Piante grasse: l’Aptenia cordifolia

L’Aptenia cordifolia è una pianta succulenta a sviluppo tappezzante appartenente alla famiglia delle Aizoaceae, originaria dell’Africa del sud e diffusa in tutta l’area mediterranea; questa pianta si caratterizza per i fusti prostrati e carnosi, dalle foglie a forma di cuore di colore verde, e dai fiori a forma di margherita.

I fiori compaiono dalla primavera inoltrata fino all’estate e possono essere di diversi colori a seconda della varietà; anche le foglie, che in genere sono verdi, possono assumere un aspetto variegato con sfumature bianche o gialle, a seconda della cultivar o dell’ibrido.

L’Aptenia cordifolia viene usata soprattutto come pianta tappezzante da giardino, ma può essere coltivata anche in vaso.

Parassiti estivi: come difendere le piante

In estate, oltre che dal caldo, bisogna proteggere le piante anche dai parassiti che proprio in questa stagione si moltiplicano velocemente, in quanto il calore e l’umidità accelerano la loro velocità di propagazione. I parassiti che attaccano le piante più frequentemente, soprattutto in questo periodo, sono gli afidi che formano delle grandi colonie sulle foglie e sui giovani germogli.

Accorgersi degli attacchi da parte degli afidi è molto semplice in quanto sono visibili ad occhio nudo, anche se spesso il loro colore tende ad uniformarsi con quello della pianta colpita. Gli afidi succhiamo la linfa e lasciano sulla foglia una melata, che diventa un ottimo pasto per le formiche e terreno ideale per la propagazione della fumaggine, un fungo dall’aspetto nero e appiccicoso.

Fermo restando che per combattere gli afidi è necessario un insetticida specifico, se le piante si trovano all’esterno potete provare a disperdere la colonia con la canna dell’acqua, ma non riuscirete ad eliminarli del tutto.

Fioriture estive: l’Hibiscus syriacus

Vi avevamo già parlato dell’Hibiscus, una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Malvaceae, che in estate produce dei bellissimi fiori campanulati molto ornamentali; al genere Hibiscus appartengono circa 200 specie di piante tipiche delle regioni tropicali, ma ce ne sono alcune che possono crescere bene anche da noi.

Una di esse è l’Hibiscus syriacus, meglio conosciuto con il nome di ibisco asiatico; questa specie di Hibiscus è quella più rustica, si trova in tutte le regioni d’Italia ed è capace di resistere anche al freddo. In natura, il fiore dell’ibisco asiatico è viola, ma oggi si può trovare in diverse sfumature e colori, grazie alle varie cultivar; in ogni caso la forma del fiore è quella di una grande campanula e la corolla può essere semplice, semidoppia o doppia.

L’Hibiscus syriacus può essere coltivato in diversi modi: come cespuglio, sfruttando la caratteristica di essere molto ramificato, per creare siepi divisorie, oppure come elemento unico coltivandolo come alberello. In ogni caso, è molto importante assicurare all’Hibiscus syriacus una buona potatura che ne renda l’aspetto ordinato.

I lavori del mese di agosto in balcone e in giardino

In agosto ci sono diversi interventi da effettuare su molte piante da giardino o coltivate nei terrazzi, soprattutto per quanta riguarda le moltiplicazioni, dato che per alcune specie questo è il momento più indicato.

Agosto, infatti, è il momento ideale per riprodurre l’Euphorbia pulcherrima, cioè la Stella di Natale, tramite talea; basta tagliare dei rametti di circa dieci centimetri di lunghezza e immergerli nella carbonella polverizzata in modo da velocizzare il processo di cicatrizzazione; dopodiché sistemare le talee in un vaso pieno di sabbia e torba e attendete il radicamento delle piantine prima di rinvasarle.

Anche le peonie possono essere moltiplicate in questo periodo, meglio se per divisione dei cespi, in quanto la semina non assicura sempre fioriture rapide. Per dividere le peonie basta estrarle le piante più grosse e dividerle in varie parti che andranno piantate subito, annaffiando con attenzione e mantenendo il terreno umido per alcuni giorni.

I lavori del mese di agosto alle piante da appartamento

Nel mese di agosto, la principale accortezza da tenere nei confronti delle piante da appartamento è quella di non esporle direttamente ai raggi del sole; visto il caldo di questi giorni, è importante assicurare loro anche acqua a sufficienza e nebulizzare le foglie con acqua non calcarea; allo stesso modo, è bene sospendere le somministrazioni di fertilizzante, che potranno essere riprese non appena le temperature si abbasseranno.

Dato che oltre alle piante, in agosto fa caldo anche a noi, se avete montato in casa un impianto per l’aria condizionata, verificate che il getto d’aria fredda non sia diretto contro le piante, in quanto facilita l’evaporazione del terreno dai vasi, in quanto asporta l’umidità dell’aria. Se coltivate i bonsai, ricordate che questo tipo di piante soffrono molto il caldo e che la terra a loro disposizione si asciuga in fretta, quindi garantitegli la giusta umidità fornendogli un sottovaso pieno di ghiaia e acqua.

Gran parte delle piante da appartamento sono tropicali e quindi il caldo non le disturba più di tanto, a patto che l’umidità ambientale sia alta; per questo, fornite loro un sottovaso con acqua e ghiaia e nebulizzate spesso le foglie.

Caldo estivo: come proteggere le piante

Ieri vi abbiamo parlato dei principali effetti che provoca il caldo estivo sulle piante, oggi vedremo come possiamo cercare di proteggerle, anche se contenere i danni del sole e dell’afa può rivelarsi un’operazione molto complicata. La prima regola è quella di coltivare piante idonee alla propria zona climatica o che, comunque, sono adatte all’area mediterranea e sopportano bene il caldo.

Piante resistenti al caldo

Arbusti: ginestra, alloro, ibisco, tamerice, oleandro, lantana, viburno, maonia

Rampicanti: bignonia, falso gelsomino, caprifoglio.

Anche le piante che meglio sopportano il caldo hanno bisogno di alcune attenzioni, che sono da intensificare nelle altre specie.

Irrigazione

Le annaffiature regolari sono sicuramente il modo migliore per difendere le piante dal caldo; l’acqua deve essere fornita nelle ore più fresche della giornata, meglio se di sera per evitare l’effetto “lente”.