Fioriture di febbraio: l’Arabis caucasica

L’Arabis caucasica, conosciuta anche con il nome di Pelosella d’Alpe caucasica, è una pianta dalla fioritura spettacolare, originaria dell’Asia e del continente europeo ed appartenente ala famiglia delle Crucifere. E’ caratterizzata da foglie ovali e dentate, ricoperte da una folta peluria che le fa sembrare argentee. I fiori sono profumati, di colore bianco e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile (addirittura in febbraio, se le temperature non sono troppo basse).

Si può coltivare direttamente a dimora, nella decorazione di bordure ed aiuole o nella formazione di giardini rocciosi, dove si comporterà come una tappezzante, ricoprendo tutto lo spazio a disposizione. Attenzione però alle temperature, poiché in caso di gelate le radici dell’Arabis caucasica devono essere adeguatamente protette con foglie e paglia. Una volta trovata la collocazione ideale, la coltivazione dell’Arabis caucasica non presenta difficoltà particolari e si adatta anche alle esigenze di chi ha poco tempo da dedicare al giardino.

Rose rosa per San Valentino, una composizione très chic

Sappiamo già che le rose rosse, simbolo di amore intenso e passionale, andranno per la maggiore il giorno di San Valentino; moltissimi infatti ne faranno dono a fidanzate, mogli e compagne, certi di ottenere la loro lieta riconoscenza. Tuttavia, se volete stupire la vostra dolce metà, potete anche orientarvi su una scelta differente e, in luogo del solito mazzo di fiori, realizzare per lei una deliziosa composizione utilizzando delle rose rosa, simbolo di freschezza, tenerezza e felicità oltre che delicato elogio della femminilità.

La composizione che vi presentiamo oggi è un’idea originale della garden designer Dana Frigerio e noi troviamo che sia perfetta per allietare la prima colazione del giorno degli innamorati; potete infatti presentarla adagiata su un’alzatina di vetro accanto a dolci, come muffin e meringhe. Per realizzare questa composizione Dana ha utilizzato rose rosa e pirottini in alluminio e in carta (in tinta con le rose) come supporto.

Brugmansia, il trombone d’angelo

Al genere Brugmansia appartengono sei specie appartenenti alla famiglia delle Solanacee ed originarie dell’America del sud, sebbene la loro coltivazione sia ormai diffusa in tutte le zone temperate del pianeta. Si tratta di una pianta caratterizzata da portamento arboreo, con fusti che possono raggiungere i cinque metri di altezza e foglie ovali o lanceolate di colore verde chiaro. I fiori sono campanulati, a forma di tromba (non per niente la Brugmansia viene chiamata trombone d’angelo) e fanno la propria comparsa in primavera, per poi far bella mostra di sé fino ai primi freddi dell’autunno. Durante l’estate la fioritura sarà meno abbondante del solito, poiché la pianta di difende dal caldo intenso, prendendosi un periodo di riposo.

La coltivazione è abbastanza semplice, sempre ammesso che si trovi la collocazione ideale, in un luogo semi-ombreggiato ed al riparo dalle temperature rigide della stagione invernale. Regala ottimi risultati sia se coltivata in piena terra che nell’allevamento in vaso, dove raggiungerà dimensioni più contenute.

Petalo

Con il nome di petalo si indica una foglia modificata

Fioriture primaverili: Phillyrea angustifolia

La Phillyrea angustifolia, nota anche con il nome di Ilatro sottile, è una pianta appartenente alla famiglia delle Oleacee ed originaria della zona mediterranea. E’ caratterizzata da un portamento arbustivo e può raggiungere i tre metri di altezza. Le foglie sono semplici, opposte, di colore verde chiaro e restano a far bella mostra di sé per tutto il corso dell’anno. I fiori sono riuniti in grappoli ascellari di colore bianco e fanno la propria comparsa in primavera, prima di lasciare il posto ai frutti, costituiti da drupe scure simili ad olive.

E’ una pianta che si può coltivare in piena terra, essendo particolarmente resistente alle basse temperature, ma può regalare ottimi risultati anche se allevato in vaso, dove però raggiungerà dimensioni più contenute. Per concludere, ricordiamo che la Phillyrea angustifolia è particolarmente indicata per la coltivazione in terreni di difficile colonizzazione.

Cosa seminare a febbraio, le piante annuali a fioritura estiva

Febbraio è il mese giusto per procedere con la semina di alcune specie di piante annuali che poi possono essere trapiantate nei vasi, nelle aiuole o nelle bordure durante la stagione primaverile ed estiva; visto che ancora le temperature sono basse, per effettuare questa operazione è necessario avere a disposizione una piccola serra posizionata in un luogo riparato.

Le piante adatte ad essere seminate in questo periodo sono la verbena, la zinnia e il tagete.

Verbena. La verbena è una pianta ornamentale che fiorisce da giugno a settembre, e che è particolarmente adatta ad essere utilizzata nelle bordure nel caso delle varietà alte, e nelle fioriere in caso di quelle basse; gli ibridi del gruppo Compacta, invece, possono essere usati anche come tappezzanti.

Nodo

Si definisce nodo una piccola porzione di tessuto sul fusto

Lenticelle

Le lenticelle sono formazioni cellulari presenti nelle piante dotate di struttura secondaria del fusto e delle radici, ove sostituiscono gli stomi con la funzione di assicurare lo scambio gassoso tra la pianta e l’ambiente e, quindi, la respirazione del fusto stesso.

Le lenticelle appaiono come delle piccole protuberanze che rimangono aperte in estate per chiudersi durante la dormienza invernale, quando vengono ricoperte da uno strato di sughero che si spacca al momento della ripresa vegetativa per ripristinare le normali funzioni di scambio.

Cosa seminare a febbraio, l’aglio

In alcune regioni d’Italia l’Aglio (Allium sativum) è già pronto per essere raccolto e conservato, ma se vivete nelle zone costiere del centro-sud è questo il momento migliore per metterlo a dimora. E allora andiamo a vedere come procedere con l’impianto, in modo da poter avere una raccolta abbondante nella prossima estate.

Come seminare l’aglio

La prima operazione da fare è quella che riguarda la preparazione del terreno, che deve essere lavorato con la vanga nella parte superficiale. E’ importante in questa fase scegliere un terreno non troppo argilloso né eccessivamente acido, ma drenato al punto giusto, in modo che consenta il passaggio dell’acqua delle innaffiature, senza creare ristagni idrici.

San Valentino: quali fiori regalare per questa ricorrenza?

Quale migliore occasione di San Valentino per regalare dei fiori alla vostra amata? Di sicuro la festa innamorati si presta molto bene ad un omaggio floreale, a patto di scegliere il fiore giusto. Infatti, mai come a San Valentino è importante il linguaggio dei fiori, quindi, vediamo quali sono i fiori più adatti da regalare per questa ricorrenza.

I classici fiori da regalare a San Valentino sono, naturalmente, le rose rosse, simbolo dell’amore; la prima cosa da sapere è che le rose vanno regalate in numero dispari e mai pari, per ottenere un bel mazzo di rose, il numero giusto è sette; se le rose rosse sono sinonimo di amore e passione, quelle bianche simboleggiano purezza e amicizia e quelle rosa l’innocenza.

Se volete qualcosa di diverso dalle rose ma che indichi allo stesso modo l’amore che provate per una certa persona, orientatevi sui tulipani; forse non tutti lo sanno, ma il tulipano è un fiore dedicato all’amore fin dalla sue origini, in quanto la leggenda vuole che sia nato dal sangue di un giovane che si era ucciso per una pena d’amore.

Arbusto

Si definisce arbusto o pianta arbustiva o frutice una pianta legnosa simile all’albero ma nella quale, a differenza di questo, i rami si dipartono dal tronco centrale a livello del terreno oppure nella quale il tronco è del tutto assente. Gli arbusti sono di dimensioni limitate (non superano i cinque metri di altezza) e mantengono parte della struttura legnosa per tutto l’anno. Possono avere portamento eretto o rampicante.

Fanno parte del grande gruppo degli arbusti:

Cotogno del Giappone (Chaenomeles);

Fotinia (Photinia X fraseri);

Gelsomino di notte (Solanum jasminoides);

Fioriture primaverili: Loropetalum chinense

Il Loropetalum chinense è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Hamamelidacee ed originaria del continente asiatico. E’ caratterizzato da fusti eretti e da rami che si sviluppano per lo più in senso orizzontale, allargandosi in modo considerevole e richiedendo frequenti interventi di potatura. Le foglie sono piccole, ovali, di colore verde scuro o porpora. I fiori sono di colore bianco o rosa scuro, a seconda della specie, e fanno la propria comparsa nella tarda primavera.

E’ una pianta che si coltiva per lo più in piena terra, ma regala ottimi risultati anche nell’allevamento in vaso, dove raggiungerà dimensioni più contenute. Le varietà nane sono particolarmente indicate nella formazione di giardini rocciosi e possono essere utilizzate come tappezzanti per ricoprire angoli morti del giardino.