Cosa seminare a febbraio, la Dalia

Dopo qualche giornata di sole, il maltempo ha ricominciato ad imperversare su quasi tutta la Penisola, ma questo non deve rappresentare un impedimento per i nostri lavori in giardino. Non vogliamo certo dire che sia opportuno uscire di casa nel bel mezzo di un temporale per piantare questo o quel fiore, ma intanto possiamo dedicarci alla semina in vaso ed attendere che il sole rifaccia la propria comparsa per spostarci all’aperto.

E’ proprio febbraio, ad esempio, il mese giusto per seminare la Dalia, splendida pianta perenne che ci accompagnerà con la propria fioritura per tutta l’estate fino ai primi freddi autunnali. Molti giardinieri fai da te preferiscono propagare la Dalia per divisione di tuberi nella primavera inoltrata, ma se volete avere degli esemplari originali e diversi da quelli che rallegrano il vostro giardino, è più indicata la moltiplicazione per semina, da effettuare proprio nel mese di febbraio, lasciando che le nuove piantine abbiano il tempo di germogliare in un luogo caldo ed asciutto.

Di seguito vi proponiamo la solita scheda relativa alla coltivazione, in modo che possiate fornire le migliori condizioni di vita alla vostra Dalia dal momento della semina fino alla fioritura.

Piante rampicanti: l’Evolvulus

L’Evolvulus convolvuloides (detto anche Convolvolo) è una pianta appartenente alla famiglia delle Convolvulacee ed originaria delle zone temperate. E’ caratterizzata da fusti lunghi e sottili che portano foglie spesse, ovali, di colore verde scuro, che tendono a disseccare durante la stagione più fredda dell’anno. I fiori sono di grandi dimensioni e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per mantenersi a lungo sui rami, rallegrando l’ambiente circostante con la loro colorazione blu.

E’ una pianta che si può coltivare in vaso, sebbene regali il meglio di sé nell’allevamento in piena terra, dove tenderà a crescere come una rampicante, attaccandosi ai sostegni artificiali e raggiungendo gli 80 centimetri di altezza. In medicina l’Evulvulus convolvuloides è utilizzato nella preparazione dei farmaci per la cura delle patologie legate al sistema nervoso ed in particolare per la perdita di memoria.

Piante tappezzanti: l’Acinos alpinus

Se avete l’esigenza di decorare un giardino roccioso o di ricoprire un angolo morto del vostro giardino, potete puntare sulla coltivazione dell’Acinos alpinus, una pianta tappezzante particolarmente gradevole per la vista per via della coloratissima fioritura. Si tratta di una pianta originaria delle zone montuose dell’Europa centrale e meridionale ed appartenente alla famiglia delle Lamiacee.

E’ costituita da fusti relativamente sottili, che portano foglie ovali o lanceolate, spesse e ruvide, di colore verde scuro. I fiori sono di forma tubolare, riuniti in verticilli di colore viola e ricoperti di peluria. Il periodo migliore per godere della bellezza della pianta è quello che va dalla tarda primavera alla fine dell’estate, quando l’Acinos alpinus produrrà un gran numero di fiori, colorando di viola aiuole, vasi e giardini rocciosi.

Fioriture primaverili: l’Epimedium

L’Epimedium è una pianta erbacea perenne originaria dell’area mediterranea ed appartenente alla famiglia delle Berberidacee. Presenta fusti sottili di colore brunastro e foglie cuoriformi, verdi o rossastre a seconda della stagione. I fiori sono riuniti in grappoli di colore bianco, giallo, lavanda o rosso porpora e fanno la propria comparsa nella tarda primavera.

E’ una pianta coltivabile sia in vaso che in piena terra, sebbene nel secondo caso sia necessario proteggere adeguatamente i rizomi nella stagione più fredda dell’anno. L’Epimedium si adatta perfettamente alla coltivazione in bordure ed aiuole, ma regala il meglio della sua bellezza se utilizzato nella decorazione dei giardini rocciosi, pur avendo uno sviluppo molto lento. La coltivazione di questa pianta è abbastanza agevole e non richiede conoscenze particolari nell’arte del giardinaggio.

Fiori per San Valentino, la Gerbera

Ci siamo ragazzi. La festa di San Valentino è ormai alle porte e non potete più rimandare il momento della scelta del regalo. Ancora indecisi sul dono da offrire alla vostra lei? Abbandonate per un anno l’idea di cioccolatini e rose e puntate su un fiore per San Valentino più originale, come ad esempio un mazzo (ancora meglio un vaso) di gerbere. E’ un fiore che regala calore con i suoi colori vivi ed intensi e che tende a riempire l’ambiente con fioriture spettacolari.

I capolini possono essere semplici, doppi o semidoppi con colori che vanno dal bianco al giallo, dall’arancio al rosa fino al rosso. Ed a proposito di colori, attenzione a quello che scegliete, perché ogni tinta ha un significato particolare: la Gerbera rossa indica l’amore passionale, la Gerbera rosa sta a significare amore e giovinezza, la Gerbera gialla indica la gloria, mentre quella arancione significa allegria. Qualunque sia il colore scelto, non dimenticate di accompagnare il vaso di Gerbere con un bigliettino romantico, unendo anche una copia della scheda che segue, affinché la vostra amata possa conservare a lungo il ricordo della festa di San Valentino.

Fioriture di febbraio: l’Arabis caucasica

L’Arabis caucasica, conosciuta anche con il nome di Pelosella d’Alpe caucasica, è una pianta dalla fioritura spettacolare, originaria dell’Asia e del continente europeo ed appartenente ala famiglia delle Crucifere. E’ caratterizzata da foglie ovali e dentate, ricoperte da una folta peluria che le fa sembrare argentee. I fiori sono profumati, di colore bianco e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile (addirittura in febbraio, se le temperature non sono troppo basse).

Si può coltivare direttamente a dimora, nella decorazione di bordure ed aiuole o nella formazione di giardini rocciosi, dove si comporterà come una tappezzante, ricoprendo tutto lo spazio a disposizione. Attenzione però alle temperature, poiché in caso di gelate le radici dell’Arabis caucasica devono essere adeguatamente protette con foglie e paglia. Una volta trovata la collocazione ideale, la coltivazione dell’Arabis caucasica non presenta difficoltà particolari e si adatta anche alle esigenze di chi ha poco tempo da dedicare al giardino.

Brugmansia, il trombone d’angelo

Al genere Brugmansia appartengono sei specie appartenenti alla famiglia delle Solanacee ed originarie dell’America del sud, sebbene la loro coltivazione sia ormai diffusa in tutte le zone temperate del pianeta. Si tratta di una pianta caratterizzata da portamento arboreo, con fusti che possono raggiungere i cinque metri di altezza e foglie ovali o lanceolate di colore verde chiaro. I fiori sono campanulati, a forma di tromba (non per niente la Brugmansia viene chiamata trombone d’angelo) e fanno la propria comparsa in primavera, per poi far bella mostra di sé fino ai primi freddi dell’autunno. Durante l’estate la fioritura sarà meno abbondante del solito, poiché la pianta di difende dal caldo intenso, prendendosi un periodo di riposo.

La coltivazione è abbastanza semplice, sempre ammesso che si trovi la collocazione ideale, in un luogo semi-ombreggiato ed al riparo dalle temperature rigide della stagione invernale. Regala ottimi risultati sia se coltivata in piena terra che nell’allevamento in vaso, dove raggiungerà dimensioni più contenute.

Fioriture primaverili: Phillyrea angustifolia

La Phillyrea angustifolia, nota anche con il nome di Ilatro sottile, è una pianta appartenente alla famiglia delle Oleacee ed originaria della zona mediterranea. E’ caratterizzata da un portamento arbustivo e può raggiungere i tre metri di altezza. Le foglie sono semplici, opposte, di colore verde chiaro e restano a far bella mostra di sé per tutto il corso dell’anno. I fiori sono riuniti in grappoli ascellari di colore bianco e fanno la propria comparsa in primavera, prima di lasciare il posto ai frutti, costituiti da drupe scure simili ad olive.

E’ una pianta che si può coltivare in piena terra, essendo particolarmente resistente alle basse temperature, ma può regalare ottimi risultati anche se allevato in vaso, dove però raggiungerà dimensioni più contenute. Per concludere, ricordiamo che la Phillyrea angustifolia è particolarmente indicata per la coltivazione in terreni di difficile colonizzazione.

Cosa seminare a febbraio, le piante annuali a fioritura estiva

Febbraio è il mese giusto per procedere con la semina di alcune specie di piante annuali che poi possono essere trapiantate nei vasi, nelle aiuole o nelle bordure durante la stagione primaverile ed estiva; visto che ancora le temperature sono basse, per effettuare questa operazione è necessario avere a disposizione una piccola serra posizionata in un luogo riparato.

Le piante adatte ad essere seminate in questo periodo sono la verbena, la zinnia e il tagete.

Verbena. La verbena è una pianta ornamentale che fiorisce da giugno a settembre, e che è particolarmente adatta ad essere utilizzata nelle bordure nel caso delle varietà alte, e nelle fioriere in caso di quelle basse; gli ibridi del gruppo Compacta, invece, possono essere usati anche come tappezzanti.

Fiori per San Valentino: la Camelia

Il giorno di San Valentino si avvicina a grandi passi ed è già ora di pensare al regalo giusto per la vostra dolce metà. Se siete dei maschietti alla ricerca del dono per la vostra lei, vi consigliamo di abbandonare per una volta l’idea del solito, scontatissimo mazzo di rose rosse e di puntare piuttosto su un regalo un po’ più duraturo, che possa ricordare a lungo questo felice momento. Non che le rose rosse non facciano la loro figura, ma la loro durata è troppo breve per giustificare il prezzo del bouquet. Meglio dunque optare per qualcosa di più originale, come può esserlo una Camelia, ad esempio, coltivabile sia in vaso che in piena terra ed adatta dunque a testimoniare a lungo il vostro amore nei confronti dell’amata.

A seconda del colore che scegliete, poi, la Camelia assume significati diversi. Una Camelia rosa, ad esempio, significa “mi manchi”, una Camelia rossa sta a significare “sei la regina del mio cuore”, mentre una Camelia bianca significa “sei adorabile”. Qualunque sia il colore scelto, la Camelia è il simbolo della bellezza perfetta e vi assicuro che non c’è complimento migliore che una donna possa ricevere. Per completezza di informazioni vi proponiamo una breve scheda relativa alla coltivazione, da stampare ed allegare al vostro dono.

Come scegliere il terriccio giusto

La scelta del terriccio da mettere nel vaso è molto importante per lo sviluppo della pianta e quindi è opportuno conoscere quali sono le diverse esigenze delle piante in fatto di terreno; ecco, quindi una panoramica di terricci presenti sul mercato da scegliere in base al tipo di pianta da trattare.

Terriccio universale

Sotto la denominazione di “terriccio universale” si annoverano diversi tipi di prodotto, tuttavia, generalmente questi contengono una buona percentuale di sostanza organica, capacità di trattenere l’acqua e un pH neutro; inoltre può essere arricchito al momento dell’uso con altri prodotti. Questo terriccio è adatto alle piante da fiore oppure per migliorare la qualità del terreno in giardino.

Terriccio per acidofile

Il terriccio per acidofile è un prodotto a base di diverse torbe miscelate tra di loro, quindi è un terreno essenzialmente fibroso e ricco di sostanze organiche, povero di minerali, a ridotta salinità, capace di trattenere l’acqua; questo terriccio è l’ideale per le cosiddette piante acidofile, cioè quelle che amano i terreni a pH acido, come gardenie, ortensie, azalee e camelie.

Piante rampicanti: l’Eccremocarpus scaber

Tra le rampicanti di maggior effetto scenografico non possiamo non segnalare l’Eccremocarpus scaber, una pianta appartenente alla famiglia delle Bignoniacee ed originaria del Cile. E’ caratterizzata da fusti estremamente sottili che si allungano verso l’alto, raggiungendo con facilità i tre metri di altezza. Le foglie sono bipennatosette , di colore verde scuro e presentano dei viticci terminali, che servono alla pianta per aggrapparsi a muri, pergolate e sostegni. I fiori sono riuniti in racemi di colore rosso-arancio e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi rallegrare l’ambiente per tutto il corso dell’estate.

L’Eccremocarpus scaber si coltiva in vaso, ma nelle zone ove gli inverni non sono troppo rigidi si può allevare anche il piena terra, magari proteggendo l’apparato radicale con una buona pacciamatura nei mesi più freddi. Temperatura a parte, è una pianta di facile coltivazione, come dimostra la scheda che segue.

Piante da siepe: il Chaenomeles

Il Chaenomeles è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originaria della Cina e del Giappone. E’ costituito da rami spinosi che portano foglie ovate e seghettate di colore verde brillante. I fiori sono rosso o arancio e fanno la propria comparsa alla fine dell’inverno, per poi restare a lungo sui rami a far bella mostra di sé.

Si coltiva per lo più in piena terra, adattandosi alla formazione di siepi spinose e colorate, che decorano il giardino per gran parte dell’anno. La bellezza del Chaenomeles, infatti, si manifesta anche nella stagione autunnale, quando sulla pianta compaiono dei frutti simili a mele (è per questo che si chiama anche cotogno del Giappone), dal sapore amarognolo, utilizzate per lo più nella preparazione di marmellate.

Piante da giardino: la Margherita africana

La Margherita africana è una splendida pianta da giardino appartenente alla famiglia delle Asteracee ed originaria dell’Africa del sud. E’ costituita da cespi molto ampi, con fusti sottili, che portano foglie lunghe ed ovali, di colore verde-argenteo. I fiori sono simili a grosse margherite di colore arancio, rosso, giallo o porpora e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi rallegrare il giardino fino all’arrivo dell’autunno.

E’ una pianta particolarmente adatta alla coltivazione in piena terra, dove tenderà ad allargarsi fin quasi a diventare tappezzante. Solitamente si utilizza nella decorazione di bordure ed aiuole, ma anche nella formazione di giardini rocciosi. Volendo, la si può anche coltivare in vaso, dove assumerà dimensioni più contenute. La coltivazione è abbastanza semplice e – una volta piantata – richiederà pochi accorgimenti per crescere forte e rigogliosa.