere colorazioni diverse (dal rosa al viola, dal bianco al giallo), rallegrando l’ambiente circostante nel periodo che va da maggio a luglio.

Viene utilizzata per lo più nella coltivazione domestica per decorare aiuole e bordure, vista la modesta taglia (20-25 centimetri), ma anche come splendido fiore reciso nella composizione di bouquet.

Come aiutare le piante a fiorire

piante fiorite

È veramente spiacevole vedere una pianta molto curata che non riesce a fiorire. Co­munque ciò accade più per colpanostra che della pianta stessa:

  • potremmo aver commesso qualche errore, per esempio non aver dato alla pianta qualche elemento vitale di cui aveva assoluto bisogno per produrre i boc­cioli;
  • oppure, potremmo aver trascurato del­le condizioni essenziali per la fioritura.

Tut­tavia non dovete preoccuparvi, seguendo qualche semplice accorgimento durante la coltivazione è molto semplice risolvere il problema della mancanza di fiori.

Ciò che dovremo analizzare molto accuratamente saranno i seguenti punti:

  1. se la pianta riceve abbastanza luce;
  2. se la pianta è nutrita correttamente;
  3. se il vaso è troppo grande;
  4. se la pianta è troppo giovane;
  5. se i boccioli si afflosciano;

Piante da appartamento: l’Asplenium

asplenium

L’Asplenium è una particolare specie di felce, appartenente alla famiglia delle Polypodiacee (o Aspleniacee) ed originaria delle foreste asiatiche ed australiane. Alle nostre latitudini viene coltivata per lo più in appartamento dove, se collocata nella giusta posizione, può raggiungere il metro e mezzo di altezza.

La specie più diffusa è l’Asplenium nidum, caratterizzata da foglie lanceolate ed arcuate, dal colore verde brillante con nervature centrali scure. La disposizione delle foglie è a rosetta, tanto da ricordare la forma del nido di un uccello (come suggerisce il nome, appunto).

Per una coltivazione ottimale, l’Asplenium deve trovare collocazione in una zona luminosa della casa, ma non ai raggi diretti del sole, che potrebbero rovinare lo splendido fogliame, facendo insorgere macchie e bruciature antiestetiche.

Buddleja, l’albero delle farfalle

Buddleja

Sotto il nome di buddleia, o albero delle farfalle, vanno circa un centinaio di arbusti, sia sempreverdi che decidui, originari dell’Asia e del sud Africa, molto diffusi a scopo ornamentale anche nei paesi occidentali. Le buddleja sono caratterizzate da lunghi steli leggermente ricadenti che, dall’inizio dell’estate fino all’autunno producono vistosi fiorellini tubolari viola, bianchi o rossi raccolti in spighe il cui profumo, che ricorda quello del miele, attira le farfalle (da cui il nome comune). Le foglie sono di colore verde scuro, lanceolate con la pagina inferiore bianca o grigia.

Quanto alle cure colturali, le  buddleie prediligono posizioni molto luminose, sia al sole che in penombra. Seppure si tratti di piante piuttosto resistenti che sopportano il freddo, preferiscono i climi secchi a quelli umidi e non hanno grandi necessità idriche; è possibile quindi annaffiarle solo saltuariamente nei periodi più caldi dell’anno. Quanto al terreno crescono bene in qualsiasi terreno da giardino, a patto che, come sempre, sia ricco di materia organica e ben drenato. Il terreno può essere arricchito in autunno e in primavera con l’aggiunta di concime organico maturo ai piedi della pianta, mentre da aprile a ottobre è opportuno aggiungere del concime per piante da fiore all’acqua delle annaffiature, ogni 15-20 giorni.

Parassiti delle piante: ciò che non abbiamo ancora detto

parassiti

Vi siete mai chiesti perché la vostra ‘Stella di Natale‘ (Euphorbia pulcherrima) abbia un aspetto così ‘sofferente’, perché la Impatiens abbia un’aria particolarmente ap­piccicosa o il croton (Codiaeum) sia decisa­mente malconcio? Probabilmente la rispo­sta è che una torma di parassiti nocivi sta infestando le vostre piante.

Il vostro primo passo immediato sarà quello di ricercare e identificare il tipo di parassita che infesta le vostre piante così da poter trovare il modo di combatterlo effica­cemente. Tenete presente che un ambiente asciutto e caldo favorisce la comparsa di parassiti, soprattutto del ragnetto rosso. La presenza di questo aracnide non è la conse­guenza diretta di una temperatura elevata, ma se alcuni di questi parassiti già si trovano nascosti tra le foglie cresceranno molto meglio trovandosi in condizioni ambientali calde e asciutte.

Veli bianchi nelle piante? È l’opera delle larve di Hyponomeuta hexabola

Hyponomeuta hexabola

Spesso capita di vedere, attaccati ai rami degli alberi o degli arbusti dei veli bianchi: si tratta dell’opera dell’Hyponomeuta hexabola; le larve di questa farfalla si attaccano alle foglie che spuntano in primavera e tessono sottili veli bianchi simili a ragnatele, che le proteggono dagli agenti atmosferici e dagli uccelli. Esistono diverse specie di Hyponomeuta, e ognuna agisce su un diverso tipo di pianta; queste farfalle agiscono soprattutto in Europa.

Le larve di Hyponomeuta hexabola sono molto piccole, addirittura meno di un millimetro, di solito nascono in agosto e passano tutto l’inverno sulla pianta ospite; in primavera si raggruppano e iniziano a “lavorare” sulle foglie novelle, con il risultato che la pianta perde tutte le foglie.

Piante tappezzanti: l’Abelia

abelia

Se avete l’esigenza di creare una siepe nel vostro giardino o se volete ricoprire una zona di prato di difficile coltivazione, può venire in vostro soccorso l’Abelia, una splendida pianta appartenente alla famiglia dele Caprifoliacee ed originaria di Messico, Cina e Giappone.

A seconda della specie, può avere portamento arbustivo o tappezzante, adattandosi quindi alle più svariate esigenze di coltivazione e rallegrando l’ambiente circostante con la bellezza della sua fioritura.

E’ caratterizzata da foglie ovali e dentellate, che nel periodo autunnale passano dal colore verde scuro al bronzo, donando uno spettacolare effetto cromatico alla pianta. I fiori sono a forma di trombetta, di colore bianco rosato e delicatamente profumati, il che contribuisce a regalare all’Abelia un aspetto ancor più affascinante. La fioritura fa la sua comparsa in primavera o in estate, a seconda della varietà, mantenendosi poi per lungo tempo.

Piante grasse: il genere Sedum

sedum

Il genere Sedum comprende circa seicento specie di piante succulente sia annuali che perenni, rustiche e semirustiche, dalle foglie carnose, appartenenti alla famiglia delle Crassulaceae, e originarie dell’Europa e del Caucaso.

Le piante del genere Sedum si coltivano soprattutto per i fiori ornamentali e per la forma e il colore delle foglie, anche se le specie rustiche sono adatte anche per bordure e per i giardini rocciosi. I fiori delle piante appartenenti a questo genere sono stellati, riuniti in infiorescenze e dai colori che variano dal giallo al rosa e al bianco.

Pesticidi: come si applicano

insetticidi

Benché l’effetto di ogni singolo pesticida dipenda in larga misura dalla sua attività chimica, dal momento e dalle modalità di azione,

esso può essere anche influenzato dal modo in cui è applicato.

Spray. E un metodo rapido, particolar­mente conveniente per somministrare un insetticida a una pianta. Si tratta di bombo­lette sigillate contenenti un gas inerte in pressione nel quale è disperso il prodotto chimico da usare. Quando si apre la valvola il gas spruzza microscopiche goccioline che si diffondono su foglie, rami, fiori. Mentre il gas si disperde, l‘insetticida si deposita svolgendo la sua azione contro gli insetti.

Ricordate che è sempre più prudente appli­care un pesticida spray all’aperto e in assen­za di vento

Fiori in giardino, la Scilla

falso giacinto

Sotto il nome di Scilla, o falso giacinto, va un genere della famiglia delle Liliaceae che comprende alcune specie di bulbose originarie dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa. Dai bulbi crescono numerose foglie lunghe e strette, disposte a rosetta dalle quali, da maggio a luglio, si dipartono alcuni fusti alti 10-15 cm che producono piccoli grappoli di fiori a stella, di colore viola, azzurro, blu o bianco. Alcune specie presentano però piccoli fiorellini riuniti in lunghe pannocchie. Si tratta di bulbose che trovano largo impiego nella creazione di aiuole e bordure ma si prestano altrettanto bene alla coltivazione in giardini rocciosi.

Quanto alle cure colturali, le scilla amano posizioni soleggiate, ma crescono senza problemi anche in zone semiombreggiate; i bulbi si possono lasciare interrati durante il periodo invernale di riposo vegetativo poichè non temono il freddo e sottoterra si riproducono dando luogo a numerosi bulbilli da cui poi possono essere ottenuti nuovi esemplari. Riguardo le annaffiature i falsi giacinti vanno bagnati abbondantemente da marzo a agosto, soprattutto durante il periodo di fioritura, anche se tollerano abbastanza bene la siccità.

Alberi da frutto: il Pesco

pesco

Il Pesco o Prunus persica è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originario della Cina, sebbene abbia trovato maggiore diffusione in Persia, da dove ha anche tratto il nome.

E’ caratterizzato da foglie lunghe e lanceolate e da una fioritura rosa che fa la propria comparsa a fine inverno-inizio primavera, andando incontro molto spesso al danneggiamento per via delle gelate tardive.

Il frutto, particolarmente aprezzato dal punto di vista alimentare, ha la buccia vellutata o liscia color giallo-rossastro ed è caratterizzato da un polpa bianca, gialla o rossa (a seconda della varietà e dello stato di maturazione) che può essere più o meno aderente al nocciolo.

Pesticidi, gli specifici

insetticidi

Oltre a quelli che abbiamo già visto nell’articolo “Pesticidi, capiamo i modi in cui agiscono” esistono altri tipi ancora di pesticidi:

Acaricidi: sono prodotti chimici speciali usati per eliminare tutti gli apparte­nenti alla famiglia dei ragni, che sono parti­colarmente pericolosi per le piante d’appar­tamento e soprattutto difficili da eliminare, come il ragnetto rosso. I più potenti acarici­di, utili anche contro bruchi e insetti mina­tori, sono limitati all’uso commerciale, ma alcuni di loro, che hanno anche proprietà insetticide, vengono usati per le piante d’appartamento.

Nematicidi: anche questi prodotti chimi­ci sono specialistici e sono stati indicati in particolare per eliminare i nematodi (vermi) come le anguillule. Le anguillule sono vermi microscopici che vivono nei tessuti malati delle piante; i nematicidi sono forte­mente tossici; pertanto, in genere,

questo prodotto non è disponibile per tutti, ma è riservato ai coltivatori professionali.