Piante aromatiche: l’Aglio orsino

aglio orsino

L’Aglio Orsino (Allium ursinum) è una pianta erbacea perenne, conosciuta anche come Aglio selvatico, Aglio degli Orsi o Aglio dei boschi.

Appartiene alla famiglia delle Liliacee ed è originario dell’Asia e dell’Europa, dove cresce allo stato spontaneo nei boschi di latifoglie fino ai 1.000 metri di altitudine. In Italia lo si può reperire facilmente in tutte le regioni, un po’ meno in Sardegna, dove è considerato una pianta rara.

E’ caratterizzato da un fusto eretto con foglie ovate e setose, lunghe una trentina di centimetri e dal colore verde brillante.  I bulbi sono allungati con tuniche grigiastre, mentre i fiori sono di colore bianco, a forma di stella e riuniti in ombrelle.

Come costruire un piccolo giardino zen

giardino zen

Se avete voglia di dare un tocco orientale alla vostra casa non c’è niente di meglio di un piccolo giardino zen; non serve comprarlo, con poche mosse se ne può realizzare uno di piccole dimensioni che sarà perfetto per ospitare sassolini e bonsai. Per prima cosa è necessario procurarsi o costruire un contenitore con le seguenti dimensioni, ovvero 150x50x20h, vanno bene anche quattro assi di legno inchiodate insieme; dopodiché procuratevi 2 o 3 bonsai, 4 grandi pietre, sabbia fine e ghiaia.

Dopo aver inchiodato insieme le assi e creato un contenitore rettangolare, sistematelo in quella che sarà la sua collocazione definitiva e riempitelo con uno strato di sabbia di circa 15 cm di spessore; disponete come preferite le pietre e i bonsai: questo giardino zen dovrà essere esattamente come volete voi!

Asperula, ovvero la Stellina odorosa

asperula

L’Asperula, detta anche Stellina odorosa, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Rubiacee ed originaria delle zone boschive europee. Può raggiungere i 30 centimetri di altezza, con i suoi fusti quadrangolari ed eretti e radici costituite da rizomi striscianti.

Le foglie sono lanceolate e formano una curiosa stella a 6 o 8 punte, di colore verde brillante. I fiori invece sono bianchi, molto profumati e riuniti in ombrelle piuttosto decorative, che fanno la propria comparsa da aprile a giugno.

Generalmente  viene coltivata in piena terra, dove tenderà ad allargarsi prendendo le sembianze di una tappezzante, mentre la coltivazione in vaso è abbastanza rara.

Gli appuntamenti floreali del fine settimana

mostre di fiori

Eccoci all’appuntamento settimanale con le mostre floreali e di giardinaggio del fine settimana, sparse lungo la penisola; questo week end è particolarmente ricco di appuntamenti, vediamoli partendo da nord a sud.

Oggi e domani a Bogliaco di Gargagnano, in provincia di Brescia si tiene il Giardino di Delizia durante il quale verranno esposte specie rare di diversi tipi di piante, valorizzando soprattutto la tradizione floreale del lago. A Colorno, in provincia di Parma nella cornice del Parco della Reggia si tiene la mostra mercato Nel segno del giglio, durante la quale questo maestoso fiore sarà il protagonista indiscusso; l’importanza e l’internazionalità dell’eventi è testimoniata dal gemellaggio con Les journees des plantes de Courson.

Passando al centro, grande appuntamento per chi ama le orchidee: a Monte Porzio Catone, in provincia di Roma, fino a domani sarà possibile visitare Orchidee in Centro, un evento che, giunto alla sua XV edizione, si conferma un appuntamento immancabile per gli appassionati di orchidee e per gli esperti del settore.

Piante da appartamento: il Platicerio

platicerio

Il Platycerium bifurcatum, meglio conosciuto come platicerio, è una pianta originaria delle regioni tropicali dell’Australia, dell’africa e dell’Asia, appartenente alla famiglia delle Polipodiacee, che vive sugli alberi delle foreste. Il platicerio è conosciuto anche con il nome volgare di corno d’alce a causa della somiglianza delle foglie con le corna dell’alce; del resto, anche il nome scientifico deriva da due parole di origine greca che significano rispettivamente “lungo” e “corno”.

Il platicerio si caratterizza per avere due tipi diversi di foglie: quelle verdi di cui si serve per alimentarsi e realizzare la fotosintesi, e quelle alla base che usa per fissarsi ai rami degli alberi; queste ultime sono di colore marrone, più flessibili di quelle aeree, e da esse nascono le nuove piante. Il platicerio può vivere in vaso ma anche su un tronco in quanto è una pianta epifita; ama i luoghi ombreggiati e ben aerati.

Per quanto riguarda le irrigazioni, il corno d’alce ha bisogno di un’elevata umidità ambientale, per cui è consigliabile inumidire spesso le foglie, in quanto la mancanza d’acqua e di umidità le rende più fragili e meno consistenti; per irrigare il substrato basta immergere il vaso in acqua per circa mezz’ora una volta alla settimana, l’importante è poi sgocciolare bene.

Piante da appartamento: Caladium

caladium

Il genere Caladium comprende una quindicina di specie perenni, appartenenti alla famiglia delle Aracee ed originarie delle zone tropicali dell’America meridionale (in particolare del Brasile).

Si tratta di una pianta apprezzata soprattutto per le sue foglie larghe molto decorative, con tinte sfumate che vanno dal bianco al rosa al rosso, per un effetto cromatico con pochi eguali all’interno del giardino.

Nel periodo estivo può produrre dei piccoi fiori, ma è chiaro che la bellezza della pianta è data soprattutto dallo spettacolo offerto dalle foglie, che coloreranno i nostri ambienti dalla primavera all’autunno.

Piante acquatiche; la Calla di palude

calle palustri

La Calla palustris, meglio conosciuta come calla di palude, è una pianta acquatica perenne appartenente alla famiglia delle Araceae, originaria dell’America e dell’Asia del nord e dell’Europa. Si sviluppa sul fondale dei laghi e dei corsi d’acqua tranquilli interrando i rizomi, ma può essere anche galleggiante. Possiede foglie carnose, cuoriformi e dai lunghi piccioli; in autunno spuntano le infiorescenze avvolte da una lunga spada bianca; in autunno, la spadice produce dei frutti rossi contenti un solo seme.

Le calli palustri amano le acque ferme, non teme il freddo, anche se è meglio non sistemarla in acqua troppo bassa perché tende a gelare; il terreno che preferiscono è quello acido; per piantarle basta sistemarle in contenitori riempiti di terriccio universale e sabbia, da immergere in un lago non troppo profondo.

Il genere Petunia

petunia

Il genere Petunia comprende circa 40 specie di piante annuali e perenni, appartenenti alla famiglia delle Solanaceae, originarie dell’America del Sud e famose per la bellezza dei loro fiori. Queste piante sono composte da cespugli ramificati alti fino a 60 centimetri, con fusti ricadenti o prostrati; le foglie sono ricoperte da una lieve peluria, molto profumate e di colore verde chiaro.

I fiori sono la caratteristica principale delle petunie, e si presentano a corolla tubolare e sostenuti da peduncoli; possono essere di diversi colori: dal viola al blu e dal bianco a rosa; la fioritura è in genere molto abbondante e si presenta da metà primavera fino a metà autunno. Affinché le petunie possano svilupparsi al meglio, vanno dotate di terriccio ricco di materia organica e fresco; in genere viene usato quello universale con l’aggiunta di corteccia sminuzzata.

Per quanto riguarda le annaffiature, le petunie possono sopportare alcune ore di siccità, ma sarebbe meglio annaffiarle con regolarità, ovvero ogni due giorni, intensificando il processo durante i mesi estivi, avendo cura di non lasciare acqua stagnante.

Le piante acidofile

piante acidofile elenco

Si definiscono acidofile tutte le piante che per crescere bene hanno bisogno di essere coltivate su terreni acidi, ovvero su terreni che hanno un pH inferiore a 6,5; se coltivate su terreni alcalini, o basici, con pH cioè superiore a 6,5 rischiano quindi di ammalarsi o la loro coltivazione di rivelarsi un fallimento totale.

Ma come fare per misurare il pH del terreno? Già un’osservazione superficiale del terreno basata sulla presenza o meno di calcare o sulle specie che vi crescono può darci indicazioni in questo senso, ma è facile capire come questo strumento non sia troppo affidabile; meglio invece procurarsi un misuratore del pH comunemente reperibile presso vivai e garden center.

Una volta stabilito se il valore del pH del nostro terreno è idoneo alla coltivazione delle piante acidofile non ci resta che decidere quali di esse trapiantare per ottenere un magnifico effetto ornamentale; fra le acidofile troviamo infatti delle piante fiorite davvero meravigliose quali ortensie, azalee, rododendri, camelie, gardenie e mimose, ma appartengono a questo gruppo anche alberi che possono raggiungere dimensioni piuttosto imponenti quali abete bianco, abete rosso, sequoia, acero giapponese, acero palmato, faggio e castagno.

Anche il nasturzio va seminato in aprile

nasturzio

Abbiamo già parlato del nasturzio, una pianta in grado di produrre dei fiori dai vivaci colori giallo-arancio, capaci di rallegrare balconi e giardini dall’inizio dell’estate fino all’autunno. Aprile è il momento giusto per seminarli, e in  questo post vi spiegheremo come fare. Trovare i nasturzi è molto semplice: anche nei supermercati sono reperibili le bustine con i semi di diverse varietà.

La prima cosa da fare se decidere di seminare i nasturzi è mettere i semi in acqua tiepida per una notte per facilitarne la germinazione, dopodiché metteteli direttamente nei vasi ricoprendoli con circa un centimetro di terra; è importante che il terreno sia fertile, nuovo oppure arricchito con del fertilizzante organico o minerale.

Piante aromatiche: la Cannella

cannella

Continua il nostro viaggio virtuale alla scoperta delle piante aromatiche maggiormente utilizzate alle nostre latitudini. Oggi è il turno della Cannella, appartenente alla famiglia delle Lauracee ed originaria della Cina e dell’Asia tropicale.

Il genere comprende due specie, la Cinnamomum zeylanicum (con foglie ovate lunghe più di 10 centimetri e fiori bianchi di piccole dimensioni, riuniti in pannocchie)  e la Cinnamomum cassia, meglio conosciuta come Cannella cinese (con foglie acuminate e corteccia dal colore grigiastro).

La Cannella vera e propria, ovvero quella che utilizziamo per esaltare diversi piatti, si ricava dalla corteccia, che viene lasciata essiccare e poi ridotta in polvere. Come si coltiva?

Le piante stolonifere

piante stolonifere

Le piante stolonifere sono quelle che producono stoloni e che si possono moltiplicare per mezzo di essi. Lo stolone è un ramo laterale che spunta da una gemma vicina alla base della pianta, che si allunga fino al suolo scorrendo su di esso, producendo radici e foglie. Lo stolone è molto utile in quanto consente il passaggio dei nutrienti dalla pianta madre ai nuovi germogli, almeno fino a che la pianta diviene indipendente.

Le piante stolonifere producono questi rami in più direzione, e per questo riescono a diffondersi velocemente, tanto che a volte riescono a coprire l’intero territorio impedendo l’attecchimento di altre piante.

Azalee, malattie

galle sulle foglie

Tutte le piante del genere Rhododendron, quali le azalee sono soggette a malattie fungine che si manifestano con i seguenti sintomi: marciumi del colletto e delle radici, galle e perdita delle foglie, boccioli secchi.

Marciumi del colletto e delle radici

I marciumi del colletto e delle radici sono causati dalla Phytophtora cinnamoni, un parassita che si diffonde attraverso il terreno e l’acqua di irrigazione; i sintomi comprendono chioma appassita, foglie secche e ingiallite. Per scongiurare l’attacco della Phytophtora occorre evitare di ferire le piante, non esagerare con le concimazioni ricche di azoto, migliorare il drenaggio del terreno in modo da evitare ristagni idrici.

Se invece il parassita ha già infestato la pianta è necessario tagliare i rami colpiti oppure, se la pianta appare ormai completamente priva di vita, estirpare e bruciare gli esemplari irrimediabilmente danneggiati avendo cura di non reimpiantare nulla per i due anni successivi e di disinfettare la buca con prodotti a base di rame e fosetil-alluminio.

Alberi da frutto: l’Actinidia (kiwi)

actinidia

L’Actinidia chinensis, meglio conosciuta come kiwi, è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Actinidiacee ed originaria della Cina meridionale, molto apprezzata per la deliziosità dei suoi frutti.

Generalmente non supera i 4-5 metri di altezza ma a seconda della specie e delle condizioni ambientali può raggiungere dimensioni molto più consistenti. Si presenta come una liana, che si arrampica ai sostegni attraverso i viticci, con foglie cuoriformi o tondeggianti, dal colore verde scuro sulla pagina superiore e più chiaro su quella inferiore.

I fiori sono costituiti da 5-6 petali color bianco crema e compaiono sui rami nel periodo che va da giugno ad agosto. I frutti sono ovali, di colore marrone, ricoperti di peluria e contengono una polpa verde puntinata di semi neri o viola e particolarmente ricca di vitamina C.