Ranuncolo, varietà e cure

ranuncolo

Il Ranuncolo è una splendida pianta da giardino appartenente alla famiglia delle Ranunculacee ed originaria delle zone temperate di Asia, Europa ed Africa. Può essere coltivato sia come perenne che come pianta annuale, a seconda della specie e delle condizioni climatiche, pur essendo in grado di resistere a qualunque tipo di temperatura.

Sempre a seconda della specie, può presentare fiori doppi, semidoppi e stradoppi con stupende colorazioni che vanno dal bianco al rosa, dal giallo all’arancio, dal rosso al porpora.

Cresce frequentemente allo stato spontaneo, sebbene si tratti di una pianta che ben sopporta la coltivazione domestica, dove viene utilizzato per ornare bordure ed aiuole o fatto crescere per essere poi usato come fiore reciso.

Parassiti delle piante, panoramica generale

parassiti piante

Come annuncitovi ieri oggi faremo una panoramica generale dei parassiti che infestano le nostre piante.

Molto spesso la causa dell’improvviso depe­rimento delle piante dipende dalla rapida propagazione di parassiti, di natura animale o vegetale.

Per facilitare il riconoscimento dei vari pa­rassiti, ne elenchiamo le specie che colpi­scono con maggior frequenza le piante or­namentali abbinando ai parassiti animali quelli vegetali, senza però trascurare altri animaletti dannosi, che pur non potendo es­sere considerati parassiti in senso assoluto costituiscono spesso un grave pericolo per determinate colture.

  • Afidi: provocano la deformazione delle fo­glie e dei germogli; si eliminano con pro­dotti a base di isofan;
  • anguillule o nematodi – vivono nel terreno e attaccano le giovani piante; si eliminano estirpando e bruciando le specie colpite e disinfettando la terra con prodotti a base di DBCP (nemagon);
  • artropodi – tipo di animali che comprende numerosi parassiti; tra questi, molto diffuso è  un  aracnide,  il  temibile  ragnetto  rosso;
  • ascomiceti – funghi parassiti responsabili di molte gravi malattie delle piante, fra cui: mal bianco, nebbia, muffa grigia, cancro, ticchiolatura, seccume;
  • bruchi – così si chiamano gli insetti che rap­presentano la fase intermedia fra l’uovo e la farfalla; si distruggono con antinarassitari a base di piretro o di lintox;
  • chiocciole – come le lumache danneggiano

 

Fiori di marzo, la speronella

speronella

Sotto il nome di speronella vanno circa 250 specie di piante erbacee annuali e perenni, originarie di Europa, Nord America e Asia, appartenenti al genere Delphinium della famiglia delle Ranunculaceae. In primavera e in estate producono fiori colonnari di colore porpora, bianco o azzurro; i fiori sono a coppa e possono presentarsi semplici o doppi. Poichè le spighe fiorite della speronella possono raggiungere anche altezze considerevoli, questa si presta alla coltivazione in bordure o al centro delle aiuole, conferendo così un tocco di colore ed eleganza al giardino.

Quanto alle cure colturali, i delphinium preferiscono le posizioni soleggiate ma crescono senza problemi anche in penombra, a patto però che godano dei raggi del sole almeno per alcune ore al giorno; per evitare che le lunghe spighe si pieghino o, peggio, si spezzino, sarà opportuno scegliere una parte del giardino, o del balcone nel caso le coltiviate in vaso, al riparo dal vento o, in alternativa, dotare gli steli di un tutore. Le innaffiature dovranno essere abbondanti e frequenti da marzo e fino alla fioritura; in seguito andranno diradate e, quindi, sospese del tutto in autunno.

Marzo, i lavori nell’orto e nel frutteto secondo il calendario lunare

orto

PolliceGreen vi ha già proposto un articolo riguardante i lavori da effettuare nel mese di marzo, sia che si tratti delle piante da appartamento sia che si tratti del giardino o della vigna. Ma come ben sanno i vecchi contadini (o gli appassionati di giardinaggio in generale), qualunque operazione da compiere non può prescindere dal cosiddetto calendario lunare o lunario, l’unico in grado di consigliare quale sia il lavoro da effettuare seguendo le fasi della Luna.

E allora andiamo a vedere come si comporterà la Luna in questo Marzo 2010, prima di spiegare fase per fase quale sia il lavoro da compiere nell’orto e nel frutteto (al giardino dedicheremo un capitolo a parte):

  • Ultimo quarto il 7 marzo
  • Luna Nuova il 15 marzo (Lunazione di primavera)
  • Primo quarto il 23 marzo
  • Luna Piena il 30 marzo

Lavori sul balcone a Marzo: è il momento di riverniciare e rinnovare il terriccio

lavori sul balcone a Marzo

Conclusi i lavori di sistemazione e riservate le dovute attenzioni alle piante, al balcone vero e proprio devono essere praticate de­terminate cure. L’ordine e la «freschezza» sono i presupposti essenziali per un balco­ne che si voglia definire « bello » nel senso più ampio della parola. Bisogna tenere presente che, anche da un punto di vista estetico, ringhiera, tralicci in legno per rampicanti, ganci per vasi pensili e così via, hanno bisogno di essere vernicia­ti ogni anno. Questa precauzione impedirà al ferro di ar­rugginire e corrodersi, e al legno di impu­tridire.

Le operazioni di verniciatura si eseguono di solito alla fine dell’inverno o al massimo in Marzo, anche per mettere riparo a eventuali danni provocati dal gelo: inoltre, in questo periodo, molte piante sono ancora in riposo e non dovrebbero risentire il minimo disa­gio per eventuali esalazioni provenienti dalla vernice impiegata.

 

Piante da appartamento, l’Acalypha wilkesiana

Acalypha wilkesiana

Qualche tempo fa vi avevamo illustrato le caratteristiche dell’Acalypha hispida, oggi è il turno di un’altra specie di Acalypha, e cioè quella wilkesiana. Il genere Acalypha, appartenente alla famiglia delle Euforbiacee, comprende arbusti di colori vivaci e intensi, caratterizzati da uno sviluppo molto rapido. L’Acalypha wilkesiana, in particolare, si riconosce per le foglie ovali, che raggiungono i 15 centimetri di lunghezza e presentano colori diversi, secondo le varietà: dal verde al bianco, con sfumature crema, arancioni e rossastre combinate con macchie grigie.

L’Acalypha wilkesiana è una pianta arbustiva compatta, che nel suo habitat naturale può raggiungere i 2 metri di altezza. La coltivazione di questa pianta non presenta particolari problemi, purché le si assicurino temperature invernali moderate e una relativa umidità. Le annaffiature devono essere abbondanti, tanto che la caduta delle foglie è un chiaro sintomo di mancanza di acqua e di umidità.

Cura del prato, risemina e rinnovo

risemina prato

Il fatto che le piante erbacee siano perenni e che il prato venga sottoposto a frequenti interventi di manutenzione non esclude la necessità di procedere, di tanto in tanto, alla sua risemina; l’erba è infatti soggetta sia al diradamento che alla formazione di cespi grossolani che ne rendono opportuno il rinnovo graduale. La risemina del prato deve essere effettuata all’incirca ogni due anni e viene svolta contestualmente agli interventi di aerazione e sabbiatura; più precisamente, la risemina va fatta insieme alla sabbiatura, dal momento che il seme deve essere coperto con la sabbia (o la torba) perchè attecchisca e non venga disperso dal vento.

Ciò premesso, tenete conto che per la risemina del prato dovrete utilizzare le medesime specie, o delle specie più simili possibile, del prato già esistente; le dosi dovranno essere di 15-20 grammi di semi per metro quadrato. Se il vostro prato è molto sfruttato (ad esempio se si tratta di un campo sportivo e se i bambini vi giocano abitualmente) vi consigliamo di usare le seguenti sementi nelle dosi di un terzo ciascuna: Lolium perenne, Poa pratensis, Festuca.

Astilbe per un cespuglio soffice e colorato

astilbe

Le Astilbe sono delle piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Saxifragacee ed originarie del continente asiatico, da dove poi si sono diffuse in parecchie zone del globo terrestre. Allo stato spontaneo ne esistono diverse specie, da quelle nane a quelle comuni (30-40 centimetri) a quelle giganti, che possono anche raggiungere il metro di altezza.

La forma è quella di un cespuglio tondeggiante parecchio denso, con foglie appuntite dal colore verde scuro e fiori piumosi a forma di piramide, che possono assumere colorazioni diverse (rosa, rosso, bianco o lilla).

Cresce frequentemente allo stato spontaneo, ma viene anche coltivata a scopo ormanentale per decorare giardini e viali o per farne fiori recisi. Come si coltiva? Bastano veramente poche cure per avere la nostra bella pianta soffice, che ci regalerà la sua splendida fioritura nel corso di tutta l’estate.

Lavori sul balcone a Marzo: conosciamo le cassette a riserva d’acqua.

vasi a riserva d'acqua

Naturalmente anche sul balcone, con l’inizio di Marzo, riprende la stagione propizia per completare i lavori di sistemazione, per da­re il definitivo assetto a tutto l’insieme e per mettere a dimora le ultime piante. Ebbene, proprio per quanti stanno ultiman­do la messa a punto della decorazione verde di terrazze e balconi, grandi o piccoli che essi siano, desideriamo parlare di due argo­menti altrettanto interessanti e importanti (e non lo sono meno anche per chi possiede un giardino o si occupa soltanto di coltivare specie da appartamento), due argomenti che si riferiscono rispettivamente alla sete e alla « salute » delle varie piante. Per quanto riguarda le annaffiature, di cui parleremo diffusamente anche nei mesi suc­cessivi, oggi desideriamo ricordare l’uso di particolari vasi « a riserva d’acqua » oltremo­do pratici, dove le piante vivono e prospe­rano in modo eccezionale. Il secondo argo­mento si riferisce al problema dei parassiti e degli insetti e alla difesa dai temibili ne­mici del verde. Ma eccovi la descrizione del­le famose cassette.

 

Manutenzione del prato, aerazione e sabbiatura

sabbiatura prato

Aerazione del prato

Con l’andare del tempo l’usura del prato porta ad una compressione del terreno e al conseguente compattamento del suolo; allo scopo di prevenire questo fenomeno può essere utile aggiungere molta sabbia nella fase di preparazione del prato e/ procedere di tanto in tanto alla sua aerazione, un intervento manutentivo che permette di migliorare la qualità del suolo consentendo all’aria di penetrare in profondità.

L’aerazione del prato può essere fatta praticando in maniera regolare dei fori nel suolo con una forca a tre-quattro denti oppure camminando sul prato con addosso delle speciali calzature (in vendita nei garden center più forniti) dotate di suole di ferro e puntali che penetrano nel terreno. L’aerazione ha inoltre l’effetto di favorire lo sviluppo delle radici, di migliorare la capacità del terreno di assimilare le sostanze organiche, di migliorare l’attività microbiologica e il drenaggio. Il periodo più indicato per procedere all’aerazione è quello di ripresa vegetativa del prato, tra marzo e aprile e in autunno.

Cimbidio, l’orchidea facile da coltivare

cimbidio

Il Cymbidium hybridum, meglio conosciuto come cimbidio, è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee, ed è una specie originaria delle regioni montuose del Sudest asiatico e dell’Australia. Il cimbidio è una pianta erbacea fornita di pseudobulbi che immagazzinano le sostanze di riserva; le foglie sono strette e lanceolate e rimangono sulla pianta tutto l’anno.

La fioritura di alcuni esemplari avviene in autunno e in inverno, mentre di altri in primavera, e, comunque, si protrae per tre mesi. Il cimbidio è una delle orchidee più diffuse e facili da coltivare, anche perchè si tratta di una pianta molto resistente che durante la stagione calda può essere tenuta all’aperto in una zona luminosa e ventilata, ma non esposta direttamente ai raggi del sole; anche se tenuta all’interno ha bisogna di molta luce ma mai diretta.

Pisello odoroso, il rampicante che colora la primavera

pisello odoroso

Il Pisello odoroso (nome botanico Lathyrus odoratus) è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Papilionacee ed originaria dell’Europa meridionale, molto diffuso alle nostre latitudini.

Il pisello odoroso

Presenta un fusto eretto che può raggiungere i due metri di altezza, arrampicandosi su sostegni come pergolate o ringhiere, sebbene ne esistano delle varietà di dimensioni più ridotte, che non hanno bisogno di sostegni per crescere. Ha foglie pinnate di colore verde chiaro e fiori dalla caratteristica forma di farfalla, che possono assumere colorazioni diverse a seconda della specie (dal rosa al rosso, dal giallo al viola).

Solitamente cresce allo stato spontaneo, ma nulla ci vieta di coltivarlo nel nostro giardino, dove regalerà una magia di colori e profumi all’ambiente circostante.

Felci, approfondiamone la conoscenza

Felci

Come abbiamo visto ieri nell’articolo sulla moltiplicazione delle piante , le specie ornamen­tali fra le più decorative e simpatiche che esistano, sono le felci ed è di queste belle piante ornamentali che ci comincieremo ad occupare da oggi e nei prossimi giorni. 

Le specie raggruppate sotto il termine ge­nerico di «felci» sono moltissime: circa 9000, tra cui esistono pianticelle alte pochi centimetri e le imponenti felci arboree australia­ne, che sono veri e propri alberi alti anche 25 m. Esistono specie spontanee anche nel nostro Paese e specie di origine esotica, coltivate come piante ornamentali da ap­partamento.

Il terriccio ideale è quello costituito da 2/4 di torba, 1/4 di sabbia e 1/4 di terra nor­male.

L’esposizione deve essere assolutamente om­brosa, al riparo dal vento. Nelle regioni del Nord Italia le felci normalmente perdono le foglie, che rivegetano in primavera. È opportuno proteggere i cespi, alla fine dello autunno, con foglie secche.

 

Come fare il compost, i contenitori per il compostaggio

contenitori compostaggio

Quando vi abbiamo spiegato come si fa il compost, o composta, abbiamo appena accennato ai contenitori, i cosiddetti composter, dentro ai quali stoccare la nostra miscela di rifiuti organici perchè si trasformi in humus. Oggi quindi torneremo sull’argomento per spiegarvi quanto sia importante la scelta del composter adeguato per ottenere una buona composta e non rischiare di mandare all’aria tutti i nostri buoni propositi.

Il composter vero e proprio è solitamente una campana di plastica dotata di coperchio e di fori di areazione, per fare il compost però è possibile utilizzare anche bidoni o cassette opportunamente adattati allo scopo; vi abbiamo già detto infatti che una delle condizioni necessarie perchè i rifiuti organici si trasformino in concime è la presenza di ossigeno. Ne consegue che se stipaste i resti della cucina o dell’orto-giardino in un contenitore completamente chiuso non otterreste altro che una poltiglia inutilizzabile di spazzatura.