Come essiccare le mele in forno

Oltre che al sole e all'aria, la frutta e alcuni tipi di verdura verdura possono essere essiccate al forno. Quest'ultimo metodo di essiccazione oltre a risultare molto pratico è, neanche a dirlo, il più adatto in questo periodo dell'anno, in cui le condizioni meteo non ci permettono certamente di essiccare la frutta all'aperto. Oggi vedremo quindi come essiccare la frutta in forno, o meglio come essicare le mele. Tenete conto infatti che il procedimento da seguire varia, seppure di poco, in base al tipo di frutta che intendiamo seccare e conservare.

Come essiccare le mele in forno

  • Scegliete delle mele, sode e croccanti, sane e appena mature;
  • Pelatele con cura;
  • Estraete il torsolo aiutandovi con un levatorsoli per non danneggiare il frutto;
  • Tagliatele a fette spesse mezzo centim

    etro nel senso della larghezza e fatele cadere in un recipiente di acqua fredda salata;

  • Lasciatele qualche istante in ammollo e quindi sgocciolatele e asciugatele con carta da cucina;
  • Infilatele in uno spiedo da forno e infornatele a non di più di 65°C lasciando lo sportello del forno semi chiuso.

Nocino, la ricetta

Il Noce è una pianta da frutto molto diffusa alle nostre latitudini e destinata agli usi più disparati. C'è chi la coltiva unicamente come pianta ornamentale per creare delle zone d'ombra nel proprio giardino, chi invece la vuole ricavarne un pregiatissimo legno, e ancora chi la coltiva a scopo alimentare per la bontà dei suoi frutti, da mangiare secchi o da utilizzare nella preparazione di dolci e liquori.

I frutti sono rappresentati da drupe di colore verdastro, che una volta mature si aprono e lasciano cadere le noci vere e proprie (quelle che arrivano sulla nostra tavola in questo periodo dell'anno). In queste poche righe vogliamo dedicarci all'utilizzo delle noci nella preparazione del nocino, ottimo liquore da servire a fine pasto o da gustare in ogni momento della giornata. Dopo il salto troverete una delle tante ricette per la preparazione del nocino fatto in casa.

Le erbe digestive

Erbe digestive

Pranzi, cene e cenoni hanno messo a dura prova il vostro stomaco ed il vostro intestino nel periodo natalizio? Vi siete abbuffati a più non posso ed ora vi sentite gonfi e stanchi? E allora è il caso di porre rimedio al problema, cercando di digerire i “mattoni” che sono entrati nel nostro stomaco, per poi farci trovare pronti all'abbuffata del cenone di Capodanno. Come fare? Utilizzando delle erbe che favoriscono la digestione e depurano l'organismo.

Di erbe digestive ne esistono a decine, ma in queste poche righe cercheremo di concentrarci sulle più comuni con la promessa di tornare sull'argomento in un capitolo successivo. Ricordiamo comunque che è controproducente affidarsi alla terapia fai da te e che prima di qualunque mossa in questo senso è sempre opportuno consultare il medico, il farmacista o un esperto in erboristeria.

Aceto al peperoncino, la ricetta

Come i dolci peperoni, anche i peperoncini appartengono al genere Capsicum; a differenza dei primi però sono caratterizzati da un contenuto piuttosto elevato di capsicina, che è la sostanza alla quale devono la loro piccantezza. Inoltre, i peperoncini contengono maggiori quantità di vitamine, soprattutto C ma anche A, B e D.

Il loro sapore inconfondibile rende i peperoncini particolarmente apprezzati in cucina dove vengono impiegati nella preparazione delle pietanze più svariate, interi

o tritati, freschi, essiccati, sott'olio o sottaceto. I peperoncini rossi, in particolare, vengono utilizzati anche per ottenere un aceto aromatico ottimo per condire carni rosse, carne di maiale e insalate di patate.

La storia dell'albero di Natale

La storia dell'albero di Natale

Il simbolo per eccellenza del Natale è sicuramente l’albero, e oggi, finalmente, ve lo potrete godere insieme a tutta la famiglia; ma da dove nasce la tradizione di addobbare l’abete per festeggiare il Natale? Approfittando di questo giorno, oggi, vi racconteremo la storia dell’albero di Natale.

A differenza del Presepe, che ricorda la Natività, l’albero di Natale, non ha radici prettamente cristiane, anche se rappresenta il rinnovarsi della vita, e il ciclo continuo della natura. La figura dell’abete era presente già nel Medioevo, e con il passare dei secoli è stato assimilato anche dalla religione cristiana, tanto che, anche nel luogo per eccellenza della cristianità cattolica, cioè Piazza San Pietro, svetta un grande abete decorato e illuminato.

Non si hanno molte notizie sull’abitudine di how can i get my ex girlfriend backnali-decorare-albero-natale/11391/”>addobbare l’abete in occasione delle feste di Natale, e le prime testimonianze risalgono alla Germania del XVI secolo, quando, secondo una cronaca del 1570, si iniziò a decorare l’abete con fiori di carta, datteri, noci e mele. In ogni caso è la città di Riga che si vanta di aver addobbato il primo “albero di Capodanno” nel 1510.

Risotto alle viole per un pranzo di Natale floreale

Ormai non resta che fare il conto alla rovescia per il pranzo di Natale e di Santo Stefano, quindi avrete sicuramente già deciso il menù; se però qualcosa non vi convince e siete ancora alla ricerca di un piatto sfizioso, perché non vi “buttate” sui fiori?

Ci sono, infatti, alcuni fiori che sono perfetti da usare in cucina, sia per arricchire le insalate che per insaporire zuppe e risotti; nei giorni scorsi vi abbiamo presentato il menù vegetariano per il pranzo di Natale, ma se volete proprio stupire i vostri ospiti, oltre alle verdure, provate ad offrire loro un piatto a base di fiori, come ad esempio il risotto alle viole.

La viola, nonostante possieda un aroma piuttosto intenso, è molto versatile in cucina, e può essere utilizzata sia nelle insalate che nei primi piatti, passando per i gelati; inoltre, i fiori della viola sono otti

mi fritti in pastella. La viola è un fiore che possiede diverse proprietà salutari: è diuretica, emolliente, depurativa, decongestionante ed è un buon rimedio contro l’acne, oltre ad essere utile per regolare la sudorazione ed aiutare le funzioni intestinali.

Come fare un cesto di Natale con fiori, frutta e prodotti dell'orto

Ci siamo ragazzi, ormai mancano pochissimi giorni al Natale e la corsa al regalo dell'ultimo minuto si fa più frenetica che mai. Se non volete regalare la solita, banalissima pianta di Natale (per quanto bella ed originale possa essere), puntate su un dono di sicuro effetto, come può esserlo – ad esempio – un cesto natalizio. Idea scontata? Non proprio, se ci adoperiamo nel fai da te e se scegliamo prodotti assolutamente naturali, come fiori, frutta e ortaggi.

Cosa occorre per realizzare un cesto di Natale con prodotti naturali

  • un cesto di vimini
  • paglia naturale o sintetica
  • carta trasparente
  • carta crespa rossa
  • nastri rossi, argentati o dorati
  • bustine trasparenti
  • alimenti vari

Menù vegetariano per il pranzo di Natale

Pronti per la grande abbuffata del pranzo di Natale? E allora addio a diete e privazioni e via libera alle scorpacciate nel giorno in cui lo strappo alla regola diventa un piacevole obbligo. I secondi a base di carne sono di rito, ma attenzione a rispettare le necessità di chi non ama nutrirsi con proteine animali, preferendo piuttosto la dieta vegetariana.

E allora eccovi ecco un menù vegetariano per il pranzo di Natale, nella speranza che possiate trovare qualche spunto interessante per la vostra tavola in una delle festività più importanti dell'anno.

Cominciamo a stuzzicare l'appetito dei nostri ospiti portando in tavola crocchette di patate, insalate di sedano e carota, frittelle di broccoli, involtini di melanzana, olive in tutte le salse, pomodori ripieni e bruschette al naturale o condite. Prendiamo spunto dal nostro orto e liberiamo la fantasia in ogni abbinamento possibile, affinché il menù vegerariano di Natale sia unico ed originale.

Come fare una ghirlanda di Natale

Come fare una ghirlanda di Natale

Natale ormai è alle porte e la maggior parte dei lettori di PolliceGreen avrà già organizzato i preparativi nel minimo dettaglio, specie per quanto riguarda gli addobbi, che dovrebbero essere in bella vista da tempo. C'è sempre qualche ritardatario però, qualcuno che si riduce all'ultimo momento per preparare degnamente la casa per il grande giorno ed è proprio a questo tipo lettore che si rivolge l'articolo in questione.

Per esempio, avete pensato a come addobbare la porta di ingresso per il Natale? Quello che fa per voi è una bella ghirlanda di Natale, creata con elementi naturali, reperibili facilmente in giardino, nel frutteto, nel bosco o in casa.

Natale 2010: gli alberi di Natale del mondo

Addobbare l’albero di Natale è sempre una festa e ogni anno si cerca di realizzare un abete più bello di quello dell’anno precedente; nell’attesa di vedere i vostri alberi di Natale nell’ambito del concorso di Pollice Green, vi presentiamo gli alberi di Natale di alcuni Paesi del mondo, tutti con un primato, o quasi.

Il primato dell’albero più costoso del mondo va all’abete che si trova ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi, e più precisamente nella hall dell’Emirates Palace; questo albero si caratterizza per essere decorato con pietre preziose: smeraldi, diamanti, zaffiri e perle per un totale di 181 pezzi preziosi e per un costo di 11 milioni di dollari.

L’albero di Natale di Abu Dhabi ha strappato il primato di albero più costoso del mondo a quello che si trova a New York presso il Rockefeller Center, la cui ricchezza consiste nell’essere decorato con 12 mila luci per un consumo di 1.297 kilowattora al giorno; anche le dimensioni sono imponenti: l’albero di New York è un abete rosso norvegese di oltre 22 metri di altezza per 12 tonnellate di peso.

Princettia, la Stella di Natale fucsia

Il rosso è il colore del Natale e questo vale anche per i fiori, non a caso la pianta di Natale per eccellenza, la Stella di Natale, è caratterizzata dalle grandi brattee rosse, ma se volete essere originali e stupire tutti, regalate una Stella di Natale rosa o fucsia.

No, non è uno scherzo né un incitamento a colorare di rosa una normale Stella di Natale, bensì l’intento di presentarvi Princettia, la Stella di Natale color fucsia, ottenuta dall’ibridazione interspecifica dell’Euphorbia pulcherrima, ossia la Stella di Natale.

Questa pianta è stata realizzata due anni fa dall’ibridatore giapponese Suntory ed è distribuita da Moerheim New Plant in collaborazione con Lazzeri, Beekenkamp, Florensis, Kientzler Jungpflanzen; nonostante il suo colore insolito, la Princettia ha riscosso un buon successo sia tra esperti che tra i compratori, convinti del valore della pianta sia per la novità del colore, sia per le sue caratteristiche colturali.

Lamponi, ottimi per i dolci di natale

Il Lampone (Rubus idaeus) è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originaria dell’Europa, sebbene la sua coltivazione sia diffusa in tutte le zone temperate del Pianeta. E’ costituito da tralci lunghi e spinosi, lunghi fino a due metri, sui quali spuntano dei fiorellini bianchi nella stagione primaverile. In estate, poi, la pianta regala il meglio della propria bellezza, producendo dei frutti dolci e succosi di colore rosso.

Vi starete chiedendo il perché del titolo, ovvero come possano i lamponi essere legati alla tradizione natalizia, trattandosi di un frutto prettamente estivo. Ebbene, forse non tutti sanno che i lamponi possono essere congelati e poi utilizzati all’occorrenza nel corso dell’anno. Essendo dei frutti rossi – colore tipico del Natale – perché non tirarli fuori in questo periodo, per creare torte ai frutti di bosco, mousse al lampone, dolci con ricotta e lamponi, cioccolato bianco e lamponi, yogurt e lamponi? Insomma, basta usare un po’ di fantasia per creare dei dolci al lampone gustosi ed originali.

La stella di Betlemme

Forse non tutti sanno che l’ornitogallo, pianta bulbosa della quale vi abbiamo già parlato qualche tempo fa, è noto anche con il nome comune di stella di Betlemme. Questo perchè una leggenda di origine medioevale vuole che lo stesso Gesù Bambino abbia benedetto questo fiore, che gli fece da cuscino, mentre era ancora nella mangiatoia.

A parte questo, l’ornitogallo, o stella di Betlemme, non può essere considerato una vera e propria pianta di natale, poichè rientra nel gruppo delle bulbose primaverili e in quanto tale ve piantumato in autunno. E’ perfetto per la coltivazione in aiuole e bordure ma può essere coltivato in vaso a patto di mettere in atto ogni accorgimento utile ad evitare ristagni d’acqua che potrebbero essergli fatali.

Stella di Natale: storia e leggende

Il Natale è il periodo per eccellenza delle storie e delle leggende, e a ciò non fanno eccezione neanche i fiori e le piante, soprattutto se sono quelli tipici del Natale. Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato la leggenda della Rosa di Natale, e oggi è il turno di quella legata alla pianta di Natale per eccellenza, ovvero la Stella di Natale.

La leggenda della Stella di Natale vede protagonista una bimba messicana di nome Lola, che alla Vigilia di Natale, va in Chiesa e chiede consiglio a Dio su come può dimostrare a Gesù Bambino che lo ama, dato che non ha niente da offrirgli; richiamato dalle preghiere di Lola, appare un angelo che le dice che Gesù Bambino sa che lei lo ama e che, per rendergli omaggio, sarebbe bastato qualche fiore raccolto per strada.

Lola va a cercare i fiori ma riesce a trovare solo delle erbe che, comunque, deposita davanti al Presepe; dopo qualche minuto, le erbe portate da Lola erano diventate dei bellissimi fiori rossi. Da quel giorno, in Messico, le Stelle di Natale vengono chiamate “Flores de la Noche Buena”, ossia “Fiori della Santa Notte”.